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Autore: LiliLiu    11/11/2007    9 recensioni
Perché domani non ci sei... Perché domani c'è solo domani... Quando pensi che tutto vada male e la tua vita non sarà più la stessa...bè, forse hai ragione. Ma è vero che il destino dà sempre una seconda possibilità? Se ci credi... Misty tornata a casa si chiede "cosa succederà domani". *Oddioo che introduzione ridicola e banale! Vi prego non basatevi su questa per decidere se leggere o no, calcolate che sono le undici che per me sono davvero come le 4 di notte...sclero! E' una cosa corta e semplice, in fondo. Scritta in poche ore...spero non si noti e...spero vi piaccia! ^^ Liu*
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Domani




Cosa mi aspetto dal domani

il sole in faccia no
ma in fondo io ci spero ancora
che tu ci sia nel mio domani…

Misty chiuse gli occhi stringendo ancora di più le ginocchia al petto, e abbassò la testa con un piccolo, lieve sospiro. E fu appena li chiuse che si rese conto, davvero, di essere lì. A casa. Dopo tanto tempo. Vedendo scorrerle dentro tante immagini, come un film, di quella che era stata la sua vita, si accorse davvero che ora non ci sarebbe stato più nulla, nulla di tutto quello che ancora ricordava nitidamente, e che fino ad un giorno di prima era la sua quotidianità. Ed ora, già la doveva ricordare con nostalgia.
Pensò che non era giusto.

E pensò che se quella che vedeva mentre le lacrime le appannavano gli occhi
era stata la sua vita, quella che si apprestava a vivere non era più sua. Non era neanche più vita. Perchè ormai vivere aveva un significato diverso per lei.

Pensò che quella
non era casa sua, che quello non era il suo letto, nulla di tutto ciò che ora aveva intorno le apparteneva, ormai. Ormai non più.
Pensò che era inutile anche solo provare a convincersi che quella era la sua nuova realtà, o meglio la sua vecchia realtà, che le sembrava così naturale prima che tutto incominciasse. Perché un giorno aveva pescato un ragazzino stupido e egocentrico da un fiume e quel giorno tutto aveva avuto inizio, e da quel giorno nulla era stato più lo stesso, e per colpa di quel giorno forse lei non avrebbe più vissuto se non in quel modo, con quel ragazzo, quella vita. Pensò che in quel momento neanche lo sapeva. E se lo avesse saputo non si sarebbe neanche posta il problema, perché non se ne sarebbe mai accorta. Finché non aveva ricevuto quella telefonata.

Pensò che solo due giorni prima nemmeno sospettava che due giorni dopo sarebbe stata rannicchiata sul letto a pensare che nemmeno sospettava... Ma ora ci stava. Ora era tutto diverso. E ora si chiedeva cosa sarebbe successo
domani.
E dopo un po' -per la verità dopo molte lacrime e pessimismo- si disse che ci voleva credere.
 
«Il nostro incontro non è stato un caso. ...Non posso credere sia stato un caso incontrare te in mezzo a tanta gente»
...
«Tu credi che ci rivedremo?»
«Sì, certo. Te lo prometto»

Mentre quei momenti le tornavano vividi, e forse un po' dolorosi, alla mente, pensò che sì, ci voleva credere. Si rese conto che
ci credeva.

«Era destino che noi due ci incontrassimo e diventassimo amici»


Sì. Era destino.
Non sapeva cosa sarebbe successo il giorno dopo. Sarebbe stata triste per chissà quanto. E forse ancora per più tempo avrebbe vissuto come una parentesi quella che ormai era la sua normale esistenza. Ma forse non lo sarebbe mai stata. Forse era solo una parentesi. Perché forse il destino le avrebbe dato una seconda possibilità. La possibilità di vederli ancora e di lamentarsi, sbraitare, di tirare le orecchie a Brock e ridacchiare mentre lui ci provava con qualche infermiera Joy, e di godersi su un prato i banchetti deliziosi che solo lui sapeva preparare. Di combattere incontri e di guardare Ash che combatteva. Di litigare con Ash. Di chiacchierare con Ash. Di ridere, scherzare o semplicemente camminare in silenzio con Ash. Di odiare, prendere in giro ed adorare Ash. Tutto quello che avevano passato era stato troppo per svanire così.

Aveva bisogno
di un'altra possibilità, per chiedersi cosa provava per Ash e rispondersi quello che ormai sapeva da tempo. Ma stavolta non lo avrebbe lasciato scappare, e non sarebbe scappata.
Perciò lo avrebbe rincontrato. Sì. Lo credeva davvero.

Cosa mi aspetto dal domani
il sole in faccia no
ma in fondo io ci spero ancora
che tu ci sia nel mio domani
e se ti incontrerò
spero di sfiorare le tue mani...

E nel frattempo... Avrebbe aspettato. Soffrendo, piangendo, facendo la vittima e facendosi consolare. Cercando comunque di prendere qualcosa da quel domani, anche se sarebbe stato vuoto senza di lui.


Perché domani non ci sei,

perché domani non c'è "noi",
perché domani c'è solo domani, domani

Ma, prima o poi, avrebbe avuto la ricompensa per la sua attesa.

... O no?
Ash non la amava. Ne era (quasi) certa.
Perché avrebbe dovuto amarla? Forse...forse, le diceva una vocina dentro la testa, forse per i motivi per cui tu ami lui.
E cioè, nessun motivo? si rispondeva.
Nessun motivo. Per quello che è. Perché lo ami e non ci puoi fare niente, non puoi smettere e non vuoi smettere.

E cosa dire di noi
forse che in fondo
non m'importa se tu mi vuoi
cosa mi aspetto dal domani
bè credo che
sia giusto dirti che
non voglio niente senza te

Forse era così. Forse un giorno avrebbe capito e chissà, magari sarebbe anche stato contento.
E un giorno sarebbero potuti tornare ai vecchi tempi, insieme.
Una lacrima solitaria più calda delle altre le solcò la guancia quando si rese conto di aver guardato alla sua vita di pochi giorni prima come ai "vecchi tempi".
E altre ancora più calde quando si rese conto che era così.

Quelli con Ash e Brock erano già i bei, vecchi tempi, e lei poteva solo piangere di impotenza e ricordarli. Per ora.

Tra le lacrime le sarebbe spuntato un sorriso, perché quelli erano ricordi felici e il fatto che fossero andati non li rendeva, anche se più dolorosi, meno belli.

Un giorno, avrebbe potuto parlare con loro, i suoi amici più cari, di quei ricordi.

Un giorno avrebbe detto ad Ash quello che provava per lui.
Quel giorno, lui sarebbe stato forse abbastanza maturo per capire. Forse, perché avrebbe comunque conservato quell'ingenuità che in fondo lei amava.
Ma in ogni caso, quel giorno sarebbe venuto.
E quel giorno sarebbe stato un giorno migliore.

Se mi vuoi
domani sarà
un giorno migliore vedrai

Un giorno migliore, pensò, stringendo ancora le gambe, ed asciugandosi gli occhi col dorso della mano.
E dopo quel giorno, giurò a se stessa, nulla sarebbe più cambiato.
Mai più.
Per sempre.

E quello sarebbe stato un giorno migliore.









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Ciao a tutti! Ecco qui... Non so se definirlo un "lavoro serio", so che è uno dei più sentiti (un po' autobiografico...^^)
E la prima fic (se si può definire così) sui pokemon che pubblico in questo sito.  
Le canzoni sono "Un giorno migliore" dei Lunapop, che mi fa sempre piangere, e c'è anche una frase di "Domani" degli Articolo, perché ci stava bene! Infatti non sapevo che titolo dare alla fic, poi ho optato per Domani non so neanche bene perché, ma mi ci piaceva di più.
Bè concludo dicendo W Misty ci manchiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! <--- davveeeero detto da una che non ha praticamente più seguito la serie da quando non c'è più e odia tutte le protagoniste femminili che non sono lei! ^^
Non so in quanti leggerete, apprezzerete o odierete quello che ho scritto...spero che vogliate farmelo sapere, qualsiasi tipo di commento è ben accetto!
        Un bacione, Liu
  
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