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Autore: Ria-chan    24/04/2013    3 recensioni
La prima volta che ha rivisto EunHyuk, dopo 6 lunghi mesi, Yesung ha riso.
Non si aspettava di trovarlo lì, o almeno, non in quel modo.
Ed è la prima volta che pensa che forse la vita, a volte, sa essere anche più strana di lui.
Guarda allora per qualche attimo il ragazzino non molto lontano da lui e sente il cuore esplodergli in petto.
Non esplodere di gioia, solo… esplodere. Senza sensazione alcuna. Un botto, tutto qui.
Pensa che non dovrebbe rischiare.
Che 6 mesi sono stati già troppi da affrontare e che non vuole ricaderci ancora.
Si gira.
Gli volta le spalle.
5 giorni.
Massimo 5 giorni prima di perdersi ed impazzire di nuovo.
5 giorni sono troppi, per innamorarsi ancora di quel ragazzino, e Yesung lo sa, ma possono anche andar bene se lui riesce a tener duro.
Vuole mettersi alla prova, forse.
Vuole riavere per un po’ il suo EunHyukie.
Sì, vuole provare.
Ma non oggi.
Domani.
Così Yesung va’ via appena la prima volta dopo averlo rivisto: non si avvicina, non gli parla e non fa nulla.
Va’ solo via.
Dandosi il tempo di 5 giorni per ri-iniziare tutto d’accapo e poi dirgli addio.
Genere: Generale, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Eunhyuk, Yesung
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Hooola :D
Scusate se non riuscirò ad impaginare bene -sai che dramma XD- ma non sono a casa mia, col mio pc, e quindi non ho la libertà di utilizzarlo come vorrei XD Ma vabè... vediamo di accontentarci.
Scavando tra le vecchie storie non pubblicate ho trovat- o meglio, la mia amica, ha trovato- questo vecchissimo orrore XD
Non so neanche perché mi stia obbligando a pubblicarlo -.-' ma ormai ci siamo e quindi... beh, spero sia contenta ora che mi arriveranno pomodori e lattughe contro TT__TT
Vabbè...
E' una YeHyuk
Sappiatelo.
E' stato il mio primo tentativo -molto OOC credo (ed io non amo l'OOC quindi vorrei picchiarmi da sola xD) su questa coppia che adoro follemente. Essendo i miei due bias, poi, vederli insieme mi piace tantissimo *w* (EunHae e YeWook forevaaa XD ma... ma loro mi piacciono tanto insieme *w* guardateli... *si incanta sulla giffina*) 
Oh beh, i tentativi non sono finiti su di loro e ne leggerete presto altri XD ma saranno di gran lunga più decenti, ve lo assicuro -.-'
Ok... detto questo... che altro manca?
Oh, già! La storia, per me, è completamente NON SENSE!! La mia -stupiderrima- Pagnotta dice no -.-' Ma non c'è da fidarsi -.-'
Lascio a voi decidere se lo sia o meno, quanto schifo faccia e quanto, alla fine, avrete voglia di picchiarmi XD
Beh, mi dileguo.
Ho una persona -che mi ha costretto a pubblicare st'orrore- da picchiare *w*
A presto :*
Ps.
Nella storia, Hyuk e Yeyè erano così, almeno nel mio immaginario. 


5 giorni per dirsi addio

 

La vita sarebbe impossibile se ricordassimo. Tutto sta a scegliere quello che si deve dimenticare.
Maurice Martin du Gard, Petite Suite De Maximes Et De Caractères, 1944
 

 
6 mesi.
Lunghi. Troppo.
6 mesi dall’ultima volta che Yesung aveva visto EunHyuk.
6 mesi dalla loro ultima chiacchierata. Dal loro ultimo abbraccio.
6 mesi dopo l’ addio.
Solo 6 mesi che per Yesung erano passati come una sferzata di gelido vento, trascinandolo con sé come una foglia ormai morta, separata dal suo albero.
E la questione allora non era stata dimenticare EunHyuk -non si dimentica, non per chi ha il coraggio di ricordare- ma era stata continuare la sua vita, in qualche modo.
Ed in 2 mesi aveva in parte raggiunto un suo equilibro, un suo filo sospeso nel cielo su cui camminare con un ombrello aperto nella mano e l’altra sporta in fuori, per aiutarsi, come un aeroplano che cerca di riprendere quota.
Aveva così recuperato un nuovo leggero sorriso, ombra di quello “vecchio”.
Anche un po’ di appetito, dopo aver perso tanti chili quanti non credeva neanche di possederne.
E, addirittura, un pizzico della sua “simpatica stranezza” che tutti gli riconoscevano, dopo mesi e mesi di anonimato dell’anima.
2 mesi per iniziare ad accantonare.
Non dimenticare. Solo… Accantonare. Ricordare solo con il cuore e, non più, con la mente.
E poi, in un solo attimo, tutto era stato vano.
….
Era sempre stato un tipo un po’ strano, lui, ma che la vita lo fosse più di lui Yesung iniziava a pensarlo solo adesso.
 



0 – primo incontro
La prima volta che ha rivisto EunHyuk, dopo 6 lunghi mesi, Yesung ha riso.
Ed èla prima volta che ha riso in quel modo così spontaneo dopo lo stesso lasso di tempo.
E non solo.
E’ stata anche la prima volta che, dopo 6 lunghi mesi, Yesung ha deciso di attraversare la città per raggiungere quel piccolo angolo di terra verde dove gli hanno detto di andare se avesse voluto parlare con il minore.
Ed ora che così ha fatto, è la prima volta che rivede il suo splendido viso un po’ da bambino, i suoi capelli biondini ed il suo sorriso tutto denti e gengive.
Lo vede guardarlo e sorridergli, ma lui non avanza per raggiungerlo.
E’ la prima volta che non sa cosa fare.
Che ha paura.
Non si aspettava di trovarlo lì, o almeno, non in quel modo.
Ed è la prima volta che pensa che forse la vita, a volte, sa essere anche più strana di lui.
Guarda allora per qualche attimo il ragazzino non molto lontano da lui e sente il cuore esplodergli in petto.
Non esplodere di gioia, solo… esplodere. Senza sensazione alcuna. Un botto, tutto qui.
Pensa che non dovrebbe rischiare.
Che 6 mesi sono stati già troppi da affrontare e che non vuole ricaderci ancora.
Si gira.
Gli volta le spalle.
5 giorni.
Massimo 5 giorni prima di perdersi ed impazzire di nuovo.
5 giorni sono troppi, per innamorarsi ancora di quel ragazzino, e Yesung lo sa, ma possono anche andar bene se lui riesce a tener duro.
Vuole mettersi alla prova, forse.
Vuole riavere per un po’ il suo EunHyukie.
Sì, vuole provare.
Ma non oggi.
Domani.
Così Yesung va’ via appena la prima volta dopo averlo rivisto: non si avvicina, non gli parla e non fa nulla.
Va’ solo via.
Dandosi il tempo di 5 giorni per ri-iniziare tutto d’accapo e poi dirgli addio.
E’ la prima volta che fa’ qualcosa del genere.
E’ la prima volta che si sente davvero così strano come tutti dicono.
Ma, ripensa allontanandosi, è anche la prima volta che nota come la vita lo batta di gran lunga.
 
 
1° giorno
-Scusa il ritardo, EunHyukie.-
-Oh, tranquillo hyung. Non ho aspettato molto.-
Yesung ride.
-Ho cercato di far prima possibile ma… sai, ci ho messo un po’ di tempo più del dovuto per prepararmi a… questo.-
Anche EunHyuk ridacchia: un suono cristallino e sincero.
-Infatti stai meglio del solito, hyung. Per la maggiore… sembri meno strano.-
Yesung vorrebbe ribattere, ma si limita a sorridere sollevando un angolo delle labbra in quel modo sensuale che lui sa bene quanto il minore adori.
-Anche tu non stai male.-
-E’ un complimento?-
-Beh, sì. Dovrebbe.-
-Comunque, Sungie hyung, cosa ti ha portato qui, oggi?-
-Eh?? Sei serio?-
-Eh? Perché? Sei davvero strano, hyung!-
-Ahh? Ma ch- ma che domanda è? Sono venuto per vedere te, che altro se no?-
-Mhhh. Fare una passeggiata?-
-Naa, non mi piace camminare.-
-Prendere il sole?-
-Mh… no. La mia pelle è già bella così.-
-Pregarmi di “aggiustare” quell’orrendo modo che hai di ballare?-
Un pesante silenzio piomba su di loro per qualche attimo; un’ombra ricopre il volto di Yesung.
Ma poi…
-EunHyukieeee.-
Si lamenta in un primo momento proprio il maggiore, ridacchiando alla sua stessa voce infantile ed al sorriso gengivale che, in risposta, sta’ sfoggiando il biondino.
Lo guarda negli occhi ridotti ora ad una fessura e ne accarezza con lo sguardo i tratti del viso: la pelle di cera, diafana e trasparente, le labbra non più rosso acceso ma di un rosa meno carico, seppur estremamente bello. I capelli biondini più lunghi sulla fronte ed ai lati del viso che splendendo al sole coprono la mascella dai tratti meno gentili ma non per questo meno belli.
Lo guarda tutto.
Ammira tutto il suo viso sospirando appena, attento a non farsi catturare in fallo dall’altro.
Poi torna serio:
-Sono solo venuto per vederti, ok?-
-Mh. Ok.-
Yesung si alza.
-Ma ora è meglio che vada.-
Non lo guarda in faccia.
Non dopo essersi quasi perso nel farlo la prima volta.
Preferisce guardare a terra e non per vigliaccheria ma per difesa.
Per paura.
-Tornerai anche domani, Yesung hyung?-
-Mh. Sì. Penso di sì.-
 
2° giorno
-Eun? Hyuk? EunHyukie!!-
Yesung gli sventola una mano davanti al viso. Senza osare toccarlo.
-Oh! Sei tu, hyung?-
-Wae? Wae? Wae?? Chi ti aspettavi. Qualcun altro forse?-
EunHyuk scrolla le spalle, mostrando il suo sorriso tutto denti e gengive.
-Un bel ragazzo conosciuto un po’ di tempo fa’.-
Sorride ancora. Anzi, ora trattiene male una piccola risatina.
-Non lo conosci, hyung.-
Fa’ il finto misterioso.
-AH???!! Nu-nu-NUGU!!??-
Questa volta EunHyuk neanche ci prova a trattenere una risata: il volto dell’altro, la sua espressione, è tutto troppo buffo per non scoppiare a ridere, e così il biondino si lascia andare, piegandosi prima in avanti e poi all’indietro, tenendosi la pancia e battendoci le mani sopra ad intervalli regolari.
Yesung, in tutto questo, lo guarda sorridendo leggermente.
Fa’ il finto offeso e sfoggia il suo miglior repertorio di aegyo.
-Vado via allora.-
Prova a dire.
-Non dirmi che sei geloso, hyung!-
Gli risponde EunHyuk ridacchiando ancora.
Yesung incrocia le braccia.
-Mi sembra ovvio!-
Ed ora appare davvero tenero, così carino che perfino il minore è costretto ad arrossire alla vista dei suoi occhioni neri e delle braccia incrociate al petto.
-Beh, non hai motivo di esserlo. Sungie hyung.-
 
3° giorno
-Sono nuovi quegli occhiali, hyung?-
EunHyuk sorride, ma Yesung oggi sembra più serio del solito e lui se ne accorge subito.
Il maggiore solleva con la falange dell’indice la spessa montatura rossa e fissa la ghiaia davanti a sé, senza mai portare lo sguardo sul ragazzino al suo fianco.
-Me li hanno regalati.-
Ed anche questa volta EunHyuk capisce subito.
-Oh!-
Esclama fintamente eccitato.
-Nuova fiamma? Racconta, Sungie hyung!-
Yesung sorride appena, ad un solo angolo delle seducenti labbra.
-No, nessuna nuova fiamma. Io…-
E fa’ una pausa.
-Ho ancora una persona in testa.-
EunHyuk vorrebbe abbracciarlo, gettarglisi al collo e strofinare il suo delizioso nasino sulla pelle del collo dell’altro.
Ma non può.
-Sono quasi invidioso.-
Prova a dire imitando una vocina offesa.
-Quasi, però.-
E ridacchia anche, accompagnato da Yesung.
Poi cade il silenzio.
Quel silenzio che solitamente era accompagnato da un ballo senza musica del minore e dagli occhi del maggiore puntati su di lui ed un sorrisino sulle labbra.
Qualcosa che ora non può più esistere.
-Hai ancora quegli occhiali neri che adoravo e mi prestavi sempre, hyung?-
-No. Mi dispiace, EunHyuk.-
E questo è il primo segnale che EunHyuk sapeva sarebbe arrivato.
 
4° giorno
-Ciao, EunHyukie.-
-Oh, ciao hyung. Come mai di nuovo qui?-
Questa volta è EunHyuk a non volerlo guardare negli occhi.
-Sono venuto per dirti che domani sarà l’ultima volta che ci vediamo.-
-Capisco.-
Il vento soffia un po’ più forte, scompiglia i capelli di EunHyuk e sembra quasi che lo faccia tremare, ma il sorriso che appare sul suo viso fa capire a Yesung che non è quello il motivo del suo piccolo sussulto.
-Domani allora… eh?-
-Sì.-
Silenzio.
-Ti sentirai solo?-
EunHyuk gli sorride ancora.
-Forse. Ma va bene così.-
Ancora silenzio.
-Puo-puoi ballare? Ancora una volta. Per-per me?-
Mentre lo dice Yesung si tormenta le labbra con i denti, come fa spesso quando vuole imitare il pianto o sta cercando di trattenerlo davvero.
In realtà non crede che sia possibile ma… ma forse la sua strana vita può riservargli ancora qualche sorpresa.
-Sì.-
-Sì? Davvero?-
Yesung spalanca gli occhi voltandosi velocemente verso EunHyuk, facendolo ridere ed arrossire allo stesso tempo: come vorrebbe poter toccare il suo viso, baciare le sue labbra, stringerlo a sé e ripremere “play”, come fosse un film, recuperando la vita da dove l’hanno lasciata.
-E canti anche?-
-Mi hai preso per un’attrazione, hyung?-
Mette il broncio il minore.
-Ti preeeeego?-
Fa’ il carino Yesung.
-E va bene!! Cosa preferisci?-
-All my heart.-
EunHyuk si alza dalla panchina.
-Agli ordini!-
 
5° giorno
La panchina è vuota.
L’addio è più difficile di quanto Yesung aveva immaginato.
Perciò ha preferito non andare.
Ed EunHyuk, questo, lo sapeva già.
Dal primo momento.
Dal primo dei 5 giorni stabiliti nel cuore di Yesung.
Per questo non è andato neanche lui. Non si è seduto lì, almeno.
E si limita a sorridere passeggiando lungo i sentieri in ghiaia canticchiando appena, inudito, non visto, piroettando di tanto in tanto e fissando il cielo.
 
6° giorno – ultimo incontro
Il luogo è lo stesso.
Sempre quel lembo di terra silenziosa.
Ma non sono più sulla panchina. Non oggi.
Yesung è semplicemente in piedi al centro di un’aiuola.
Ed EunHyuk è al suo fianco.
Non si guardano.
O almeno, Yesung non guarda il suo ragazzino dai lineamenti dolci e dallo splendido sorriso.
Guarda lontano, in direzione di un qualcosa.
-Vuoi saperla una cosa che trovo davvero strana, EunHyukie?-
Rompe il silenzio alla fine.
Ed EunHyuk sorride: la parola “strano” gli è sempre piaciuta.
-Un funerale in estate, sotto il sole, questa è una cosa strana. A confronto neanche io sono così strano.-
Yesung sospira.
Tenta di sorridere.
-Non direi, Sungie hyung. La cosa davvero strana è che tu sia ancora qui a parlare con me, di nuovo.-
E questa volta Yesung sorride davvero, spostando lo sguardo dalla gente in nero poco lontana alla lapide davanti a lui.
-Aish.-
Sospira, fintamente offeso.
Trattenendo qualche lacrima.
-Quindi sono strano davvero, eh?-
-A me sei sempre piaciuto per questo, hyung.-
 



Ehm... se vi state chiedendo quanto poco sana mentalmente sia... non fatelo, vi prego XD
La risposta non è confortante -.-'
Beh, ammetto di essere curiosa di sapere cosa ve ne pare -insultatemi pure, me lo merito U_U-
   
 
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