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Autore: MaryLee    31/08/2004    2 recensioni
Questa fan fiction si basa sulla collana di libri,"Animorphs"e ed è incentrata in primo piano sul personaggio complesso e folle di Rachel e sul suo rapporto con gli altri animorphs e con Tobias,il bird-boy di cui è innamorata.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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L'inverno non è mai stato la mia stagione preferita,anche se adoro la neve. Mi piace vedere i bianchi soffici fiocchi di neve scendere dolcemente dal cielo e ricoprire i tetti e i giardini delle case. Lo so cosa direbbe Marco in questo momento."La psyco-killer Rachel prova emozioni umane e smette di essere la grande principessa guerriera.No,non ci posso credere.Non è che ti sei ritrasformata in stella marina,con conseguente scissione in Rachel buona e Rachel cattiva??E quindi avrei qui davanti la Rachel buona??" A quel pensiero,mi venne da sorridere. Mi ero appena svegliata,un po' più tardi del solito,visto che la scuola era chiusa per le vacanze natalizie.Mi alzai leggermente dal letto stiracchiandomi e mi misi seduta. Subito con lo sguardo scrutai la mia stanza. Cercavo qualcuno.Tobias. Gli avevo lasciato la finestra aperta anche stanotte,col rischio di prendermi una polmonite,ma lui non si era fatto vivo.Era strano.In quest'ultimo periodo era più riservato e più chiuso del solito.Questo mi rattristò non poco.Cercavo di stargli vicino,ma lui a volte è così distante.Non mi piace pensarlo tutta la notte al freddo,anche se sotto qualche albero. Mi augurai almeno che fosse rimasto al caldo nella fattoria di Cassie. Mi alzai e mi avvicinai alla finestra,per chiuderla,osservando la gente che camminava per strada ben coperta da giacche pesanti mentre la neve cadeva ininterrottamente.Forse Tobias pensa che io non riesca a capirlo o che sia troppo presa dalla mia foga per la guerra contro gli yeerk per farlo..Ma non è così. Ogni volta che guardo nei suoi bellissimi occhi da falco dalla coda rossa,scorgo tanta malinconia.E il mio cuore,se solo sapesse,in quei momenti,quanto piange. Cacciai dalla mia mente quei pensieri tristi e andai in cucina a fare colazione. Mia madre era lì,che leggeva il giornale e sorseggiava un caffè. Alzò lo sguardo appena mi vide entrare e mi fece un sorriso. Non siamo mai andate molto d'accordo,ma quando si avvicina Natale,e lei non lavora per un po', diventa più carina e disponibile con me. "Ciao mamma"la salutai sedendomi vicino la lei. "Ciao tesoro,hai dormito bene?"mi chiese,versandomi un bicchiere di succo d'arancia e porgendomi i cereali.Annuii,cominciando a mangiare. "Stavo guardando il giornale,sai che al centro commerciale ci sono grandi sconti,sopratutto nella boutique che piace a te.Ti andrebbe di farci un salto?E da secoli che non trascorriamo un po' di tempo insieme.Ci daremo alla pazza gioia dello shopping."mi disse tutta sorridente.Sembrava davvero entusiasta.Le rivolsi un sorriso. "E poi"continuò,anche se con un tono meno allegro."fra un paio di giorni è Natale e dobbiamo fare anche la spesa per il pranzo del 25.Sai che verrà anche tuo padre." Subito percepìì il cambiamento del tono della voce,dovuto a mio padre. I miei genitori sono divorziati e non sono in ottimi rapporti.di solito quando sono nella stanza non riescono a fare a meno di litigare furiosamente.Per questo e anche per gli impegni di lavoro,mio padre viene a trovare me e le mie sorelle davvero poco.Ero contenta che venisse per Natale,apprezzo il fatto che lui lo faccia per stare con noi. "Non lo so mamma,magari più tardi.Ho promesso a Cassie di fare un salto da lei stamattina."Lessi la delusione negli occhi di mia madre.Mi sentì un verme.In realtà non avevo promesso niente a Cassie,solo volevo farmi un giro da quelle parti per vedere se Tobias aveva dormito nella sua fattoria.Per vedere se stava bene. "Ma farò in fretta"m'affrettai ad aggiungere,"Tra mezz'ora sarò di nuovo qui e potremo andare al centro commerciale insieme." Mia madre mi sorrise."Bene,allora sbrigati a finire la tua colazione e vai" Quando fui di nuovo in camera mia,indossai il mio body rosa aderentissimo,che usavo sempre per le metamorfosi.Aprìì la finestra e assicurandomi che la porta della mia stanza fosse ben chiusa ,cominciai a trasformarmi.Aquila dalla testa bianca.E' la mia metamorfosi da rapace.Non avevo molta voglia d'incontrare Cassie,anche perché se mi fossi messa a parlare con lei,probabilmente sarei arrivata troppo in ritardo per l'appuntamento con mia madre.Mi sarei semplicemente avvicinata alla fattoria e avrei visto se Tobias era lì.Non sapevo cosa gli avrei detto,se fosse stato li. Mi concentrai e cominciai a rimpicciolirmi. Non ci si abitua mai abbastanza alla metamorfosi,è sempre così spiacevole sentire le proprie ossa che si restringono,il proprio corpo che cambia,i propri organi che si fondono per dar vita a un altro essere. Effettuata la trasformazione in aquila dalla testa bianca,un grande predatore,uscì dalla finestra e attraversai la città.C'era un gran traffico nelle strade,sopratutto in centro. Tutti si affrettavano ad andare nei grandi centri commerciali per le spese natalizie. Improvvisamente pensai a quanto fosse triste che tutta quella gente non sapesse che le loro tradizioni,le nostre tradizioni come il Natale,presto sarebbero probabilmente sparite dalla faccia della terra.Sai com'è,dubito che gli yeerk,conclusa l'invasione della terra,vogliano portare avanti le nostre tradizioni.Questi pensieri m'irritarono parecchio.Non volevo che degli orrendi lumaconi distruggessero tutto questo.Avrei cercato di fermarli in ogni modo. Le termiche prodotte dall'autostrada mi portarono sempre più sù con grande facilità.Era molto piacevole.Mi piace stare con Tobias e fargli compagnia,così andiamo spesso a volare insieme.Un sorriso apparve nel mio volto,ricordando tutti quei momenti. Mi diressi verso la periferia e subito vidi la fattoria di Cassie,la sede del centro veterinario dei genitori.Entrai nella stalla e subito rivolsi il mio sguardo alla trave dove era solito mettersi Tobias.Ma lui non c'era.Mi guardai intorno,ma vidi solo tanti animali feriti nelle gabbie.La mia vista non poteva ingannarmi,era troppo acuta.L'aquila poteva vedere a lunghissime distanze. Se fossi stata umana,probabilmente avrei scosso la testa sconsolata. Dove poteva essere?Perchè non voleva confidarsi con me? I miei pensieri furono interrotti da una voce alle mie spalle. "Ha dormito qui." Subito i miei occhi d' aquila si voltarono verso la parte da cui proveniva quel rumore. Cassie mi scrutava intensamente.Doveva essere entrata nella stalla in quel momento. "Ciao Rachel",mi salutò con sorriso.E possibile che lei dovesse sempre capire tutto? E possibile che tutto quello che faccio per lei sia del tutto prevedibile?A volte mi venivano i nervi.Ma d'altronde come poteva non essere così,Cassie era la mia migliore amica."Ciao Cassie"le mandai un messaggio telepatico. Controvoglia,invertì la metamorfosi e ritornai umana,con addosso solo il mio body. E faceva parecchio freddo,così Cassie entrò dentro casa e ritornò un istante dopo con una coperta.Mi avvolsi il corpo con quella e le sorrisi grata. "Eri preoccupata per Tobias?"mi chiese,con tono apprensivo. Annuì,anche se non avevo proprio voglia di parlarne in quel momento o forse non avevo voglia di parlarne proprio.Con Cassie condivido tutto,ma l'argomento Tobias era qualcosa che volevo tenere solo per me.Inoltre ammetto che non mi è piaciuto molto sapere che lui abbia preferito dormire nella fattoria di Cassie,anziché a casa mia. Forse dentro di me ero un po' gelosa e questo mi portò ad essere un po' scortese con lei. "Mi dispiace ma devo proprio andare adesso.Mia madre mi sta aspettando a casa per andare insieme a fare compere."le dissi sbrigativamente,porgendole la copertina,in modo da poter ritrasformarmi e volare via. "Cosa?"mi chiese sorpresa,"da quando tu e tua madre uscite insieme a fare shopping?" "Conosci il detto che a Natale tutti sono più buoni,ecco puoi trarne una conclusione soddisfacente da questo."le risposi sarcasticamente. "Ah",mormorò comprensiva.Stavo per iniziare a concentrarmi nella metamorfosi,quando Cassie parlò di nuovo."Lo capisco se non vuoi parlare di Tobias,comunque prima che te ne vada,volevo dirti di stare tranquilla,perchè stanotte ha dormito qui e non fuori al freddo." "Grazie",le dissi,facendole un debole sorriso. C'impiegai un paio di minuti a trasformarmi di nuovo in aquila e subito spiccai il volo. Probabilmente mia madre mi stava gia aspettando a casa.Ma non riuscivo a non pensare ad altro che a Tobias.Ho capito benissimo quello che gli sta succedendo,quello che sta passando.Il Natale non è una festa felice per tutti.Pensare al giorno di Natale,in cui tutti si riuniscono per stare insieme è molto triste per un ragazzo solo come lui.Tobias è stato abbandonato quand'era piccolo e prima di diventare un nothlit viveva in casa con due orrendi zii,che se ne fregavano alla grande di lui.Ma lui deve capire che ha noi,i suoi amici,gli animorphs,i suoi compagni d'avventura.E sopratutto deve capire che ha me e che può contare su questo.Sempre.Mi turba il fatto che lui non capisca,che gli vogliamo bene e che gli vogliamo stare vicino. "Tesoro"mi chiamo mia madre,appena sentì che ero rientrata in casa. Naturalmente avevo invertito la metamorfosi prima di rientrare.Mi ero nascosta dietro un cassonetto dell'immondizia.M'affrettai a raggiungerla in cucina."Non ti ho sentita uscire prima" "Be,ho fatto piano."le risposi semplicemente.Stava lavando i piatti."Vuoi una mano?" "No,è meglio che andiamo.Qui ormai ho finito.Tesoro dovresti vestirti un po' più pesante,fa davvero freddo fuori."Io annuì e feci per salire verso la mia stanza quando lei parlò di nuovo."Dobbiamo passare anche un attimo a casa di Jake,devo parlare con tua zia riguardo il pranzo di Natale.Ci dobbiamo mettere d'accordo su cosa preparare." "Va bene,allora vado a cambiarmi"le risposi sbrigativamente.La voglia di andare al centro commerciale mi era totalmente passata.Volevo trovare Tobias.Ma mi rassegnai. Mi tolsi il body e m'infilai un paio di jeans abbastanza pesanti e un maglioncino celeste. Mi diedi una spazzolata ai capelli e mi misi una cuffietta bianca che avevo comprato qualche giorno fa al centro commerciale.Presi la mia giacca e scesi di nuovo giù,trovando mia madre che mi aspettava gia pronta. Appena arrivammo,mia zia ci accolse con il solito entusiasmo pre-Natalizio.Mentre loro organizzavano tutto per il pranzo del 25,io andai in cucina a guardare un po' di tv. Non avevo voglia di parlare del Natale con loro.Per me questo Natale sarà orrendo.Anzi,se avessi il potere cancellerei il Natale dalla faccia della terra se questo facesse stare meglio Tobias.Mi sento così triste ora.vorrei almeno vederlo,sapere cosa sta facendo.In tv non c'era praticamente niente e da parecchi minuti passavo da un canale all'altro,senza in realtà neanche vedere lo schermo.La mia testa era altrove.Per questo sussultai,quando all'improvviso una voce alle mie spalle parlò. "Rachel Ciao!"Era Tom.Mi voltai verso di lui e sfoggiai il mio sorriso più falso. Tanto quanto il suo."Ciao Tom." "Ho visto tua madre in salotto.E venuta per organizzare il grande pranzo." "Gia"annuì poco entusiasta. "Non vedo l'ora che sia il 25,adoro quando zia e mamma cucinano insieme."mi disse con un sorriso ancora più ampio,aprendo il frigo e prendendo due lattine di coca cola. Me ne porse una e si sedette a fianco a me."Grazie"gli dissi,cercando di essere gentile,nonostante in quel momento desiderassi solo uccidere quell'orrendo yeerk infilatosi nella testa di mio cugino. "Così come ti vanno le cose?"mi chiese,sorseggiano la sua coca.Rimasi sorpresa dalla domanda e non avevo nessuna voglia di fare una conversazione con umano,figuriamoci con uno yeerk."Bene,va tutto bene."gli risposi,cercando di essere convincente. "Sei sicura?Mi sembri triste?Di la verità,che c'è di mezzo un ragazzo?" Lo guardai stupita.La conversazione stava degenerando.Forse lo yeerk non ha controllato molto bene la mente di mio cugino,perchè io e il vero Tom,quando non era infettato,non abbiamo mai avuto una conversazione del genere.Di solito ci fermavamo ai saluti.Non capivo dove volesse arrivare. "Sai anche io ero triste mi sentivo molto giù per dei problemi simili,ma ora va tutto meglio"proseguì gentile.Ora cominciavo a capire. Ricambiai il sorriso e la mia voce divenne ancora più falsamente dolce. "Davvero?Come hai fatto?" "Sono riuscito a sorridere di nuovo da quando ho cominciato a frequentare la Comunità.E un'associazione molto bella,nella quale tutti trovano conforto e aiuto." "Wow,dev'essere emozionante.Mi piacerebbe partecipare."gli disse con grande entusiasmo,mentre nel volto di Tom compariva un ghigno di vittoria.Ci è cascato in pieno.Mi sentivo di nuovo folle e volevo distruggere quello yeerk. Cos'avrei fatto poi non lo sapevo,so solo che ora la parte folle di me stava prevalendo sul quella razionale.E forse proprio per questo fu una vera fortuna che in quel momento Jake interruppe il nostro discorso,entrando in cucina.Doveva averci sentito parlare e quindi s'affrettò a intervenire."Rachel,ti stavo cercando dapertutto.C'è Marco al telefono e ha detto che ha grande urgenza di parlarti."Notai il volto di Tom indurirsi a quell'esclamazione e il suo sorriso amaro comparire,prima di dire"Non mi sembra di aver sentito il telefono." Jack fece finta di non averlo sentito e mi fece strada verso le scale che portavano in camera sua al piano superiore.Sapevo che aveva un telefono in camera,ma avevo capito benissimo che la sua era stata solo una scusa per togliermi alla svelta da quella situazione prima che causassi qualche guaio al gruppo.Perchè era questa l'unica cosa che importava a Jack.Non che io mi cacciassi in qualche guaio,non era preoccupato per me.Temeva solo che io con la mia pazzia avrei danneggiato tutti loro.Non si fidava di me,me lo sentivo. Entrammo nella sua stanza e lui chiuse la porta alle nostre spalle.Poi si girò verso di me e mi guardò con aria irritata.Era decisamente arrabbiatto. "Si può sapere cosa diavolo ti è preso?"mi disse a bassa voce,cercando di non alzare la voce.Ci stavamo fissando e nessuno dei due abbassava lo sguardo.Sembrava una sfida e io non volevo perdere.Tenendo sempre i miei occhi fissi su di lui,gli risposi con tono tranquillo"Non lo so.Cercavo solo di ottenere più informazioni possibili.Se tu non ci avessi interrotti avrei scoperto dov'è la vasca ." "Grande piano,Rachel.Proprio un bel piano."esclamò ironico,indirizzando gli occhi verso su.”E dopo cos’avresti fatto?Lo avresti seguito nella vasca?” “Non dire idiozie,Jack”gli dissi irritata,”Avremo trovato un modo per distruggere la vasca.” “Certo,la fai facile tu.Tom ora troverà qualche altra occasione per ricordarti della Comunità e ti inviterà ad andarci con lui.Non credi che sarebbe alquanto sospettoso se tu improvvisamente avessi cambiato idea,decidendo di non andare più.Quando ti deciderai ad essere più responsabile Rachel!”esclamò,alzando leggermente la voce. Mi sentivo la rabbia crescere dentro e non riuscì a trattenermi dall’esplodere.”Chi ti credi di essere tu per giudicarmi?Come ti permetti di dirmi che sono un’irresponsabile?Cerco solo di agire per il meglio..” “Bel modo di farlo.”m’interruppe sarcastico. “Be’ scusami,se non sono perfetta come te,responsabile come te,intelligente come te.”gli urlai con la faccia rossa,contratta dalla rabbia.Non riuscivo a trattenermi,ma dovevo cercare di controllarmi.Se no qualcuno,allarmato dalle urla,sarebbe salito a vedere cosa succedeva.”Pensi che sia facile per me?Credi che sia facile andare avanti quando voi mi guardate come se fossi una pazza e non avete neanche il coraggio di dirmi quello che pensate veramente?Mi giudicate una folle,ma quando c’è del lavoro sporco da fare,vi fa piacere che io sia così.Folle e disponibile.A voi non importa altro di me.A te non importa niente di me.Mi usi soltanto,quando ti fa comodo e per il resto,mi accusi di tutto quello che va male.E’ tutta colpa di Rachel.Sempre lei con la sua pazzia e la sua irresponsabilità.Ma tutto quello che cerco di fare,è semplicemente la cosa giusta.”Non so come successe.Jack mi guardava sorpreso e mortificato allo stesso tempo.Forse era per lo stress accumulato,forse perché da troppo tempo mi sentivo sola e avevo bisogno di tirare fuori tutta questa tristezza e rabbia.Non so il motivo con certezza ma quello che so sicuramente è che le mie ultime parole uscirono come un lamento,fermate da un groppo che mi si era formato in gola.Mi spaventai di me stessa,quando mi accorsi,che il mio volto era completamente bagnato dalle lacrime. Non riuscivo a crederci,come ero potuta crollare così davanti a Jack. Era l’ultima cosa che volevo.Jack aveva uno sguardo molto triste.Avevo l’impressione che mi compatisse,ma io non voglio la sua pietà. Mi si fece più vicino e tentò di abbracciarmi,ma io mi scostai in tempo. Mi ricordo ancora l’ultima e unica volta che mi aveva abbracciata.Era successo quando David ci perseguitava,o meglio perseguitava me.Era successo proprio come ora.Io mi ero sfogata con Jack e lui mi aveva chiesto scusa,per come mi trattava,per il modo in cui mi usava quando gli facevo comodo.Mi aveva abbracciata e stretta forte a se,tranquillizzandomi.Ma da quel giorno non era cambiato niente e io mi son ritrovata ancora da sola a svolgere il lavoro sporco,ad affrontare David da sola. Ad un certo punto,sentì dei passi nelle scale e qualcuno bussò alla porta. “Jack!”Era sua madre.”Tesoro cos’erano quelle urla?Stai bene?”chiese e non lasciandomi il tempo per asciugarmi le lacrime e per riprendermi da quello stato pietoso,entrò nella stanza.Con lei c’era anche mia madre.Evidentemente rimasero sorprese nel vedermi in quello stato perché si bloccarono di colpo.Poi mia madre venne verso di me.”Rach,cos’è successo?”Io m’affrettai ad ad asciugarmi il volto con la manica del maglioncino.Notai che lo sguardo di mia madre ora era rivolto a Jack ed era piuttosto accusatorio.”Non è successo niente,mamma.”le risposi frettolosamente,andando verso la porta. “Avete litigato?”chiese la madre di Jack.Lo vidi scuotere la testa in senso negativo.Ma questo a mia madre non bastava,che con tono irritato ribatté”E allora cosa è stato a far piangere mia figlia?” “Mamma,io e Jack abbiamo solo avuto una piccola discussione,non è successo niente.Ora se hai finito,magari potremo andare.”dissi,cercando di alleggerire l’atmosfera. Mia madre annuì,e dopo aver salutato la zia e Jack ci dirigemmo verso la porta di casa.Non vedevo l’ora di uscire all’aperto.Presi la mia giacca e involontariamente incontrai lo sguardo di Jack.Ci fissammo un paio di secondi,prima che io uscissi e mi persi nei suoi occhi,così immensamente tristi.
  
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