Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Roses got thorns, but people always forget it!
“Sebbene le mie preghiere
Vengono subito portate via dal vento
Io continuo ad avere speranza
Anche se continuo ad essere ripetutamente sconfitta”
[da Suna No Oshiro di Kanon Wakeshima]
Vengono subito portate via dal vento
Io continuo ad avere speranza
Anche se continuo ad essere ripetutamente sconfitta”
[da Suna No Oshiro di Kanon Wakeshima]
Come una falena con la fiamma
“Ah Yuuki-chan, Konnichiwa!” mi dice Yori piena di entusiasmo mentre entro nella stanza che condividiamo fin dalle medie, sorrido “Yori-chan! Come stai? Io sono stanca morta!!” mi butto pesantemente sul letto “Le lezioni supplementari di punizione sono una vera noia.. e poi non è colpa mia se mi addormento!”
Yori sorride comprensiva poi i suoi occhi si accendono di malizia “Guarda qua! C’è una sorpresa per te!!” mi dice con fare cospiratorio e un tono vagamente eccitato indicando una macchia gialla sul comodino. Un mazzo di rose.. waaaa!!! Due mazzi di rose!! Son’na..
“R-rose?? Per me.. chi le ha portate??” chiedo improvvisamente elettrizzata “Saa.. erano già qui quando sono rientrata, ma a quanto pare hai un ammiratore!” dice Yori facendomi l’occhiolino “Qualche idea sull’identità del bel misterioso?” aggiunge “I-iie, iie! Nessuna” mi affretto a rispondere, ma devo voltarmi verso la finestra perché sento le mie gote imporporarsi.
“Oh è tardissimo! Non me n’ero accorta.. gomenasai! Devo scappare” sobbalza Yori all’improvviso sollevandomi dall’ingrato onere di fornire ulteriori spiegazioni “Mata ne Yuuki-chan” afferra la giacca della divisa e in un attimo sono sola nella stanza.
Sospiro e canticchiando felice cerco con aria assorta un vaso, lo riempio d’acqua e ci sistemo le rose. Sono bellissime e mentre le sfioro delicatamente con la punta delle dita sento la loro morbidezza vellutata sotto la pelle.
Inspiro lentamente il loro profumo dolce e pregnante finché sento che la testa comincia a girarmi, poi sospiro nuovamente ascoltando il battito accelerato del mio cuore.
So che è sciocco e che lui non farebbe mai niente del genere, dose.. non posso impedirmi di fantasticare “Oh, Kaname-senpai..!” farnetico a voce alta, parlando tra me e me.
“Shimatta! Lui è diverso e non può pensare a me in quel senso. Lui è un vampiro e io sono una Guardian: non posso abbandonarmi a questi sogni insensati!!” sbotto frustrata – baka, baka!
Accarezzo una rosa e inavvertitamente mi pungo un dito sul suo stelo spinoso – questi fiori sono proprio come lui: bellissimi e pericolosi. Eppure sembra così innaturale temere una rosa solo perché ha le spine, allo stesso modo non posso evitare di essere attratta da lui, come una falena con la fiamma.
“Non è giusto però.. il mio ruolo di Prefetto mi impone di dare il buon esempio e devo mostrarmi formale e distaccata. Quelle ragazze invece.. lo sommergono di fiori e regali di ogni tipo, urlando ai quattro venti il loro amore per Kaname Kuran!” altro sospiro.
Yori sorride comprensiva poi i suoi occhi si accendono di malizia “Guarda qua! C’è una sorpresa per te!!” mi dice con fare cospiratorio e un tono vagamente eccitato indicando una macchia gialla sul comodino. Un mazzo di rose.. waaaa!!! Due mazzi di rose!! Son’na..
“R-rose?? Per me.. chi le ha portate??” chiedo improvvisamente elettrizzata “Saa.. erano già qui quando sono rientrata, ma a quanto pare hai un ammiratore!” dice Yori facendomi l’occhiolino “Qualche idea sull’identità del bel misterioso?” aggiunge “I-iie, iie! Nessuna” mi affretto a rispondere, ma devo voltarmi verso la finestra perché sento le mie gote imporporarsi.
“Oh è tardissimo! Non me n’ero accorta.. gomenasai! Devo scappare” sobbalza Yori all’improvviso sollevandomi dall’ingrato onere di fornire ulteriori spiegazioni “Mata ne Yuuki-chan” afferra la giacca della divisa e in un attimo sono sola nella stanza.
Sospiro e canticchiando felice cerco con aria assorta un vaso, lo riempio d’acqua e ci sistemo le rose. Sono bellissime e mentre le sfioro delicatamente con la punta delle dita sento la loro morbidezza vellutata sotto la pelle.
Inspiro lentamente il loro profumo dolce e pregnante finché sento che la testa comincia a girarmi, poi sospiro nuovamente ascoltando il battito accelerato del mio cuore.
So che è sciocco e che lui non farebbe mai niente del genere, dose.. non posso impedirmi di fantasticare “Oh, Kaname-senpai..!” farnetico a voce alta, parlando tra me e me.
“Shimatta! Lui è diverso e non può pensare a me in quel senso. Lui è un vampiro e io sono una Guardian: non posso abbandonarmi a questi sogni insensati!!” sbotto frustrata – baka, baka!
Accarezzo una rosa e inavvertitamente mi pungo un dito sul suo stelo spinoso – questi fiori sono proprio come lui: bellissimi e pericolosi. Eppure sembra così innaturale temere una rosa solo perché ha le spine, allo stesso modo non posso evitare di essere attratta da lui, come una falena con la fiamma.
“Non è giusto però.. il mio ruolo di Prefetto mi impone di dare il buon esempio e devo mostrarmi formale e distaccata. Quelle ragazze invece.. lo sommergono di fiori e regali di ogni tipo, urlando ai quattro venti il loro amore per Kaname Kuran!” altro sospiro.
Konnichiwa = buon pomeriggio (informale) Waaaa = ooooh Son’na = non può essere.. Saa = chi lo sa.. Iie = no Gomenasai = mi dispiace Mata ne = a più tardi Dose = eppure, ad ogni modo Shimatta = maledizione! Baka = stupida |
Note d'Autore: Questa Fanfich è composta da cinque capitoli (che posterò man mano) e partecipa al contest Anime, Serie Tv e Sentimenti di Bakakitsune