Fanservice

Le labbra sfiorano la guancia dell'altro. Un bacio inaspettato.
Le urla esagitate delle fan.
Vergogna. Rossore. Sorridono guardandosi.
Si scusano l'un l'altro.

Tocchi leggeri, appena fraintendibili. Sguardi vivaci, che si cercano e sembrano comunicare tra loro.
Parole sussurrate alle orecchie per mantenere il segreto.
Abbracci improvvisi che ti spiazzano lasciandoti perplesso, con troppe domande.
Sorrisi e risate condivisi per qualche stronzata.
Si scambiano il cibo. Lo mangiano dalla stessa ciotola.
E ancora, il dormitorio, in cui Dio solo sa cosa fanno. Attimi della loro vita rivelati da qualche intervista che non ti lascia neanche capire tutto.

Per SunWoo e JungHwan queste cose sono ormai la prassi. Sono degli idol e hanno imparato come trattare con le fan, come assecondarle e farsi amare.
Lo fanno perché è il lavoro, perché niente è più bello che vedere i propri affezionati lanciarsi in gridolini di approvazione e sorpresa, per del futile fanservice. E ormai ci hanno preso gusto.
Basta poco. Lanciarsi uno sguardo di tanto in tano. Sorridersi. Darsi pacche sulla testa, sulle spalle, sulla schiena... sul sedere. Schiaffetti affettuosi. Uno qui, uno lì.
Abbracciarsi. Cingersi il busto, i finachi. Il mento sulla spalla. Buttarsi di peso sull'altro.

E' facile comportarsi in questo modo, fingere interesse nei confronti dell'altro. Illudere.
E' facile quando si è amici e si sa che condividere tutto e passare il tempo insieme, non è per lavoro, ma uno dei più grandi piaceri della vita.