Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passeggera del treno della notte,
si chiude alle spalle ciò che attraversa
portando via ciò che vuole con se stessa
Dell’orrore è generalessa,
qui e ora in questo mondo per un vecchio amico è emersa
loro due hanno un conto da chiudere, da far girare una roulotte
Lui l’aspettava, senza timore
lo sapevo da anni e di recente ha iniziato a contare le ore
la morte gli si siede accanto e l’osserva,
lui gli sorride, senza ormai alcuna riserva.
Non mi temi, sciocco, o non hai più cuore
così da non riuscire a vedere dove andrai a finire
sorride appena, con fare triste, e gli risponde “amore”
la morte lo guarda trafelata e offesa per via del suo non capire
Ti dico che la scioccia sei tu, mia cara morte,
credo di avermi graziato quel giorno e che io abbia vinto quale sorte
ti sei portata via l’altra persona ma immagino tu l’abbia scordato
con tutto il lavoro che hai fra futuro, presente e passato
Quando la macchina si è spenta, si è spento anche una persona
l’hai portata via e con esso della mia esistenza l’ultima prova
non mi interessa più vivere da quel momento,
perciò non ti temo , ma ti ringrazio per essere venuta a metter fine al tormento
Tranquillo, mio caro, gli rispose la morte
se è questo che ti turba puoi rilassarti e goderti il viaggio
presto raggiungerai per sempre la tua consorte
quindi tendimi la mano e mettiti a tuo agio
Notando l’ironia della signora in nero,
l’uomo dovette dirlo, non poté farne a meno
“Ti crede vincente perché sei l’unica a restare,
pensando di non dover temere niente
poiché tu stessa sei il più grande male
ma lascia che ti dica una cosa morte, oggi mia adorata
quando l’universo si spegnerà e così la fine della tua vita abietta
puoi dirmi chi t’abbraccerà nel nulla che ti aspetta?”
La morte non rispose e lo guardò soltanto,
indicandogli la porte dove l’amore lo stava attendendo.