Cammina, muovendosi sinuosa, sui tavoli di un pub, deserto.
E balla.
Per me.
Indossa un corsetto di piume e lustrini, che le fascia il corpo in modo perfetto.
Mi sorride, provocante…
Seduto di fronte al tavolo sul quale si è fermata, ricambio tale sorriso.
- Allora, Sherlock?- mi sussurra Irene, lasciva, mettendo il suo tacco sulla mia spalla.
- Non... ti piace quello che vedi?- aggiunge, in un tono che è poco più che un sussurro, spingendo sulla mia scapola con la punta della sua scarpetta.
Annuisco, sempre sorridendo.
- Hai... perso la lingua, per caso?- mi domanda, scherzosa.
La fisso, intensamente...
E le carezzo piede e polpaccio, con l’estremità dell’indice…
Mi sporgo verso lei, increspando appena le labbra.
- Beh…  Controlla...- le sussurro...
Così, Irene mi bacia, trovando con la sua la mia lingua...
Sorride poi contro le mie labbra, e si stacca da me…
Istintivamente, mi sporgo, per prolungare il nostro contatto… Inutilmente.
Lei ride, cristallina.
- C’è! Eccome se c’è…!- esclama.
Riprende dunque il mio viso tra le mani…
E congiunge nuovamente le nostre labbra, in un altro, estatico bacio, preludio del coronamento del nostro amore…








Note dell'Autrice: 
Questa fanfiction è nata durante una role con la mia amica Agnese.