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Autore: Stateless    21/04/2013    4 recensioni
"La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso".
E tutto passa, forse.
Ma non prima di aver attraversato i cardini della mia mente.
Non prima di avermi fatto ricordare tutto.
Di nuovo.
E poi tutto passerà. Stavolta per davvero.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charlie
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Le ali del calabrone


"La struttura alare del calabrone,
in relazione al suo peso,
non è adatta al volo,
 ma lui non lo sa e vola lo stesso".
(Albert Einstein)


Per Cat,"perché tutto passa".
Ti voglio bene!


Caro amico,
il mondo non è diviso in uomini e insetti. Solamente mi chiedo perché noi non abbiamo delle ali per allontanarci e scappare via da tutto e da tutti: prima di entrare in classe, durante una lezione, una discussione.
Mi piacerebbe lanciarmi giù dalla finestra e scoprire di riuscire a volare, magari al tramonto con una polaroid appesa al collo, scattando fotto con la testa capovolta.
È probabile che non mi crederebbe nessuno. Ma è sicuro che non me ne importerebbe nulla: le più belle cose, quelle che ti fanno sorridere al cielo o alle stelle o al sole che acceca o alle luci dei palazzi, sono quelle che tieni nascoste per te, per i momenti più tristi, per i segreti da rivelare agli amici, quelli veri.
Sapevi che la struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso? Non so definirlo precisamente, ma che il calabrone voli, con quel corpicino tozzo, ignaro che da un momento le sue ali potrebbero incrinarsi e farlo precipitare è divertente.
Magari un bel giorno un calabrone, stufo di essere uguale agli altri, ha imparato ad agitare le ali, e piano piano tutti gli altri calabroni l'hanno seguito, anche se lo ritenevano un po' pazzo.
Sto iniziando a pensare troppo, perché i calabroni non pensano e non si sentono inadatti. Ma loro, almeno, partecipano alla vita sociale insieme agli altri calabroni! Loro almeno rispondono ai loro istinti di calabroni...e soprattutto non pensano troppo.
Anzi, sono sicuro che loro non pensano proprio, come ho già detto.

Il mondo non è diviso in uomini e insetti.
Ma allora mi chiedo perché io li abbia discriminati così tanto, i calabroni, e mi chiedo perché non fossero a conoscenza di una cosa così essenziale sulle loro ali. Einstein li conosceva davvero bene, allora.

Un'altra cosa che mi chiedo è perché io non riesca a controllare la mia mente. Voglio dire:"smetti di pensare, diamine!"
Non dovrebbe scorrere così illogicamente e lasciarmi solo, senza amici, su questa sedia, come se fossi il fantoccio del burattinaio.
Voglio amici a cui raccontare dei miei sorrisi al cielo e alle luci dei palazzi, voglio qualcuno di cui innamorarmi, voglio qualcuno che possa premere un bottone e spegnere il motore della mia mente.
"Basta così, lascia che Charlie viva la sua vita" direbbe un amico.
Un amico fuori come un balcone, forse.
E tutto passa, forse.
Ma non prima di aver attraversato i cardini della mia mente.
Non prima di avermi fatto ricordare tutto.
Di nuovo.
E poi tutto passerà. Stavolta per davvero.

* * *
 



Note dell'autrice

Dopo innumerevoli avventure e peripezie ho pubblicato e sono approdata su questo fandom, che io già reputo meraviglioso.  
Ho letto "Ragazzo da Parete" e posso felicemente dire che mi ha cambiata tantissimo: dopo aver letto l'ultima pagina ho iniziato a guardare tutto con occhi diversi. Charlie è un personaggio intricato, speciale, fortemente intelligente e misterioso.
E io non mi sento all'altezza.
Ho comunque voluto buttarci giù qualcosa ed ecco quel qualcosa. Ho mantenuto lo stile epistolare e un po' il modo di scrivere di Charlie. Profondo e pieno di interrogativi.

Già avevo pensato a chi dedicarla, la flash. Ma alla fine ho pensato di aggiungere un altro particolare: questa è un'occasione speciale, e la fine della flash ha un significato "unico" solo per me, e forse a chi l'ho dedicata.
Alla fine è Cat che mi ha spinto a scriverci qualcosa su Charlie e Ragazzo da Parete. Alla fine è lei che ancora si ricorda di me.
Questa è per te. (e non scoppiare a piangere!)

Ora le fonti:

  • "La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso". (Albert Einstein)
  • "Il mondo non è diviso in uomini e insetti". È mia, voglio dire: l'ho inventata io al momento. Non ha nessuna valenza biologica, ecco. Era solo per ricollegarsi al calabrone. Poi mi piace. Davvero. 
 
Sperando di non avervi annoiato,
vi lancio un salutone.

Stateless




 
 
 
 
   
 
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