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Autore: ChainAlice    18/04/2013    4 recensioni
Questa è la mia prima FF e devo avvertire che non è mia, ma è una traduzione. Spero vi piaccia
"Alice spalancó gli occhi quando comprese quello che era successo. Oz si era subito alzato e aveva afferrato il suo polso prima di tirarla verso di se e cascare all'indietro, facendola volare di nuovo sulla barca. Lui era atterrato sulla schiena e Alice sopra di lui. Le sue gambe erano tra le sua e le ginocchia del ragazzo erano alzate . Le braccia di Oz erano avvolte intorno a lei e la ragazza era appoggiata sui gomiti. Tutto quello che posso dire è che si trattava di una posizione davvero scomoda. Così adesso il volto di Alice era sepolto nei capelli di Oz e il viso di Oz era schiacciato contro il petto di Alice, il che la fece arrossire immensamente."
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice, Altri, Oscar Vessalius, Un po' tutti
Note: AU, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

OZ E ALICE



Quando i raggi mattutini del sole attraversarono la finestra della sua stanza, una piccola bambina mora di undici anni si alzó dal letto e aprí gli occhi color lavanda, guardandosi intorno. I suoi lunghi, scuri e castani capelli erano completamente disordinati, ritti un po da tutte le parti. Si stiracchió le braccia sopra la testa prima di scendere dal letto facendo un miscuglio fra lenzuola e coperte.  Si sentirono tre piccoli battiti alla sua porta di legno prima che una cameriera entrasse nella stanza.
"Buon giorno, Alice!" disse la cameriera con un caldo sorriso. Alice, la moretta undicenne, gli sorrise contenta.
"Buon giorno Miss Tabitha!" Thabita, la cameriera, aveva 20 anni, i capelli neri lunghi fino alle spalle e dei carini occhi castani. Era di pelle chiara e non molto alta. Era una persona molto affettiva che amava Alice come una sorella minore.
"Vedo che ti sei appena svegliata. Hai dormito bene?" le chiese Thabita, avvicinandosi al letto disfatto di Alice. La piccola moretta sorrise e annuí.
"Yep. Ho sognato tanta buona carne! Una stanza piena!" rispose. Thabita sorrise.
"Ti sara piaciuto. Spero che non diventerai grassa mangiando carne tutto il giorno!" Alice scosse la testa, facendo oscillare la bruna chioma. 
"Certo che no! Non ingrasseró mai! Dopotutto, sono sempre in movimenti!" disse, alzando un dito in aria.
"Oh davvero? Lo spero! Bene, sbrigati e lavati la faccia. La colazione ti stá aspettando." replicó Thabita, allontanandosi dal letto di Alice.
"Okay." Alice entró nel bagno che era convenientemente nella sua  camera. Mentre si lavava i denti, le venne in mente una cosa.
"Miss Tabita?"
"Si, Alice?"
"Che giorno é oggi?" Chiese Alice, aprendo il rubinetto e mettendosi lo spazzolino in bocca. Tabitha ci pensó un secondo prima di rispondere
"Il 24 Dicembre credo. Oh! Ho dimenticato la vigilia di natale!" Alice si sciacquó la bocca e si lavó la faccia con l'acqua fredda.
"Waa! Non posso aspettare fino a domattina!" esclamó contenta, schizzando fuori dal bagno.
"Spero che ci saranno un sacco di regali per me!". Si, gente, Alice credeva ancora a Babbo Natale. Beata lei! Stavo scherzando! Le piaceva solo ricevere i regali, tutto qui. Non é la cosa migliore del natale?
Tabitha sorrise e tiró fuori un vestito a fantasia rosso e nero dall'armadio della ragazza. Era pieno di fronzoli e metteva in mostra il collo e la parte supeeiore del petto. Dopo che ebbe vestito Alice, la cameriera fece sedere l'energica ragazza davanti allo specchio, prendendo una spazzola e altri accessori per i capelli. Cominció poi a spazzolare i lunghi capelli scuri di Alice.
"Oh, certo che ci saranno."
"Davvero? Evvai!"
Tabitha divise i capelli dalle parti in modo da formare due lunghe trecce e quando ebbe finiro, alzó in piedi la ragazza. Fece un passo indietro per osservare Alice e quando fu soddisfatta, sorrise alla moretta e disse
"Sei cosí carina Alice! Scommetto che crescerai in una bella e giovane donna! Per caso a scuola c'é qualche ragazzo a cui piaci"
Aluce esitó un momento, contando i ragazzi sulle dita delle mani.
"Um..." alzó lo sguardo timidamente e disse " verso i trenta?" Tabitha spalancó gli occhi.
" O-oh davvero?"
Certamente, Alice era una ragazza carina, ma come puó una di 5a elementare avere cosí tanti fan-boys? Neanche alle medie o alle superiori!
"Giá! Ma non li conosco, lascio solo che mi guardino.  Mi annoiano tantissimo dopotutto." Alice aggrottó la fronte. "Si, vorrei proprio che se ne andassero, ma no piangendo a casa dalla loro mamma. Ma...  a pensarci bene, mi piacerebbe vederli..." un diabolico sorriso apparve sulla sua bocca. 'Poi mi piacerebbe appenderli a una bandiera senza niente indosso per mostrarli nudi al mondo. Hehe...'
"Ah ha ha..." Tabitha voleva andarsene via.
"Bene, um, che dici se andiamo al piano terra?" chiese.
Alice tornó in se dai suoi maligni pensieri e guardó Tabitha con un sorriso
" Okay!"
Scesero al piano di sotto ed entrarono nella grande sala da pranzo. Servitori e cameriere iniziarono a preparare immediatamentela sala quando Alice entró. La ragazza sedette su una sedia e una cameriera le serví il solito, un piatto di gustosa carne. Le si illuminarono gli occhi aplena lo vide e in un batter d'occhio inizió a mangiare avidamente. Aveva pezzi di carne attaccati al mento e le sue mani erano piene di carne. Persino le guance ne erano piene. Tabitha quasi rise nel vederla in quello stato
"Non mangiare troppo veloce, Alice. Non ti fa bene" l'avvertí.
"Lo so, lo so" la ragazza continuó a mangiare felicemente, assaporando ogni boccone.
 
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Quando Alice ebbe fatto con la colazione, (beh, non sono sicura se la carne a colazione faccia bene), corse fuori, con un piccolo cesto in mano. Un pensiero colpì improvvisamente Tabitha che le corse dietro.
"Aspetta, Alice! I Vessalius 'stanno per arrivare, quindi assicurati di tornare a casa presto, ok?" gridò.
Alice si fermò e le fece un sorriso.
"Va bene!" E corse via. Tabitha sospirò e scosse la testa prima di rientrare per fare i suoi lavori.
Alice corse al suo posto preferito, vicino alla sua casa.
"Carino!" respiró, mentre il luogo le si mostrava.
Era un lago. E anche bello grande. Sano, dove tanti alberi verdi circondavano il lago, e gli uccelli cinguettavano e volavano allegri. L'acqua era blu frizzante e rifletteva i raggi molli del sole sulla sua superficie. Un molo di legno aveva una piccola canoa legata ad esso, che ondeggiava dolcemente sulle acque del lago.
Alice camminó sul molo e si tolse le scarpe e le calze prima di appoggiarli accanto a se, in modo da non farli bagnare, e gli mise il cestino accanto. Con sua sorpresa, vide un altro paio di scarpe e di calze lí vicino.
'C'é qualcun altro qui? ' pensò, guardandosi intorno. Non c'era anima viva. Scrollando le spalle, si sedette sul bordo alla fine del molo e affondò i piedi nell'acqua fredda. Quasi strillò per la sorpresa e sentí il freddo salirle su per le gambe. Poi le agitó nelle acque limpide, guardando la piccola squadra di pesci che nuotava li vicino. Chiuse gli occhi e si rilassó, con le braccia dietro di se, appoggiandosi su di loro. Un momento di silenzio si levó sul lago, e la ragazza sorrise. Ah, la pace ...
Tutto ció finché non sentì delle bolle deboli provenienti dall'acqua. Alice aprì gli occhi e tirò su le gambe. Si piegó e si appoggiò sulle mani, china vicino all'acqua chiara, scrutando attraverso per vedere se c'era niente laggiù.
Tutto ad un tratto, qualcosa emerse rapidamente, sorprendendo Alice che strillò, quasi cadendo a capofitto nel lago.
"Sì! Un minuto sotto l'acqua!" sentì una voce dire.
Alice guardò ciò che era emerso dall'acqua. Era un ragazzo. Il suoi capelli biondi gocciolavano d' acqua e aveva gli occhi di smeraldo, brillanti. Sembrava avere circa dodici anni o giú di lì e non era né  magro né grasso. Nonostante fosse bagnato fino alle ossa, Alice pensò che sembrava abbastanza carino per essere un ragazzo. E immediatamente arrossì.
E anche il ragazzo biondo,che si trovava di fronte a lei, l'aveva notata. Sì, lei era proprio attraente ai suoi occhi.
"Um ..." Hanno continuato a guardarsi l'un l'altro, gli occhi  lavanda che fissavano quelli smeraldo.
"Oh ... Ehm, hey!" disse il ragazzo dai capelli biondi.
Alice arrossì per l'imbarazzo e prese a pugni se stessa mentalmente per non aver detto nulla e per averlo fissato continuamente. Cosí si alzò e si inchinò educatamente, la frangetta che nascondeva il viso in fiamme.
 "C-Ciao."
"Scusa se ti ho spaventato. Non sapevo che tu eri lì," si scusò  lui, nuotando fino al molo. Alice alzó immediatamente la testa e la scosse.
"N-No, va tutto bene!" Gli tese la mano quando stava per uscire fuori dall'acqua. "Lascia che ti aiuti a tirarti su."
"Grazie," disse, afferrandole la mano. Lei lo tirò su con poca difficoltà, in quanto le sue mani erano bagnate.
"A proposito, mi chiamo Oz. Oz Vessalius!" disse, con un sorriso, tendendole la mano.
Alice sorrise. Afferrò la sua mano tesa e disse:
"Piacere di conoscerti, mi chiamo Alice Baskerville!" '
Aspetta, Vessalius?'  Lo guardò.
"Vessalius ...? Tu sei quello che sta andando alla residenza del Baskerville?" Oz, che si stava strizzando i vestiti bagnati, guardò Alice con sorpresa.
"Sì ... Come lo sai?" Alice alzò gli occhi.
"Buongiorno? C'è una Baskerville che si é appena presentata di fronte a te. Ti dice niente?"
"Oh!" Oz rise. "Mi dispiace! Per un attimo mi ero dimenticato di te." Si voltò di spalle e sorrise.
"Ma bene! Chi sapeva che la figlia dei Baskerville era bella? Che fortuna!" si disse, mentre Alice lo fissava con curiosità.
"Alice," ripeté, mentre la ragazza guardava  verso di lui con meraviglia. Cosí si voltò.
"E 'un bel nome per una persona bella come te," disse, sorridendo. Tirò fuori una rosa dal nulla e fece un passo verso di lei, mettendole la rosa dietro l'orecchio.
"Just beautiful. E in più ti si addice." Il volto di Alice diventò rosso barbabietola.
"G-Grazie, Oz ..." balbettò , completamente confusa.
Il sorriso Oz diventó più ampio. Come diceva il suo nome, era perfetta.
'Aha! Quindi é il mio tipo! Sono così fortunato! '
Notando che stava per entrare in modalitá  fan-boy, riguadagnó la sua posizione e continuó a strizzarsi i vestiti. Alice  lo osservò e si voltò verso il cesto che aveva portato con sé, scavando attraverso le cose che erano confezionate lá dentro.
"Ecco", disse, tirando fuori un asciugamano e consegnandolo a lui.
"Oh, grazie," rispose, prendendo l'asciugamano. Oz inizió ad asciugarsi i capelli biondi e bagnati.
"Vieni qui spesso, Alice?" le chiese, cercando di fare una conversazione.
"Sì, quasi tutti i giorni" rispose la bruna.
"Sai nuotare?" le chiese improvvisamente, appendendo l'asciugamano bagnato su un ramo vicino. Alice fu un po 'sorpresa dalla domanda.
"Sì. Perché me lo chiedi?"
Il ragazzo si voltò verso di lei.
"Oh, senza una ragione apparente ~", rispose, superando la bruna con un sorriso sul suo volto.
Alice immediatamente percepí il pericolo, mentre lui le  si avvicinava.
"C-cosa?" chiese
'Ha intenzione di spingermi di sotto?'
E lo fece. Appoggió le mani sulle spalle di Alice e la spinse indietro, con un sorriso maligno sul volto. Lei gridò mentre cadeva, ma un pensiero colpì la sua mente e sorrise malignamente. Grazie ai suoi riflessi pronti, si portó in avanti e afferrò il polso di Oz. Payback, giusto?
"Huh? Wah!" il ragazzo fu improvvisamente tirato in avanti, e proprio come Alice, cadde nel lago. Entrambi, colpendo l'acqua fredda, mandarono schizzi ovunque. Alice riemerse ridendo, Oz con un cipiglio sul viso. Aveva un mucchio di alghe in cima alla sua testa e abbassate davanti alla sua faccia disgustata, che resero più difficile smettere ridere ad Alice, mentre teneva i fianchi sotto l'acqua.
"Ha ha! Sei carino, testa di alghe!" rise.
"Oh, come sento l'amore in quel complimento," osservò  Oz sarcasticamente, roteando gli occhi e raccogliendo le alghe dai capelli. Le risate della ragazza si trasformarono in risatine.
 "Sei così divertente, Oz! Beh, dai, usciamo fuori dall'acqua." E lei nuotó verso il molo, con Oz che si trascinava dietro di lei.
 
-X-x-x-x-
 
"E 'stato divertente!" Disse Alice mentre  si sedeva sul fondo della canoa, con Oz seduto sul lato opposto. Si asciugò i capelli e ignoró il fatto che il suo vestito era bagnato fradicio. Tabitha l'avrebbe uccisa quando avesse scoperto che lei stava nuotando nel lago con un abito costoso. Ma, ehi, la colpa era forse sua?
"Sì, certo, come no" Oz brontolò, seduto sul lato della canoa. Aveva ancora qualche alga attaccata ad i capelli e stava cercando di lavarla via. Peccato che non sapesse dov'erano.
Alice lo osservò e si trascinò vicino al ragazzo.
"Ecco, lascia che ti aiuti," disse, "Puoi appoggiare la testa vicino al lago?" Oz ubbidí. La ragazza immerse le mani nell'acqua e ne prese un po tra le mani poi la portó verso le alghe sulla testa del ragazzo. Ripeté più volte il gesto fino a quando Oz non ebbe i capelli bagnati fradici. Stava pensando di spingergli la testa in acqua, ma poi la gente che stava passando avrebbe potuto pensare che fosse un'assassina. Scacció quel pensiero lontano. Afferrando il vecchio asciugamano, strofinó i capelli del ragazzo, tirandone fuori le alghe. Passarono cinque minuti buoni e Alice finalmente tiró fuori l'ultima alga dai capelli di Oz. Quando guardò l'asciugamano, vide che era totalmente verde. Sì, Alice sarebbe morta e sarebbe stata trascinata nell' Abisso piú profondo quando Tabitha l'avrebbe scoperto. Che schifo essere nobili.
"Ok, fatto!" disse, "Tappati il naso, perché sto per spingerti la testa in acqua in modo che il verde delle alghe sparisca dai tuoi capelli."
Oz si tappó il naso e Alice gli spinse la testa in acqua, dimentica della storia dell'assassino, e subito lo tirò indietro prima che annegasse. A pensarci bene, aveva detto di essere stato sotto l'acqua per un minuto, quindi non importava se stava sotto solo per cinque secondi. Gli asciugò in fretta i capelli e, quando ebbe finito, sospirò esausta e si sedette di nuovo sul fondo della barca, gettando gli asciugamani sporchi nel suo cestino.
"Accidenti, grazie, Alice!" le disse Oz, pettinandosi i capelli con le dita, seduto al centro della canoa.
"Non c'è di che." Proprio in quel momento, Tabitha apparve dal bosco e si precipitò verso Alice.
"Alice! Sei stata tutto il tempo qui, per tre ore? Ti sei dimenticata di quello che ti ho detto?" la rimproveró. Alice rimase a bocca aperta per la sorpresa quando vide la domestica.
'Oh oh.'
Si alzó bruscamente, con l'intenzione di scendere dalla barca.
"A-Aspetta! Non alzarti-" Oz l'avvertí, ma era troppo tardi. La ragazza era in piedi alla fine della piccola barca. Quella non fu una mossa molto intelligente, stare in piedi da quella parte quando nessuno era seduto dall'altra. Così la barca si rovesció quasi, causando la caduta all'indietro della bruna.
Di nuovo.
'Oh no, non di nuovo!' Alice chiuse rapidamente gli occhi e aspettó di entrare in contatto con l'acqua fredda, di schiena. Ma non successe. Una mano si chiuse sul suo polso e la tirò indietro, facendole aprire gli occhi per la sorpresa.
Si aspettava di schiacciare il suo viso sul pavimento di legno e possibilmente rompersi il naso, ma atterró su qualcosa di diverso. Qualcosa di morbido e bagnato.
Alice spalancó gli occhi quando comprese quello che era successo. Oz si era subito alzato e aveva afferrato il suo polso prima di tirarla verso di se e cascare all'indietro, facendola volare di nuovo sulla barca. Lui era atterrato sulla schiena e Alice sopra di lui. Le sue gambe erano tra le sua e le  ginocchia del ragazzo erano alzate . Le braccia di Oz erano avvolte intorno a lei e la ragazza era appoggiata sui gomiti. Tutto quello che posso dire è che si trattava di una posizione davvero scomoda. Così adesso il volto di Alice era sepolto nei capelli di Oz e il viso di Oz era schiacciato contro il petto di Alice, il che la fece arrossire immensamente. Ehi, come si può dargli torto? Tabitha se ne stava lì, completamente sconvolta dalla scena di fronte a lei.
"Ehm ... Uh ..." le labbra di Oz si mossero, accidentalmente contro il petto di Alice e il suo alito caldo toccó il suo petto nudo, facendole sentire i brividi lungo la schiena.
'Grande, Oz. Se qualcuno passa e vede questo, si potrebbe pensare che si tratta di molestie sessuali. '
La ragazza si scostó da lui con un enorme rossore sul suo viso.
"S-Scusa!" balbettó Alice. Oz si mise a sedere, con una mano sulla bocca.
"N-No ... dovrei scusarmi io... M-Mi dispiace," disse,mentre le guance assumevano una bella tonalità di rosso.
"V-Va tutto bene, Oz! Davvero, non c'è bisogno di scusarsi! Ma ..." si guardò le dita che si colpivano l'un l'altra.
"G-Grazie per avermi salvata ..." Oz sorrise e si grattò la testa nervosamente.
"Prego," le disse. Tabitha finalmente uscí  dal suo stato di shock e guardò i ragazzi, soffermandosi sul ragazzo biondo.
"Sei tu, Oz? Mio dio, mio dio, sei cresciuto così tanto dall'ultima volta che ti ho visto!" disse lei, avvicinandosi alla barca. Oz guardò Tabitha e sorrise. "Piacere di rivederti, signorina Tabitha! É passato un po', vero?" Si alzò e scese dalla barca, prima di voltarsi verso Alice e tenderle la mano per aiutarla a scendere. La ragazza si alzò  con attenzione questa volta, e afferrò la mano, uscendo dalla barca.
"Mi dispiace, signorina Tabitha! Ho completamente dimenticato l'ora!" Tabitha sospirò e accarezzò la testa di Alice rassicurandola.
"No, va tutto bene. Almeno eri con Oz e non con un ragazzo strano." Guardò i due ragazzi.
"Credo che vi siate giá presentati l'un l'altro, giusto?" Annuirono.
"Bene. Beh, dai, torniamo tutti indietro  va bene?" disse Tabitha, inginocchiandosi a raccogliere il cestino e gli asciugamani sporchi. Alice si bloccò.
'Oh merda. Qualcuno mi spari ora prima che Tabitha mi uccida con le sue mani. '
"Alice?" Tabitha si voltò mostrando l'asciugamano verde con alghe. "Che cos'è questo?" Un aura profonda circondava la cameriera dai capelli neri. Alice rise nervosamente e si guardò i piedi con aria colpevole.
«Be ', ehm, vedi, Oz aveva le alghe tra i capelli e l'ho ripulito ... Ma ho dimenticato che si sarebbe macchiato l'asciugamano ... Allora ... Sì ..."
"Capisco ..."
Un'ondata di silenzio riempí l'aria.
"..."
"Bene, torniamo a casa!" disse Tabitha all'improvviso, ripiegando gli asciugamani nel paniere di Alice e si allontanó.
Oz e Alice si fissarono con una faccia da 'WTH'.
"E 'stato ..." inizió Alice
"... Strano ..." finí Oz.
"Già ..."
 
-X-x-x-x-


Bene, l'ho fatta!!!! Allora, il testo originale lo potete trovare su google (penso). Scusate se la traduzione non è perfetta >______<
Il prossimo capitolo non so quando lo tradurrò, quindi abbiate pazienza, per favore.

Alice

  
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