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Autore: Anaire_Celebrindal    23/04/2013    2 recensioni
Il signore delle acque ha sussurrato all'orecchio di Turgon, figlio di Fingolfin, rivelandogli in sogno la posizione di una valle segreta...
...Cosa può mai vedere uno degli Alti Elfi nel luogo dove sorgerà la Città Nascosta?
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Piccola Flashfic sulla Prima Era creata in un momento di follia (???). Penso che dall'introduzione abbiate capito di chi si parla... spero vi piaccia!



 -Alzati. Voglio mostrarti una cosa- disse.
L’elfo sollevò lo sguardo dal suolo dov’era inginocchiato, per indirizzarlo negli occhi del suo interlocutore. Scintillavano come non mai, accesi da una fiamma che nessuno aveva mai scorto, animati da una speranza e un’euforia a lui sconosciute.
 -Non hai sentito? Alzati- ripeté egli.
L’elfo trasalì e sollevò le ginocchia da terra, rizzandosi in piedi davanti al suo signore.
 -Volete mostrarmi una cosa?- chiese, quasi non riuscendo a credere alle parole dell’altro
 -Proprio così. Vieni con me.-
 
 
***
 
 
 -Mio signore... dove andiamo?-
 -Un altro po’ di pazienza, Ecthelion.-
L’elfo si chinò in avanti per attraversare la stretta galleria. Era parecchio buio, lì dentro, ma essi portavano una lampada fëanoriana, che illuminava il passaggio con un chiarore azzurrino e lucente.
Giunsero infine alla fine del passaggio. L’elfo che conduceva Ecthelion si fece da parte, invitandolo ad avvicinarsi con un largo sorriso.
Sempre più perplesso, Ecthelion si ritrovò in un’ampia valle.
Si guardò intorno, mentre i picchi innevati di una cerchia di montagne lo accecavano, scintillanti alla luce del sole.
Un’aquila in volo attraversò il suo campo visivo, come a volerlo tagliare in due, e atterrò in cima al colle di sasso che svettava al centro della verde pianura, al pari di un gioiello incastonato nella valle.
 -è bella, vero?-
Ecthelion annuì. Non aveva mai visto Turgon tanto entusiasta.
 -Il signore delle acque me l’ha mostrata- continuò l’elfo -non è meravigliosa?-
Lo sguardo di Turgon si perse in mezzo all’erba ondeggiante al vento; i suoi occhi vagavano in una realtà lontana, in tempi felici e incorrotti dall’ombra dei nemico.
 -Cosa pensate di farne, mio signore?-
Turgon rise limpidamente, facendo viaggiare il campo visivo tutt’intorno alla valle.
 -Tu cosa pensi?- chiese a Ecthelion.
L’elfo non rispose. Guardava anch’egli la valle.
 -Voi cosa desiderate?-
Questa volta Turgon sospirò. La contentezza e l’emozione che un attimo prima gli illuminava lo sguardo si tramutò in rimpianto e nostalgia.
 -Pensavo a una rocca a immagine di Tirion, la bianca- sussurrò l’elfo -una città nascosta tra queste montagne, celata agli occhi di Morgoth- si arrestò, mentre a queste parole la sua voce mutava, per farsi più misurata -l’ultimo baluardo degli elfi a resistere all’approssimarsi dell’ombra. L’ultima speranza portata dalla luce del Paese Beato.-
Ecthelion tacque, aspettando che Turgon continuasse, ma egli non parlò più.
 -Penso che sia una bellissima idea- rispose allora Ecthelion.
Un’aquila stridette, quasi per conferma: il verso riecheggiò tra le montagne come un rintocco di campane, solenne al pari di una promessa divina. 



Accettasi recensioni, anche negative! 
Vi ringrazio in anticipo,
un bacio

Anairë
   
 
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