Serie TV > NCIS
Ricorda la storia  |      
Autore: LadyFedora    11/11/2007    11 recensioni
Si sa che Tony non riesce mai a tenere la sua boccaccia chiusa, ma questa volta… Un Tony confuso, un Gibbs esterrefatto e un McGee con la ridarella. Che diavolo succede?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs, Timothy McGee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Prima i ringraziamenti a chi commentato l’altra mia shot
Se quella era inaspettata spero di stupirvi ancora di più con questa^^
Quindi:
Kiride:grazie sono contenta che ti sia piaciuta^^
Frank£:si particolare grazie, ho tentato di rendere tanto in poche parole!!!
Akane:eh mi sa che non mi ricordo il passaggio della peste polmonare perché NCSI lo scarico intanto mi guardavo Heroes, ma ci arriverò…per ora visto che hanno sospero Herpes guardo la fine di NCIS e se succede quello che ho letto sulle tue introduzione di fic ci sarà da divertirsi(più o meno)Comunque grazie mille per i complimenti, troppo buona!!!
Kyky91smile:thanks cara!
Abbysciutino: grazie, e accontentata eccone un’altra!! RAGAZZE questa è dedicata a voi 5!!!!



I can't take my eyes off of you

Quella mattina Tony arrivò al lavoro con un bel pò di ritardo.
Colpa della maledetta sveglia che non aveva neanche accennato a voler suonare, ma entrato nella stanza cominciò seriamente a preoccuparsi di quello che il capo avrebbe detto vedendolo.
Sorprendentemente l’ufficio sembrava vuoto, fatta eccezione McGee che pestava velocemente le dita sul suo computer.
“Ciao pivello, dove sono tutti?” chiese Tony, appoggiando la giacca sulla sua scrivania.
Lui lo guardò storto prima di riprendere il lavoro che stava facendo.
“Si erano stancati di aspettarti e sono andati sulla scena del crimine da soli” spiegò glaciale Timothy.
“Suvvia per così pochi minuti” commentò, sedendosi. “A dire la verità” rispose l’altro guardando l’orologio sulla parete “Sei in ritardo di quasi un’ora e mezzo” “Sottigliezze McGee, sono solo sottigliezze” si difese, mentre scorreva alcune carte sul tavolo.
In quel momento entrarono di fretta Gibbs e Ziva, DiNozzo scattò subito sull’attenti.
Non poté fare a meno di notare l’espressione corrucciata del capo, prima di ricevere uno scappellotto in testa quando gli passò vicino.
“Ehi, mi hai fatto male!” esclamò il giovane, massaggiandosi la parte offesa.
“Non hai diritto ti parlare DiNozzo!” replicò a denti stretti, prima di iniziare ad illustrare il caso. Tony scollegò il cervello, come sempre, vedendo il capo gesticolare davanti allo schermo.
Nell’ultimo periodo proprio non sapeva che gli prendeva. Il suo sguardo era sempre calamitato verso Gibbs, verso i suoi occhi, la sua bocca, il suo corpo…
Scosse la testa per cacciare quei pensieri quando Jethro chiese qualcosa.
Vedendo all’improvviso che tutti si erano fermati e lo guardavano Tony tornò alla realtà.
“Ho per caso detto qualcosa che non andava? Perché hai scosso la testa?” chiese Gibbs, avvicinandoglisi pericolosamente.
Lo costrinse praticamente a guardarlo negli occhi, i due uomini si fronteggiarono in mezzo alla stanza quando Tony… “Ti amo” bisbigliò con gli occhi spalancati, come se fosse una presa di coscienza di una cosa reale.
Nello stesso momento successero tre cose diverse: Timothy McGee fece cadere le scartoffie che aveva in mano, sedendosi di botto su una sedia e posizionando la testa fra le braccia di mise a ridere come un forsennato tentando di non farsi sentire troppo(che comportamento poco serio!!).
Leroy Jethro Gibbs aprì come un ebete la bocca, era una delle poche volte in vita sua (se ne ricordava solo un altro paio) in cui era rimasto senza parole.
Anthony DiNozzo gridò un “Ops” e si tappò la bocca prima di lasciare con poca grazia la stanza, voleva mettersi a piangere per quello che aveva combinato.
“Ehi, ma che succede?” chiese Ziva, vedendo da lontano l’accaduto.
McGee alzò la testa e sul suo volto era rigato dalle lacrime per il tanto ridere stava per mettersi a parlare quando ricevette uno sguardo di fuoco da parte del capo.
Decise che se voleva mantenersi in salute era meglio tacere.
Gibbs riprese le funzioni motorie dopo almeno un minuto, e si affrettò a seguire Tony.
Lo trovò in bagno, appoggiato al lavandino, con una faccia molto abbattuta (da cucciolo bastonato).
“Tony” lo chiamò dolcemente, ma non evitò al ragazzo un colpo quando se lo trovò dietro.
“Gibbs… mi spiace davvero per quello che ho detto prima… non succederà mai più” si difese retrocedendo fin quando non si trovò le spalle al muro, alzando entrambe le braccia per difendersi in caso di eventuale reazione brusca da parte del capo.
“Davvero Gibbs, scusami non avrei proprio dovuto” ritentò, ma Jethro continuava ad avvicinarsi, con una espressione che nulla lasciava intendere.
Ad una distanza di mezzo metro il ragazzo chiuse gli occhi ma successe l’unica cosa che non si sarebbe aspettato, Gibbs prese le sue mani e con delicatezza gliele abbassò, vi era un leggero sorriso sulle sue labbra.
“Anche io” sussurrò.
“Ma cap-…” iniziò Tony, con gli occhi spalancati.
“Non riesci a tenere chiusa la tua boccaccia neanche adesso?” chiese, ed ormai i loro occhi erano a pochissimi centimetri.

Ecco un'altra vignetta!!
Spero vi sia piaciuta, che ne dite??
Occhi a me:
|
|
|
|
|
|
V
Commentino please??
Tanto so che la leggete:-P
  
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > NCIS / Vai alla pagina dell'autore: LadyFedora