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Autore: Pikky    20/04/2013    3 recensioni
Spoiler sneak peek della 2x19
Emma e Neal sono oppressi dai tanti dubbi riguardo a ciò che sta succedendo a Storybrooke negli ultimi tempi: la misteriosa minaccia riguardo alla quale August ha tentato di avvertire Emma, la possibilità di poter tornare nella Foresta Incantata e infine quello che sta succedendo tra loro.
[Dalla storia:
Emma guardò Neal e, di nuovo, si sentì combattuta. Una parte di lei le urlava di stare sulla difensiva, di non farsi fregare di nuovo da lui, di non fidarsi più, mentre l’altra le diceva di sperare, di aprirsi, di tornare a essere naturale con lui. La parte più razionale le sbatteva in faccia la verità, cioè che Neal era fidanzato, stava per sposarsi, e lei poteva farci ben poco a riguardo, mentre la parte più istintiva la ignorava.]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Neal Cassidy
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Dubbi

 

   Henry dormiva placidamente sul divano, avvolto dalla coperta che Emma gli aveva premurosamente steso sopra. Lei e Neal, intanto, avevano scambiato quattro chiacchiere seduti al tavolo della cucina. La donna era pensierosa; tutti quei discorsi riguardo al tornare a casa, nel mondo delle fiabe, e tutto quel rimuginare sulle ultime parole che August le aveva detto prima di tornare bambino affollavano la sua mente, senza darle tregua. Non erano solo quei pensieri, però, a non darle pace. Tralasciando l’ennesima discussione con Regina, al porto, anche il cuore ci metteva la sua parte.

   Emma guardò Neal e, di nuovo, si sentì combattuta. Una parte di lei le urlava di stare sulla difensiva, di non farsi fregare di nuovo da lui, di non fidarsi più, mentre l’altra le diceva di sperare, di aprirsi, di tornare a essere naturale con lui. La parte più razionale le sbatteva in faccia la verità, cioè che Neal era fidanzato, stava per sposarsi, e lei poteva farci ben poco a riguardo, mentre la parte più istintiva la ignorava.

   La verità era che ormai le difese che aveva innalzato dopo che Neal l’aveva abbandonata iniziavano a starle strette. Iniziavano a crollare, ogni volta che se lo trovava di fronte.

   Poi, quando lui se ne usciva con certe frasi, Emma capiva che la conosceva meglio di chiunque altro. E tutto diventava più difficile. Dopo una giornata come quella, vedere Neal equivaleva a darsi il colpo di grazia.

   - Emma, sei sicura che vada tutto bene? – domandò lui vedendola distratta.

   - Sì, te l’ho detto. Sono solo pensierosa – rispose lei, con un’alzata di spalle. Non poteva permettere che Neal capisse tutto ciò che le passava per la testa, e perciò doveva mostrarsi indifferente.

   - Davvero non c’è dell’altro, oltre a ciò che mi hai detto? – chiese Neal, con espressione inquisitoria.

   Emma capì subito dove voleva andare a parare, che il suo scopo era quello di parlarle del suo fidanzamento. Era da quando era tornata a Storybrooke che aveva cercato di evitare il discorso, e ci era riuscita. Certo, era stata poi incastrata quando Tamara era arrivata in città e Neal aveva voluto che lei e Henry restassero per conoscerla meglio, ma dopo quell’episodio era riuscita a stare alla larga da lei ed evitare domande.

   Era più facile, così. Poteva negare l’evidenza e fingere che non le importasse nulla. Poteva essere di nuovo quella donna forte e imperturbabile che era stata prima che Henry irrompesse nella propria vita.

   - No, Neal, non c’è nient’altro – decretò, in tono perentorio. Incrociò le braccia al petto, come a voler chiudere il discorso.

   Neal però non era dello stesso avviso. – Emma, io…

   - No, Neal – lo interruppe la ragazza. – Non iniziare un discorso che sarebbe inutile e imbarazzante per entrambi, ti prego. So cosa vuoi dirmi e non ne voglio sapere nulla, ok? – sbottò dunque. – Ho già troppe cose a cui pensare e non ho bisogno di discorsi inutili.

   Neal sospirò. – Sei cambiata in questi anni – borbottò, scuotendo la testa. Si rese poi conto di aver espresso i propri pensieri ad alta voce e abbassò lo sguardo, prevedendo che Emma non avrebbe preso bene quelle parole.

   - Chissà un po’ perché… - commentò infatti, sarcastica.

   Neal sospirò nuovamente. Il senso di colpa per aver abbandonato Emma, tutti quegli anni prima, tornò a farsi sentire e fu come una stilettata nel petto. Di nuovo si trovò a pensare cosa sarebbe successo se fossero rimasti insieme, e di nuovo si disse che se non era andata così un motivo doveva esserci. Eppure doveva esserci una ragione anche per il fatto che il destino li avesse fatti incontrare di nuovo, a New York. Il perché era davanti ai propri occhi, ai loro occhi, ma nessuno dei due voleva vederlo. Emma non faceva che stare sulla difensiva, mentre Neal aveva delle responsabilità a cui attenersi.

   - Mi dispiace – buttò lì Neal. – Hai ragione, è meglio non iniziare quel discorso.

   Lo pensava davvero. Era confuso. Non era più sicuro di quello che stava facendo, ma di certo non poteva dirlo a Emma. Non poteva dirle che quel giorno, prima di andare al parco con Henry, lui e Tamara avevano discusso, che alla sua fidanzata non andava giù il fatto che all’improvviso fosse spuntato fuori un figlio con cui desiderava trascorrere del tempo e che si sentiva trascurata. Né poteva rivelarle che Tamara era gelosa di lei, la madre di suo figlio, né tantomeno poteva dirle che non vedeva la fidanzata da quella mattina, quando avevano discusso. Tamara infatti era scomparsa chissà dove, proprio come il giorno in cui era arrivata a Storybrooke.

   Calò un silenzio imbarazzante; sia Emma che Neal erano infatti immersi nei propri pensieri.

   - Pensi di tornare là? – chiese lui, realizzando improvvisamente che se Emma aveva parlato di tornare nella Foresta Incantata con i suoi genitori era perché forse c’era la concreta possibilità che ciò accadesse.

   - Sinceramente? Non lo so – rispose lei con un sospiro. Poggiò di nuovo i gomiti sul tavolo, intrecciando le mani. - È il posto in cui sono nata, ma… Ci sono stata, e le cose ora non sono esattamente idilliche. Sono tornati gli orchi, gli edifici sono in rovina… Non lo so.

   - Sono tornati gli orchi? – domandò Neal, strabuzzando gli occhi. Ricordava bene il terrore che quegli esseri avevano disseminato per tutta la Foresta Incantata, quando ancora era bambino. – Beh, ci sarà un bel da fare allora – commentò d’istinto, immaginando per un attimo, e per la prima volta dopo tanto tempo, di tornare in quella terra da cui era fuggito. Perché se Emma avesse deciso di tornare forse l’avrebbe seguita, per assicurarsi che Henry non corresse alcun pericolo. Poi, non appena la situazione fosse tornata vivibile sarebbe tornato a New York. Non appena si rese conto di quei pensieri, vi pose un freno. Era solo una prospettiva, quella che stava prendendo in considerazione. Non era detto che si sarebbe avverata, giusto?

   - Altroché se ci sarà da fare – concordò Emma, riscuotendolo da quelle riflessioni. - È per questo che non so che decisione prendere. Non so se sia la cosa migliore per Henry. Là ci sono tutti quei pericoli… Ma anche qui non si scherza, qualunque sia la minaccia che incombe. Per non parlare di Regina! Vuole riprendersi Henry ad ogni costo, e non so se sarò sempre e comunque in grado di difenderlo.

   Neal posò una mano su quella di Emma e la strinse dolcemente, poi la guardò negli occhi. – Qualsiasi decisione tu prenda, non sarai da sola – cercò di confortarla. – Sia che tu voglia restare qui o tornare là.

   Emma sorrise, un po’ impacciata. La mano di Neal posata sulla propria le dava una sicurezza che non provava da tempo, una sensazione che aveva sperimentato solo più di undici anni prima, e che le era mancata, se ne rese conto. Solo che non poteva averla di nuovo. Non poteva avere Neal, ormai un’altra aveva preso il suo posto.

   - Ho bisogno di tempo per pensare alla cosa giusta da fare – disse Emma. Non si riferiva solo a ciò che era giusto per Henry, ma anche a ciò che lo era per lei. Tornare nella Foresta Incantata avrebbe significato, tra le altre cose, mettere una giusta distanza tra lei e Neal e tutto ciò che di lui la turbava. In cuor suo però sapeva che non era ciò che davvero voleva, ma soprattutto non era giusto nei confronti di Henry. Sarebbe stato terribile separarlo dal padre proprio ora che iniziava a conoscerlo e a volergli bene. D’altro canto, però, sarebbe stato altrettanto orribile doversi separare da David e Mary-Margaret, da quei genitori che ancora faticava a chiamare tali ma che ormai considerava una famiglia a tutti gli effetti.

   - Sono certo che lo capirai – la rassicurò Neal, che ancora non aveva lasciato la sua mano.

   Rimasero così per qualche istante, uniti da quel contatto che non oltrepassava i limiti del rapporto che ora esisteva tra loro, che però iniziava ad andare stretto ad entrambi. In quegli anni ormai si erano abituati a fare a meno l’uno dell’altra, ma adesso che si erano ritrovati continuavano ad incrociare le proprie strade e i propri sguardi, carichi di parole non dette che nessuno dei due avrebbe ammesso a voce alta, perché in ballo non c’era solo la loro felicità ma anche quella di altre persone. E inoltre, non era quello il momento di lasciarsi andare ai sentimenti. Sarebbero stati solo una distrazione, con tutto quello a cui Emma doveva pensare come sceriffo e che Neal doveva affrontare in quanto tornato ad avere a che fare con ciò da cui era sempre fuggito.

   Rimasero a bearsi di quel contatto proprio perché sapevano entrambi che non sarebbe durato a lungo e, una volta finito, sarebbero tornati alle proprie vite e ai propri problemi di sempre. Avrebbero continuato a negare e a reprimere ciò che il ritorno dell’altro aveva provocato nei loro animi.

   Non avrebbero agito, lasciando che il tempo lo facesse al posto loro.

 

   In silenzio, Henry si mosse sul divano e aprì gli occhi. Prima di richiuderli, un sorriso si dipinse sul suo volto: il desiderio che aveva espresso spegnendo le candeline della propria torta di compleanno stava iniziando ad avverarsi. Sapeva che ci sarebbe voluto tempo, ma qualcosa si era già messo all’opera, e prima o poi i suoi genitori sarebbero tornati insieme.

 

 

 

Note dell’Autrice

Gli sneak peek della 2x19 mi hanno dato l’ispirazione per scrivere questa cosa. Più passa il tempo e più shippo Emma e Neal. xD

È doveroso dire che questa storia si colloca subitissimo dopo il terzo sneak peek (link: https://www.youtube.com/watch?v=v_fFUN0V0AQ), del quale ho immaginato fosse la diretta prosecuzione. Ho voluto descrivere i dubbi di entrambi, senza scadere troppo nel banale o nel romantico. O almeno ci ho provato, sarete voi a dirmi se ci sono riuscita.

Spero vi sia piaciuta e di non essere caduta nell’OOC^^

Sara

   
 
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