Mi ero fidata di lui ancora una volta, ed anche questa volta mi aveva deluso, come avrei dovuto immaginare. Una persona non cambia così velocemente, da un giorno all' altro, nonstante fosse quello che avevo sperato. Adesso vorrei solo stare bene, ma, per quanto mi sforzi, non ci riesco. Lui era troppo importante per me, e mi ha fatto soffrire. Non sò se troverò il coraggio di innamorarmi di nuovo, non ora. Vorrei solo essere felice.

 

Camminavo lentamente nel parco, e tutto quello che mi circondava, i quel momento, non aveva più importanza. Mi sedetti sulla panchina. Faceva molto freddo. Sapevo che mi sarei pentita di ciò che stavo per fare, ma lo feci lo stesso; presi una sigaretta ---la SUA sigaretta , quella che mi aveva lasciato dietro l'orecchio sinistro pochi giorni prima. L' accesi e, un tiro dopo l'altro iniziai a sentirmi sollevata. Stavo per finire di fumarla quando dal lato opposto della panchina si sedette un ragazzo. Sembrava un ragazzo diverso dagli altri, aveva un volto famigliare; era alto, con gli occhi verdi, i capelli castani e un viso dolcissimo; ma la cosa che mi colpì di più era il suo buffo cappellino rosso. Mi guardò e mi disse: << Scusa se te lo chiedo, so che non ci conosciamo, ma perchè lo fai? >> Lo guardai stranita, perchè non avevo capito di cosa stesse parlando. << Parlo di questa>> disse, prendendomi la sigaretta che tenevo fra le dita fredde. << Perchè lo fai? Sai che fa male>>. Non sapevo descrivere l' espressione che avevo sul volto. Ero stupita e anche un po' imbarazzata e confusa, perchè mai un ragazzo come lui avrebbe dovuto interessarsi a me, che per altro ero solo una sconosciuta. Non riuscivo a capire. A voce bassa dissi: << Non lo so, ma perchè mai dovrebbe interessarti?>> Lui mi sorrise, non capii se per compassione o per qualche altro motivo. Lo guardai negli occhi; erano stupendi, di un colore particolare. Sarei rimasta ad osservare il suo volto per ore, ma ad un tratto il mio cellulare squillò. Era ancora LUI, cercava per l' ennesima volta di farsi perdonare. Mi si riempirono subito gli occhi di lacrime, senza un vero motivo, solo guardando il SUO nome che compariva sullo schermo del telefonino. Piangevo, cercando di fare silenzio, evitando gli sguardi dei passanti, ma soprattutto il suo---Mi ero voltata apposta dall' altro lato. Sapevo che il ragazzo dal cappellino rosso  mi stava osservando, ed avrei voluto sapere cosa stesse pensando in quel momento.Probabilmente che ero pazza, forse lo ero, ma se avesse saputo l' origine della mia pazzia probabilmente avrebbe capito. Ad un tratto presi coraggio e mi girai verso il ragazzo sconosciuto, ma... 

SPAZIO AUTRICE: allooora questa è la mia prima fanfiction, spero vi piaccia, ed anche se non sono una mahomie Austin mi ha ispirato per la storia lol <3 ah e scusate se il capitolo  è corto, lo so ;)