Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Kade    09/11/2007    8 recensioni
Un'altra Sessho/Rin, ambientata nella nostra epoca. Gli è indifferente. Non lo sopporta. Una serie di incontri li faranno avvicinare, sino a... Non ve lo dico. Leggete.
Genere: Romantico, Triste, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Eccome con una nuova Ficcyna. Questo è il primo capitolo di una FF che spero vi appassionerà, per quanto possibile. Scritta in un momento di grande felicità per un compito in classe andato bene [xD].
Recensite, mi raccomandoooooo è_é Se non lo fate, mi arrabbio [ò_ò]
Ci vediamo alla fineee… Bazi
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Il noioso discorso del professore di Storia dell’Arte induce tutti i ragazzi a distrarsi. Lo scrosciare della pioggia fa da sottofondo. Chi rigira tra le mani alcune ciocche di capelli, chi scribacchia un “Ti voglio bene” sul diario, chi annota qualche informazione sulle caratteristiche della Vergine delle Rocce, o, semplicemente, chi dorme beatamente. Capo corvino poggiato sulle braccia incrociate, gambe accavallate, espressione di puro relax sul viso. Rin Yaida approfitta sempre del potere sonnifero del prof per farsi una dormitina. E’ l’ultima ora. Tra poco più di cinque minuti dovrebbe suonare la campanella che segna la sognata fine delle lezioni. E’ sabato. Tutti pensano a cosa fare questa sera… Una ragazza dai capelli castani e dai lineamenti delicati, seduta dietro Rin, si sporge verso quest’ultima per scuoterla piano. Quando si desta dal sonno, le passa un bigliettino appallottolato. Rin si stropiccia gli occhi, prima di aprire il pezzo di carte arrotolato e, strizzando gli occhi per abituarsi, legge quello che vi è scritto.
“ Stasera, ore 21:00, alla discoteca Inkubus. Rientro previsto: quando ti pare, ma che sia il più tardi possibile. “
Afferra la penna e scrive qualcosa sulla parte inferiore del bigliettino, per poi approfittare di un momento di silenzio da parte del prof e passare il pezzo di carta alla ragazza dietro di lei. “ Afferrato. Avverto io Kagome, quando questo cretino finisce di lagnarci. “
Un sorrisino compare sul volto della ragazza, che infila il bigliettino nell’astuccio e riprende a scrivere sul diario…
Rin, invece, è impegnata a fantasticare sulla gita scolastica, così imminente. Una settimana in montagna, con la classe dell’ultimo anno. Lei, che frequenta il quarto anno delle medie superiori, osserva con un certo disprezzo quel gruppo di cafoni e vanitosi ragazzi che gironzolano per i corridoi, con un corteo di ragazze al seguito. A parte questi dettagli, la vacanza si prospetta divertentissima e piena di sorprese. Saranno tutti riuniti in una baita a 2 000 metri di altitudine, distante due chilometri da una località turistica molto rinomata per i suoi divertimenti. Qualcuno ha anche avuto la pazza idea di costruire un parco divertimenti, a valle. Dovranno prendere la funivia, per arrivarci. Visiteranno le zone circostanti, si cimenteranno in escursioni con gli sci ai piedi, parteciperanno alle gare della corsa in due con il sacco, e tante altre cose. Ma, più importante di tutto, passerà dei giorni fantastici con la sua miglior amica, Sango. La stessa ragazza che le ha passato quel famoso bigliettino, prima. Cazzeggeranno alla grande, si ubriacheranno di alcolici, s’ingozzeranno di Nutella e passeranno anche qualche momento romantico con i loro fidanzati. Rin sta con Kohaku da quasi due mesi. Una relazione basata sull’affetto e sul rispetto reciproco. Non si sono mai spinti oltre un semplice bacio[Deprimente ò_ò NdA me]. Mentre Sango sta con Bankotsu, un tipo tutto muscoli e niente cervello. Lui vuole fare sesso praticamente tutte le notti, ma lei lo rifiuta la maggior parte delle volte [E brava Sanguccia NdA Kia].
Il suono della campanella annuncia la fine della tortura. Tutti i ragazzi si alzano in piedi per salutare il professore, poi sistemano le loro cose e si dirigono in Corridoio. Via da quella scuola, via dalla noia e dalla monotonia. Rin e Sango camminano fianco a fianco, facendosi strada tra il branco di studenti che sciama impaziente verso l’uscita. Finalmente all’aperto, discutono sull’ultimo sabato prima della partenza per la montagna, prevista per lunedì.
< Ma ci viene anche Kaggy, stasera? > domanda Rin. Kagome è un’amica che le due ragazze hanno in comune.
< Penso di si. Ci porta anche Kouga Shimazu… Sai, quello che fa parte della squadra di atletica. > risponde l’altra.
< Si, capisco. Bè, non è niente male. Ed è anche gentile e raffinato… A differenza di quei trogloditi dell’ultimo anno. > Una smorfia le si dipinge sul volto, al ricordo del gruppetto di maschietti che non fa che guardare tutti dall’alto in basso. Loro due non sono ne popolari, ne sconosciute. Una semplice via di mezzo.
< Nanetta, non ti permettere di usare questi termini… > Chi è stato a parlare? Ah, si. Inuyasha no Taisho, un tipo che frequenta l’ultimo anno. Rin nota, al seguito del ragazzo, la solita combriccola: Naraku Kuroda, Miroku Watanabe e il fratello di Inuyasha, Sesshomaru no Taisho. Sono quelli che “governano” a scuola. Sanno tutto di tutti, anche i fatti strettamente personali, si sono fatti tutte le ragazze del circondario e emanano un fascino ineguagliabile. A parere di Rin, dei tipi da evitare, assolutamente. Ma quando sono loro, a cercare lei, non si può fare altro che reagire… No? < Ti senti toccato dal mio insulto? > ribatte la ragazza, guardando Inuyasha con indifferenza. Non lo sopporta proprio…
< Non proprio. Piuttosto, pensa a starci alla larga… > Detto questo, si volta e se ne va. Sesshomaru rivolge un attimo di attenzione a Rin, che ricambia l’occhiata con altrettanto interesse. Nulla da ridire sull’aspetto di Sesshomaru… Proprio un bel ragazzo. Ma, da quanto Rin a potuto vedere, non si fida di nessuno, è irascibile, freddo, distaccato e chi più ne ha, più ne metta. Cammina verso di lei, la sorpassa, monta sulla sua Honda, si mette il casco e sfreccia per le vie della città.
Tutta la scena è stata seguita da quasi metà del corpo studentesco… I ragazzi e le ragazze fissano Rin e Sango, completamente al centro dell’attenzione. Un colorito accesso assale all’improvviso Rin, che afferra il braccio di Sango e la tira con sé verso il cancello. Ripreso il colore naturale, le due riflettono su quello che è appena successo.
< Quanto li odio… > Mormora Rin, camminando lentamente.. Ripensa allo sguardo di Sesshomaru, prima della sua scomparsa per le strade di Tokio. Senza accorgersene, ritorna rossa dall’imbarazzo. Occhi ambra contro occhi blu. Un contrasto strano. Non può negare che sia molto bello. Ma quello che guarda lei è il carattere, e quello del ragazzo non è l’atteggiamento che il suo tipo ideale dovrebbe avere.
< Mai hai visto Watanabe quant’è carino? > Domanda Sango, occhi persi nel vuoto, espressione sognante. E Rin conosce bene quella faccia… Ogni volta che la sua amica si perde per un ragazzo, ha quella faccia.
< Non puoi pensare a lui. Ricorda che stai con Bankotsu. > < Non puoi negare quanto sia carino. E poi, Bankotsu mi ha stufata con il suo atteggiamento… E poi… >
< Poi? > La curiosità assale Rin.
< Poi… Kagome mi ha detto che se la fa con un’altra… > Abbassa il capo, evidentemente triste e pensierosa. L’amica le circonda il collo con un braccio.
< Tesoro, hai sempre saputo quanto sia bastardo Bankotsu… Tu ti sei fidata ciecamente di lui, hai pensato che ti amasse, pensavi che nutrisse, se non amore, almeno un po’ d’affetto. Non è colpa tua… E’ lui lo stronzo. > Quando serve, Rin è sempre pronta a consolare la sua migliore amica. C’è sempre stata quando la ragazza litigava con il suo fidanzato o quando aveva bisogno di un consiglio. Ed ora è qui con lei, la testa posata sulla spalla di Sango, per infonderle affetto e per farle percepire la sua presenza in un momento come questo.
< Grazie, Rin… Non so come ringraziarti… >
< Puoi semplicemente venire a casa mia, prima di andare in disco. Ok? >
Sango annuisce e, insieme, si incamminano verso le loro case, parlando e ridendo come sceme.


>> Parco della Scuola


< Non la sopporto, quella puttanella… > Inuyasha stringe i pugni, per poi alzare lo sguardo verso i suoi compagni di pazzeggio infinito.
< Basta parlare di lei, Inu. Piuttosto, dov’è finito Sesshomaru? > Domanda Miroku, guardandosi intorno e poi rivolgendo un’occhiata interrogativa a Naraku. Quest’ultimo scuote il capo.
Una ragazza si aggrega senza tanti complimenti al gruppo, e si mette al fianco di Inuyasha, attorcigliando la mano in quella del ragazzo. Kikyou Kawaite, quinto anno. Una delle ragazze più belle e desiderate della scuola, una di quelle che quando ti si attaccano addosso, non ti mollano più. Appiccicosa, in una parola. Sta da un mese con Inuyasha, che la usa solamente per soddisfare i suoi piaceri carnali e per smorzare la monotonia. Ma lei sembra non accorgersene, vantandosi a destra e a manca di stare con lui. E pensare che solo due mesi fa stava con Sesshomaru, il fratello del suo attuale ragazzo. Completamente opposti caratterialmente. Infatti, la loro “relazione” è durata più o meno 4 giorni. Un vero record, se si parla di Sesshomaru. Il tipo che si scopa una ragazza, per poi mollarla senza tanti complimenti. Ma, ormai, il suo carattere è questo… Impossibile da modificare. Parli del diavolo, ecco arrivare il ragazzo in sella alla sua moto. Il viso coperto dal casco nero, i lunghi capelli argentei che ricadono lisci sulla schiena, il giubbotto di pelle, da cui si intravedono i pettorali scolpiti, jeans attillati, ma non troppo, e anfibi ai piedi. Un tipo dai gusti moderni e retrò allo stesso tempo. Si toglie il casco, mostrando a tutti i tratto decisi ma al contempo delicati che solcano il suo viso. Occhi ambrati, sguardo fiero ed intimidatorio, labbra distese, incapaci di inarcarsi a seconda dello stato d’animo. Un vero adone. Si avvicina ai ragazzi, posando un attimo lo sguardo su Kikyou. Sembra non essere d’interesse per lui.
< Avete sistemato quella ragazza? > Domanda, affiancando Naraku.
< No… Non perdiamo tempo con le bambinette, lo sai. > Risponde Inuyasha, allontanando Kikyou in preda ad un moto d’affetto verso di lui.
< Bè, baldi giovani… Avete qualcosa in programma per stasera? > Miroku vaga sui visi dei compagni, che guardano da altre parti.
< Ci siamo messi d’accordo per andare all’Inkubus. Ti aggreghi? >
< Si. E’ da parecchio che non metto l’occhio su qualche bella donna. > Sospira, sconsolato.
< Già. Esattamente venti minuti fa hai “involontariamente” poggiato una mano sul culo di Kagura. > Gli ricorda Naraku, provando un po’ di pena per il suo amico maniaco.
< Dettagli. > Altro sospiro. < Piuttosto, forse non avete visto com’erano fatte quelle due tipe del quarto anno. Sono proprio due f… Belle ragazze. > Si corregge Miroku, ricordandosi della presenza di un’altra ragazza. E’ chiaro, quando è da solo con i suoi amici non esita ad usare questi termini. Ma, davanti ad una donna, si porta rispetto.
< Hanno tutto a posto. Soprattutto quella più bassina… Mi sfugge il nome… Rin? > Azzarda Inuyasha, grattandosi il mento e scostandosi di qualche centimetro dalla sanguisuga al suo fianco. < Si, proprio lei. Bè, prima ho fermato un ragazzino del quarto anno, che mi ha informato su di loro… La prima si chiama Rin Yaida, 16 anni, quasi 17. Promessa della squadra di pallavolo, di cui è la punta di diamante. Irascibile, scatenata, ma anche gentile e altruista. L’altra si chiama Sango Hirai. 17 anni, ha vinto molteplici gare di ginnastica artistica e suona la batteria in un gruppo che non so come si chiami. >
< E tu hai avuto tempo di chiedere tutte queste cose in cinque minuti scarsi? Bravo, il nostro Miro-Chan. > Osserva Inuyasha, dando dei pugnetti sulla testa del suo migliore amico, la cui testa si trova stretta tra l’avambraccio e il braccio del ragazzo.
< LASCAMI, BASTARDOOOO! > Urla Miroku, cercando di liberarsi da quella morsa e facendo ridere Naraku e Kikyou. Sesshomaru li osserva per qualche secondo, prima di rimettersi il casco e rimettersi in sella alla moto. In una frazione minima di tempo, eccolo che gira l’accelleratore e, con una nuvola di fumo, scompare alla vista degli altri.
“ Sembrano bambini dell’asilo, quando fanno così. “ Pensa Sesshomaru, deciso a fare un salto a far controllare la moto dal suo meccanico di fiducia. Mentre si dirige verso la sua nuova meta, riflette su quanto successo quasi un’ora prima. Quella ragazzina… Lo ha guardato ed è arrossita. Dai suoi occhi non si poteva intravede nient’altro che imbarazzo. Solitamente i suoi approcci con le ragazze si fermano al sesso. Non uno sguardo in più, non una parola. E’ rimasto un po’ colpito. Ed ora che sa che è con la classe di quella ragazza con cui la sua farà quella stupida gita in montagna, avverte una sensazione sconosciuta. Un qualcosa di strano. Non sarà forse… Incuriosito? Incuriosito da quella ragazzina? Ma figuriamoci. Lui non s’interessa a nessuno. Eppure… C’è qualcosa che lo spinge a voler sapere di più su di lei. Ha ascoltato le informazioni di Miroku. Ma non è abbastanza. Desidera sapere tutto su di lei [Non è un doppiosenso ò_ò NdA me]: quand’è il suo compleanno, qual è il suo colore preferito, se è indecisa su cosa indossare per uscire con le amiche, se è fidanzata, quanti ragazzi ha avuto, se fuma, come mai ha una passione così sfrenata per la pallavolo, se odia il basket… Tutto. Dalla A alla Z. Chissà… La gita si potrebbe rivelare uno strumento per conoscerla più a fondo. Tentar non nuoce.



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FINITOOOOOOO!!!!!! [Urlo liberatorio] Spero di poter aggiornare presto! Dipende da quali torture m’infliggeranno i professori. E’ possibile che riesca a scrivere qualcosa domani stesso. Beh, quando sarà, sarà *-* Al prossimo chappyno, ragazzuoli ^_^ Baciiiii <3 KaDe
   
 
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