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Autore: PhantomDusclops92    22/04/2013    1 recensioni
Seguito della fanfic che ho tradotto qualche tempo fa. Qualche tempo dopo la storia originale, Scootaloo si rende conto che Rainbow Dash non è più in giro da tempo...
Genere: Dark, Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Fluttershy, Rainbow Dash, Rarity
Note: Traduzione | Avvertimenti: Contenuti forti
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Pattycakes Parte 2
Di Pegacorn Ondacob

“Okay, vediamo se stavolta la faccio giusta.”

Il Pegasus giallo aveva tritato l'erba scelta con mortaio e pestello, fino a ridurla in polvere. Mescolandone il contenuto con un qualche liquido, versò il tutto nell'alambicco. Diede il via alla distillazione accendendo il fornello, mentre gli altri flaconi e le serpentine aspettavano lo scorrere di gas e liquidi che si separavano e rimescolavano ripetutamente in una sinfonia chimica. Dopo qualche tempo il processo fu completo e il Pegasus giallo esaminò il contenuto dell'ultima provetta.

“Hmmm … il colore è leggermente diverso dal solito.”

Annusò il contenuto del bicchiere.

“Potente. Quasi... troppo potente. Diamine! È eccessivo per essere usato normalmente, ma… hmmm. Magari per una situazione speciale. Prima o poi dovrei ringraziare Twilight per il set da chimico e Zecora per la ricetta. Anzi no!...l'ho già fatto.”

Fluttershy ripensò ad altri due ricordi dal suo album. Di colpo sentì un rumore stropicciato dietro di lei.

“Cosa stai facendo, mammina?”

Fluttershy si girò per rendersi conto di avere Rainbow Dash mentalmente distrutta alle sue spalle. Indossava un pannolino, come ormai era sua abitudine. Non poteva fare altrimenti. Sembrava anche avere un sorriso da sempliciotta perennemente stampato in faccia. Fluttershy sorrise e andò dalla sua "bimba".

“Mamma sta lavorando a una nuova formula speciale, tesoruccio” disse.

“Quindi presto avrò un nuovo fratellino o sorellina?” chiese Rainbow Dash.

“Hmmm …forse. Ma mamma deve azzeccare la mistura giusta. Perché non te ne torni di là a giocare coi tuoi cubetti?”

“Okay, mammina.”

Fluttershy rimise il ciuccio in bocca a Rainbow Dash. Il Pegasus azzurro reagì positivamente al succhiare. Soddisfatta, tornò a giocare coi suoi giocattoli. La settimana passata era stata la migliore per Fluttershy per ora ed era decisa a far durare quel momento il più a lungo possibile.

“Oh, e stai lontana dallo scantinato. Mamma deve andare a pulire là dopo” richiamò Fluttershy.

Stava piovendo. Era cosa certa. Ma, per il piccolo Pegasus arancione chiamato Scootaloo, era l'ultima cosa a passarle per la testa Le ali della puledrina erano troppo piccole per permetterle di volare, ma bastavano e avanzavano come mezzo di proulsione quando andava sul suo monopattino. Nonostante il brutto tempo, scattò attraverso la pioggia col suo monopattino sulla strada verso il Giardino Dolcimele.. Le gocce di pioggia cascavano sul suo casco, creando una sorta di percussione naturale. Finalmente raggiunse la sua destinazione, una parte isolata della fattoria dove si trovava la casa sull'albero adibita a base delle Cutie Mark Crusaders. Dalle finestre si vedeva la luce accesa, per cui le altre due erano già arrivate..Parcheggiò il monopattino sotto l'albero, si tolse il casco, lo mise sopra al monopattino, salì la rmpa, si scrollò la pioggia di dosso ed entrò.

“Ciao, compagne!” disse Scootaloo.

“Heilà!” disse Apple Bloom, che stava richiudendo delle scatolette di cartone.

“Ciao, Scootaloo,” disse Sweetie Belle che stava scrivendo su dei fogli.

“Allora, cosa abbiamo pianificato oggi per guadagnare i nostri Cutie Mark?” chiese Scootaloo. “Cutie Mark Crusaders atleti del Triathlon? Cutie Mark Crusaders cacciatrici di tesori? Cutie Mark Crusaders esploratrici di dungeon?”

“Ci sono dei dungeon a Ponyville?” chiese Sweetie.

“Bè, magari ci sono dei tesori nascosti dentro ai dungeon,” suggerì Scootaloo. “Quindi dovremmo essere Cutie Mark Crusaders esploratrici di dungeon a caccia di tesori.”

“Ragazze, non credo proprio che ci siano dei dungeon a Ponyville,” disse Apple Bloom. “Comunque, abbiamo una cosa molto più importante da fare.”

“Perfetto!” disse Scootaloo. “Qual'è il piano allora??”

“Raccolta fondi,” rispose Apple Bloom.

“Cutie Mark Crusaders racco … aspetta, cosa?!” disse Scootaloo.

“Faremo soldi,” rispose Sweetie Belle. “Alcuni dei nostri tentativi di guadagnarci i Cutie Mark richiedono delle spese, così organizziamo una raccolta fondi che ci permetta di continuare a tentare di guadagnarli.”

“Abbiamo dei biscotti da vendere porta a porta. Pensiamo che sarebbe abbastanza chiedere due monete per ciascuna scatola,” disse Apple Bloom.

“Mi pare un'ottima idea,” disse Scootaloo dopo averci pensato su. “Aspetta, chi li ha fatti i biscotti? È stata Pinkie Pie?”

“Assolutamente no!” disse Apple Bloom. “Mia sorella ne ha fatti più del solito l'ultima volta, così mi ha dato il permesso di venderli. E prima che me lo chiedi, era ben sveglia quando li ha fatti, e sono buonissimi.”

“Benissimo!” disse Scootaloo.

Il Pegasus arancione guardò fuori dalla finestra, notando che stava ancora piovendo. Singhiozzò.

“È una vergogna che oggi che dobbiamo uscire il tempo sia così brutto,” si lamentò Scootaloo. “Se solo Rainbow Dash avesse ripulito il cielo oggi. Piuttosto, nessuno l'ha vista in giro di recente? Non c'è stata una bella giornata da una settimana ormai.”

“Mi sorprende che tu voglia vederla,” disse Sweetie Belle. “Non è una settimana fa che …?”

“Sì, quella cosa lì. Non voglio parlarne,” disse Scootaloo.

"Spiacente. Comunque, il fatto che piova da una settimana non significa per forza che Rainbow Dash non stia lavorando,” disse Apple Bloom. “D'altronde, la pioggia ci serve tanto quanto il sole. Altrimenti tutti questi meli non crescerebbero.”

“Sì... penso che tu abbia ragione. Quindi biscotti, eh?”

“Già, biscotti. Provane uno!!” disse Apple Bloom, dando Scootaloo un biscotto di mele e cannella.

“Mmmm. Davvero buoni,” disse Scootaloo mangiandone uno. “Di certo ci faranno guadagnare un mucchio di soldi!!”

E così le tre passarono il resto del pomeriggio a inscatolare biscotti e a progettare il percorso per guadagnare il più possibile.

Il giorno dopo il tempo era migliore, e così Scootaloo si ritrovò a vendere biscotti porta a porta, dato che il suo monopattino e le sue ali la rendevano la più veloce fra le Cutie Mark Crusaders. Apple Bloom e Sweetie Belle nel frattempo avevano allestito un chiosco in piazza per vendere altri biscotti. Ricordando cosa le accadd l'ultima volta che cercò di vendere qualcosa, Apple Bloom accettò con riluttanza di gestire le finanze mentre Sweetie Belle attirava i passanti per convincerli a comprare biscotti.

Scootaloo era conscia del fatto che la sua era la parte migliore dell'affare. La velocità del monopattino e il vento in faccia la facevano sentire più viva mentre trainava il carretto carico di biscotti. In ogni caso, continuava a non capire perché non aveva più avuto notizie di Rainbow Dash da tempo. Decidendo di lasciare la cosa da parte temporaneamente, si fermò alla sua prima tappa: L'Angolo Zuccherino. Prese un paio di scatole, si avvicinò alla porta e bussò.Un allegro pony rosa le rispose quasi subito.

“Heilà, Scootaloo!” disse Pinkie Pie.

“Ciao, Pinkie Pie,” disse Scootaloo. “Guarda, so che ti sembrerà strano dato che vivi in un negozio di dolci, ma ti interesserebbe comprare dei biscotti? Noi Cutie Mark Crusaders stiamo cercando di raccogliere fondi.”

“Biscotti? Adoro i biscotti! A che gusto sono?”

“Mela e cannella! Sono due monete la scatola.”

“Ne prendo una!” disse Pinkie Pie mentre andava a prendere i soldi, e tornò poco dopo con le due monete necessarie a comprare la scatola.

“Grazie mille, Pinkie Pie!” disse Scootaloo mettendo i soldi nel borsello. “Comunque, hai mica visto Rainbow Dash in giro per caso?”

“Rainbow Dash? No. Perché? È forse il mio turno per portare il latte?”

“Huh? Latte? Di che diamine stai parlando?”

Pinkie Pie sbattè le palpebre per qualche secondo, per poi rendersi conto di aver detto qualcosa di sbagliato.

“Scusa,” disse il pony rosa. “Ho avuto un momento da Pinkie. Mi conosci. A volte faccio e dico cose che nemmeno io capisco!”

Scootaloo sorrise facendo cenno di sì, non volendo discutere e sapendo fin troppo bene che Pinkie Pie spesso dice cose che la confondono.

“Bè, quando la vedi, dille che la sto cercando.”

“Oki Doki Loki!” disse Pinkie.

E con quello Scootaloo tornò al suo monopattino e andò per la sua via. Andò da porta a porta col suo monopattino e col carretto pieno di biscotti e molti dei pony a cui bussò ne comprarono almeno una scatola. Ad ogni fermata chiese anche se avevano visto Rainbow Dash in giro di recente, ma nessuno poteva risponderle.

Eventualmente arrivò alla muschiosa casa di Fluttershy e bussò alla porta. Dopo più o meno un minuto, il Pegasus giallo dai capelli rosa aprì e sorrise alla vista di Scootaloo.

“Oh! Ciao, Scootaloo. Cosa posso fare per te?”

“Vendo biscotti per raccogliere fondi per le Cutie Mark Crusaders. Due monete la confezione. Vorresti comprarne una?”

“Certamente! Aspettami qui, sarò di ritorno presto.”

E Fluttershy scomparve dalla vista per andare a prendere i soldi. Scootaloo aspettò con impazienza davanti alla porta, sbirciando dentro di tanto in tanto. Notò una pentola sul fuoco con un biberon dentro. Presto Fluttershy ritornò e diede due monete alla puledrina. Scootaloo sorrise e diede a Fluttershy una scatola di biscotti mela e cannella in cambio.

“Grazie mille, Fluttershy,” disse Scootaloo. “Ascolta, so che sei una buona amica di Rainbow Dash. Hai idea di dove sia finita?”

“Rainbow Dash? No, mi spiace. Non la vedo da un pezzo,” disse Fluttershy girando gli occhi. “Ma c'è bel tempo, quindi sarà a lavorare.”

“Sì... lo immagino. Comunque, come mai c'è un biberon sul fornello?”

“Quello? Sto facendo la babysitter. Comunque, grazie tante per i biscotti. Buona fortuna con la raccolta fondi!"

“Grazie, Fluttershy. Ci si vede!”

E così Scootaloo balzò di nuovo sul suo monopattino e andò a vendere altri biscotti. Più tardi si reincontrò con Apple Bloom e Sweetie Belle alla clubhouse. Fra tutte e tre avevano guadagnato un bel po' di soldi, cosa che le eccitò molto, Ma dentro di sè Scootaloo era preoccupata. Comunque, quel giorno c'era molto sole, quindi pensò che Rainbow Dash fosse a lavorare, anche se non l'aveva vista tutto il giorno.

 

  
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