Due one-shot
nello stesso giorno, miracolo!!! A differenza di Fighter questa è strappalacrime, perciò preparate i fazzoletti!!!
A parte
gli scherzi, vorrei davvero avere delle vostre opinioni. Purtroppo ricevo poche
recensioni, spero che aumenteranno!!! Le parti in corsivo e sottolineate indicano una specie
di “narratore” della storia. le parti in corsivo ,invece,sono dei flashback.
Detto questo
vi lascio: BUONA LETTURA.
PROMISE - PROMESSA
Troy pensa a quello che gli sta
accadendo, mentre intraprende una corsa disperata diretto all’’ospedale.
E’ successo tutto in
una frazione di secondo. Troppo poco tempo perché io mi rendessi davvero conto
di quello che stava succedendo.
Solo ieri eravamo
insieme. Già ieri … quando abbiamo litigato. Mi incolpavi di non riuscire a
capirti. La musica è troppo importante per me, dicevi.
Ma io, stupido ed
ingenuo ragazzino, non ti ho ascoltato.
Ti ho detto che
quella sera non potevo venire a vederti perché c’era la mi partita di basket. Una
di quelle che avrebbero segnato il mio futuro nel mondo della pallacanestro.
- Troy ma non
capisci che per me è importante la tua presenza?Come pretendi che io riesca a
cantare al meglio se tu non sarai lì con me a incoraggiarmi?-
- Gabriella lo so
che questo è il primo incarico davvero significativo per la tua carriera di
cantante. Insomma, cantare in uno spettacolo che verrà trasmesso sulla tv
nazionale non è da tutti i giorni!Ma anche questa partita è importante per me.
Ci saranno i talent scout per il college questa sera. E io non posso mancare.
Sono sicuro che ce la farai lo stesso anche se io non sarò con te-
-No, Troy, andrà
male, me lo sento!Ti prego, devi esserci-
- Gabriella,
cavolo, come te lo devo dire?Non posso venire!Farai sempre in tempo a diventare
una cantante. Il basket, invece, non può aspettare. Non basta prendere un
microfono in mano e liberare la voce, bisogna sudarsela la vittoria!-
-Ok, ho capito. Tu
credi che i miei sogni siano soltanto capricci. Io ti ho sempre appoggiato, ma
vedo che non sono ricambiata dei miei sforzi-
-No, Gabry
aspetta!Io non volevo dire … -
- Lascia stare, ho
capito benissimo. Ci vediamo-
Gabriella esce e
chiude la porta della stanza sbattendola forte.
Segno che la
conversazione era chiusa.
Te ne sei andata
così, senza nemmeno darmi il tempo di replicare.
Io sono andato alla partita
e tu al tuo spettacolo, ma poi … mi è arrivata quella maledetta telefonata.
Nel bel mezzo del
gioco sono stato chiamato fuori dal campo per un’ungente chiamata.
Era Taylor, la tua
migliore amica, che era venuta e vederti. A darti il suo sostegno, il suo
appoggio. Cosa che avrei dovuto fare io.
Mi ha detto poche
parole. Poche parole ma che sono bastate per distruggermi.
Si tratta di
Gabriella. Siamo in ospedale. E’ molto grave.
Non so dire
esattamente quanti secondi o minuti ci ho messo per raggiungere l’ospedale. Posso
sentire ancora benissimo le gambe stremate che mi urlano di fermarmi, le gocce
di sudore che mi imperlano la fronte, i brividi che mi percorrono tutto il
corpo.
Arrivato, un’altra corsa, più breve, alla tua stanza. La 218. Un numero che odierò per il resto della mia vita.
Troy arriva in
ospedale. Entra nella stanza 218 e vede Gabriella sdraiata sul letto, immobile.
Ed eccoti lì.
Credo proprio che ricorderò
sempre alla perfezione i tratti del tuo viso pallidissimo, il corpo coperto dal
lenzuolo bianco. Gli occhi chiusi, la bocca serrata che si apre in respiri
debolissimi. Con un gesto che deve esserti costato un’estrema fatica apri gli
occhi che senti troppo pesanti.
Mi guardi cercando di
trasmettermi il tuo amore, per quanta poco luminosità vi sia nelle tue pupille.
Poi in un sussurro rilasci le tue ultime parole.
- Mi … dispiace … Troy. Ricordati …
sempre … che … ti amo-
Poi le palpebre si
richiudono, le labbra rilasciano l’ultimo respiro,cuore comincia a perdere i
suoi battiti, i dottori accorrono, e tu …
non ci sei più.
Non ho nemmeno avuto
il tempo di dirti quanto anch’io ti amo, che ti
ho già persa.
Lacrime di dolore, di
sofferenza mi scorrono sul viso. Ma anche lacrime di rabbia per quella morte
così prematura.
Le gambe mi cedono,
mi accascio lentamente a terra, sentendo che anche il mio respiro si sta
bloccando.
Poi i medici mi danno un calmante e l’aria
ritorna nei polmoni. Dopo quelle che mi sono sembrate ore, attimi in cui ho
abbracciato il tuo corpo senza vita, esco dalla stanza e vedo lì tutti i miei
amici che aspettano tue notizie.
Ma appena mi vedono
in questo stato capiscono. Taylor scoppia a piangere disperatamente, fremiti
violenti che le scuotono il corpo. Chad l’abbraccia cercando di proteggerla da quel
dolore troppo forte, troppo crudele, ma sapendo benissimo che non può salvarla
dalla sofferenza.
Anche lui come tutti gli
altri ha gli occhi lucidi. Kelsi e Sharpay, diventate ormai tue fedeli amiche,
hanno la stessa reazione di Taylor. E Jason e Zeke cercano di confortarle come
meglio possono.
Quando gli occhi
sembrano non avere più lacrime da liberare, Taylor mi si avvicina, ancora tremante.
- T- troy … stavamo
… venendo alla … partita. Lei … si … sentiva in colpa per … aver litigato … con
te.
Voleva … venire …
a fare il … tifo … per la … squadra. Ma poi … un camion … ha … -
La voce si blocca
a causa del pianto.
Ennesimo colpo a
quel cuore che ormai sento così fragile. E’ colpa mia. Se solo le avessi dato
retta e fossi andato al suo spettacolo lei adesso sarebbe ancora viva.
E’ colpa mia. E’
tutta colpa mia.
- So che adesso penserai
di essere colpevole ma ti scongiuro di non farlo. Non ascoltare quei pensieri perché
è l’unica cosa che la nostra Gabry non vorrebbe. Mi ha dato una cosa per te,
quando eravamo in macchina-
Fruga nella sua borsa
rossa e bianca, come i colori dei WildCats, e tira fuori una busta bianca.
- Voleva che te la
dessi nel caso in cui non aveste fatto pace. Mi ha detto che lei non ci sarebbe
sicuramente riuscita perciò me lo ha chiesto come un favore-
Mi vado a sedere su
una delle scomode poltroncine, senza proferire parola.
Caro Troy,
se adesso leggi questa
lettera, significa che non siamo riusciti a chiarirci.
Voglio farti sapere che
mi dispiace, mi dispiace per aver litigato con te ed essermene andata in quel modo.
Ma in quel momento ero
molto arrabbiata, pensavo che tu non mi capissi, che non appoggiassi il mio
sogno di diventare cantante, ritenendolo solo come uno stupido hobby.
Ma sbagliavo. Tu sei
sempre stato il solo che è riuscito a capirmi veramente.
Perciò ti chiedo scusa
e spero che faremo pace.
Se mi perdoni, se tutti
i momenti che abbiamo passato insieme anche per te sono stati speciali, allora
torna. Torna perché ti sto aspettando, come ti aspetterò sempre.
Perciò mettiti il
giubbotto e corri da me, per ascoltarmi mentre ti dico quanto ti amo.
Perché è questa la pura
e semplice verità. Ti amo, come mai ho amato nessuno prima.
E se anche tu mi ami,
corri a dirmelo.
Perché non c’è suono
più bello della tua voce quando mi dici che sono importante per te.
Ti aspetto,
Tua Gabry.
Di nuovo le
lacrime scorrono giù, leggendo la tua bellissima lettera.
Bellissima ma in
certi punti sbagliata. Perché tu non hai colpa di niente, la colpa è solo mia e
del mio stupidissimo egoismo. Sono io quello che doveva venire da te, ad appoggiarti
nel tuo sogno di sempre.
E invece non l’ho
fatto, pensando solo a ciò che era meglio per me stesso.
Chi l’avrebbe mai
detto di vedere il grande e popolare Troy Bolton piangere. Ma a differenza di
quello che credono tutti, io non vivo
solo per il basket.
Eri tu la mia ragione
di vita. I tuoi sorrisi, i tuoi baci, erano quelli che mi davano la forza di
andare avanti.
E se penso che questo
non lo saprai mai … mi sento ancora più male.
Perché te ne sei andata
con la consapevolezza di venire dopo il
basket, di non essere poi così importante per me quando invece sei tutta la mia
vita.
Ho preso una
decisione.
So che probabilmente
, se fossi ancora viva, non l’approveresti, ma per me è giusto così.
Abbandono il basket. Non
toccherò mai più un pallone se lo facessi il ricordo di te stesa in quel letto,
fredda come il ghiaccio, ritornerebbe troppo vivido e prepotente.
Sarebbe ogni volta un
attentato al mio cuore.
La decisione però non
è solo questa. Ho deciso di intraprendere la carriera di cantante. Porterò avanti
il tuo sogno. E ogni volta che salirò su un palco canterò per te.
Ogni nota sarà un
pezzo importante della vita che non potrai vivere.
E ogni parola
traboccherà del nostro amore, perché possa non morire mai.
Ti amo , mia dolce Gabriella.
E ti prometto una
cosa.
Vivrò la vita che
avresti voluto vivere tu. Porterò avanti i tuoi sogni e non mi arrenderò mai
davanti alle difficoltà.
Una volta mi hai detto che promettere è una cosa molto
impegnativa e adesso io lo faccio per te, prendendomene tutte le
responsabilità.
Prometto