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Autore: telesette    23/04/2013    0 recensioni
[College]
Il capitano Salice entrò nell'ufficio di Madison, scattando immediatamente sull'attenti, e rimase presso la soglia in attesa di ordini.
Il colonnello, malgrado la sua serenità d'animo proverbiale, pareva stranamente inquieto. Aveva fatto chiamare Salice per una questione molto importante e delicata, tanto da temere addirittura che attraverso i muri potesse trapelare qualcosa circa i dettagli. Salice attese pazientemente che il suo superiore lo mettesse a parte della situazione, onde poter agire immediatamente, tuttavia Madison continuò a cincischiare coi pollici sulla scrivania per due minuti buoni...
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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College è una serie televisiva italiana, tratta da un film omonimo degli anni '80, andata in onda il martedì alle 20:30 su Italia 1 a partire dal 6 marzo al 5 giugno 1990 per un totale di 14 episodi. Le puntate della serie vennero dirette da Lorenzo Castellano e Federico Moccia ( ebbene sì, incredibile ma vero, all'epoca costui era ANCHE capace di tirare fuori delle storie decenti ), figli dei registi Castellano e Pipolo che furono i registi del film originale del 1984. Le musiche sono curate da un altro figlio d'arte: Claudio Simonetti. 
La protagonista ( Arianna Silvestri ) e già interprete anche nel film è la bellissima Federica Moro, Miss Italia nel 1982; mentre la sua controparte maschile, nonché fidanzato ( Marco Poggi ), è l'allora giovane e ultrabelloccio Keith Van Hoven che sostituisce ( con grande gioia del pubblico femminile ) l'interprete simpatico ma un po' meno "attraente" del film, ossìa il francese Christian Vadim. 
La vicenda ha come teatro un collegio rigorosamente femminile, il Victoria's College, che si trova situato nei pressi di una Accademia Navale nel cuore della Toscana. Tra un compito da fare ed un esercizio da svolgere, cadetti e collegiali si incontrano e si "scontrano", in un susseguirsi di: intrecci amorosi e scene comiche memorabili ( chiaramente ispirate alla serie americana di film Scuola di Polizia, cui sono tratte anche le caratterizzazioni di alcuni personaggi ). La serie è ancora oggi nota al pubblico italiano, ovviamente nel settore dei "cult" televisivi d'epoca, per la grande semplicità umoristica delle situazioni e dei personaggi ai limiti dell'assurdo. 
Oltre al mattatore e alla mattatrice di punta, "coppia" prediletta del telefilm, nel cast vanno anche certamente ricordati: il Colonnello Armando Madison ( memorabile George Hilton ), il piccoletto e tignoso Capitano Salice ( intramontabile Roberto Della Casa ), il viscido e leccapiedi Capocamerata Emilio Baldani ( Fabio Ferrari ), l'ingenuo e palestrato Pietro Rocco "Roccia" ( Nico Davenia ), l'affascinante italo-spagnolo rubacuori Diego Sanchez ( Gérard Bonn ), l'accanito giocatore d'azzardo Paul Dupont ( Daniele Giarratana ), il paffuto e simpatico cuore tenero Carletto Staccioli ( Fabrizio Bracconeri ), la direttrice del college zitella e perennemente innamorata del colonnello Marisa Ricci ( divertentissima interpretazione di Anna Teresa Rossini ), la severissima e tirannica con tanto di frustino per cavalli Prof.ssa Muller ( magistralmente interpretata da Ann Margaret Hughes ), l'intellettuale con occhiali e una "matematica" cotta per Diego Cinzia Bernardini ( Raffaella Monti ), l'aristocratica e smorfiosa Beatrice Barbieri ( Lara Wendel ), la biondina sportiva ed energica Vally Chiaro ( Jessi Calzà ), la rossa sensuale e procace Samantha ( Cristina Giani ), e poi ancora il barista Marcello ( alias Stefano Masciarelli ), la banda motorizzata dei Mangosi teppisti non molto svegli, e i due poliziotti Al e Slim con tanto di cane al seguito di nome Sherlock e quasi altrettanto intelligenti.

clicca qui per vedere la sigla del telefilm: 
http://www.youtube.com/watch?v=IFl5REbZif8

CHI mi conosce avrà già capito cosa voglio fare...
xDxDxD
^__^ Ed è solo l'inizio!

Colonnelli si nasce

- Comandi, Colonnello!

Il capitano Salice entrò nell'ufficio di Madison, scattando immediatamente sull'attenti, e rimase presso la soglia in attesa di ordini. 
Il colonnello, malgrado la sua serenità d'animo proverbiale, pareva stranamente inquieto. Aveva fatto chiamare Salice per una questione molto importante e delicata, tanto da temere addirittura che attraverso i muri potesse trapelare qualcosa circa i dettagli. Salice attese pazientemente che il suo superiore lo mettesse a parte della situazione, onde poter agire immediatamente, tuttavia Madison continuò a cincischiare coi pollici sulla scrivania per due minuti buoni.

- Colonnello - ripeté Salice, senza ovviamente alzare il tono della voce.

Madison prese a guardare distratto verso la finestra, pungolandosi le labbra con gli indici congiunti delle mani, e di nuovo non degnò Salice della benché minima risposta. 
Salice deglutì. 
Alzare la voce verso un alto ufficiale, sia pure per esasperazione, poteva comportargli un severo richiamo per mancato rispetto delle gerarchìe. Cosicché il poverino tentò di attirare l'attenzione dell'altro con tutti i modi che conosceva: leggeri colpetti di tosse, battere i tacchi delle scarpe l'uno contro l'altro, picchiettando appena il dito contro lo stipite della porta aperta... 
Niente. 
Ad un tratto Madison voltò il capo distrattamente e, solo in quel momento, parve accorgersi della presenza di Salice nel suo ufficio.

- Colonnello, ai suoi ordini - disse ancora Salice. 
- Riposo Capitano, riposo - rispose Madison, levando la mano con noncuranza. - L'ho fatta chiamare per una questione di importanza vitale! 
- Non riguarderà gli allievi, spero? - chiese Salice preoccupato. 
- No, no assolutamente - lo tranquillizzò Madison con un mezzo sorriso. - Più che altro è un problema strategico, confidenziale, qualcosa che non deve assolutamente trapelare fuori da queste mura... Mi spiego? 
- Colonnello, le garantisco la massima riservatezza - aggiunse Salice con tono quasi offeso. - Ha la mia parola! 
- Bene, il fatto è che...

Come Madison fece per alzarsi, la schiena curva e il sedere mezzo sollevato dalla poltrona, improvvisamente cambiò espressione. 
Il suo sguardo sembrava quello di uno appena colto da un attacco violentissimo di dissenterìa. 
Salice era fermo e in attesa di ordini da diversi minuti ormai ma, poiché il Colonnello esitava, cominciava giusto a spazientirsi. 
Madison riadagiò piano le terga ove prima poggiavano e, tenendo le mani bene in vista sulla scrivania, si sforzò di rivolgere a Salice uno dei suoi smaglianti sorrisi da uomo tanto sicuro di sé.

- Come le stavo dicendo appunto, Salice - esclamò. - La questione riguarda i più alti vertici di comando: per questo ritengo più opportuno convocare il Consiglio di Stato Maggiore, con il quale discuterò "personalmente" i dettagli dell'operazione!

Salice sbarrò gli occhi.

- Ma... Ma allora, mi scusi Colonnello... Ma io che... 
- Ah beh, certo - aggiunse in fretta l'altro, cercando evidentemente un modo per toglierselo dai piedi. - Lei, caro Salice, è sempre così solerte, attivo, energico; un punto di riferimento per tutti, mi compiaccio! 
- Grazie, Colonnello - sorrise Salice imbarazzato. 
- Volevo solo verificare la sua disponibilità, semmai dovessimo fronteggiare una situazione di emergenza come in questo caso, ma al momento ritengo di aver appena trovato il modo di gestire brillantemente la situazione! 
- Ah, non che ci fossero dubbi, Colonnello! 
- Già, appunto - tagliò corto Madison. - Grazie Salice, adesso vada pure! 
- Non... Non ha bisogno d'altro, signore! 
- No, no nulla... Può andare! 
- Devo tenere la squadra a disposizione, pronta in caso alla manovra? 
- No, non è necessario, gliel'ho detto... Vada!

Senza ovviamente nascondere la forte perplessità, Salice fece dunque per uscire dall'ufficio.

- Allora io... vado? 
- Vada - rispose Madison, mostrando il sorriso bianchissimo di tutti e trentadue denti. 
- Non... Non deve comunicarmi nient'altro? 
- No, vada! 
- E' tutto a posto così, non... non devo fare nient'altro? 
- Vada - sorrise ancora Madison, in maniera molto più forzata. 
- Beh, allora io... vado! 
- Vada !!!

Lo scatto spazientito di Madison dissipò in un attimo gli ultimi dubbi di Salice. 
Il capitano schizzò sull'attenti e, dopo aver salutato convenientemente il suo superiore, uscì dall'ufficio e si chiuse la porta dietro le spalle. 
Madison attese ancora qualche secondo e, non appena fu certo che si fosse allontanato, scostò leggermente il fondoschiena e trasse da sotto di sé uno degli Albi Classici Disney della sua collezione. Se non avesse fatto per alzarsi nel salutare Salice, non si sarebbe certo accorto di esservici seduto sopra e avrebbe continuato a cercarlo inutilmente per ore... oltretutto coinvolgendo il capitano e la sua squadra in una ricerca a dir poco imbarazzante.

- Dunque, dov'ero rimasto? - mormorò il colonnello, sfogliando rapidamente le pagine. - Ah, eccolo qua: Topolino analizza la situazione e, con grande intuito, ritrova la refurtiva nell'unico posto ove poteva essere nascosta... Eh, che mago!

Foto

FINE

   
 
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