We are a mistake.
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Il telefono squilla a vuoto un paio di volte mentre Sebastian,
distrutto, appoggia una mano al vetro, guardando la forma impressa
dalla sua mano, calore della sua pelle contro la notte gelida. Lo
sente; lo sente che lo stanno per raggiungere.
Blaine solleva stancamente la cornetta del telefono. “Pronto?”
“Ciao Blaine, sono io”
“Ah”
“Sebastian”
“Lo so”. Blaine si passa le mani fra i capelli provando a respirare senza riuscirci. “Senti, Sebastian, io non so cosa tu voglia da me. Ho aspettato per tre anni la tua telefonata, okay? Tre lunghissimi anni in cui passavo ogni sera a casa, guardando il telefono ogni tre secondi nella speranza che squillasse. Speranza vana. E ora ne ho abbastanza; non ne posso più di tutte le tue stronzate”
“Blaine, sono nei guai”
“Cosa vuoi da me?”
“Aiutami quest'ultima volta e poi sparirò dalla tua vita”
Note dell'autrice:
Questo
'coso' dovrebbe fungere da prologo di una pseudo-Seblaine.
Dato
che non ho ancora molto le idee chiare su cosa dovrebbe essere,
fatemi sapere se vale la pena di sprecare il mio “preziosissimo”
tempo