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Autore: Daxn    20/04/2013    0 recensioni
In Equestria, è nata un nuovo tipo di fan, il "legionario", ovvero un puledro/puledra che apprezza la serie di racconti dark "Volontari : La Cooperazione è Luce nell' Oscurità".
Nata da una serie di racconti pulp pubblicati su riviste di mediocre livello, "Volontari" è diventato un successo strepitoso dopo essere passato sotto le amorevoli cure di Lyra Heartstrings, la quale voleva levare Volontari dal "ghetto del racconto pulp" per farlo apprezzare ad un pubblico minore di età, ma che di sicuro avrebbe apprezzato l' ambientazione, nonostante tutto il dark che la permeava...
Applebloom ed Scootaloo sono fan di questa serie di libri, e dopo aver tentato di convertire Sweetie Belle al loro "credo", le tre puledre sono trasportate nella terra dove è ambientato "Volontari", e lì scopriranno qualcosa di interessante...
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Apple Bloom, Sweetie Belle
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Volontari : La Cooperazione è una luce nel buio.

Trama: Nella terra di “Nullasocii”, abitata da scimmie senza pelo chiamate “Umani”, la Nazione di Ilio sta cadendo a  pezzi: dopo essere stata sconfitta in una lunga guerra contro la Lega Achea, un' altra nazione più avanzata, è caduta in uno stato di caos totale, che ha causato rivolte e il passaggio di governo dalle mani del Segretario, uomo saggio ma vecchio, a quelle del Premier, tiranno di grande oratoria ma pessima abilità politica e scarsa intelligenza.
Tutto questo ha fatto entrare Ilio in un “Medioevo Tecnologico”, dove se non sei  un arricchito di guerra, un nobile o un industriale devi lottare per ogni cosa, dalla più piccola alla più grande, e dove il debole è lì solo per essere depredato....
Ma nella capitale Anchisea, un gruppo di amici, stanchi di vedere il luogo dove vivono cadere a pezzi a causa di criminali e burocrati incompetenti, decidono di unire le proprie ricchezze e associare le proprietà di famiglia per migliorare la vita di tutti gli abitanti della metropoli, e, più avanti, della nazione, attraverso la creazione di un' associazione autosufficiente, tale “Scudo d' Argento”, con lo scopo di arginare il crimine ed offrire rifugio e cibo a tutti quelli che ne hanno bisogno:  man a mano che il tempo passa, l' organizzazione si ingrandisce grazie all' arrivo di volontari, i quali sono spesso persone che hanno sfruttato i servizi dello Scudo d' Argento in passato, o figli di ricchi anche' essi stanchi di vedere la metropoli cadere in mano ai malfattori... e con il numero dei membri aumenta il numero di detrattori : mafie, fanatici religiosi, pazzi criminali vari... tutti questi nemici desiderano vedere l' organizzazione fallire nel suo intento, o assoggettarla ai loro voleri.
 Visto che lo Stato era troppo occupato a proteggere solo se stesso lasciando i suoi cittadini nella semi-anarchia, lo Scudo d' Argento ha creato le sue milizie, armate dai residuati bellici della guerra appena passata, usate solo in caso di bisogno estremo, ove la violenza è l' unico modo per uscire da una situazione scomoda.
La serie di libri segue le avventure, dalle più grandi, coinvolgenti l' intera nazione, alle più piccole, fino a quando il Premier cadrà, e uno dei Fondatori prenderà il suo posto nella guida della nazione....

I personaggi principali sono:

Marika Deci: Un architetto di 28 anni, lavoratrice in proprio: fu lei ad avere l' idea intera dell' organizzazione, e fa da leader e architetto per lo Scudo d' Argento.
La sua personalità è razionale ed energica, ma il suo orgoglio causa spesso problemi di comunicazione con gli altri.

Simone Paterni : un medico di 27 anni lavoratore all' unico ospedale statale rimasto nella città: nello Scudo d' Argento, fa da professore di medicina per i volontari che vogliono prestare come medici nell' organizzazione e non possono permettersi gli studi.
La sua personalità è spiccatamente fredda e ha una volontà di ferro, ma sa sciogliersi di tanto in tanto.

Ruggero D' Adda: il più vecchio dei fondatori, 41 anni, possiede una catena di negozi alimentari. Come è facilmente intuibile, fa da fonte di fondi e cibo per le mense  dello Scudo.
E' piuttosto pigro, ma è anche un ottimo oratore, ed è diventata la “Faccia dello Scudo d' Argento” nel Consiglio Cittadino.

Marco Grevi : un ereditiero di un industriale tessile di alta qualità per ricchi, che ha da poco convinto il padre a comprare una piccola fabbrica per creare dei vestiti da lavoro più umili ma anche più moralmente corretti per lo Scudo d' Argento. E' rimasto comunque un tipo eccentrico, ed è un tipo molto esagerato nelle sue azioni, un re del dramma.

Giacomo Euclidei : un ufficiale di fanteria, amico d' infanzia di Marco Grevi, dopo essere uscito dall' Accademia Militare, ha deciso di comandare in segreto le milizie del gruppo fondato dai suoi vecchi amici. E' un tipo molto impulsivo nelle scelte, ed ha un culto della forza fisica molto sviluppato, ciononostante, riesce a rispettare le scelte degli altri, seppure a fatica.

Victor Deci: Fratello minore di Marika, Victor è teoricamente uno studente universitario di 22 anni,
 ma poiché tutte le facoltà erano o distrutte o a numero chiuse et occupate, ha deciso di prendere i libri di psicologia  trovati nella biblioteca di famiglia e studiarli, nella speranza di diventare uno psicologo.
Victor è un tipo tendente all' ironia e allo scherzo, ma è anche una persona capace di creare dei buoni piani se richiesto, per questo Marika, poiché sapeva che per ora suo fratello minore non aveva delle esperienze di lavoro mentale, né era bravo nei lavori manuali, ha deciso di lasciare a Victor l' organizzazione delle feste che di tanto in tanto rallegravano la dura e grigia vita delle persone usufruenti del servizio.

Personaggi secondari:

Adele Paterni : sorella minore di Simone, Adele è una bambina di 7 anni molto vivace ed emotiva, a differenza del fratello. Ella ha creato, assieme a Sara Deci e Vanessa Guardia, le “Guardiole”, ovvero un piccolo gruppo che mima, su scala e con motivazioni molto minori, quello che lo Scudo d' Argento fa, ovvero far risorgere la luce della speranza: ma se lo Scudo d' Argento ha lo scopo di far vivere la speranza attraverso la politica e la giustizia, le Guardiole è un  piccolo club che intende dare speranza a chi sta attorno attraverso il gioco.

Sara Deci : la più piccola della famiglia Deci, Sara è una bambina di 7 anni razionale e ragionevole ma comunque tendente a cacciarsi nei guai. Ella tenta di imitare suo fratello facendo da consulente di gruppo nell' ospedale... spesso terminando ciò in disastro. Ella fa parte del club delle Guardiole.

Vanessa Guardia: bambina orfana di  8 anni, Vanessa è stata presa in custodia da Giacomo Euclidei, e da allora ha un ammirazione di Giacomo che sfiora il fanatismo, e un giorno vorrebbe diventare  anche lei un ufficiale: purtroppo per lei, le donne non sono ammesse nelle Accademie Militari...
Attualmente fa parte delle Guardiole, e lei, assieme alle sua amiche, gira per le zone della città coperte dallo Scudo cercando di rallegrare a modo loro i coetanei e gli adulti di quelle zone.

Froderigo degli Alberghi : nato storpio, Froderigo è l' assistente di Marika e Victor nei loro lavori : che si tratti di arrotolare i progetti o consegnare un libro sulla psicologia animale, Froderigo è sempre pronto ad aiutare, anche se tende a voler fare le cose in modo vistoso et rumoroso, cosa molto fastidiosa per Marika.

Storia della collana: all' inizio una semplice collana  per giovani adulti rappresentante una versione oscura di Equestria, dove l' omicidio e la guerra sono cosa di tutti i giorni; negli ultimi tempi la serie di libri si è spostata su un target più ampio, verso i preadolescenti : il costante massacro ingiustificato delle origini si era trasformato in qualcosa di più ottimistico, oltre che di formativo, visto che ogni capitolo di questi libri aveva una lezione implicita in esso, a volte assai controversa o bizzarra agli occhi dei lettori :
“A volte la violenza è l' unica via”
“Non sempre seguire il gruppo è il male, anzi, a volte ti porta a sperimentare cose nuove”
“Se c' è l' opportunità, l' oppresso diventa più cattivo dell' oppressore” e così via.
La cosa all' inizio fece storcere il naso ai fan dell' originale, ma poi, quando questi ultimi andarono a leggerli, scoprirono un sacco di riferimenti al passato della seria, oltre che la presenza di “riferimenti-bonus”, ovvero riferimenti a fatti o altre opere famose che potevano essere riconosciute da pony di una certa età senza troppa difficoltà, e ora, dopo un momento di calo, il numero di fan di entrambe le fasce d' età sta crescendo sempre di più.
La serie è diventat famosa anche per aver creato una grossa comunità di "artisti" che creano disegni dei personaggi e dei luoghi descritti nel libro e scrivono racconti che passano dall' horror puro come "Biscotti" al comico come "Ci vuole una Base",  fetish come "Omogeneizzati" , o, genere molto abusato, il "Pony in Nullasocii", che è spesso un trampolino di partenza per molti scrittori in erba..."

Sweetie Belle gettò via il volantino datogli da Applebloom riguardo alla sua nuova passione letteraria e non.
Ella pensò al riguardo di come era nato tutto ciò : una serie di libri pulp per giovani adulti maschi... che piace alle puledre... della sua età.. la cosa suonava sbagliata alle suo orecchie, ma pensò che dopotutto dare un' occhiata ai libri non sarebbe stata una cattiva idea... Sweetie Belle bussò alla porta della casa di Applebloom, e attese risposta.
Appena Applebloom aprì la porta, Sweetie Belle notò che la puledra gialla era vestita con una maglietta nera con su scritto
"Sempre un passo avanti...": la cosa incuriosì Sweetie, la quale disse:
"Ciao Applebloom !"
"Ciao Sweetie Belle, entra pure" la puledra bianca entrò in casa
"Allora, Applebloom, dove hai trovato questa maglia ?"
"L' ho comprata via posta da AmiamoLaLegione, è una maglia tipica dei fan di Volontari. La frase è di Victor Deci, ed è usata la prima volta nel quinto capitolo del terzo libro"
"Wow, Applebloom, certo che ti ricordi tutto, quando qualcosa ti interessa !"
"In effetti... comunque, iniziamo subito, vieni con me in camera mia e ti leggerò qualche pezzo, vedrai che ti piacerà"
Detto questo, Sweetie Belle seguì la sua amica su per le scale fino alla sua stanza, e quello che vide era impressionante: sulle mensole c' erano moltissime statuine raffiguranti figure bipedi che facevano varie azioni, una particolare colpì Sweetie Belle: era una statuina di uno di questi "umani", vestito con un vestito grigioverde simile ad un uniforme militare, che piantava la bandiera in un buco nella strada, sulla bandiera era rappresentato uno scudo grigio argento, e sotto di esso c' era scritto
"Videbamus et Mutandabamus"; intorno alla figura che piantava la bandiera, c' erano macerie e bastoni con tubi di metallo sopra abbandonati, sulla base della statuina c' era scritto :
"Avanti, uomini ! Scendiamo nelle strade e urliamo con le nostre e coi nostri fucili : "Ilio vive ! Ilio Resiste, e resisterà, fino a quando Iddio deciderà che il mondo necessita di fermarsi. Per la patria ! Per Il futuro ! Per lo Scudo !"

Applebloom sembrò notare che lo sguardo di Sweetie Belle si era posato su quella specifica statuina, e disse :
"Ti piace, eh ? E' una piccola scultura di Giacomo Euclidei che ho comprato via posta, sempre da AmiamoLaLegione: se vuoi ti leggo la scena da cui è tratta"
Sweetie Belle, che ormai era quasi innamorata di quella statuina, disse senza pensarci :
"Certo, Applebloom, mi piacerebbe sapere un pò di questa storia"
Applebloom salì su una scala, cercò a lungo nelle mensole, e alla fine trovò ciò che cercava: un libro con dorso nero, una scritta color oro dicente "Volontari: La Cooperazione è una Luce nel Buio; parte 4: Le Spade sono sguainate", poi la puledra gialla aprì il libro, e dopo averlo sfogliato per un pò, ella si fermò e cominciò a leggere:
“La stanza di comando del Rifugio 10 era in fermento: segretari presi dalle strade si scambiavano carte e informazioni che passavano da un lato all' altro della stanza in modo nervoso, quasi a far presagire che quello che stava per accadere non stava per essere piacevole anche per una persona che non conosceva i fatti.
Giacomo alzò lo sguardo dalla mappa delle strade che portavano al Rifugio numero 10: egli non sapeva con quanti soldati l' Esercito di Pacificazione sarebbe arrivato, se con a malapena due squadre di fanteria equipaggiate male, o con due reggimenti di fanteria pesante e divisioni corazzate a profusione e con le migliori armi disponibili: Giacomo semplicemente non lo sapeva.
Egli disse sospirando :
“Abbiamo il vantaggio di conoscere il territorio... il vantaggio della sorpresa... ma non abbiamo né il numero né la qualità dalla nostra parte... se solo sapessimo da dove arriveranno...”
Una segretaria passò, e lasciò sul tavolo diversi fogli, rappresentanti una mappa tattica segnalante le posizioni aggiornate dell' esercito regolare, e la direzione dell' Esercito di Pacificazione: sembrava che l' esercito regolare fosse appostato nella Via Regia, davanti al Rifugio 10, mentre invece l' Esercito di Pacificazione giungeva da est, dalla zona industriale; mentre su un altro foglio c' era la trascrizione di una trasmissione radio intercettata e, a giudicare dai contenuti, l' Esericto degli achei sembrava interessato solo a distruggere il Rifugio, non a saccheggiare la città: l' Esercito di Pacificazione non aveva interesse a fermare il caos degli ultimi giorni nella capitale, come qualche pacifista aveva sperato fino all' ultimo, ma erano giunti per ribadire la propia supremazia, e che Ilio doveva rimanere a capo chino, a dimostrare la potenza della Lega... la cosa non andò a genio a Giacomo, il quale disse con voce arrabbiata :
“Gli ordini sono questi: occupate con le unità Vendetta e Radio la via ad est che porta al Rifugio, mentre il resto delle milizie rimarrà dispiegato qui, nel caso riescano a passare. Guiderò io personalmente quei soldati, quindi non aspettatemi per cena” detto questo, Giacomo si tolse la sua maglia da graduato che indossava in genere all' interno degli edifici, e si mise addosso l' uniforme da Ufficiale di Prima Linea.

Un' ora dopo, Giacomo era fuori dalla sala di comando, e stava guardando i preparativi in strada: davanti a lui, i miliziani più giovani aiutavano i più vecchi a salire le scale degli edifici evacuati e preparavano le , mentre questi ultimi preparavano le postazioni di mitragliatrice posizionando i nastri di proiettili nelle mitragliatrici e fumavano nervosamente.
Giacomo poi si guardò introno: il cielo era, quasi a presa di giro, soleggiato e sereno, senza neanche una nuvola; gli edifici atorno a lui erano stati danneggiati in passato e stavano pregando di essere riparati da anni, ma fino ad allora nessuno si era sentito il coraggio di ripararli.

Giacomo sospirò, chiese a un miliziano di portagli la pistola d' ordinanza e la bandiera dello Scudo d' Argento: una bandiera con sopra il simbolo dell' organizzazzione, e sotto il motto :
“Videbamus et Mutandabamus”.
“Vedevamo e Cambiavamo”: il motto rappresentava bene la politica dell' organizzazione, che desiderava cambiare la situazione attuale per il meglio, anche se questo significava combattere un esercito regolare con delle armi antiquate e con gruppi di uomini strappati alle strade per servive la causa dell' organizzazzione.
Giacomo impilò qualche maceria davanti alle barricate, ci salì sopra, e cominciò a parlare ai soldati :
“Soldati, compagni, ascoltatemi : è arrivata l' Ora del Fuoco, l' Ora della Verità, il momento in cui i peggiori moriranno, uccisi da una pallottola mentre fuggivano, mentre i migliori resisteranno e terranno testa a uomini superiori di numero ma inferiori d' animo; dove colui che muori sparando un ultimo colpo sul nemico merita di essere seppelito con ogni onore; dove ogni nemico ucciso è un peccato perdonato nell' Aldilà. “ Giacomo sentì in lontananza gli scarponi dei nemici
“Avanti, uomini ! Scendiamo nelle strade, e urliano con la nostra voce e con i nostri fucili “Ilio vive! Ilio resiste, e resisterà, fino a quando Iddio deciderà che il mondo si deve fermare !
Per la Patria !
Per il Futuro !
Per lo Scudo !”
E fu allora che i soldati urlarono, e cominciarono subito a puntare sulla strada, mentre Giacomo andava dietro una barricata, aspetando di vedere i risultati...
I soldati dell' Esercito di Pacificazione apparirono, e dissero :
“A tutti gli uomini armati qui presenti: gettate le armi, perchè se arriveremo al vostor Rifugio, non ci sarà pietà verso nessuno: né donna, né uomo, né bambino ! Gettate le armi !”
Un miliziano armato di lanciarazzi artigianale rispose laconicamente :
“SE !” e sparò adosso ai soldati ammassati, uccidendone decine, e  a quel punto tutti gli altri miliziani apparvero, e spararono sui soldati dell' Esercito di Pacificazione, e ne feceor a epzzi molti, prima di ricevere il fuoco di risposta dalla loro parte, che fece cadre a terra esamini diversi soldati di fortuna.
La battaglia continuò a lungo, fra colpi di cannone provenienti dai carri armati portati dall' esercito acheo che distruggevano gli edifici in cui erano appostati i miliziani, e questi ultimi che mandavano la mittente delle bombe alle EMP rubate ai soldati morti per poi rubare i carri.
Giacomo vedeva ciò che aveva davanti, ed era soddisfatto: i suoi uomini avevano gestito bene l' attacco, e sembravano essere riusciti a respingerli, ergo Giacomo tornò al Rifugio 10, e diede l' ordine di divulgare tali informazioni per far capire quanto la Lega Achea era prepotente verso gli sconfitti, e denunciare il suo imperialismo selvaggio.”

Applebloom chiuse il libro, e disse :
“Allora, che te ne pare, Sweetie Belle ?”
“Molto bello... sarei interessata nel cominciare a leggerlo... potresti prestarmene uno ?”
“Certo, riportamelo quando vuoi !”, detto questo, le due amiche si salutarono.

Ciqnue ore dopo, di notte, Sweetie Belle accese la lampada vicina al suo letto, e cominciò a leggere i primi capitoli del libro prestatogli da Applebloom: le pagine scorrevano veloci, raccontando la storia dell' Organizzazione, che partiva da gruppo sbandato di persone a vera e propia forza politica; di come ha lottato contro le idee di un luddista folle che aveva cercato di sabotare tutte le fabbriche della metropoli di Anchisea; di come lo Stato di facciata sosteneva economicamente lo Scudo d' Argento, ma che in verità non dava un becco di un quattrino; dell' obbiettivo finale dello Scudo, governare la nazione verso una nuova era, tornando ad essere uno stato rispettato e temuto da molti.

Sweetie Belle alla fine si addormentò sul libro, la sua faccia spiaccicata su una delle pagine, con la luce ancora accesa.

La puledra bianca sognò... sognò una stanza bianca con due figure bipedi, entrambe vestite con quelli che sembravano camici da laboratorio, una figura più alta entrò, e disse :
“Vedo che vi state divertendo un mondo, scienziatini da quattro soldi, cosa avete ottenuto fino ad ora ?”
Una delle figure in camice rispose :
“Signore, per ora abbiamo provato a teletrasportare tre oggetti segnalati con delle antenne, ma sembra che queste ultime non stiano captando il segnale...”
La grossa figura   scansò con uno schiaffo la figura in camice e disse :
“Pirla incompenteti... dà qua, recupero d' emergenza”
“Ma signore, rischiate di...”
“NON DISCUTERE GLI ORDINI !”, detto questo, la massiccia figura pigiò un pulsante, poi tirò due piccole leve, e fu così che il sogno finì...

Sweetie Belle aprì gli occhi, e notò con un certo stupore di non trovarsi più in camera sua... sopra di lei, c' era un cielo pieno di nuvole, e accanto a lei c' erano dei cespugli di ginepro, e subito ella capì che non era più a casa... ma dove era ?
Come prima cosa, Sweetie Belle si alzò, e cercò di capire dove si trovava: davanti a lei c' era una lunga strada grigia, con qualche lampione ancora acceso nonostante fosse giorno; palazzi molto alti e grigi, di sicuro NON una caratteristica della sua città natale e qualche umano vstito di stracci che passeggiava... un umano: questo, per Sweetie Belle, era abbastanza per provare che non era più in Ponyville... o in Equestria, se per questo: era in Nullasocii, senza la più pallida idea di come ci sia arrivata lì.
La puledra bianca cominciò a girare per i cespugli, cercando di non farsi vedere, fino a quando non inciampò su una figura arancione, simile a lei ma arancione e con le ali invece che il corno: Scootaloo, decisamente. 

  
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