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Autore: Tittili    21/04/2013    7 recensioni
Derrik Storm è morto. Ma è veramente così? ecco una nuova idea che mi è balzata in testa. Cosa succederà? Be..basta dare un'occhiata e lo scoprirete...e se volete anche lasciarmi un vostro pensiero, sia positivo che negativo, sarò la più felice del mondo! Buon divertimento. Tittili
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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sempre con un ritardo allucinante...di cui mi scuso immensamente...ma mi auguro sia valsa la pena aspettare questo penultimo capitolo...un abbraccione a tutti. Tittili




STOMACO



Sentiva il respiro caldo e irregolare dell’uomo sul suo viso mentre gli occhi color del mare sembravano leggerle l’anima.
“C-Cas..” riusci solo a sussurrare prima che le labbra di lui si posassero nuovamente sulle sue.
Un bacio lento, morbido, caldo, da perdere il respiro.
Lo scrittore si allontanò leggermente guardandola come se da quella visione dipendesse la sua vita.
Iniziò a seguire i contorni della bocca della donna con la punta delle dita per poi scendere lungo il mento e il collo finchè  uno per uno, i bottoni della camicia della detective vennero sganciati lentamente  fino ad aprirla completamente.
Kate non riusciva quasi a respirare e quando sentì la mano dell’uomo appoggiarsi delicatamente sulla spalla per far scivolare lungo le braccia ciò che indossava tremò violentemente.
Castle, continuando a guardarla, abbassò lentamente la spallina del reggiseno sfiorando poi la pelle della detective con le labbra.
Al quel tocco caldo e morbido Kate chiuse gli occhi assaporando a pieno la meravigliosa sensazione di sentirsi desiderata.
Sentirlo scendere con dolcezza sulla spalla, risalire sull’incavo del collo, per poi scendere ancora e ancora, fino a percepire le sue labbra sul seno ormai scoperto.
Le sue mani calde a esplorare quasi con timore ogni curva del suo corpo era una strana tortura fatta di piacere profondo e desiderio crescente.
Aprì con fatica gli occhi ritrovandosi immersa nel blu profondo di quelli di lui.
“B-baciami…ti p-prego..” sussurrò appoggiandogli una mano sul volto.
L’uomo rimase per un attimo immobile sorpreso dalla preghiera della donna.
“Amami Castle…amami…” disse ancora lei prima di baciarlo con dolcezza.
Le labbra prima lente e delicate diventarono sempre più esigenti e quando entrambe si schiusero nel desiderio dell’altro, tutto diventò passione.
Le mani esperte dello scrittore raggiunsero la sua femminilità e un tremito di piacere scosse tutto il suo corpo facendola gemere come mai aveva fatto prima.
“..ti prego…” implorò ancora mentre Castle continuava a baciarla appassionatamente.
“ Cosa vuoi B-Beckett?” chiese lui a un soffio dalle sue labbra.
“Te…” rispose lei baciandolo con passione.
La fece sua con dolcezza e tenerezza quasi timoroso che tutto potesse svanire come in un sogno.
I movimenti prima lenti e controllati diventarono sempre più profondi e appassionati tanto che i gemiti della donna, prima sommessi e trattenuti, divennero sempre più incontrollati
Mani alla fervente ricerca del corpo dell’altro,  labbra desiderose della morbidezza altrui e gli occhi incatenati in un unico sguardo.
Raggiunsero insieme l’apice del piacere gridando il nome dell’altro abbracciati come un unico essere, un unico cuore, un unico grande amore.
 
 

&&&&

 
La luce filtrata dalla tenda di lino colpì dolcemente il suo viso svegliandolo.
Aprì lentamente gli occhi mentre il profumo di lei gli invadeva l’animo e si rese conto che era stretta a lui addormenta sul suo petto.
Con la punta delle dita sfiorò leggermente prima la spalla e poi la schiena nuda della donna che emise un gemito di piacere.
Mentre guardava il suo viso come rapito ancora incredulo davanti a quel sogno diventato realtà, gli occhi di lei si aprirono come fiori di campo immergendolo in quel verde profondo e intenso.
“Buongiorno” sussurrò lei con un sorriso timido
“Buongiorno” rispose lui ancora emozionato.
Kate alzò lentamente la mano accarezzandogli dolcemente il volto per poi baciarlo delicatamente.
“Che ne dici di una colazione alla Castle?” chiese lei sorridendo.
“Ma non dici sempre che esagero con gli zuccheri e i grassi?” rispose lui divertito
“…ma devo recuperare energie…” replicò lei maliziosa alzandosi dal letto e dirigendosi in bagno.
L’uomo seguì i movimenti felini della detective con espressione sorpresa ma compiaciuta fino a trovarsi la visuale chiusa dalla porta accostata.
Quando sentì il rumore del getto della doccia nella sua mente si materializzò immediatamente la visione del corpo della donna accarezzato dall’acqua calda.
Castle!!..possibile eccitarsi solo per una doccia..disse a sé stesso mentre si infilava qualcosa addosso correndo poi in cucina.
Iniziò subito a trafficare con latte farina e uova con il chiaro obiettivo di preparare i pancake più buoni dell’universo quando il suo sguardo si posò sul tavolo del soggiorno.
Il suo cuore ebbe un sussulto.
O santo cielo…l’hanno trovato…pensò osservando preoccupato il piccolo quaderno sgualcito.
In quel momento Kate uscì dalla camera con indosso un accappatoio bianco e i capelli ancora bagnati.
“Allora Castle!...si mangia oppure no?” chiese la donna sorridendogli radiosa.
Lo scrittore la guardò imbarazzato con ancora il mestolo in mano.
“Castle?...tutto bene?” disse lei avvicinandosi preoccupata.
“S-si…” rispose l’uomo spostando inevitabilmente lo sguardo sul manoscritto.
La detective immediatamente capì.
“Me l’ha portato Esposito ieri…eri appena uscito…” disse con voce dolce.
Rick continuava a guardarla con sguardo timoroso.
“I ragazzi hanno pensato che fosse una cosa nostra…” continuò avvicinandosi lentamente.
“H-hai letto…tutto…” chiese allora lui con voce tremante.
Lei annuì avvicinandosi ancora.
“Kate..io…era una situazione pazzesca..non ..non…” riprese lui respirando a fatica.
“Non sentivi quello che hai scritto?” chiese allora lei a un soffio dalle sue labbra
“Che dici!..ma certo…anzi…non sono neanche riuscito minimamente ad esprimere a parole ciò che provo…” esclamò lui
“Allora…qual è il problema?” chiese ancora lei con un filo di voce.
“Ho paura che tu ti senta obbligata…forzata…” sussurrò lui tremando.
“Ti amo…senza obblighi…senza forzature…senza pensieri….il mio cuore è tuo…” disse lei sorridendo.
“E anche il mio stomaco…” continuò ridendo allentando una strana ed inutile tensione che si era creata.
Lo scrittore la strinse tra le braccia baciandola con impeto.
“Ti amo Kate……stomaco compreso…” disse ridendo a sua volta riprendendo a cucinare sotto lo sguardo rapito della sua musa.
 
 
 
  
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