Anime & Manga > Lupin III
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Autore: Andy Cacciatore    19/04/2013    5 recensioni
Trattieni il tuo respiro, posso ancora sentirti ovunque. Fingi la tua morte, sono sempre vicino a te. Sarò lì.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jigen Daisuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mentre si sedeva sul divano, sentì le lacrime pungergli gli occhi. Sputando il mozzicone martoriato della sua ultima sigaretta, Jigen ne prese un' altra dal pacchetto malconcio nella sua giacca e se la mise tra le labbra. Ci vollero più tentativi per accenderla; le mani gli tremavano dal dolore. Infine l'accese e si calmò con la prima boccata di fumo acre. Si nutrì di quel veleno; la sola cosa che desiderava di più in quel momento; bè, non proprio la sola cosa. Nella sua mente gli balenò l'immagine di un certo ladro geniale, ma incapace di pensieri razionali. Scosse la testa, cercò di scacciare dalla sua mente tutto ciò che riguardava quell'uomo. Tutto ciò che aveva sperato, voluto o sognato.
Difficile non sentirsi dilaniato dalla frustrazione quando colui che ami è così preso da una donna da arrivare a perdere la ragione. Se almeno quella donna lo avesse ricambiato, invece non faceva altro che soggiogarlo psicologicamente servendosi di atteggiamenti lascivi e provocanti, talmente affettati da risultare stomachevoli.  Non a Lupin ovviamente. Quella donna aveva il potere di accendere in lui i sui ben noti appetiti sessuali e la sua lucidità andava a farsi fottere. Non voleva rendersi conto che l' avrebbe potuto vendere per un solo centesimo, e dopo che aveva ottenuto ciò che voleva scappare via senza dire una parola, e a Jigen rimaneva il compito di raccogliere i cocci di Lupin ("Ah Jigen chan!").  
Lui gli era sempre rimasto accanto
. Si era fatto sparare, torturare, accoltellare...
L'amava come uomo, come amico, come partner; gli piaceva, l'ammirava, gli voleva bene, l'adorava; l'amava, l'amava, l'amava. Avrebbe dato la vita per lui. Ma non contava niente, perché lui avrebbe scelto sempre Fujiko.
O meglio le sue tette. Era l'unica cosa che riusciva a vedere. Se non avesse avuto delle tette e un bel culo non valeva nemmeno la pena d'esser vista.
Ma le sue forme procaci e sensuali commiste ai suoi modi vezzosi e seduttivi bastavano a conquistarsi il suo perdono. Non gli importava più che lei l'avesse tradito, non gli importava che avesse messo a repentaglio la sua vita per qualche diamante, non gli importava quanto dolore fisico o emotivo gli avesse causato. Lui la perdonava sempre.
Jigen odiava quella donna, e quando la vedeva insieme a Lupin, nei suoi soliti subdoli atteggiamenti, la frustrazione lo divorava ed in momenti come quelli avrebbe voluto dirle quanto la odiava, avrebbe voluto dirle che l'avrebbe addirittura uccisa. 
Ma a che poteva servire? Per quanto sapesse che Lupin stesso sarebbe stato meglio senza quella donna intorno, lui non poteva farci nulla. Non poteva competere con Fujiko. Uno stuzzicadenti, arcigno, segnato da una cicatrice da proiettile, maschio, non poteva competere contro la sua sua pelle morbida e vellutata come la più perfetta delle pesche, la sua personalità briosa e accattivante e la sua quinta di seno.
   
 
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