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Autore: feeltheromance    20/04/2013    4 recensioni
Body prompt:
1. voce
2. labbra
3. lingua
4. occhi
5. lentiggini
6. mani
7. capelli

~
-Sono qui.- mormora Dean, nel buio –Ci sei, mi hai trovato.-
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Lime, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Bondage, Incest | Contesto: Più stagioni
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Fandom: Supernatural
Pairing: Wincest
Rating: verde (eddaje, sò solo drabble! lol)
Beta: il mio cervello (malato)
Genere: slice of life, fluff, introspettivo, raccolta.
Warning: slash, drabble, lime, OOC, accenni bondage, incest.
Words: 3.057
Summary: Body prompt: voce, labbra, lingua, occhi, lentiggini, mani, capelli.
Note: Buongiorno a tutti e scusate la mia lunga assenza ma chi te se incula?  Speravo di aggiornare presto, dopo aver pubblicato l’ultima fan fiction, ma l’ispirazione se ne è andata a farsi benedire e il mio momento scrittura è giunto al termine ç_ç però sono anche felice perché dopo quello ho avuto di nuovo il momento lettura, che ora è finito, e sono finalmente tornata nel momento disegno! Potrei piangere, sono troppo felice, infatti ho già fatto vari scarabocchi+tavole per scuola (se interessa a qualcuno vederli, potete aggiungermi su Instagram, basta chiedere uwu #machiticaga pt 2). Bella lì. Spero solo che il momento disegno mi duri fino a giugno, visto che devo ancora fare tutte le tavole per la maturità #lagioia #killme.
Ma tutto ciò non interessa a nessuno, QUIIIINDI, sì, ho scritto delle wincest. IL MOMENTO E’ FINALMENTE GIUNTO, LE STELLE ERANO IN POSIZIONE. Io shippo destiel ma, sì, shippo anche wincest, anche se molto meno intensamente (?), ed è da quando ho visto il pilot (ormai più di un anno fa omfg) che mi ero detta di scrivere su questi due piccoli gay sbirluccicanti çoç quindi eccomi qui, alla fine ce l’ho fatta anche io! o/ non sono niente di che, solo delle drabble, proprio per darmi il via (?) in questo nuovo campo e nello stesso tempo sperimentare un nuovo modo di scrivere (attraverso questi prompt sfigati, lol) e niente, nulla di impegnativo.
Spero ve ne possa piacere qualcuna c: scusate se i personaggi sono OOC, non riuscirò mai a renderli IC ç_ç vita misera. Ah, come al solito scusate per gli errori di battitura/ortografia. Lo so parlare l'itagliano, ve lo potrei giurando!
Detto questo torno ad ansiarmi per la JIB, ciao gente! Grazie a tutti voi che mi leggete, preferite, recensite o ricordate. VI AMO ç_ç e so che lo dico sempre, ma è vero 
 ciù! ~ S.
Dedica: Non lo so, sinceramente. Sarà che, diciamo così, non ci ho messo il cuore in queste drabble, mentre di solito lo faccio. Almeno un po’. Quindi non mi sento di dedicarle a nessuno. Che seghe mentali. Bah, diciamo che è dedicata a tutti voi, va là XDDD ci si vede sotto per le note! ~ 

 
 
 
  
- We all need that person who can be true to you.
There was a little left (in my heart) and babe, you found it.


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~ Voce.
Never fade in the dark,
just remember
you will always burn as bright.

 
Il buio lo avvolge come una coperta e Sam non vede a un palmo dal naso, è tutto così nero da fare impressione. Sgrana gli occhi, ma non cambia nulla, gli fanno quasi male talmente è scuro lì sotto.
Per quale dannato motivo i mostri devono sempre nascondersi in mezzo al nulla, o meglio, in fondo ad una grotta labirintica, senza elettricità e buia nel bel mezzo della desolazione più totale?
Neanche fosse uno stupido film dell’orrore. A Sam nemmeno piacciono, quei film. Sono noiosi e irrazionali.
Il cacciatore allunga le mani di fronte a sé, cercando un appiglio, un aiuto, qualcosa che lo aiuti ad intuire dove si trova e cosa c’è intorno a lui. La strega che stavano cacciando l’hanno fatta fuori da un pezzo ormai, ma nella confusione dell’inseguimento e della caccia, lui e Dean hanno finito per separarsi e perdersi in quel buco buio. Sarà un quarto d’ora buono che Sam sta vagando nel nero più assoluto, guidato soltanto dalla voce del fratello, che sembra sempre ugualmente distante e irraggiungibile.
-Sam, dove diavolo sei?!- sente ancora Dean che urla, da qualche parte nei meandri di quella grotta umida e buia.
-Non riesco a raggiungerti.- urla di rimando.
-Sono qui, vieni a darmi una mano! Non riesco a mettermi in piedi, quella stronza deve avermi rotto qualcosa.- la voce si spegne in un brontolio che Sam intuisce essere imprecazioni varie e molto colorite. Sorride, malgrado la situazione di merda in cui si trovano.
-Non riesco a capire dove sei!- urla nel nulla –Continua a parlare, devo seguire la tua voce.-
-Oh, che romantico.-
Sam alza gli occhi al cielo –o meglio, alla parete buia della grotta- e sospira. Suo fratello non cambierà mai. Dean sarebbe capace di scherzare in qualunque situazione, specialmente in quelle più difficili, proprio per nascondere la propria paura dietro a una battuta e a una risata. Sam lo sa bene e ormai ha smesso di provare a cambiarlo. Dean è così e per quanto questo può essere fastidioso, è suo fratello e se lo deve tenere com’è, difetti e incomprensioni emozionali compresi.
-Idiota.- dice al buio.
-Sfigato.- rincara l’altro –Muovi il culo, Sammy.-
-Non è semplice, va bene? Vorrei vedere te, al posto mio.-
Avanza cautamente passo dopo passo, una mano stretta attorno al coltello e l’altra che cerca qualcosa che sembra non arrivare mai.
Dean continua a parlare, a chiamare il suo nome e Sam chiude gli occhi di riflesso e si lascia guidare dalla voce che conosce meglio di qualunque altra. Quella voce sicura, che lo ha cullato e coccolato tante di quelle volte quand’era più piccolo, che l’ha accompagnato anno dopo anno, caccia dopo caccia, una ferita dopo l’altra. La voce di Dean è una delle certezze che ha sempre avuto, è come un caposaldo che lo tiene legato alla realtà e gli impedisce di sprofondare nel buio e nell’insicurezza che ogni giorno lo rincorrono, famelici.
-Sammy? Sei tu?-
-Dean?-  la sua voce sembra un poco più vicina, più reale, riesce quasi a respirarla –Aspetta, ci sono quasi.-
-Forza, sono qui!-
-Ci sono quasi.-  affretta il passo, tendendo tutto il corpo al suono della sua voce, seguendola come fosse una bussola –Dean?-
-Sì, Sammy sono qui!- e l’esclamazione ora è vicina, così Sam comincia a muovere freneticamente le mani di fronte a sé, finchè non sente le dita del fratello stringersi al suo polso.
-Sono qui.- mormora Dean, nel buio –Ci sei, mi hai trovato.-
Sam sorride e per fortuna è nel nero più totale dove Dean non può vederlo.
 
 

~ Labbra.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie

(…) perché sei un essere speciale
ed io avrò cura di te.

 
Quand’erano piccolo era capitato spesso che Dean lo coccolasse un po’, magari senza un motivo preciso, magari per farlo addormentare, a volte solo perchè Sam aveva bisogno di qualcuno da poter stringere, visto che il suo papà era sempre da qualche altra parte e la sua mamma beh, lei non aveva neanche mai avuto l’opportunità di coccolarlo, quasi. Non che Sam ricordasse qualcosa, comunque.
Spesso Sam aveva pensato a Mary, ma per quanto si sforzasse non era mai riuscito a ricordare molto. Non era certo colpa sua, era piccolo quando era successa tutta quella storia.
Quand’era un bambino e poi un ragazzino e pensava a Mary, Sam si sentiva male, schiacciato dalla colpa che si addossava inutilmente. Ogni volta che questi momenti lo attaccavano, suo fratello era lì, pronto a dargli una mano, un abbraccio. Un bacio.
All’inizio era stato una specie di gioco. Un contatto molto intimo e stretto tra fratelli molto legati. Per le prime volte era andato tutto bene. Ma poi i due erano cresciuti e i loro baci si erano fatti via via più famelici. Chiedevano sempre qualcosa in più.
Non si erano mai posti troppe domande. Sfiorarsi in quel modo confortava entrambi, li faceva stare meglio. Quei baci avevano il potere di far dimenticare ad entrambi lo schifo di vita che erano costretti a seguire ogni giorno.
Le assenze di John si facevano sempre più prolungate, mano a mano che i fratelli crescevano e imparavano a cavarsela da soli.
Per certi aspetti, tutto ciò era detestabile. Sam si sentiva messo costantemente in secondo piano, si sentiva inutile e privo di importanza. Per fortuna c’era sempre stato Dean, con lui.
Dean che lo abbracciava mentre piangeva di rabbia, Dean che gli accarezzava lentamente i capelli nonostante odiasse quelle ‘cose da sfigati’.
Dean che gli asciugava le lacrime, gli incorniciava il volto tra le mani e lo baciava con foga, mordendogli le labbra morbide e a volte un po’ screpolate.
Dean che si infilava sotto le coperte assieme a lui e lo baciava fin quando non si addormentava.
Alla mattina naturalmente, Sam veniva svegliato da un suo bacio.
 
 

~ Lingua.
I'm on the hunt, I'm on the prowl 
I can almost taste you now 
I'm on your scent, I'll track you down. 

 
Come può un ragazzo essere sexy mentre mangia della fottutissima torta di mele? La risposta è semplice e si trova seduta al tavolo di fronte a Sam.
Dean alza lo sguardo sul fratello, masticando con gusto il boccone dolce.
-Non ti piace, Sammy?- gli chiede, vedendolo lì imbambolato a fissarlo. Lui richiude la bocca che non si era reso conto di avere aperto, troppo occupato a fissare la lingua di Dean, per farci caso.
-N-no, è buona.-
La caccia della giornata era finita con successo e per festeggiare, i fratelli avevano deciso di concedersi una bella torta. Di mele, naturalmente. Dean non aveva voluto sentire storie. Sam aveva accettato, lieto di potersi concedere una serata rilassante, una volta tanto.
Non l’avesse mai fatto.
Altro che serata rilassante, è da quando hanno aperto la confezione di torta che Sam è completamente perso nel fissare Dean che mangia una fetta di dolce dopo l’altra –non si trattiene, quando c’è di mezzo la torta- con gusto, leccandosi le labbra con quella dannatissima lingua che gli strappa pensieri ben poco puri e fraterni.
Dean prende un altro pezzo di torta sulla forchetta e giustamente decide di leccarlo prima di metterselo in bocca. Soddisfatto del sapore che tanto adora, lo addenta, aiutandosi a prenderlo con la punta della lingua che spicca contro il colore chiaro del dolce.
-Mhh, la torta è la cosa migliore del mondo.- dice ad occhi chiusi, assaporando quell’overdose di dolcezza –Dobbiamo ricordarci di prenderla più spesso.-
Sam deglutisce sonoramente, maledicendo i suoi jeans che si sono fatti molto più stretti del normale.
-Decisamente.- concorda.
Si appunta mentalmente di non prendere mai più una torta soltanto, e decide che la prossima volta cospargerà il corpo del fratello con quel dannatissimo dolce e lo mangerà direttamente dalle sue labbra, mentre lo bacerà, lo morderà e tutto quanto.
 
 

~ Occhi.
I’ll never let them hurt you,
I promise.

 
-Ah-h…-
L’ennesimo gemito di dolore spezza l’aria ormai troppo tranquilla del cimitero.
Dean sente che potrebbe scoppiare da un momento all’altro. O crollare, più probabilmente.
-Sammy.- mormora. Passa le dita tremanti fra i capelli incrostati di sangue secco del fratello, accarezzandolo mentre gli si spezza il cuore –Shh…-
Il sangue di Sam gli sporca i vestiti, le mani e nella notte sembra nero come la sofferenza che sta attanagliando Dean.
-…Bene…va tutto bene.- mormora anche se niente va bene. Non va bene lo squarcio nel petto di Sam, non va bene il suo corpo che diventa più freddo ogni minuto che passa, non vanno bene i suoi occhi che faticano a rimanere aperti.
-D-Dean…-
-Zitto. È tutto a psoto.- gli poggia una mano sulla guancia e si accorge di non riuscire a tenerla ferma, talmente trema forte.
È la fine.
Sam, il suo fratellino, il suo piccolo tesoro, la cosa più preziosa della sua vita sta morendo.
Gli stanno portando via la luce nascosta dietro ai suoi occhi.
E lui non può fare nulla. Ha perso troppo sangue e non può muoverlo da lì, non può chiamare Bobby né nessun altro.
Può soltanto guardarlo negli occhi mentre si prosciuga.
Le labbra spaccate del suo fratellino lasciano fuoriuscire dei gemiti di dolore che non ha più la forza di trattenere. Dean sente la sua mano afferrargli il braccio, stringerlo convulsamente. Gli occhi gli si ribaltano all’indietro e serra le palpebre, sopraffatto dal dolore, dalla fine che sta giungendo troppo velocemente.
Dean lo tiene stretto a sé, lo culla, gli sussurra che va tutto bene, che si sistemerà tutto.
Che nessuno gli chiuderà gli occhi finchè non sarà lui a deciderlo.
-Sammy…Ora ti porto via da qui. Sam…-
-Ghh.- tossisce e sputa un grumo di sangue denso che sporca la camicia e il cuore di Dean.
-Non parlare.- comanda.
Sam lo attira a sé tremando, strattonandolo malamente per il colletto.
-Ti…- i suoi occhi si sgranano per lo sforzo immenso e Dean ha un groppo in gola e non riesce più a parlare ed è tutto troppo angosciante per essere vero -…bene. Ti voglio bene…-
Dean si morde il labbro con forza, il cuore a pezzi e l’ultimo sguardo della persona che ama di più al mondo impresso nella retina per sempre. Un addio perfetto.
O una condanna terribile.
 
 
 

~ Lentiggini.
E la sapienza di un liquore verde amaro
e in fondo hai solo pochi anni
e piaci ai miei nervi slegati
e i tuoi visi dopo gli affanni
ricordan momenti delicati
Fan perfin ridere i tuoi gesti
e il tuo viso
ne rintraccia i pochi resti
Che ci fai
con le lentiggini appannate?


I fratelli Winchester andavano sempre dappertutto insieme, non si dividevano mai, o comunque cercavano di passare più tempo possibile insieme.
Fin da bambini vivevamo quasi in simbiosi, nonostante il loro stile di vita del tutto anomalo.
Crescendo, la differenza d’età che li allontanava si era pian piano annullata, fino a che non la percepirono quasi più e il loro rapporto si era consolidato maggiormente.
Dean e Sam lavorano insieme, cacciano mostri fianco a fianco, indagano assieme e interrogano i testimoni quasi sempre in coppia. Il loro rapporto è forte e le emozioni che provano l’uno per l’altro sono palesi. Proprio per questo, forse, la maggior parte delle persone che incontrano –testimoni, vittime, amici- li scambia per fidanzati. E alla fine, non è un fatto di scambiarli, siccome è la semplice verità.
Dean però, si domanda se sono così palesi. Il loro rapporto è davvero così leggibile? A quanto pare sì, fin troppo.
Un’altra cosa che le persone notano spesso –se non quasi sempre- riguardo ai fratello è il loro aspetto esteriore.
Tutti li identificano sempre come ‘quello alto e quello bello’.
Dean ci ha sempre scherzato su, ripetendolo anche al fratello per prenderlo in giro e infastidirlo.
Sam non ha mai fatto una piega.
Anzi, concorda pienamente con quei pareri. Probabilmente lui stesso è il maggior sostenitore di quelle opinioni. Trova normale il fatto che chiunque noti prima la bellezza del fratello e, soltanto in un secondo momento, la sua. Non lo infastidisce, è una cosa logica.
Dean è, oggettivamente, bello.
Come un dio. Come una statua greca. Come l’abbozzo pronto a diventare opera d’arte.
La sua bellezza è attrazione allo stato puro, è piacere vero e proprio.
Dean è bello da osservare. Sam prova piacere nel guardarlo, nell’osservare i lineamenti del suo volto, nel perdersi nel verde dei suoi occhi, nel contare le lentiggini che gli pizzicano le guance.
Sam ha un debole per quell’ondata di lentiggini più o meno chiare che dipingono il volto e il corpo del fratello.
Trova che lo rendano ancora più appetitoso e gli infondano quel qualcosa di dolce e ingenuo che lo fa arrossire, ogni volta.
Dean è bello e Sam, prima o poi, lo spoglierà, lo ammanetterà al letto e leccherà tutte quelle bellissime lentiggini spruzzate sulla sua pelle pallida.
 
 

~ Mani.
Then holding hands and life was perfect, just like up on the screen
And the whole time while always giving,
Counting your face among the living.

 
Dean si lascia spingere sul letto che ha ancora il profumo dei loro corpi, dell’ultima volta che si sono amati.
Può sentire Sam che lo raggiunge immediatamente e la sua bocca che ritrova ancora una volta la propria, lasciandolo in balia di mille brividi diversi.
Sente le sue mani infilarsi sotto l’orlo della maglia, sfiorando ogni centimetro del suo petto, arroventando la pelle candida e spruzzata di lentiggini con i suoi tocchi. Vorrebbe toccarlo, vorrebbe graffiarlo e tenerlo stretto contro di sé, ma non può, non gli è permesso. Le manette gli feriscono la pelle tenera dei polsi, quindi cerca di dimenarsi il meno possibile, per non farsi ancora più male.
La benda che gli copre gli occhi non lascia passare nemmeno un briciolo di luce e il ragazzo è completamente al buio, interamente alla mercè del suo fratellino.
L’idea è stata sua, non di Sam. Dean si fida ciecamente di lui e voleva riuscire a dimostrarglielo anche in questo modo fisico, nella maniera più classica e forte che ci sia.
Non lo farebbe con nessun altro. Non si fida di nessuno come di Sam e sa che può affidarsi totalmente a lui, sa che lo fa stare bene come nessun altro potrebbe mai fare. Nessuno tranne Castiel, ma l’angelo l’ha abbandonato, l’ha lasciato solo. Di nuovo.
Serra gli occhi, anche se non ha senso sotto alla benda, e scaccia quei pensieri.
Le dita calde che lo stanno accarezzando lascivamente spazzano via ogni altro pensiero. Non c’è null’altro se non il corpo bollente di Sam sopra al suo, le sue mani grandi e sicure sul suo corpo tremante.
Si sente sfiorare i polsi e il contrasto tra il freddo del metallo delle manette e il calore dolce di Sam lo manda in visibilio. Le sue mani scendono, sfiorandogli le braccia muscolose, arrivano alle spalle, gli sfiorano il collo e gli incorniciano il volto tra le mani.
Dean accoglie il bacio con il cuore che batte all’impazzata e un calore impossibile che gli circonda il bacino nudo.
Quelle labbra morbide lo abbandonano presto, ma non trova il tempo di ribattere perché le mani di Sam, del suo piccolo Sammy sono di nuovo sul suo volto, sulla benda nera e sulle sue labbra che fremono al contatto.
Dean non si rende neanche conto di schiuderle e cominciare a leccare le dita di Sam. Si ritrova ad averne due tra le labbra e le lecca come farebbe con qualcosa di ben diverso. Il mugolio che sente sopra di lui, nel nulla, lo riempie di orgoglio.
La sua bocca è improvvisamente vuota, ma i tocchi che lo fanno fremere ora sono umidi della sua stessa saliva. Dean si contorce tra le lenzuola quando il fratello gli stuzzica un capezzolo duro.
-Ah…-
-Fa’ silenzio.- sente mormorare contro al proprio orecchio. Una scarica di brividi elettrici lo attraversa, facendolo inarcare contro al materasso.
Con gli occhi bendati e le mani legate, due dei suoi sensi principali sono annullati completamente e tutti gli altri sembrano trasmettergli il triplo delle sensazioni che proverebbe normalmente.
Le dita di Sam che sembrano rincorrersi sul suo petto gli strappano un gemito dopo l’altro e quando finalmente la sua erezione viene circondata da una delle sue mani –che non gli sono mai sembrate così grandi e calde- Dean si morde le labbra con violenza per non urlare.
Sente il suo stesso cuore battergli nella testa come un tamburo che lo stordisce e quasi piange di gioia quando Sam lo prende con forza, tra le lenzuola calde, con una mano stretta nella sua, ancora ammanettata, prigioniera, sua.
 
 

~ Capelli.
On a stormy sea of moving emotion
Tossed about I'm like a ship on the ocean
I set a course for winds of fortune.

 
Dean si rigira nel calore piacevole delle lenzuola e del corpo caldo che gli sta accanto.
E’ ancora mattino presto, la luce del sole è bassa e schiarisce giusto un po’ i lineamenti di Sam, che giace vicino a lui, addormentato.
Dean sorride, rivedendo in quel ragazzo grande e grosso il bambino fragile e impaurito che era da piccolo. Non importa se ora Sam è più alto di lui e sa cavarsela da solo, per lui rimarrà sempre il suo fratellino che deve proteggere dai mostri e dalla vita di tutti i giorni.
Sam storce il naso nel sonno e Dean ridacchia in silenzio, trovandolo adorabile. Si avvicina ancora un po’ al suo viso e si lascia cullare dal suo dolce calore.
Gli lascia un piccolo bacio sulla fronte e comincia a sfiorargli i capelli lunghi, giocando con le ciocche dorate. Le arriccia fra le dita, le scioglie e ricomincia, accarezzandolo dolcemente per un po’.
-Mmm…- mormora Sam compiaciuto.
Dean gli bacia dolcemente le labbra e continua ad accarezzargli la nuca, finchè Sam apre gli occhi, per richiuderli subito dopo e affondare il viso nel suo petto.
-Buongiorno.- sorride Dean stringendolo a sé.
-…Sonno.- biascica il più piccolo facendo le fusa contro di lui.
-Dormi, Sammy.- sussurra senza smettere di coccolarlo –Niente mostri per oggi. Rimaniamo qui.-
-‘Kay. Grazie, Dean.- si riaddormenta quasi subito e Dean sente che potrebbe rimanere così per sempre. Al sicuro, con il proprio fratellino tra le braccia, senza preoccupazioni né ansie di vario genere.
Solo loro due, solo Dean e Sam, uniti, fino alla fine, abbandonati l’uno all’altro. Come ai vecchi tempi.
 
 

 
 
FINE.
--
Note noiose, ma necessarie
Dunque, la prima citazione viene da The light behind your eyes dei My Chemical Romance (piango sangue.) che vi consiglio vivamente di ascoltare. Merita.
La seconda è un pezzo de La cura di Battiato.
La terza…NON RICORDO COSA SIA XDDDDDD oddio, sono certa sia una canzone e credo anche di conoscerla bene, ma non mi sono segnata qual’era e ew, sono sfigata, scusate. <3
La quarta è di Vampires will never hurt you, sempre dei My Chemical Romance. Ascoltatevi pure questa, bitches.
La quinta viene da Piccola bottega Baltazar, e non l’ho mai sentita ma, IL NOME *addita*
La sesta è di Early sunsets over Monroeville, ancora dei Chem. Sono una persona noiosa.
Infine, l’ultima citazione viene da…NON VE LO DICO PERCHE’ SE NON LO SAPETE PUZZATE çOç
 
  
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