Non mi ricordo come ci fossi ritornata a wonderland pensavo che non ci sarei più tornata almeno dopo che mia sorella e i miei genitori…. Comunque ero li di nuovo nell’ posto che credevo migliore. Mi ricordavo che qui non pensavo più alle cose brutte e mi divertivo da matti. Ma ora questo posto è completamente cambiato gli alberi sono spogli e morti gli animali che una volta erano cosi carini ora sono bestie giganti che non appena ti vedono cercano di ucciderti (quello che mi è accaduto poco fa). Ora sto vagando in giro per il bosco e pensando solo ad uscire da questo posto e trovare facce familiari che mi spieghino cosa è successo a wonderland.
Dopo un quarto d’ora di camminata mi ritrovo vicino ad un ruscello forse l’unica cosa non lercia rimasta. Mi inginocchio per bere e vedo che dietro di me appollaiato su un albero c’è Stregatto.
“hey Alice  da quanto  tempo…. Vedo  che sei cresciuta in questi 5 anni” “in verità stregatto  sono passati 7 anni dall’ ultima volta che sono venuta qui” strgatto allora scende dalla albero e mi salta sulla spalla. “hey sei pesante non te lo ha mai detto nessuno?” “bhe da quando te ne sei andata non sono rimaste molte persone… diciamo che sono tutte morte, strasformati in esseri senza cervello o non si sono fatte più vedere in giro, ma credo che l’ultima sia un po improbabile” “che cosa vorresti dire?” stregatto allora mi spiegò che dopo che io me ne andai qui era arrivato un essere malvagio che ha schiavizzato l’intero paese, “senti Alice cara , ti consiglio di trovarti all’ più presto un arma, e qualche alleato se non vuoi morire” “tanto è un sogno anche se muoio mica schiatto anche nella realtà” “bhe questo è da vedere perc….”. Sentimmo un suono di orologio proprio sopra di noi,alzammo lo sguardo e un orologio gigante segnava le 11:30 dell’ mattino. Dopo di che si schianto a terra. “senti stupido  gatto dimmi cosa sta succedendo qui! Ora!” “lo scoprirai presto,molto presto…a gia che sei qui voglio regalarti una cosa …questa è una spaduccola che mi ha prestato una potresti riportagliela io ora ho da fare ciao”senza che io potessi ribattere vidi che se ne era gia andato –stupido gatto non mi spiega mai bene, non so neanche dove devo portare questa spada,ne a chi- sbuffai e inizia a incamminarmi verso … non so neanche io dove. Arrivata ad un bivio mi fermai, c’erano due frecce  una indicava un certo “antro della parrucchiera” pensai – parrucchiera?- e l’altra invece “parti dell’  cappellaio matto” potevo chiedere a lui a chi dovevo dare questa spada e farmi spiegare cosa cavolo stava succedendo. Dopo una lunga riflessione (mica tanto lunga) decisi di andare da quell’ pazzo e già che ero li mi potevo far servire qualcosa di buona accompagnata da un ottimo te, si ormai avevo deciso di andare dall’ cappellaio.
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Angolo dell autrice
 M: buongiorno a tutti io sono Moraga volevo solo dire che questa è solo una piccola introduzione e mi è venuta in mente mentre ero a scuola durante un ora buca. E quindi nulla...
A:va bhe lasciate un commento almeno non si sente scema ( gli ci è voluto piu di 1 settimana per decidere se pubblicarla o no )
M: Alice stare un po zitta no comunque Grazie di averla letta. ciao.