Maledetto giapponese!!

Il buio regnava sovrano nel salotto di quello squallido appartamento che loro chiamavano casa.
La luna illuminava solamente una porzione di muro e la televisione, dalla quale pendevano fili su fili.
Una serie di custodie di videogiochi erano ordinatamente riposte sul ripiano vicino all'apperecchio e forse erano l'unica cosa ordinata nel raggio di trentasei metri.
Carte di merendine, pacchetti, vuoti, di patatine, e lattine di birra erano sparse un po' per terra, intorno al divano dalla copertura logora, e un po', la maggior parte, a ricoprire la largezza del tavolino postovi di fronte sul quale troneggiava una scultura di natura impressionistica, fatta interamente di mozziconi di sigaretta. Essa un tempo era stata un posacenere di cui, purtroppo, si erano perse le tracce.

Proprio su questo tavolino, nel mezzo di quell'inno al capitalismo, giacevano, posati pesantemente, due anfibi.
La persona che li calzava se ne stava seduta, rigida e a braccia incrociate nel mezzo dell'oscurità, confondendosi con le ombre.
Solo i capelli, biondo grano, si potevano distinguere grazie al loro scintillio.
<< Matt >>
Un gemito, quasi soffiato, in risposta ad un urlo al sapore di vittoria.
Quel rumore lo stava uccidendo. Era troppo assordante, troppo... penetrante!
<< Matt! >>
Un gemito ancora più alto.
Un tonfo sordo si udì in lontananza.
Una scarica di suoni e un altro urlo.
Non ce la faceva più. Matt era nell'altra stanza con quel... quel... giapponese del cazzo!
Era da quando era uscito per comprarsi il cioccolato che quei due facevano casino nella LORO stanza da letto!
Non solo lo tradiva ma lo faceva anche nella stessa stanza!

<< Siiiii!! >>
Un altro urlo proveniente da quella cavolo di stanza.
<< Matt ti prego abbassa la voce! >>
Gli gridò il biondo dal divano.
Nulla, come se non lo avesse sentito.
<< Ah si!! >>
Basta!
Mello si alzò dal divano e si avviò verso la porta della camera.
Mentre camminava caricò la pistola e sogghignò.
Gliel'avrebbe fatta vedere a quel giapponese del cazzo!

Spalancò la porta e davanti a lui il delirio.
Matt saltava sul letto come un forsennato. Solo con i boxer addosso calati fin sotto le natiche.
Aveva una faccia rossa e tirata, in estasi. Il corpo sudato si muoveva sul letto mentre tra le mani teneva quel... quel...coso giapponese del cazzo!
Tolse la sicura e, senza prendere minimamente la mira fece fuoco.
Una sonora bestemmia squarciò l'aria satura di fumo.
Matt lo guardava, in piedi sul letto, sfatto, con faccia sconvolta. I suoi resti ancora tra le mani.
Mello ghignò e ripose la pistola dentro i pandaloni.

<< Matt, devi finirla di giocare a Guitar Hero alle quattro e trenta del mattino >>.
E se ne andò, senza dire neanche una minima parola, a dormire sul divano.
<< Ma... ma... l'avevo appena comprato... >>.
Disse il povero Matt, prima di mettersi a piangere come un bambino.

oK... Esordisco sosì... con una cosa che non fa ridere, sicuramente! Io ci ho provato, è la prima volta in questo fandom peciò faccio appello a tutta la vostra bontà d'animo! Me lo lasciate un commentino??
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