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Autore: Ellapink    20/04/2013    4 recensioni
-Secondo te dovrei confessare al fratello del mio ragazzo le sue doti sessuali?- sorrisi furba abbuffandomi di biscotti per il nervoso.
-Da come ti ho sentito ieri sera, ecco non è così dotato come dice- alle sue parole non riuscii a contenermi dallo sputare tutti i biscotti sul pavimento.
Cazzo, ci aveva sentiti.
E ora come lo potevo guardare in faccia senza sentirmi in imbarazzo?
Questo ragazzo era tornato per complicarmi la vita, davvero.
Lo vidi alzarsi di fretta come se questa conversazione lo avesse annoiato, prima però decise di affiancarsi a me ,osservandomi a lungo.
-Ehi piccola, quando vuoi sono a tua completa disposizione, basta chiedere- e con queste semplici, ma mirate parole mi lasciò da sola in cucina, accaldata e eccitata.
Ancora.
Dovevo stargli lontana.
Le sue parole avevano su di me un effetto deleterio, e perciò non potevo minimamente pensare cosa potesse causarmi un suo semplice tocco.
Emma è una ragazza di 17 anni, felicemente fidanzata con Filippo il quale però ha un fratello Tommaso appena tornato dall'estero.
L'attrazione tra i due è palese, fino a che punto riusciranno a controllarsi? Ma poi si sa, il modo giusto per affrontare una tentazione è cederle.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 24



Emma POV



Se qualche ora fa non riuscivo a prendere sonno per la presenza di Tommaso al piano di sotto, ora non riuscivo proprio a chiudere occhio con le sue gambe intrecciate alle mie e la sua testa appoggiata dolcemente al mio petto.
Avevamo appena fatto l'amore, cercando ovviamente di fare il minor rumore possibile visto che la mia stanza coincideva con quella di mio padre e Claudia.
Le ultime due ore della mia vita erano state un cambiamento continuo. Positivo certo, ma continuava ad apparirmi strano il dormire con Tommaso, il baciarlo quando e come volevo, e il sapere che corrispondeva i miei sentimenti.
Non avevo bene riflettuto su questa frase, anche perché i minuti successivi li avevamo trascorsi sotto le coperte e avevo avuto altro per la mente.
Ma finalmente era riuscito a dire qualcosa che andasse oltre un apprezzamento sessuale, si era messo a nudo in tutti i sensi.
"Credo di poter corrispondere i tuoi sentimenti" Questa frase continuava a viaggiare libera nella mia mente, impreparata ad una rivelazione simile.
Avrei voluto svegliarlo dal suo sonno per costringerlo a ripetermela così tante volte da farmela imprimere nella mente, e nel cuore.
Quello che però non riuscivo a capire era ciò che eravamo ora. Mi aveva rivelato i suoi sentimenti, avevamo fatto l'amore, mi continuava a stringere forte mentre dormiva, ma domani mattina cosa sarebbe successo?
La paura che tutto questo potesse finire da un momento all'altro regnava dentro di me e mi impediva di prendere sonno. Mi voltai di scatto verso di lui, e dolcemente iniziai ad accarezzargli il volto, felice di vederlo dormire così rilassato.
-Sapevo che non avresti chiuso occhio- pronunciò lui con voce assonnata mentre si beava delle mie continue carezze.
-Non volevo svegliarti, scusa- risposi imbarazzata togliendo di scatto la mano dal suo viso, preoccupata di come potesse reagire alle mie attenzioni.
-Non mi davi fastidio Emma- constatò lui alzandosi poi dal cuscino così da porsi allo stesso mio livello. Mi guardava dritto negli occhi come a voler capire ogni mio pensiero scuotendo poi la testa divertito. - Scommetto che non riuscivi a dormire perché ti stavi facendo mille pensieri su di noi- sentirlo pronunciare quell'ultima parola mi provocò un sussulto dentro.
-Non so come comportarmi - sussurrai debolmente, così imbarazzata che dovetti abbassare lo sguardo verso il basso. Sentii la sua mano sul mio volto decisa a riportare i miei occhi davanti ai suoi, e proprio mentre mi aspettavo che riprendesse a parlare mi baciò con trasporto provocandomi mille brividi in tutto il corpo.
- Vedi, dobbiamo fare quello che ci viene spontaneo. Avevo voglia di baciarti? L'ho fatto. Avevi voglia di accarezzarmi? L' hai fatto. Non dobbiamo seguire degli schemi Emma, è questo quello che mi piace di te, il tuo essere sempre naturale- la mia mente si era palesemente fermata dopo quel " mi piace di te". Non ero pronta a ricevere tutte queste conferme.
-Quindi, ti piaccio?- gli domandai io ancora confusa da quello che stava accadendo.
-Su questo non c'erano dubbi, non trovi? Mi sei sempre piaciuta. E' solo che adesso ho capito che mi piaci sempre, non solo sotto le coperte- sorrise malizioso lasciandomi un bacio delicato sulla spalla nuda.
Più lo guardavo, meno riuscivo a capacitarmi di quello che mi stesse dicendo.
-Ora sono io ad avere paura- gli rivelai abbassando lo sguardo. Lo sentii ridere della mia frase, perciò alzai gli occhi per vedere cosa stesse facendo. Con la bocca si stava avvicinando alla mia dolcemente ma io mi scansai di getto - dovresti tranquillizzarmi, non baciarmi- risposi fingendosi offesa, in realtà bramavo quanto lui quel contatto.
-Pensavo fossimo d'accordo sul fare quello che ci viene spontaneo- disse allusivo con la bocca a pochi centimetri dalla mia - però, anche se non è nel mio stile, proverò a farti essere più tranquilla. Queste cose non le ripeterò va bene?- sorrisi annuendo sapendo lo sforzo colossale che stava facendo in questo momento.
-Parla pure, ti ascolto-
-Quando mi avevi chiesto se avevo mai avuto una relazione seria, ho mentito. Non è vero che non ho mai provato qualcosa di forte per una ragazza, è solo che ammetterlo mi avrebbe riportato alla mente dei ricordi poco piacevoli- iniziò a parlare con sincerità anche se il suo discorso non faceva che provocarmi un senso di rabbia e gelosia mescolato, tanto forte che lo stesso Tommaso si accorse del mio fastidio- piccola, lei era una stronza- cercò di tranquillizzarmi cosa che non gli riuscii però.
-Anche tu sei uno stronzo- lo accusai spazientita sentendolo ridere.
-E' vero lo sono, ma per colpa sua. Lei è riuscita a farmi credere che l'amore fosse qualcosa per deboli, un sentimento da evitare ad ogni costo. Emma l'amore ti fotte, capisci? E io non volevo che questo avesse su di me un qualche potere, dovevo essere io a comandare. Questo sarebbe stato l'atteggiamento perfetto da seguire, nessun legame, nessuna sofferenza, solo potere. Finché non sei arrivata tu-  d'istinto sorrisi afferrandogli la mano- tu, Emma mi hai completamente fottuto. Mi sono reso conto che se volevo te, avrei dovuto cambiare le mie prerogative. Così sono qui ora a dirti che non ho più intenzione di lasciarti andare- una lacrima stava attraversando la mia guancia, dopotutto non ero pronta a parole del genere, sopratutto se era lui a pronunciarle.
-Tu sei matto- detto questo, lo trasportai in un bacio passionale facendolo cadere sotto di me. Iniziai a leccare ogni parte del suo corpo nudo, ormai completamente drogata della sua pelle.
-Se è questa la reazione che hai dopo un discorso romantico, non smetterò mai di farteli - affermò lui gemendo per i miei continui baci lungo ogni parte del suo petto, collo e dove l'eccitazione era ormai evidente.
E continuammo così per ore, fino a che la luce del sole ci costrinse a scendere dal letto.


Tommaso POV



L'acqua della doccia scendeva veloce sul mio corpo completamente rilassato, cosa che non poteva dirsi della mia mente.
Sapevo che quello che era successo stanotte aveva cambiato ogni cosa, ma ancora dovevo abituarmi al pensiero che ora eravamo in due.
Ora dovevo prendermi cura di un'altra persona, non solo di me stesso.
Per quanto la cosa fosse strana, apparentemente sconvolgente, non aveva smesso di farmi sorridere da stamattina.
Svegliarmi con il volto di Emma completamente appoggiato al mio petto, e la sua guancia segnata dalle pieghe del cuscino mi avevano fatto sentire in pace con me stesso.
Era tutto così dannatamente naturale. Perciò non avevo più paura di nulla.
-Sei sotto la doccia da venticinque minuti precisi, devo chiamare i pompieri? Sei svenuto?- la sua voce pimpante alle nove di mattina mi arrivò dritta all'orecchie.
-Se una biondina volesse raggiungermi sono sicuro che riuscirebbe a risvegliare i miei sensi- le proposi malizioso mentre sentivo l'acqua del lavandino scorrere.
-Mio padre e Claudia si sono raccomandati che dobbiamo essere pronti tra venti minuti, puoi gentilmente uscire Tommaso?- calzò con la voce sul mio nome, ma io deciso di non rispondere sicuro che tra neanche due secondi lei avrebbe messo piede sotto la doccia furiosa.
Detto fatto.
-Vuoi uscire? Tu non puoi capire che mio padre potrebbe davvero arrabbiarsi, e non voglio fargli credere di essere ancora una bambina solo perché il mio ragazzo è un ritardatario e menefreghista- urlò con tutta la voce che aveva dentro il suo corpo, rendendosi subito conto della parolina che aveva pronunciato.
Con il braccio l'afferrai velocemente trasportandola con me sotto la doccia ma prima di vederla infuriare perché le stavo bagnando i vestiti, mi ancorai alle sue labbra assaporandone quel dolce sapore di cui già sentivo la mancanza.
-In quanto tuo ragazzo ti dico che non c'è bisogno di preoccuparsi. Tra due minuti saremo fuori dalla doccia e tuo padre non avrà motivo di arrabbiarsi. Ora lasciati baciare per i restanti centoventi secondi- la vidi sorridere ma non riuscii ad appoggiare le mia bocca alla sua perché lei si era già scansata.
-Quindi ti va bene?- mi chiese riguardo la parola che le era sfuggita prima e preoccupata giocherellava con le ciocche bagnate dei suoi capelli.
-Non mi sembra di essermi lamentato- le sorrisi dolcemente vedendola molto più tranquilla ora. Appoggiai allora la mano sul suo fianco iniziando a mordicchiarle il collo sensualmente. Sentivo il suo respiro farsi irregolare, ed ero ben consapevole che ora non sarei riuscito a staccarmi da lei.
-Emma sei qua dentro?- improvvisamente la porta del bagno si spalancò ed entrambi avvertimmo la voce di Claudia. Emma mi fece segno di rimanere in silenzio per poi riprendere a parlare.
-Si Claudia, mi finisco di lavare e scendo di sotto- scoppiai a ridere nel vederla così in difficoltà a pronunciare una piccola bugia, così lei d'istinto mise la sua mano sulla mia bocca per evitare che ci scoprissero.
-Va bene tesoro- disse lei tranquillamente e sia io che Emma potemmo tirare un sospiro di sollievo - ah, buongiorno Tommaso. Cosa ti andrebbe di colazione?- purtroppo Claudia era stata più abile di noi nello scoprirci.
-Un caffè, grazie- dissi in imbarazzo mentre questa volta a ridere fu Emma, e per un attimo mi lasciai incantare dal suo sorriso spontaneo.
Velocemente uscii dalla doccia, mentre io non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. Ero completamente rapito da ogni suo movimento.
Sentivo il desiderio irrefrenabile di baciarla, di stringerla a me e di farla sorridere ancora, e ancora.
La guardavo attentamente mentre lei si stava lavando i denti abbastanza imbarazzata per la mia presenza, e per lo stare condividendo momenti intimi insieme.
-Ti sei incantato? Non vorrei essere una rompiscatole ma già Claudia ci ha scoperti in bagno insieme, se ora ritardiamo mio padre è in grade di salire qui e di conseguenza avrebbe la certezza di quello che è il suo incubo peggiore. Quindi, vatti ad asciugare- mi disse dolcemente con ancora lo spazzolino in bocca e le labbra sporche di dentifricio.
Ed era bella, sopratutto in questi momenti così particolari.
E la realtà mi sembrò così ovvia in questo momento.
Tutte le domande sembravano aver trovato le loro risposte.
-Emma- la richiamai io d'istinto mentre lei si voltava curiosa e sorridente.
-Sei ancora qui? Dai Tommi, so che sei lento a prepararti, devo passare ai ricatti? Sono capace di non dartela per due settimane se non ti vai a vestire ora- parlò lei anche se io ormai non stavo più ascoltando le sue parole.
Perché avevo capito cosa mi stesse confondendo da stamattina.
Ma ora avevo fatto chiarezza.
-Emma io sono innamorato di te- nel pronunciare queste sei difficili parole sentii la voce iniziare a tremare visibilmente emozionato. Emma si girò d'istinto ancora ricoperta di dentifricio e con gli occhi colmi di lacrime che cercava di trattenere per mostrarsi forte.
Poco dopo quell'emozione si trasformò in un sorriso meraviglioso che le illuminò il viso.
E io avrei combattuto con tutte le mie forze per non farglielo mai spegnere.









Scusate il ritardo, ritardissimo!!
Questo è il penultimo capitolo, il prossimo sarà l'epilogo per vedere un pò che fine avranno fatto Emma e Tommaso.
Spero di aggiornare il prima possibile, grazie a tutte per i commenti!
Siete favolose!
Bea.







 
  
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