Storie originali > Romantico
Segui la storia  |      
Autore: Daisy Lover    24/04/2013    1 recensioni
tLa legenda delle sirene è sbagliata. Non sono i loro canti ad ammaliare gli uomini, ma la loro bellezza.
Una storia di due uomini che incontrano una sirena.
Chi si innamorerà e di chi?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mike e Luke stavano navigando per mare, come ogni domenica mattina, per pescare dei bei ed enormi pesci da mangiare. Dopo due ore erano stanchi e si fermarono un po’ per riposarsi. Fino ad ora avevano pescato tre pesci di grandi dimensioni. Mike non vedeva l’ora di tornare a casa dalla sua famiglia per potersi vantare con sua moglie e sua figlia.
Lui amava la sua bambina, come sua moglie, aveva sei anni, era dolce, calma, con i capelli corvini e gli occhi azzurri. Mike si vantava sempre che assomigliava alla madre. Annie, sua moglie, e lui si erano sposati giovani, all’età di venti anni. Erano amici d’infanzia e dopo che avevano scoperto di amarsi, non si erano più lasciati.
Luke li invidiava un po’. Non si era mai sposato né fidanzato, anzi, non si era mai innamorato. Era un bel ragazzo: capelli neri e gli occhi verdi, magro, muscoloso.
Luke e Mike si erano conosciuti all’università di ingegneria, erano molto amici e avevano tutti e due trenta anni.
<< Torniamo? >> domandò Luke.
Mike annuì.
Si erano allontanati molto dal porto in cui armeggiavano le barche. Ci volevano circa un’ora per tornare indietro.
Ed era brutto tempo, come ogni mattina d’inverno.
Mentre navigavano per tornare a casa incontrarono una tempesta.
Non era la prima volta, quindi non si preoccuparono granché.
Purtroppo non andò bene.
La loro barca incontrò un piccolo vortice marino e si catapultò.
E Mike e Luke caddero in mare.
La pioggia scrosciava più forte di prima, e il vento si fece più alto. Non si riusciva a vedere niente. E il piccolo vortice diventò enorme e risucchiò persino la barca, facendola scomparire nelle più profondi acque.
Il primo che riemerse fu Luke.
<< Mike! >> gridò al mare.
Si guardò attorno per cercarlo, ma non riusciva a vedere oltre il suo naso. Incominciò a nuotare per cercarlo, tastò ogni  centimetro del mare, ma non riusciva a scorgerlo.
Aveva molta paura, pensava che non sarebbe riuscito a trovarlo. Aveva paura che sarebbe tornato solo lui a casa e che la moglie, e la piccola figlia Aliace, sarebbero scoppiate a piangere. Non voleva farle soffrire, specialmente ad Aliace.
Luke adorava giocare con Aliace, e molto spesso quella bambina senza peli sulla lingua, lo aveva aiutato. Luke era un architetto, e ogni volta che gli veniva commissionata una nuova casa da costruire, si faceva aiutare da Alice.
“I bambini creano il futuro con la loro fervida immaginazione.”, si ripeteva sempre.
Luke decise di entrare in mare, per cercare Mike. Andò sul fondo ma era troppo sporco, troppo scuro, per riuscire a scorgere un uomo.
A mano a mano si sentì sempre più debole, ma non voleva abbandonare il suo amico al suo destino. Non gli importava di rimanere vivo, l’importante era Mike, e la sua famiglia.
Così perse i sensi e svenne.
In quel momento apparse una sirena, una bellissima donna con gli occhi azzurri come il mare, e i capelli rossi.
 
“Si narra che le sirene ammaliavano con i loro canti melodiosi i marinai, e li trasportano nella loro isola per ucciderli.”
 
Ma Mike e Luke non avevano sentito nessun canto.
 
“Era la leggenda ad essere sbagliata.”
 
 
La sirena li portò in una piccola grotta, molto lontana dalla città in cui vivevano e anche dalla tempesta.
Li trasportò, con la poca forza che teneva, sulla riva di quella grotta.
Lei aveva salvato quegli uomini. E non era la prima volta.
 
“Anni orsono che le sirene salvano gli uomini con i loro canti. Non li ammaliavano, ma li salvavano.
Ogni qualvolta che c’era una tempesta, le sirene avevano il potere, con il loro canto, di creare una sfera attorno ad essi per poterli salvare. Ma non molti uomini riuscivano a sopravvivere, e i restanti, abbagliati dalla bellezza delle sirene, decidevano di rimanere con loro.
Infatti la loro pecca era proprio quella: le sirene erano di una bellezza sconvolgente, straordinaria, unica.
Gli uomini venivano ammaliati dalla loro bellezza, non dal loro canto.”

 
 
Passarono ore prima che i due uomini si risvegliarono. Mike fu il primo, aprì gli occhi e si guardò attorno.
Il primo pensiero furono la moglie e la figlia, ma appena vide la sirena, seduta sulla riva, con la pinna nell’acqua, incominciò a balbettare.
Balbettava di come era bella, di come si era innamorato, diceva cose senza un senso logico.
Aveva avuto la stessa reazione quando confessò i propri sentimenti ad Annie.
Infatti Mike si era appena innamorato di quella bellissima sirena e non poteva farci niente, la sua bellezza lo aveva ammaliato.
E quel balbettio svegliò Luke, che appena vide la sirena si alzò di scatto sconvolto e cercò qualcosa per difendersi da quel mostro. Lui non rimase ammaliato dalla sua bellezza, in fondo non si era mai innamorato ed era sicuro che non si sarebbe mai innamorato.
Era la sua sicurezza a difenderlo dalla bellezza della sirena.
Lui pensava che fosse un essere sovrannaturale che volesse mangiarli, che volesse fare del male a loro.
Ma appena vide l’amico che balbettava non per lo stupore, ma perché si era innamorato decise di dargli un pugno per poterlo risvegliare.
La sirena si mise a ridere vedendo quella scena, e la sua risata era squillante, rilassata, dolce.
Non aveva mai visto una scena così buffa.
<< Mike! >> gridò Luke.
Mike si girò verso di lui e balbettò << è bellissima! >>
Luke gli tirò un altro pugno e alzando un sopracciglio disse << ed Annie e Aliance? >>
<< Voglio lei ora! >> balbettò in risposta all’amico.
<< È rimasto abbagliato dalla mia bellezza, non si ricorda di nessun altra donna. >> disse la sirena.
La sua voce era come un dolce canto.
<< Ma tu chi cazzo di essere sei?! >> gridò spaventato Luke appena vide la pinna della sirena muoversi.
<< Una sirena… >>
<< Quelle fottute sirene non esistono! >>
Luke tendeva ad essere volgare quando era spaventato.
<< Esistono Luke. >>
Rimase sorpreso dal fatto che conosceva il suo nome.
 
“Le sirene avevano il potere di leggere nella mente e ad assecondare ogni pensiero dell’uomo che salvavano.”
 
<< Si, lo so, è difficile da credere, ma sono una sirena … e tu non sei abbagliato da me. >>
La sirena era sorpresa: nessun uomo fin ad allora era riuscito a sfuggire alla sua bellezza.
<< Cosa? >> chiese Luke.
La sirena incominciò a cantare: il suono era dolce e malinconico.
Cantò il mito delle sirene, la sua tradizione, e le gesta valorose delle sue antecedenti.
Era l’unica sirena che viveva lì, le altre se n’erano andate.
 
“La sua tradizione canta che le sirene sono immortali, eterne. Una sirena nasce ogni mille anni, e che poi viene destinata ad un determinato luogo alla scopo di difendere gli uomini per l’eternità. Finché non vengono rimpiazzate da altre sirene.”
 
Luke era sempre più sorpreso, e anche spaventato.
<< Ma Annie e Aliance sono le uniche donne che Mike può amare! >> ringhiò.
<< Allora dovrai fargli ricordare del suo amore per loro. >> disse lei.
<< Come? >>
<< Con la pazienza, con l’amore, se le ama davvero se le ricorderà. >>
Era furioso con Mike, con la sirena e con la tempesta che li aveva portati in quella grotta.
Mike continuava a balbettare e arrossiva ogni volta che la sirena gli sorrideva.
<< Vattene che ci disturbi! >> gridò Luke alla sirena.
E la sirena se ne andò in acqua.
Rimasti soli Luke tirò un altro pugno in faccia a Mike e gridò furioso << tu puoi amare solo Annie e Aliace! >>










-----------------------------------------------------------------------------------

Salve, sono Mery K. e spero che questa storia vi piacerà ^-^

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Daisy Lover