- Sherlock aiutami!-
Gridai dal piano di sotto, ma ovviamente nessuno rispose. Dovevo abituarmi ad avere Sherlock come coinquilino, ma siccome sono passati tutti questi anni almeno potrebbe aiutarmi a salire la spesa! Sbuffai, non sono molte le scale, quindi prendendo un bel respiro incominciai a salire trasportando la spesa. Appena arrivato aprii la porta e cercai Sherlock con lo sguardo: è disteso sul divano avvolto nella sua vestaglia con gli occhi chiusi.
- Sherlock devi svegliarti, prenderai freddo.-
Ovviamente non stava dormendo, impossibile che il grande Sherlock Holmes (odio quando fa l'egocentrico) dorma, sarà sicuramente rinchiuso nel suo Palazzo Mentale. Andai verso la cucina, possibilmente ne avrà per ore o addirittura per giorni però non ha casi in corso, chissà di cosa si sta occupando.. Bhè, non importa molto visto che avrò tutto il pomeriggio libero che trascorrerò bevendo questa tazza di tea (che sto preparando) sulla mia comoda poltrona.. Però ancora penso a cosa Sherlock stia pensando, come ho già detto Lestrade ancora non gli ha dato nessun caso.. quindi, a cosa si è imbattuto di tanto complicato da rifugiarsi nel suo palazzo mentale? Il tea poteva aspettare, in questo momento ho come la sensazione che qualcosa non quadri, come quando Sherlock misteriosamente non interrompeva con i suoi messaggi un mio appuntamento spuntava direttamente di persona, è meglio che vado a controllarlo. Posai la tazza che avevo appena preso e andai verso il salotto posizionandomi davanti al divano dove Sherlock era disteso.
-Cosa ti turba?-
Pensai ad alta voce, perché ogni volta che si tratta di Sherlock mi preoccupo? Forse per le sue perfette labbra sottili a forma di cuore, o per i suoi occhi così magnetici e umani che rimarrei a fissare per ore ed ore, oppure per il suo stravagante carattere che ti fa apprezzare anche i gesti più piccoli.. istintivamente gli accarezzai la fronte scostando alcuni riccioli ribelli.
- Ti prego, dimmelo.-
Percorsi con il dito tutto il suo zigomo disegnando cerchi e figure immaginarie sulla superficie bianca come la luna. Mi fermai alla bocca, così bella e rossa da risaltare insieme agli occhi, ahimè chiusi, su quella pelle diafana. Mi abbassai inebriandomi del suo respiro sulla mia bocca, chiusi gli occhi e appoggiai la mia fronte sulla sua, perché non l'ho fatto prima? Ah, vero.. la storia del "non sono gay" e del "non siamo una coppia" ormai sembra acqua passata, non mi infastidisce più.. perché? Forse la presenza di Sherlock per me è diventata vitale.. togliamo il forse. Aprii gli occhi, non potevo specchiarmi nei suoi ma potevo vedere le pupille muoversi sotto il lembo di pelle.. più vicino.. incastrai il mio naso con il suo e sfiorai le sue labbra..più vicino.. ormai era tardi per tornare indietro e lo feci, baciai Sherlock Holmes. Sapeva di tea all'arancia e nicotina, gli avevo proibito di fumare le sigarette, ma questo non importava.. non adesso. Catturai i suoi riccioli con una mano, quel bacio sarebbe rimasto solo uno sfiorarsi di labbra, ne ero cosciente, ma a me questo basta perché so di avere Sherlock tutto per me anche se non in quel senso. Mi staccai tenendo gli occhi chiusi, quanto vorrei che fosse sveglio.. aprii gli occhi.. Un momento, COSA?!?
- John?-
SHERLOCK?!? Indietreggiai.. un attimo dove mi trovo? Cosa è questa enorme sala tutta bianca piena di enormi cassetti alle pareti?
-Come sei riuscito a venire qui?-
- A venire qui dove?-
Domandai guardando Sherlock che mi squadrava con le sopracciglia aggrottate.
-Questo è il mio palazzo mentale, ero nell'altra stanza, ho sentito un rumore e appena sono entrato ti ho visto in piedi con gli occhi chiusi.. ora mi spieghi come sei arrivato fin qui? Non è possibile, solo le menti superiori posseggono un palazzo mentale e per giunta personale! Quindi perché tu sei nel mio?-
Incominciò a gesticolare scompigliandosi i capelli, perché in questo momento mi sembra così bello?
-Ma certo!-
E poi quando è colto da un'illuminazione è ancora più bello.
- Dimmi cosa hai fatto prima di ritrovarti qui, lo rifacciamo e tornerai a casa.. Semplice!-
Semplice?! Come faccio a spiegargli che l'ultima cosa che ricordo è di averlo baciato?
- Ehm.. io.. cioè, ecco.. Non lo ricordo.-
Semplice.. peccato che..
- John mi conosci e io conosco te.. perché stai mentendo?-
O cristo..
- Io? Perché dovrei? ha ha ha-
Fottuta risata forzata..
-Allora vorrà dire che lo dedurrò da solo..-
-No, no, no.. Ok, mi hai convinto.. Praticamente io-
Un momento, cosa c'è dietro quella porta alle spalle di Sherlock? Mi spostai cercando di mettere a fuoco l'immagine: ero io!
- Non puoi guardare!-
Proruppe Sherlock divaricando le braccia per non farmi vedere.
- Mi dispiace ma sono troppo curioso.-
Dissi deciso, cosa poteva esserci dietro quella porta? Sorpassai Sherlock fregandomene che continuasse a gridare il mio nome e con decisione aprii completamente la porta: milioni e milioni di foto mie in qualsiasi modo, con la tuta da militare, con il pigiama, anche una di io che faccio la doccia! Ma cosa diavolo vuol dire?
- Sherlock.. ma cosa?-
Dissi semplicemente sentendo le parole morire nella mia bocca.
- Questa è semplicemente una stanza dove raccolgo le tue abitudini, lo faccio con tutti!-
Disse come per giustificarsi.
- Allora voglio vedere proprio la stanza della signora Hudson, oppure di Molly, o di Mycroft, o di-
- Solo tu hai una stanza tutta tua, gli altri sono insieme in un'altra.-
Disse abbassando lo sguardo grattandosi la nuca.
- Perché?-
- Oh dai, John! E' così palese!-
Rispose come se fosse al culmine dell'esasperazione.
- Io.. non.. capisco..-
Deglutii a fatica pronunciando quelle parole, anche lui prova i miei stessi sentimenti? Impossibile.
- E invece si John, è possibile.. ancora non ne sono sicuro, per questo sono venuto qua.. per capire il tuo comportamento degli ultimi giorni, ma non ho dati a sufficienza a quanto pare..-
Quegli occhi adesso stanno guardando solo me, quei bellissimi occhi come il ghiaccio mi stanno comunicando un sentimento nuovo.. coma posso rispondere? Sono impreparato, non me lo sarei mai aspettato..
- Io.. Sherlock.. Grazie.-
- Grazie?-
-Per tutto questo.. per questa stanza e per le tue attenzioni.. non me lo sarei mai aspettato e questo mi rende davvero felice, solo tu riesci a farmi sentire così. -
Mi avvicinai a lui accarezzandogli la guancia, lui appoggiò la sua mano sulla mia e chiuse gli occhi assaporando il mio odore che a quanto pare conosceva molto bene.
- Però ancora non mi hai detto come sei arrivato qua..-
Mi fissò negli occhi come se stesse cercando di sfidarmi, possibilmente lo infastidiva non riuscire a capire come sono arrivato qui.. ma credo che posso dirglielo..
- Io.. ti ho.. dato un... un.. bhè si.. un.. bacio! Però non era un bacio vero e proprio, semplicemente ho appoggiato le mie labbra sulle tue ed eccomi qui!-
Un'altra fottuta risata forzata. Lui rispose con la sua solita risata cristallina inebriandomi le orecchie di quel dolce suono..
- Allora credo di sapere come rimediare..-
Disse prima di abbassarsi verso di me sfiorandomi le labbra. Ci fissammo per qualche secondo come se cercassimo di memorizzare quella situazione nuova, fuori dal normale, un semplice tocco di labbra che si sta evolvendo insieme a noi finalmente insieme.
In quella stanza c'era qualcosa che mancava e che adesso non mancherà più.

Angolo autrice.
Per tutti quelli che seguono "stringi la mia mano" tranquilli, piano piano arriverà (spero).
Grazie mille per essere arrivati fino in fondo! Già che ci siete una piccola recensione non guasterebbe hahahah spero di non aver sfociato nell'OOC, in caso avvertitemi.
Ringrazio Tovie per i suoi suggerimenti (assurdi) per il titolo.