La Sofferenza Di Un Uomo

Sono qui, chino sul microscopio. Ho appena litigato con tutti e tre i miei dipendenti.
E ripenso alla mia vita, e a ciò che ho sentito dire da Allison.
''Forse dobbiamo capire che dietro il suo cartattere c' è un triste passato..''
triste passato.
Sorrido. Gia.
Triste.
Lo sguardo cade sulla mia gamba.
La gamba pazza, malata, tumefatta.
Orribilmente dolorosa.
Ricordo quando andai dalla Cuddy.
Mi feci scivolare giu i pantaloni.
Per farle vedere il mio dolore.
La pelle accartocciata della mia gamba.
E il dolore che provo.
Ricordo la sua espressione...
E finalmente capì...
Che ho sempre sofferto...
E ora questa bastarda ha ripreso a farmi male.
Dannatissimo infarto...
mi sfrego la coscia con la mano.
Che male. Il vicodin è finito...
dannazione.
Ho sofferto da sempre.
Ma ho fatto soffrire anche molte persone.
Ripenso a Satcy e quello che mi disse
un anno fa, quando la rividi.
Fu molto simile a quello che mi disse dopo l' operazione...
-E' solo una maledetta gamba!!-
Ma io, cocciuto, non l' ascoltai
E non la amputai.
quanto l' ho fatta soffrire, povera Stacy.
Penso al mio unico amico.
James Wilson. Che mi è stato sempre vicino.
Ha sopportato le mie battutine fredde,
i commenti sarcastici...i miei tentativi di rovinargli la vita...
Eppure lui non ha mai mollato.
Mai, ha continuato a starmi vicino.
Guardo il mio bastone.
Ormai mio fido compagno.
Ma vorrei volentieri farne a meno.
Simboleggia tutta la mia sofferenza.
Quante volte ho pensato
a come sarebbe la mia vita senza il bastone.
Davanti all ennesimo bicchiere vuoto, al bar...
mentre me lo riggiravo tra le dita.
La prima volta che tentai di camminare dopo l' operazione.
E caddi in avanti.
Fu proprio Jimmy a sorreggiermi...
Sentivo lo sguardo degli altri addosso.
Come quella volta che il mio bastone si spezzò.
Non ricordo il motivo. ricordo le faccie avvilite dei presenti.
Ripenso alla mia lezione di diagnostica...
Quando ho parlato del mio caso a studenti curiosi.
E penso all ennesimo dolore che mi portò lo sparo.
Rivedo la canna della pistola nera,
il fumo che ne scaturì. E le faccie sconvolte dei tre
assistenti. La faccia di Allison.
Le sue paroli confortevoli.
Un brivido mi percorre la schiena.
Ho il labrò gonfio.
Merito del padre del mio paziente.
Quanti pugni ho ricevuto.
Una nuova fitta di dolore.
Il vicodin manca.
Dannazione...
Ricordo quel periodo.
Astinenza da vicodin
Nessuno capiva che stavo male veramente...
Così male da avere gli occhi cerchiati di rosso.
Così male da schiacciarmi due dita per spostare il dolore.
E ridere, mentre mi tenevo la mano colpita.
E quante volte mi sono dovuto fermare,
mentre camminavo, per il troppo forte dolore.
E mi sedevo, sfregandomi la coscia.
Come ora.
E quella volta che ho provato a camminare senza bastone.
E sono caduto .
Ormai non ci provo più.
Quanta rabbia provata in quel momento.
Quanta delusione e voglia di cambiare
Che ho soppresso.
Quanto odio queste dannate pillole, di cui
non posso più fare a meno.
Eppure, solo un anno fa,
Sono riuscito a camminare normalmente
Per poco, ma ci sono riuscito.
Era tutto così bello.
Quanto vorrei che tutti
Sapessero ciò che provo ogni giorno.
Così capirebbero
E non giudicherebbero.
Con il mio cinismo,
Non mi importa più di quello che gli altri pensano di me.
Ma ce n' è voluto per crearlo.
Guardo al microscopio
E sospiro.
Oggi non abbatterò nessun muro di cinismo.
Oggi mi limiterò a salvare una vita.
Predo il mio bastone.
E inizio a zoppicare,
verso la sala riunioni.
Gia, oggi il meglio che posso fare...
è salvare una vita.