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Autore: PervincaViola    19/04/2013    6 recensioni
Quanta amarezza si può nascondere dietro la facciata di un matrimonio perfetto?
Ezio non era il principe azzurro, ma ti andava bene comunque. Solo adesso capisci che la vita non è una favola e che il lieto fine non esiste.
{Ezio/Cristina ♥ One shot}
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cristina Calfucci, Ezio Auditore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Liar

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Repubblica di Venezia, Anno del Signore 1486


Gli spettacolari fuochi d'artificio si riflettono sulle acque scure della laguna veneziana. È la prima volta che ti trovi a Venezia e per di più è Carnevale, quindi tutta la città è in festa.

In ogni calle ci sono persone che ballano indossando magnifiche maschere veneziane e vestiti di ogni foggia e colore.

Sorridendo osservi ogni dettaglio di questa misteriosa città, che ti ha sempre affascinata.

Persino Manfredo, tuo marito, sembra essere stato contagiato dall'atmosfera romantica e ti ha fatto trovare un biglietto nella tasca del mantello.

Poche parole, vergate con mano sicura e calligrafia elegante.

 

Cristina,

mia cara, dobbiamo vederci...Solo io e te. Raggiungimi nel vicolo.

Ti amo, amore mio.

Tuo marito.

 

Sorridi, pensando che è uno dei pochi gesti romantici che ha mai fatto durante il vostro matrimonio. Entrambi nobili, entrambi affascinanti. Sembrate una coppia perfetta, ma non l'hai mai amato.

Un attimo dopo, il viso illuminato di gioia si trasforma in una maschera di amarezza. Non avrebbe dovuto essere lui, il tuo sposo.

Scuoti leggermente la testa, mentre la tua mente è inondata da una valanga di ricordi.

 

Un ragazzo davanti a te, un sorriso imbarazzato e una giornata di dieci anni prima.

«Ecco...io...vorrei conoscere il vostro nome.»

«Saperlo non vi servirà a nulla.»

«Aspettate! Intendevo risultare affascinante...e divertente!

Mi concedete una seconda occasione?»

 

Una risatina divertita sfugge alla tue labbra, pensando a quanto eri stata altezzosa con lui. Eppure poco dopo ti aveva salvato da quel manigoldo di Vieri de' Pazzi.

 

Lo stesso giovane, che ha picchiato il ragazzo che stava per farti del male.

«State bene?»

«Adesso sì. Volevate sapere il mio nome: è Cristina.»

«Onorato, Cristina. Io sono Ezio.»

«Ebbene, Ezio, pare ti sia procurato una seconda occasione.»

 

Forse già in quel momento eri innamorata. Non puoi fare a meno di ricordare il momento in cui sei diventata sua, mentre brividi di piacere ti scorrono lungo la schiena.

 

Sussurri eccitati, carezze bramose e baci bollenti.

Gambe che si intrecciano e sguardi incatenati.

«Ti amo.»

«Ti amo anche io.»

 

Ma poi i suoi fratelli e suo padre erano stati giustiziati e lui aveva deciso di fuggire. E tu eri stata così sciocca e codarda da non seguirlo.

 

«Devo lasciare Firenze. E voglio che tu venga con me.»

Un sospiro e gli occhi diventano lucidi.

«Vorrei...ma non posso. La mia famiglia...»

Una collana attorno al tuo collo e un bacio sulle labbra.

«Con questo saremo sempre insieme.»

 

A quel tempo pensavi sarebbe tornato, in fondo nelle favole il principe azzurro torna sempre dalla principessa. In effetti l'aveva fatto, ma dopo due anni.

E tu eri già promessa in sposa a Manfredo.

 

«Sei ancora più bella di quanto ricordassi...»

«Ezio? Che cosa ci fai qui?»

«Sono appena tornato a Firenze.»

«Ma...sono passati due anni!»

La tua mano nella sua.

«E io non ho fatto altro che pensare a te.»

«Sono promessa in sposa.»

 

Credevi avrebbe fatto di tutto per non farti sposare con qualcun altro. Invece aveva addirittura salvato il tuo futuro marito dai creditori che cercavano di ucciderlo.

 

Un muro contro la schiena, le sue labbra passionali sulle tue.

Una mano che ti accarezza i fianchi, l'altra che ti blocca alla parete.

Un sorriso che non riesci a decifrare.

«Sarà un buon marito, me ne sono accertato.»

Il tuo cuore che si frantuma in mille pezzi.

 

Lo stesso groppo in gola ti fa mancare il respiro. Non riesci a credere che ti abbia potuta lasciare così. Scuoti nuovamente la testa: sei una donna sposata adesso. Quei ricordi sono così lontani che ti sembra appartengano ad un'altra vita, molto più felice di questa.

Ti rechi sul luogo dell'appuntamento e lui è già lì. Ti fa fare una giravolta e trattiene la mano nella sua. Indossa una maschera argentata che gli copre il viso ed è molto affascinante.

È così bello che finalmente tuo marito ti dedichi un po' di attenzioni, invece di pensare sempre agli affari. Ti spinge dolcemente contro il muro e senti il suo respiro caldo sul viso.

Le sue labbra cercano le tue con passione e tu le schiudi sotto il suo tocco esperto. Le vostre lingue si sfiorano e la sua mano è sul tuo fianco.

Ma ti sembra di aver già vissuto questa scena e una sensazione di sbagliato ti invade. Manfredo non ti ha mai toccata così. I suoi baci non sono mai stati così coinvolgenti.

Il profumo speziato e conosciuto dell'uomo ti stuzzica le narici e un attimo dopo lo spingi via.

Non è possibile.

Gli togli la maschera e quello che vedi ti lascia senza fiato.

Gli occhi scuri brillano eccitati e le sue labbra, rosse per il bacio appena scambiato, si increspano in un sorriso. Ezio.

Non è cambiato molto, ma i suoi lineamenti adesso sono quelli di un uomo e nei suoi occhi si può leggere un fondo di amarezza.

«Ezio, che cosa ci fai tu qui? Come osi?»

«Cristina, va tutto bene...». Sembra così tranquillo, mentre tu senti il sangue ribollire.

«Va tutto bene? Non ci vediamo da otto anni!» alzi la voce, arrabbiata.

«Sì. Temevo che non saresti venuta, se te l'avessi chiesto.»

«Hai ragione. Non sarei venuta. Ezio, l'ultima volta che ci siamo visti te ne sei andato e hai lasciato che sposassi un altro!»

«Era la cosa giusta da fare: lui ti amava.» Che risposta stupida.

«Chi se ne importa di lui! Io amavo te!» urli, ma subito dopo abbassi la voce di colpo, non riesci a controllarne il tremore «Hai avuto una seconda occasione. Ti prego, non venirmi più a cercare.»

Gli volti le spalle e corri il più lontano possibile. Quando ti trovi davanti a una balaustra che dà direttamente sulle acque scure finalmente ti fermi.

Alzi lo sguardo, ma tutto, anche gli scintillanti riflessi lunari sulla laguna, è sfocato. I singhiozzi ti mozzano il respiro, mentre le lacrime bollenti che scendono lungo le guance ti impediscono persino di vedere la figura scura che ti osserva dall'alto dei tetti.

Incontrarlo di nuovo dopo tanto tempo ha riaperto le ferite del tuo cuore. Forse non hanno mai smesso di sanguinare.

Ezio non era il principe azzurro, ma ti andava bene comunque. Solo adesso capisci che la vita non è una favola e che il lieto fine non esiste.

Avevi detto che saremmo stati insieme per sempre.

Bugiardo.

 

 

 

 

 

 

Angolo dell'autrice:

Mi ritrovo di nuovo a scrivere di questa coppia di cui sono innamorata. Questa shot è vista da Cristina nel ricordo ambientato a Venezia.

Come al solito le recensioni sono sempre gradite!

   
 
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