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Autore: Hikari Takishima    19/04/2013    0 recensioni
Hikari Takishima,una normale 17enne,frequenta il secondo anno di liceo e inizia a conoscere nuovi sentimenti,in particolare l'amore,che per una ragazza inesperta come lei può sembrare complicato. Riuscirà la nostra protagonista a realizzare il suo sogno d'amore grazie anche all'aiuto di fantastici amici che la sosterranno?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
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SOGNO D’AMORE.
Capitolo 1;: NUOVI INCONTRI.
Presentazione:  Nome: Hikari Takishima, Età: 17 anni, Famiglia: genitori e un fratello maggiore,Altezza: 1.65, Occhi: azzurri,Capelli: castani,Segni particolari: nessuno.
Ecco questa sono io Hikari una normale adolescente che frequenta il liceo e che non pensa ad altro se non a divertirsi e a trascorrere la sua giovinezza tranquillamente.
Lunedì  13 gennaio: inizio  del nuovo anno scolastico.
Frequento la scuola statale Omiya da quando portavo ancora il pannolino,ormai è come se fosse diventata casa mia,anche i miei compagni sono gli stessi in particolare Yuki Itsukawa,la mia migliore amica. Ci conosciamo dalle elementari e da allora il nostro legame non ha fatto altro che rafforzarsi,ci diciamo di tutto e tra di noi non c’è alcun segreto. Come tutte le mattine passa a prendermi e andiamo a scuola insieme poiché le nostre case non sono tanto lontane,e appena arrivate all’edificio scolastico ci dirigiamo verso la segreteria per verificare la sezione alla quale siamo state assegnate.
< Che disdetta quest’anno siamo in due sezioni separate io nella c e tu nella d > dico a Yuki cercando di farmi spazio tra la marea di ragazzi che stanno consultando la tabella.
< Beh almeno siamo in due classi vicine no? >risponde con un mesto sorriso
< Si hai ragione,ora è meglio andare in classe prima che suoni l’ultima campanella. >
Attraversammo il lungo corridoio pieno di ragazzi che si salutavano e ci dirigemmo verso il luogo che ci avrebbe separate.
< Eccoci! >dissi fermandomi di fronte alla mia classe< Ci vediamo all’uscita e torniamo a casa insieme ok? >
< Ok! >rispose Yuki e salutandomi si diresse verso la classe seguente.
Entrata in aula mi diressi verso il banco libero di fianco alla finestra;adoro guardare fuori durante le spiegazioni noiose,ti rallegra la giornata soprattutto quando c’è bel tempo.
In classe con me ci sono alcuni ragazzi che conosco e saluto come Maruki e Sobu Irakawa,fratelli gemelli trasferitisi in questa scuola tre anni fa:tipi strani ma simpatici. Sarebbero indistinguibili se non fosse per il colore degli occhi:Maruki verdi e Sobu marroni. La prima volta che li vidi pensai fosse opera delle lenti a contatto in modo che fossero distinti dalla gente,invece era tutta una questione di genetica Maruki aveva ereditato gli occhi azzurri dalla mamma che era per metà inglese,invece Sobu dal padre,giapponese puro. Avendo notato che li stavo fissando mi salutarono entrambi all’unisono come sempre,ancora non ho capito se lo fanno apposta oppure se è un specie di telepatia tra gemelli. Il suono dell’ultima campanella che risuona nel corridoio mi distoglie dai miei pensieri e tutti gli studenti si affrettano a prendere posto prima dell’ingresso dell’insegnante.
< Buongiorno a tutti ragazzi! >urla il professor Sanada entrando in classe per portare un po’ di silenzio tra i ragazzi euforici per l’inizio del nuovo anno.
< Spero abbiate passato delle belle vacanze. Ora però è tempo di tornare a studiare e di cercare di superare anche questo secondo anno,sempre che non vogliate restare un anno in più con il vostro fantastico professore o fargli compagnia durante le vacanze estive per i corsi di recupero nel caso non abbiate niente di meglio da fare >si udì qualche risata per il discorso del professore poi tornò il silenzio. Il professor Sanada era un uomo simpatico sulla trentina di bell’aspetto e aveva iniziato a lavorare nella scuola 5 anni fa come insegnante di letteratura classica, conquistando subito il cuore delle ragazze per la sua gentilezza ma anche per il suo bel faccino. Aveva occhi e capelli scuri come un giapponese puro ma i lineamenti del viso erano così gentili quasi da farlo sembrare straniero.
< Quest’anno ci saranno 2 novità che forse renderanno la vita scolastica un po’ più piacevole >continuò il professore.< La prima è che hanno aggiunto al menù della mensa i takoyaki  che io adoro >ci furono altre risate< e la seconda è l’aggiunta di due nuovi e bei ragazzi nella vostra classe >dopo quella notizia si levarono subito i brusii dei ragazzi incuriositi che cercavano di indovinare chi fossero i nuovi arrivi.
< Ragazzi calmatevi e fate silenzio >intimò il professore< se reagite così ora non so cosa farete dopo che li avrò fatti entrare >. Nella classe calò il silenzio e nell’aula c’era una certa ansia un po’ come quando si sta per scoprire il vincitore degli oscar. Dopo aver aspettato qualche secondo in modo che tutti si calmassero il professor Sanada riprese la parola < Bene ragazzi così va meglio. Prego tutti ed in particolare le ragazze di
non urlare appena entreranno i nuovi studenti. >
< Professore perché ci sta facendo questa raccomandazione? >chiese una voce dal fondo dell’aula che riconobbi essere quella di Tsukomi Arumi,mio compagno di classe alle medie.
< Presto capirai >disse il professore intimando ai nuovi ragazzi di entrare. Quando la porta si spalancò ci fu un sussulto generale accompagnato da mormorii e anche qualche grida. < Ecco lo sapevo! Ragazzi vi avevo detto di non fare confusione per favore state zitti >il professore stava iniziando ad innervosirsi,si notava anche dalla vena che stava iniziando a gonfiarsi nella tempia sinistra,così pian piano tornò il silenzio.
< Ok! >disse il prof con un tono esasperato< ragazzi ora potete presentarvi anche se non credo c’è ne sia bisogno >. Il primo a parlare fu un ragazzo dai capelli biondi e occhi azzurri< Buongiorno mi chiamo Toji Kanazawa piacere di conoscervi > il sorriso che sfoggiò non fece altro che suscitare nuovamente le grida delle ragazze e anche il richiamo del professore. Subito dopo si presentò anche il secondo ragazzo che a differenza del primo aveva occhi e capelli scuri.< Buongiorno a tutti mi chiamo Hiroi Futaka piacere di conoscervi >egli però non sorrise,ma si inchinò e anche questo suscitò le grida delle ragazze. Il professore ormai si era rassegnato e sospirando riprese a parlare < Come tutti ben sapete i ragazzi sono i componenti dei Dreams,band musicale,come si può capire anche dalla vostra reazione ,molto famosa. Si sono trasferiti in questa scuola per motivi di lavoro,dato che è molto più vicina agli studi di registrazione rispetto a quella precedente. Mi raccomando fateli sentire a loro agio,anche se credo che non sarà poi tanto difficile. Ok ora potete accomodarvi >disse il professore ai ragazzi indicando due banchi vuoti in fondo all’aula dove entrambi si sedettero seguiti sempre dagli sguardi incantati delle ragazze e dalla loro gioia esagerata. Anche io conoscevo la band e non ero di certo insensibile al loro fascino,in fondo erano molto carini,solo che preferivo conoscere a fondo le persone prima di esprimere un giudizio su di loro. Così dopo il trambusto iniziale le ore passarono velocemente ascoltando le raccomandazioni del professore finché non arrivò l’ora della pausa pranzo. Appena suonò la campanella che decretava la fine della lezione,subito una marea di ragazzi e ragazze si diressero verso i banchi dei nuovi arrivati insieme ad alcuni fan e curiosi provenienti da altre classi. Io invece colsi l’occasione per far visita a Yuki e vedere come si trovava nella nuova classe contenta di allontanarmi da tutta quella confusione.< Hika-chan,Hika-chan >mi sentii chiamare,quando vidi un’euforica Yuki correre verso di me < Che c’è Yuki è successo qualcosa? >.
 < E tu me lo chiedi? Ho saputo che nella tua classe ci sono i membri dei Dreams che fortunata che sei. > disse voltandosi verso la calca di gente che circondava l’aula c accennando un broncio. < Ah si è vero >
< E lo dici con quel tono >disse Yuki mentre mi scuoteva come delle maracas< Hai la possibilità di vedere tutti i giorni due angeli come loro e questo è tutto quello che sai dire? Che dono sprecato >.
 < Lo sai che non sono interessata agli idol >risposi in mia difesa< e poi come fa a piacerti una persona che non conosci? >.
 < Ancora con questa storia? Hika-chan non devi per forza conoscere una persona da venti anni per fartela piacere,è una cosa che può accadere anche subito nell’istante in cui i vostri sguardi si incontrano >.
 < Beh se lo dici tu,a me però non è mai successo >.
 < Vedrai che prima o poi succederà e allora dovrai ricrederti > disse la mia amica in tono solenne. Io non ero dello stesso parere ma a volte Yuki sapeva essere molto convincente,soprattutto quando alzava l’indice in segno di ammonimento, sembrava quasi una vecchietta di 80 anni che dava lezioni di vita e non una ragazza di 17.< Beh che ne dici di andare a mangiare in giardino? >le chiesi cercando di cambiare discorso e mostrandole il bento che avevo preparato sta mattina tra le mani
< Ok,io vado a prendere il mio ci vediamo al solito posto vicino al laghetto delle carpe? >
< Si allora ti aspetto lì >. Mi diressi così verso il giardino sorpassando la mia aula ancora piena di ragazzi esaltati in preda all’euforia. Il giardino era magnifico,l’ho sempre adorato,è così rilassante mangiare fuori con gli amici quando c’è bel tempo. Mentre aspettavo Yuki decisi di fare una passeggiata nei dintorni per vedere se durante le vacanze era cambiato qualcosa. Ormai era febbraio e anche se c’era il sole l’aria era ancora fredda e pungente. Forse era meglio tornare in classe,ma non avevo voglia di sopportare ancora la marea di persone che si erano radunate in aula. Così continuai a girare per il giardino ed anche se era un po’ spoglio a causa dell’inverno era ancora bellissimo,soprattutto il grande ciliegio che si ergeva al centro del giardino. In primavera quando i suoi rami si riempivano di splendidi fiori il giardino sembrava un’oasi naturale,e mi piaceva tanto appisolarmi sotto quegli splendidi petali rosa pallido che facevano filtrare i raggi del sole che sfiorandomi la pelle trasmettevano calore. Mi avvicinai al laghetto delle carpe poco distante dall’imponente ciliegio e mi venne in mente il buffo episodio di quando la me di 8 anni,a causa di una stupida scommessa,cercò invano di prendere una carpa a mani nude cadendo però nel laghetto, facendo una figuraccia e prendendo una ramanzina dall’insegnante. L’intero giardino era intriso di ricordi;avventure e giochi di una me bambina ormai cresciuta,facendo così comparire sulle mie labbra un sorriso un po’ nostalgico per quei tempi spensierati che avrei per sempre conservato nei miei ricordi. I miei pensieri però vengono interrotti da uno strano rumore proveniente da una piccola casetta che funge da deposito per gli utensili da giardino. Incuriosita mi dirigo verso la casetta e una volta aperta la porta mi ritrovo di fronte una scatola nella quale una gatta stava allattando tre gattini mentre il quarto più coraggioso si era dato all’esplorazione di quel luogo angusto facendo però una grande confusione rovesciando a terra alcune scatole vuote che cadendo avevano provocato il rumore che avevo sentito. Nella stanza vi erano anche alcune ciotole con cibo e acqua per la neo-mamma e una lettiera. Era una visione davvero bella,vedere con quanta cura la gatta si prendesse cura dei figli,anche se era un po’ strano dato che era vietato introdurre a scuola degli animali. Forse erano stati portati li da qualcuno anche se non avevo la minima idea di chi potesse essere stato. All’inizio optai per il giardiniere ma poi ricordai che era allergico al pelo dei gatti e gli insegnanti non avrebbero mai trasgredito alle regole dell’istituto,quindi doveva essere stato per forza uno studente,ma chi? La scuola ospitava più di 40 classi tra elementari,medie e liceo quindi sarebbe stato impossibile indovinare,così dopo un po’ non ci pensai più e continuai ad osservare quella dolce scena.< Hika-chan dove sei?... Hikari dove sei finita?...Ehi mi rispondi? >era la voce di Yuki che mi stava chiamando. Nell’osservare la famigliola mi ero completamente dimenticata che dovevamo pranzare insieme. Appena udì il suono della sua voce mi venne subito voglia di condividere questa nuova scoperta con lei così la chiamai.< Sono qui Yuki > dissi sventolando le braccia per farmi vedere meglio.< Finalmente ma dove ti eri cacciata ti ho cercata dappertutto e vedendo che vicino al laghetto non c’eri mi sono preoccupata,non fare più una cosa sim … oh che carini! >disse accorgendosi dei gatti alle mie spalle< che cosa ci fanno qui questi gatti,è vietato portarli a scuola. È per questo che ti sei allontanata? > < Si scusami non volevo farti preoccupare ma mentre giravo per il giardino ho sentito dei rumori provenire da qui dentro e così quando ho aperto la porta ho trovato questi gatti,erano così carini che ho perso la cognizione del tempo dimenticando il nostro pranzo,mi dispiace. >dissi con un po’ di tristezza. < Non ti preoccupare,non fa niente,ti capisco sono così dolci che ti verrebbe voglia di starli ad osservare per tutta la giornata. Ma piuttosto chi è stato a portarli qui? > < Non lo so forse qualche studente ma potrebbe essere stato chiunque > < Si infatti,e ora che dobbiamo fare con loro,non dovremmo dirlo al giardiniere? > dissi in tono protettivo come se quei piccoli gattini fossero la cosa più preziosa al mondo< lui è allergico al pelo dei gatti,e con questo freddo i gattini non sopravvivrebbero a lungo sono ancora troppo piccoli,avranno si o no un paio di mesi > affermai dopo aver osservato bene i piccoli gatti < Ma non possiamo di certo lasciarli qui >continuò Yuki< moriranno di fame e di sete > < A quanto pare c’è qualcuno che si sta prendendo cura di loro >dissi indicando le ciotole e la lettiera < quindi credo che sarebbe meglio lasciarli qui per ora tanto non danno fastidio a nessuno,inoltre il giardiniere tornerà soltanto ad aprile e per allora i gattini saranno già grandi > < Si forse hai ragione,è meglio non dire niente a nessuno > asserì la mia amica. Così chiudemmo la porta della casetta e ci sedemmo su una panchina vicina a mangiare e a raccontarci la nostra prima giornata di questo nuovo anno. Il tempo passò così velocemente che quasi non ci accorgemmo che il tempo a disposizione per la pausa era quasi terminato,così mentre Yuki si incamminava verso l’edificio scolastico,io diedi un’ultima occhiata ai gatti,che nel frattempo si erano addormentati,e dopo averli salutati corsi incontro alla mia amica che mi stava aspettando più avanti. Arrivate di fronte alla mia classe ci salutammo e mentre Yuki percorreva il corridoio per arrivare nella sua classe,notai con gioia che la folla di persone che aveva occupato l’aula era sparita lasciando libero l’ingresso. Il resto della giornata fu tranquillo,dopo il professor Sanada arrivò la nuova insegnante di scienze,la signorina Fukino Irakumi. Aveva 26 anni ed era una donna molto carina. Sarebbe stata la nostra insegnante fino al diploma e questo suscitò allegria soprattutto nei ragazzi i quali erano così interessati alle materie scientifiche,che forse sarebbero diventati tutti dei bravissimi scienziati. Finalmente suonò la campanella,segno che questo nuovo primo giorno si era ormai concluso. Tornai a casa con Yuki come stabilito e arrivate fuori casa mia ci salutammo.Mentre guardavo la mia migliore amica dirigersi verso la sua casa,ripensai a tutte le cose successe durante la giornata,e mi accorsi che questo era stato un giorno ricco di nuovi incontri.  
 
 
 
Salve a tutti! questa è la prima volta che pubblico una mia storia quindi sono un po’ nervosa,spero tanto che vi piaccia. Questo è il primo capitolo quindi potrà sembrarvi un po’ lento,ma vi assicuro che man mano che la storia andrà avanti ci saranno nuovi episodi molto più belli. Grazie a tutti per aver letto la storia.



 

  
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