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Autore: Stecullen94    17/04/2013    2 recensioni
Questa storia l'ho voluta bastare sul fatto che a Sam non è mai piaciuto Halloween, ma ne siamo proprio sicuri? Siamo sicuri che almeno per una volta lui non abbia passato un Halloween un pò felice insieme a suo fratello?.... E siamo proprio sicuri che Dean abbia sempre ubbidito al padre mettendo prima le regole alla felicità di suo fratello? .... Seconda storia sui miei fratelli preferiti!!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Un Halloween strano e speciale




“Guarda tu siamo a Beverly Hills, che cosa sensazionale se fosse estate, e invece no, ci dobbiamo fermare in questa città per chissà quanto proprio il 31 Ottobre” borbottò Dean mentre guardava fuori dalla finestra della loro camera..

La famiglia Winchester era arrivata la sera precedente in quella città è, come al solito, il padre aveva scaricato i due fratelli direttamente nel primo motel che aveva trovato per poi tornare al suo consueto lavoro mentre, i due fratelli esausti si erano addormentati quasi subito.
Di solito, in questo periodo, i due Winchester più grandi erano nervosissimi e non ci voleva tanto per capire il motivo, basti pensare che undici anni fa, il 2 Novembre, morì Mary Winchester e questo bastava a dare la colpa per il loro malumore

“Dean che hai?” gli chiese Sam facendo sbucare in quel momento la sua testa da sotto le coperte, non aveva sentito bene quello che aveva detto il fratello ma sapeva benissimo che era nervoso

“Ben svegliato nano” lo salutò deviando la domanda e sorridendogli, di certo però non immaginava che, il bambino che lui chiamava nano, fra un paio di anni sarebbe diventato un gigante

“Non prendermi in giro. Comunque che stavi dicendo?” gli richiese indispettito mettendosi seduto e guardandolo curioso

“Assolutamente nulla che ti interessi. Se vuoi ho portato qualcosa dal bar qua vicino per fare una veloce merenda pomeridiana” gli disse divertito vedendolo sbuffare, però il piccolo non obbiettò andando direttamente verso il tavolo della camera,un po’ affamato, dove, il fratello aveva posato le cose Dean a quel punto osservò tutti i movimenti del fratello, tanto per fare qualcosa non per altro, ma non continuò a guardarlo a lungo dato, che, ebbe un’impellente bisogno del bagno

“Dean” si sentì chiamare mentre usciva dal bagno, poco dopo, e vide il fratello correre ad abbracciarlo

“Che c’è Sammy?” gli chiese curioso staccandoselo di dosso, gli voleva bene ma, un abbraccio , doveva durare poco per lui

“Sai che giorno è oggi?” gli chiese il piccolo guardandolo con dei grandi occhi che esprimevano tanta gioia

“ 31 …. Quindi?” gli chiese curioso mentre lo sorpassava e raggiungeva il tavolo dove il fratello aveva lasciato gli involucri di quello che aveva portato

“ è Halloween” gli rispose e lui lo guardò ancora più confuso, lo sapeva ma non capiva dove voleva arrivare il piccoletto

“E quindi?” gli richiese mentre buttava la carta e con la coda dell’occhio vide Sam avvicinarsi

“Stasera andiamo a fare- dolcetto o scherzetto-?” gli chiese e per sottolineare la domanda fece i suoi irresistibili occhi da cucciolo, anche detti come “puppy eyes”

“Sam…” sospirò solamente era brutto dovergli dire sempre di no e non farlo felice, ma dovevano sottostare alle regole del padre quindi gli avrebbe dovuto dire un’altra volta di no, ma, quando lo guardò per rispondergli, si bloccò immediatamente nel vedere gli occhi lucidi del fratello

“Non possiamo vero? Neanche ora che io sono un po’ più grande e so quale lavoro fa papà, vero?” gli chiese cosciente della risposta, sapeva che dovevano sempre sottostare alle sue regole ma, i suoi compagni di classe, avevano parlato tanto di quel giorno che, quella volta, voleva cercare di sembrare normale

“Vero, non possiamo” gli confermò e lo vide abbassare gli occhi, ancora lucidi, per poi vederlo andare verso il letto è con dolore capì cosa stava per succedere..

“Sammy…” lo chiamò preoccupato mentre continuava a guardare il piccolo coricarsi sul letto per poi, dopo soli pochi secondi, iniziare a sentire dei singulti che, da come riusciva a capire, cercavano di essere repressi, Sam sapeva che Dean non voleva che piangesse, ma il fratello lo conosceva così bene che, pure se non si fosse messo a piangere, avrebbe capito il suo umore

“Sam…” lo chiamò avvicinandosi e sospirando si sedette sul letto vicino a lui

“Sammy” lo richiamò, dolcemente questa volta, mentre gli metteva una mano sulla testa e lo accarezzava, se solo potevano uscire a quest’ora l’avrebbe portato pure in braccio pur di non farlo piangere

“Lasciami stare” sentì sussurrare debolmente

“Sammy dai, lo sai che non dipende da me, e poi papà vuole proteggerci” cerca di parlargli ma non sa bene cosa dire, tante volte l’aveva consolato ma, quella volta, non sapeva proprio come fare

“Però ci lascia da soli, chi gli dice che qualcuno non possa farci del male anche qua dentro? Dean tu hai iniziato a lavorare con lui solo da tre anni, non puoi pensare di riuscire a proteggere tutt’e due” sussurra il minore per poi guardarlo, con uno sguardo che andava dal dolore alla paura

“Nessuno ci, ti, farà del male finché ci sono io però devi avere pazienza e saper aspettare” gli dice ricambiando lo sguardo

“è va bene” rispose sconfitto Sam mettendo la testa soto il cuscino,ragionare con suo fratello era completamente inutile, poiché questo ascoltava sempre il padre

Dean però, nonostante avesse fatto desistere il fratello dalla sua idea, continuava a guardarlo desolato e irritato dalla situazione, anche se il fratellino aveva undici anni, perché non si potevano divertire qualche volta?
Sorrise Dean mentre pensava che quella sarebbe stata la prima volta che avrebbe disubbidito al padre solo perché voleva vedere suo fratello felice, lui era grande, poteva badare benissimo a Sam l’aveva sempre fatto, e poi sarebbero usciti solo per quella notte …. Solo un’unica volta!!!

“Sammy muovi quel tuo culetto fuori dal letto, sennò facciamo tardi” gridò alzandosi di scatto con un improvviso entusiasmo

“Dean che ti prende?” sobbalzò il piccolo guardandolo confuso

“Niente domande e alza il culo, abbiamo un lavoro da svolgere tra qualche ora e dobbiamo prepararci” gli ordinò e poi lo tirò con forza dal letto rischiando di farlo cadere

“Ma dove stiamo andando? È perché stai prendendo quei soldi dal salvadanaio?” gli richiese di nuovo Sam confuso, ma almeno era di nuovo in piedi, a Dean gli era sempre interessato avere soldi necessari in modo che il fratello potesse stare bene ma, in quel momento decise che non gli importava: pure se con quei soldi avrebbe dovuto comprare dei vestiti, molto probabilmente uguali ai mostri che lui cacciava, non gli interessava per quella volta … Sam è più importante

“Ho detto niente domande …. Andiamo” ordinò un’altra volta mentre, dopo averlo ripreso per mano, attraversavano quella porta che non avrebbero mai dovuto attraversare secondo le regole della famiglia……..

………………………..

Tornò verso le 3:00 di mattina John Whinchester, stanco e provato da quella velocissima caccia resa ancor più difficile anche da tutte quelle persone travestite, tornò con solo qualche piccola ferita e la sola voglia di mettersi a letto senza preoccuparsi di nient’altro per quella notte
Di certo però non si aspettava di venire investito da un odore di caramelle e cioccolata che, erano cosparse quasi per tutta la camera, si girò stralunato e confuso l’uomo, è ancora più confuso guardò i suoi figli abbracciati completamente su un letto mentre dormivano beati nei loro costumi: Dean era vestito da batman, proprio non ce l’aveva fatta a comprare un vestito da mostro, ma almeno si era travestito, mentre Sam era vestito da Robin, anche lui voleva lasciare stare la tradizione e poi era così felice che per fare felice il fratello aveva deciso anche lui di non vestirsi da mostro… tutt’e due sorridevano mentre dormivano, inconsapevoli del padre che li guardava.
John non sapeva se essere felice, perché loro lo erano, o svegliarli e punirli subito perché gli avevano disubbidito, da una parte la stanchezza non lo aiutava di certo a prendere questa decisione e così decise di sedersi sul suo letto a riflettere quando…

“Grazie Dean, ti voglio tanto bene” sentì sussurrare dal più piccolo mentre dormiva, e lo vide accoccolarsi ancora di più tra le braccia del fratello Così John Winchester, con un sorriso vero che gli spuntava tra le labbra e gli occhi un po’ lucidi, decisi che almeno per una volta avrebbe potuto lasciare perdere l’accaduto….
E poi, alla fine, erano ancora sani e vivi è questo era più importante!!
  
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