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Autore: Mirai    12/11/2007    5 recensioni
[Syllables of Time][7 prompt a tematica predefinita][Rabi/Allen]
Scritta in prima persona, a parlare è Allen, tutti i suoi pensieri in una notte passata con Rabi.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Coppie: Rabi/Allen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie ';Raccolta D.Gray Man'
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SYLLABLES OF TIME

 

 

SYLLABLES OF TIME

 

 

 

#1 slow like honey (lento come il miele)

 

 

Arrossisco, portandomi le mani sul viso. Gattonando sul letto tu ti avvicini a me, muovi le lenzuola, socchiudi gli occhi, sorridi. Che vuoi fare Rabi? Vorrei chiedertelo, ma le mie labbra sfortunatamente sono bloccate. Vorrei allungarmi per accarezzarti le guance, ma le mie mani sono troppo fredde per muoversi. Che vuoi fare Rabi? Me lo chiedo e tu continui ad avvicinarti, in un attimo sei sopra di me. Sento il tuo respiro, vicino, vicino, vicino, vicino come non mai.

 

Lento scendi su di me.

Lento mi baci.

Lente le tue labbra morbide mi accarezzano.

Lento apro gli occhi per osservarti bene.

 

Lento come il miele che scivola giù da un piccolo cucchiaino e con un rumore soffice cade in una tazza di the fumante, in una serata di inverno, quando il tuo cuore non smette di battere forte, palpita senza un motivo apparente.

 

Lento richiudo gli occhi e ti abbraccio.

Lento… torno a fissarti, sorridendoti, amandoti.

 

 

#2 there’s still rage inside (c’è ancora rabbia dentro)

 

 

Mi mordi le labbra e sento che lo fai con rabbia. Ti ho infastidito per caso? Mi aggrappo alla tua schiena, muovendo i fianchi per avvicinarmi. Scendi, accarezzandomi con tocchi leggeri il collo. Mi piego per darti una migliore visuale, per darti più spazio per assaporarmi.

 

-Rabi…- sussurro, in estasi, mi stai facendo impazzire come ogni volta.

 

Ma tu non rispondi al mio piccolo e tenue richiamo e continui ad esplorarmi, facendomi arrossire più di prima. Sorridi, mentre la frangia ti copre l’occhio e io quasi mi spavento. Allungo una mano accarezzandoti il viso, tremante. Sei tu Rabi? Ancora nessuna risposta e io socchiudo gli occhi, tirandoti giù per baciarti. Lo senti il mio amore? Le senti le mie labbra che ti sfiorano titubanti? Mi senti? Dimmi di si o il mio mondo crollerà in un attimo.

 

-Rabi… ascoltami…- sussulto, mentre mi apri con lentezza la camicia.

 

Scendo dal tuo viso al collo, ti sfioro con tocchi leggeri le spalle, la braccia, mi aggrappo disperato. E sento che dentro di te, non so per quale ragione, c’è ancora rabbia. Sposto le mani sul tuo petto, a sinistra, il tuo cuore batte forte. Sei agitato?

 

-Dimmi Allen.- rialzi il viso e mi guardi.

 

E io attendo, con pazienza, il momento giusto per schiudere le labbra e finalmente dirti quanto ti amo.

 

 

#3 artificial light (luce artificiale)

 

 

-Io ti amo Rabi… tu questo lo sai vero?

-… è l’unica cosa che mi fa rimanere cosciente in certi momenti.

 

Sorrido, tranquillo, vedo il tuo volto finalmente distendersi. Ti sei calmato? Era questo che ti volevi sentir dire? Che ti amo? Che sciocco che sei, potevi semplicemente chiedermelo. Allunghi una mano, spegnendo la luce. Non lo fare Rabi, ti prego. Sai che non resisto al buio. Era una luce artificiale, se la tocchi ti bruci, non ti riscaldi, ma era pur sempre una luce, una luce che dà tranquillità. Una tranquillità anch’essa artificiale, ma pur sempre una tranquillità.

 

-No…- sussurro, titubante -no, aspetta…-

 

Che cosa vuoi fare? Non ti sento più. Non sento più il tuo corpo sul mio, non avverto più la tua presenza che mi da più sicurezza di qualsiasi altra fievole luce. Stammi vicino Rabi, oppure avrò paura in eterno del buio. Sento la tua mano che si intreccia lentamente con la mia. Era questo che volevi fare?

 

-Allen…- mi sussurri a pochi centimetri dal viso -facciamo l’amore.-

 

 

#4 disarm you with a smile (disarmarti con un sorriso)

 

 

Fare l’amore dici? Un raggio di luna entra soavemente dalla finestra, leggero, silenzioso. Mi illumina la bocca. La dischiudo, la muovo, non dico niente. Tu aspetti e capisco bene che stai arrossendo, anche se non vedo chiaro il tuo viso.

 

-Cioè… se ti… va.-

 

Non ti rispondo, mi guardi e continuo a non risponderti, come tu hai fatto poco fa. Sorrido e al contrario di me tu quel sorriso riesci a vederlo. Mi spostò leggermente, sfilandomi i pantaloni e i boxer. Adesso è il mio turno di arrossire, non sono mai stato molto bravo in queste cose, lo sai bene Rabi. La tua mano si sposta sul mio petto, ancora coperto dalla sottile stoffa della maglia, passandovi sotto, accarezzandolo con dolcezza e con perizia. Il mio corpo non ha più segreti per te, e ti sposti con lentezza più giù, facendomi morire in attesa. Mi mordo le labbra, sentendo la tua mano invadente che mi sfiora, facendomi rabbrividire di piacere.

 

-Mi va…- sussurrò infine.

 

Chiudo gli occhi e il mio sorriso si allarga. Le tue dita curiose si fermano, lasciandomi insoddisfatto. La luce della luna mi accarezza ancora il viso, sorridente e contratto dal piacere. E io sono sicuro che in quel momento sono proprio riuscito a disarmati con un semplice sorriso.

 

 

#5 so shaker as we are (così scossi come siamo)

 

 

Mi accarezzi il piede, sali sfiorandomi la gamba, il ginocchio, passi sotto la coscia. Un brivido lungo la schiena. Che cerchi di fare? Stasera proprio non posso fare a meno di pormi delle stupide domande. I vestiti me li hai già tolti Rabi. Tremo. Tremi. Non è di certo la prima volta che facciamo l’amore e allora perché tremiamo? Così scossi come siamo, ho paura anche di continuare a muovere i fianchi verso di te, affinché tu mi prenda. Così scossi come siamo, ho paura di unirmi a te, ho paura che tu non possa stare bene. Che tu non possa essere felice.

 

Io ti rendo felice Rabi? Io ti sto rendendo felice?

 

Allungo lentamente una mano, sfiorandoti con la punta delle dita la guancia. Come se volesse aiutarmi, un vento fresco si alza dalla finestra, muovendo le tende, illuminando così anche il tuo viso. Sembra quasi che i tuoi occhi siano tristi. Ti incornicio il viso, baciandoti con dolcezza, con tutta la dolcezza che il mio corpo possiede. Ti stringo forte, portando le braccia dietro la schiena, stringendo la tua maglia tra le dita, facendoti sentire prepotenti le mie unghie sulla tua carne. Sentimi Rabi, sentimi e amami.

 

 

#6 linger on the tips of my tongue (indugia sulla punta della mia lingua)

 

 

Tremando leggermente, ti imponi. Rabi, il mio e solo mio Rabi, lentamente mi riporta giù, chinandosi. I tuoi occhi incatenati ai miei e vedo che il sorriso svanisce in pochi secondi dal tuo viso. Con ferocia mi baci, continuando ad accarezzare il mio membro con le tue dita agili e svelte, abili. E la mia bocca, traditrice!, non ascolta le direttive del cervello, lasciandosi andare ad un lungo gemito a contatto con le tue labbra. Ghigni, soddisfatto del tuo operato, muovendo con più foga la mano e la mia punta bagnata sfrega contro il tuo palmo, contento?, velocemente, freneticamente.

 

E mentre tu ancora indugi sulla punta della mia lingua per baciarmi, una piccola lacrima scende, fuori dal mio controllo, ormai non ragiono più. Tu non mi fai più ragionare.

 

-Rabiii… ti prego!-

 

Mi mordi il collo ed io continuò a lamentarmi. Sai bene cosa ti sto chiedo, ma la mia è una richiesta vana perché con perizia torni a suggermi le labbra, non facendomi così sussurrare ciò che ti volevo dire.

 

-Ssh cucciolo. Lo so.-

 

Prendimi. Ed è questa la mia richiesta disperata.

 

 

#7 to the last syllable of recorded time (fino all'ultima sillaba del tempo stabilito)

 

 

Le tue mani stringono i miei fianchi e, con un movimento veloce, anche tu ti liberi dei vestiti, che raggiungono i miei sul pavimento. Un brivido di freddo mi percorre la schiena quando il mio corpo, bagnato dalla luce della luna, viene preso e scosso da una lenta folata di vento. Mi predi, poggiandomi con delicatezza sulle tue gambe, mentre arrossisco, sentendo il tuo membro, prima lieve, ora sbattere contro il mio. Mi aggrappo alle tue spalle. “Ti peso vero?” sussurro, agitato. Mi baci la fronte, rassicurante come sempre, sorridente come sempre. Dimmi, giuramelo, che quel sorriso è solo per me, che non lo rivolgerai mai a nessuno all’infuori di me. Ti bacio una guancia, accarezzandoti il petto, poggiando poi la fronte contro la tua spalla. Un sussurro e capisco che tutto sta per cominciare, che tutto sta per finire. La tua mano scende, lenta, a contatto con la mia pelle fino ad arrivare ancora una volta ai miei fianchi.

 

-Rabi…- ho paura? -Rabi…- no, di te mi fido.

-Allen- la tua presa mi alza e mi penetri lentamente -eccomi.-

 

Con una spinta veloce ti sento dentro di me, prepotente e aggressivo. Rido e nel mio cuore riecheggia la mia stupida voce, mentre un paio di lacrime precipitano dagli occhi chiusi. “Ti ho fatto male?” sussurri quasi mortificato quando mi aggrappo di più, graffiandoti la schiena. Ti rassicuro con parole dolci, aiutandoti a muoverti e la nostra insicurezza svanisce subito. Sorrido.

 

Fino a quando staremo insieme? Dimmelo Rabi, questa è la mia ultima domanda per stasera, la più importante.

 

Gemo, reclinando il capo all’indietro quando prendi il mio membro tra le mani. Con un’ultima debole spinta, vieni dentro di me ed io, con un sussulto, ti raggiungo, sporcandoti la pancia. Mi accascio all’indietro, contro il materasso che ora mi sembra quasi bollente. Ti chini su di me, baciandomi maliziosamente il petto.

 

Fino a quando staremo insieme?

 

-Fino all’ultima sillaba del tempo stabilito, te lo prometto.-

 

 

FIN

 

 

 

 

 

Ecco qui, il mio piccolo progettino sul Syllables of Time! Per chi fosse interessato a parteciparvi o semplicemente a sapere cos’è, una piccola ma stupenda challenge secondo me, ecco il link: http://community.livejournal.com/syllablesoftime/512.html!

Spero vi piaccia e una delle mi poche esperienze sulla prima persona, ma guardando i titoli dei prompt che ho scelto non ho resistito! Un saluto e un bacio a tutti! Mirai!

 

   
 
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