Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: Felix98    19/04/2013    2 recensioni
-Io non sono strano- puntualizzò Astral -sono solo un essere proveniente da un altro mondo.
-E tradotto significa che sei strano!- ridacchiò la ragazza.
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asutoraru /Astral, Kaito Tenjo/Kite Tenjo, Nuovo personaggio, Ryoga/Shark, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era tutto nuovo per Ai. Si era appena trasferita in città dalla campagna e non era ancora pratica della zona. La sua nuova abitazione era vecchia in mezzo a case nuove e all'avanguardia in una strada poco trafficata ed era curiosa di scoprire tutti i segreti che essa nascondeva. Armatasi di torcia elettrica e vista acuta si era incamminata dall'ingresso fin nel salone, e successivamente nelle stanze da letto. Dopo ore di esplorazione si era stufata di curiosare inutilmente quando notò una botola sul soffitto del corridoio al piano superiore.
-Che ci sarà lassù?- si chiese fra sé e sé. -Andrò a dare un'occhiata-
Poi si mise a saltare per afferrare l'occhiello che le avrebbe permesso di aprire la botola. Dopo diversi tentativi, la ragazza riuscì finalmente a tirare giù la scala e salì di sopra. Nella soffitta c'era una confusione incredibile. Ai intruppò su una pila polverosa di vecchi libri, perdendo l'equilibrio e cadendo.
-Quassù è pieno di cianfrusaglie di ogni genere!- esclamò.
Si affacciò alla finestra e guardò di fuori: il sole era quasi tramontato e la luna faceva capolino all'orizzonte.
-Caspita, ho fatto tardi...devo scendere da quassù- e fece per andare verso la scala, ma vide un oggetto brillare sotto un ultimo raggio di sole. Subito si precipitò a scoprire cosa fosse e rimase stupita quando trovò una collana con un ciondolo in cui era incastonata una pietra rotonda e verde. Rimase incantata a fissarlo per qualche secondo, con l'immagine del ciondolo riflessa negli occhi. -Semplicemente fantastico!- esclamò tutta contenta. Quindi indossò la collana. -Non è un caso che io abbia trovato questo ciondolo..Lo porterò sempre con me!- e detto questo andò in cucina per la cena.
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Quella notte Ai non riusciva a dormire tanto era emozionata. Aveva sempre credutonel destino, secondo lei le cose non succedevano per caso. Improvvisamente ebbe la sensazione di aver perso qualcosa, e istintivamente portò la mano al collo. Non sapeva bene perché, ma aveva paura. Paura di perdere quella collana, quell'oggetto che a prima vista poteva sembrare un semplice ciondolo senza valore ma che per lei era qualcosa di speciale. -Non me lo so spiegare...non capisco perché ci tengo così tanto...- e con queste parole si addormentò, stringendo quell'oggetto così importante.
Dopo qualche ora successe l'inaspettato: il ciondolo emanò una luce bluastra, che all'improvviso si tramutò in un essere dello stesso colore.
-Uhm, devo essere uscito dalla chiave..- si disse la creatura -Ma..?- s'interruppe, avvicinandosi a Ai e fissandola -Chi sarà quest’ umano? ..Beh, ci penserò domattina...- e si accoccolò in un angolo della stanza della ragazza.
Il mattino seguente Ai si svegliò energica, pronta per una giornata piena di impegni. Avrebbe dovuto aiutare suo fratello e sua madre a mettere in ordine la confusione causata dal trasloco, andare a fare domanda d'iscrizione alle scuole medie (avrebbe frequentato la 3°) e esplorare la città, per capire dove si trovava.
-Che giornata piena che mi aspett-AAAAAAAAAAAAAAAAH! C-chi sei? Cosa ci fai in casa mia?!- gridò indicando l'essere, che nel frattempo, un po' intontito, si era svegliato e aveva iniziato a fluttuare.
-Eh-ehm- si schiarì la voce -cosa ci fai TU con la mia casa.- e si mise a fissare il ciondolo che Ai aveva al collo.
La ragazza rimase stranita -La tua..casa?- domandò.
-Esatto, la mia casa- e le si avvicinò. -Intendo il ciondolo che indossi.- diventò più serio.
-Oooooooooh! E tu saresti..?-
-Mi chiamo Astral.-
-E...?-
-E...cosa?-
-Poi?-
-Non capisco.-
-Ti chiami Astral, ok. E poi? Raccontami di te.- gli impose Ai, eccitata.
-Non so altro.-
-Ma come!! Dai, raccon..- - la ragazza venne interrotta dalla porta che si aprì cigolando.
-Sorellina, che hai da urlare?- sbadigliò En, suo fratello.
-E-Enny?- fece un sorriso plastico, poi piombò giù dal letto e si parò davanti ad Astral, per cercare di coprirlo.
-Ti ho detto che non so nient'alt- -
-Shhhhhhhhhhh!!!! Enny..ehm! Niente, ho solo visto..un topo.-
-Ah..Ok. Ricordati di scendere a darmi una mano con gli scatoloni..E non chiamarmi Enny, sai che odio quel nomignolo- e detto questo se ne andò.
-Certo- Ai abbassò la voce -Enny- e soffocò un risolino. Il ragazzo starnutì e la ragazza scoppiò a ridere fragorosamente.
-Non capisco cosa tu abbia da ridere...- la rimproverò Astral.
-Ahah, eddai! Fattela una risata!!- esclamò Ai, dandogli una pacca sulla spalla. -E comunque..NonAccettoCheTuMiDicaCheNonSaiAltro, chiaro?!- sputò tutto d'un fiato.
-Ma io non so altro...Ho perso la memoria.- si rattristò Astral.
-Ah, mi spiace...Ma almeno saprai da dove vieni?- chiese speranzosa.
-Provengo dal Mondo Astrale, con un compito preciso, ma purtroppo non ricordo..-
-Oh..ho capito...e come farai a recuperare la memoria?-
-Devo raccogliere le carte numero.-
-Carte numero? Ma intendi del Duel Monsters?-
-Immagino di sì..-
-Capisco..-
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!- si sentì provenire dal piano inferiore.
-Oh-oh...- incrociò le dita la ragazza.
-VESTITI E VIENI AD AIUTARMI!!-
-Tra 5 minuti!!!!-
-No, ADESSO!-
-Ok,ok, arrivo..accidenti.-
-Che succede..Ai..???-
-Sì, mia madre è fissata con i nomi monosillabici- sorrise la ragazza -e succede che devo aiutare En a mettere in ordine. Sai, mi sono appena trasferita..!- sorrise ancora più luminosamente.
-Che significa?-
-Che ho cambiato casa-
-E perché?-
-Perché...sai che non lo so? Ahaha! Beh io vado!- disse allegra Ai, poi si diresse di sotto.
-Mamma mia che confusione..-sospirò scoraggiata.
Il fratello annuì e sorrise ironicamente -Ti tocca!-
-Che pizza, non mi va!-
-Oh, ti va eccome! Altrimenti oggi non esci.-
-E chi sei, mamma?!- la ragazza afferrò uno scatolone.
-No, sono tuo fratello, e ora datti una mossa-
-Ok, ok, e inutile che mi sbraiti contro!-
In quel momento Astral arrivò al piano inferiore e si soffermò a osservare i due ragazzi che discutevano, ma Ai lo intravide e subito lasciò cadere a terra lo scatolone, che fece un gran frastuono.
-FILA VIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!- gli urlò contro la bruna.
-Cosa?- Chiese stupito En -Dici a me?!-
-No no!- rispose Ai all'istante.
-E allora a chi? Mica mi devi mentire eh! Qui non c'è nessun altro, è ovvio che dicevi a me.-dedusse il fratello.
La ragazza rimase basita e rivolse lo sguardo verso Astral, poi verso En e nuovamente verso Astral, con la bocca spalancata.
-Ma che ti prende?! Sei sicura di stare bene?- le chiese En.
-Eh? Sì sì, mi rimetto subito al lavoro.- affermò, e riprese a spostare scatoloni.
Dopo un paio d'ore il salone era in perfetto ordine e Ai si lasciò cadere sul divano per recuperare le forze.
-Astral...-
-Sì?-
-Che è successo?-
-In che senso?-
-En non ti ha visto.-
-Così pare..-
-Lo sapevi?-
-No, è stata una sorpresa anche per me, ma credevo che non ci sarebbero stati problemi se mi avesse visto.-
-Rimbambito!- esclamò Ai con tono di rimprovero -Che sarebbe successo se vedendoti avesse dato di matto?- adesso sembrava arrabbiata.
-Non lo so..- mormorò Astral.
-Vabbeh, adesso sappiamo che non ti vede. Quindi credo che sei libero di apparire dove più ti pare e piace.-
-Io devo sempre stare nei dintorni della chiave, non posso allontanarmi troppo.-
-La chiave?- lo interruppe la ragazza.
-Quel ciondolo che tu porti al collo. In realtà si chiama 'Chiave dell'Imperatore'-
-Forte!- la ragazza strinse la collana in mano -Quindi mi toccherà sorbirti finché non dimenticherò questa..chiave da qualche parte?-
-Beh..sì-
-Dai, scherzavo! Mi sei simpatico!- rise lei.
-Ah..- Astral sembrava confuso -Che significa essere simpatico?-
-Significa che, in teoria, dovremmo andare d'accordo, e che siamo amici.-
-Davvero?-
-Credo di sì. Non sono molto brava con le parole..-
-Ho capito. E che cosa fanno gli amici?-
-Beh..gli amici parlano di ogni cosa, si aiutano nel momento del bisogno..insomma, sono sempre pronti a sacrificarsi l'uno per l'altro-
-E tu mi consideri tuo amico?- chiese Astral
-Certo! Sono sicura che il nostro incontro non è casuale. Scommetto che con il tempo andremo sempre più d'accordo!- esclamò Ai, facendo l'occhiolino ad Astral.
-Q-quindi mi aiuterai a recuperare la memoria?-
-Ma è ovvio!-
-Risultato dell'osservazione numero 1: per gli umani l'amicizia è un legame importante che si consolida con il passare del tempo.-
-Eh?-
-No niente.-
- Non mi dire che parli da solo!!- lo prese in giro lei.
-Ai, ma con chi parli?- intervenne sua madre dalla cucina.
-Ehm..ehm...- la ragazza afferrò svelta il cellulare -Sono al telefono con..ehm..un amica!! Sì, ci vedremo, un giorno. Ciao ciao!!- finse lei, e mise a posto il telefonino.
-Muoviti, è pronto il pranzo!-
Di colpo la stanchezza sparì, e Ai si precipitò in cucina.
 -DoveDoveDove?- domandò, con gli occhi a forma di cuore. Poi notò una tavola imbandita di pietanze da far venire l'acquolina in bocca e si fiondò a sedersi.
-Che belloooo! Mamma, ti sei data molto da fare vero?- chiese lei, incantata da tutti quei manicaretti.
-Eh già. Dopo mi darai una mano a sparecchiare giusto?- disse la madre, che nel frattempo si era seduta accanto ad Ai.
-Devo proprio?- chiese lei, un po' giù di tono.
-Oh sì.-
-Ma io volevo andare un po' in giro ad esplorare! Non può aiutarti En?-
-No, lui è andato a portare la domanda d'iscrizione alla tua nuova scuola.-
-Mitico...-
-Dai Ai, energia! Non è la stessa cosa che mi dici tu quando sono stanca?-
-Hai ragione...- ammise lei. -Ok, ti aiuto. Ma poi posso uscire?-
-Ma sì tesoro!- la madre l'abbracciò.
-Sono una famiglia molto unita.- bisbigliò Astral.
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Finito di mangiare e di mettere in ordine le stoviglie, Ai si precipitò fuori, seguita da Astral.
-Dove stai andando?- le chiese lui.
-Non lo so. Voglio guardarmi un po' in giro. Vieni anche tu?-
-D'accordo..-
-Vamos!!- esclamò lei, poi prese a correre in una direzione a caso, osservando il paesaggio intorno a lei.
-Sicura di sapere dove stai andando?- le chiese l'amico fluttuante.
-Ehm...veramente no.- Ai si fermò improvvisamente. -Non ne ho la minima idea.- sorrise un po' forzatamente.
-Perfetto.. e adesso?-
-Adesso...Adesso esploriamo!- rispose eccitata, per poi riprendere a correre.
-Certo che sei strana.- osservò Astral.
-Senti chi parla!- ribatté Ai
-Io non sono strano- puntualizzò Astral -sono solo un essere proveniente da un altro mondo.
-E tradotto significa che sei strano!- ridacchiò la ragazza.
Astral sbuffò, ma non rispose.
-Che c'è, ti sei offeso?- chiese lei.
Ma Astral non rispondeva.
-Ehi. Ce l'hai con me?-
Mentre parlava, cambiò strada ed entrò in un vicoletto buio.
-Stai attenta.- l'avvertì Astral.
-Eh?-
-Ehi bella!- Ai si sentì trattenere la spalla da dietro -Che ci fai qui tutta sola? Vieni con noi, ci divertiremo!- la stretta su di lei aumentava d'intensità.
-No, lasciami!- cercò di liberarsi, ma fu tutto inutile.
-Non credo proprio, carina!- intervenne un'altra voce.
-Mollami!!!- Ai, a forza di dimenarsi, riuscì nell'intento e si voltò.
Le sagome di due ragazzi sulla 15ina si stagliavano di fronte a lei.
-Allora piccola. Vieni con noi, dai!- disse uno.
-Ti divertirai un sacco, non immagini quanto!- rise l'altro.
-Non penso proprio!- indietreggiò.
-Invece credo di sì!- quello che sembrava essere il più sveglio le afferrò il braccio.
-No!- Ai si liberò nuovamente, dando un calcio senza nemmeno sapere dove sarebbe finito, poi prese a correre più veloce del vento nella direzione opposta.
-Chi erano?- domandò Astral
-E che ne soooooo!!!- rispose Ai, senza fermarsi.
Finalmente, dopo una lunga corsa, la ragazza si fermò, proprio di fianco a casa sua.
-Wow..che corsa!- riprese fiato
-Che c'è, Ai?- sopraggiunse En, di ritorno dalla scuola media.
-Eh? Oh, ciao Enny!!-
-Non.Chiamarmi.ENNY!!!!!!-
-Scusa, scusa Enny- lo prese in giro lei.
-Allora vuoi la guerra eh! Inizia a scappareee!!- le intimò sorridendo il fratello.
-Nooooooooooo!!- Ai riprese a correre.
-Muahahahahahahhahahahahahaha!!- En la inseguiva e dopo pochi metri riuscì ad acchiapparla.
-Nooo!- si lamentò la bruna, sbracciandosi.
En se la caricò in spalla e la portò in casa -Ohohoh, e ora patirai le pene dell'inferno! Muahahahahahahhahahahahahaha!!-
Il ragazzo lasciò cadere la sorella sul divano, poi si avvicinò con uno sguardo malizioso e iniziò a farle il solletico. Inizialmente Ai cercò di trattenere le risate, ma dopo poco sbottò e cominciò a ridere fragorosamente.
Nel frattempo anche Astral era rientrato e aveva osservato tutta la scena.
-Astraaaaal! AiutAhahahahahahahahahahahahahahah!!-
-Io non vedo nessuno che può aiutarti, sorellina!!- sogghignò En, continuando a far ridere Ai.
-Awahuahuaaww!- la brunetta non riusciva nemmeno a parlare.
Astral era molto confuso. Non sapeva che fare e si limitò a guardare.
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Il pomeriggio passò in allegria e si fece sera. Ai era tornata in soffitta e stava continuando a curiosare.
-Che stai cercando?- domandò Astral
-Non lo so ancora.- rispose Ai
-Come fai a cercare una cosa quando non sai neanche cos'è?-
-Quando la troverò ti risponderò.-
Ai stette in soffitta fino a tarda notte, quando finalmente si decise ad andare a dormire. Non appena fu scesa  si precipitò in camera sua ma prima di mettersi sotto le coperte fu assalita da un dubbio.
-Astral, ma tu... Dove dormi?-
-Beh..non è corretto dire che dormo. Diciamo che recupero energie riposando gli occhi-
-Sì sì, come dici tu. Però dove?-
-Solitamente nella chiave-
-E non ti senti solo là dentro?-
-...-
-Beh, vorrà dire che stanotte dormirai qua fuori.-stabilì la ragazza. -Sempre che tu sia d'accordo, s'intende. Ma tu sei d'accordo, vero?- Ai mise la faccia più dolce e convincente dell'Universo -Vero?????- incitò Astral con il gomito.
-...Credo di sì.- rispose lui spaesato.
-Benissimo!- la ragazza si mise d'impegno per tirare fuori da sotto al letto un secondo materasso, poi lo sistemò di fianco al suo giaciglio e fece cenno ad Astral di sedersi.
-Che ne dici, è comodo?- gli chiese.
-Sì..Sì, lo è.-
-Prendi!- e detto questo gli lanciò un cuscino, che lasciò cadere qualche piuma.
-Cosa devo farci?- chiese lui.
-Lo metti sotto alla testa, così non ti fa male alla postura- sorrise, e gli mostrò come fare. -Senti freddo?-
-No.-
Ai si infilò a letto -Beh, allora buonanotte.-
-Buonanotte-

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Ooooooow *^* Ce l'ho fatta! Shhhhhhhcusate, ma sono una malata di Astalite (?)
   
 
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