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Autore: weasleywalrus93    25/04/2013    1 recensioni
Dopo tanti altri baci "rubati" rimasero li vicini, con la mano sul viso dell'altro, le fronti che combaciavano, i nasi che si sfioravano mentre i respiri si fondevano.
-Forse è meglio non dire niente agli altri...-
-Shh Paul. Questo sarà il nostro segreto. Tuo e mio. E basta-
E si addormentarono, ognuno cullandosi e riscaldandosi tra le braccia dell'altro.
Genere: Fluff, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon , Paul McCartney
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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It was written that I would love you
From the moment I opened my eyes

 
Teneva in mano quella vecchia fotografia. Fissava i due ragazzi abbracciati sotto la Tour Eiffel che ridevano felici. Erano passati più di 50 anni da quando era stata scattata quella vecchia e stropicciata fotografia. Erano passati più di 50 anni da quando lo aveva conosciuto...

 And the morning when I first saw you 
Gave me life under calico skies.

 
Era il 6 luglio 1957. Era terribilmente nervoso. Non sapeva nemmeno perché si fosse lasciato coinvolgere da Ivan in quest'assurda idea. Eppure il solo pensiero di conoscere qualcuno che, a detta del suo amico, avesse davvero talento nella musica e volesse arrivare al toppermost del poppermost lo eccitava da morire. Voleva lasciare Liverpool, sapeva che la sua città natale non gli avrebbe dato alcun futuro, sapeva che il suo futuro era fuori e forse questo sconosciuto era la sua possibilità di lasciare quella città e vedere il mondo, vedere New York. Vestirsi con cura non bastava, doveva dare l'aria di un adulto, non di un ragazzino che ha appena tolto il ciuccio dalla bocca. Arrivato a St. Paul, notò al centro del parco un vecchio furgoncino e un gruppo di ragazzi suonava sul cassone. Quello che doveva essere il leader, l'amico di Ivan, stava cantando. Era bravo, aveva carisma, solo che inventava le parole. Paul restò a guardarlo attratto come un metallo attratto dalla calamita. Finirono di suonare, scesero dal palco improvvisato e Ivan gli fece cenno di seguirlo.
 
***
 
I due ragazzi si guardavano, come se gli altri non esistessero. Il più grande guardava il più piccolo con un misto di curiosità e invidia. Non solo era mancino, ma ricordava tutte le parole! Sarebbe stato semplicemente folle lasciarlo andare via...
-Vuoi entrare nel gruppo?-
Il più giovane sentì qualcosa dentro ribollire violentemente, il sangue scorreva più velocemente, il cuore batteva a un ritmo sfrenato. Gli era piaciuto. Era piaciuto al misterioso, borioso, egocentrico, bizzarro, intraprendente, bellissimo ragazzo più grande. Sapeva che aveva bisogno di pensarci su, di non poter dare la risposta subito, di dover metabolizzare la cosa, ma sapeva già che la risposta sarebbe stata positiva al cento per cento.
 
Always looking for ways to love you
Never failing to fight at your side
 
Liverpool 1958. Era come se il mondo ce l'avesse con lui. Perché portargli via la madre che stava imparando a conoscere proprio ora? Sentiva il dolore che lo trafiggeva come scaglie di vetro in tutto il corpo. Nessuno lo capiva. Nessuno. Tranne lui. Anche lui orfano di madre. Anche lui cresciuto senza conoscere davvero sua madre. Lui era sempre li. Con quegli occhi da cerbiatto che incantavano chiunque, quei lineamenti quasi da ragazza, con il nasino all'insù, le sopracciglia perfette e le labbra a cuore. Lo aveva colpito, gli aveva fatto male, gli aveva urlato di andarsene e lasciarlo da solo per il resto della sua vita, la sua vita ormai senza alcun senso, ma lui era rimasto lo stesso a piangere con lui, a farsi colpire, a farsi mandare al diavolo ogni volta che provava ad avvicinarsi, ad offrirgli una spalla su cui piangere. Avrebbero superato combattendo insieme quell'enorme scoglio che inesorabilmente la vita ci pone davanti.

 While the angels of love protect us 
From the innermost secrets we hide

 
Amburgo 1960. Cominciava a fare freddo, i ragazzi erano stanchi e anche ubriachi. John e Paul si misero nello stesso letto per cercare di far fronte al freddo e anche perché John era completamente andato. Si sarebbero coperti come al solito con la loro bandiera inglese, mentre dall'altro lato della parete arrivavano dei suoni disgustosi e urla tipici di cinema a luci rosse. John non riusciva a smettere di ridere mentre Paul cercava di metterlo a letto senza farlo cadere, un po' per le risa convulse dell'altro, un po' perché la sua lucidità lo aveva abbandonato al quinto boccale di birra.
-Ah Paul Paul... Perché mi fai questo?-
-Perché non voglio che tu muoia assiderato-
-Ma ho voglia di scopare!-
Nel frattempo le urla dall'altro lato della parete si erano fatte sempre più forti. Con non poco sforzo, Paul riuscì a spingere John contro il muro e a infilarsi sotto la loro Union Jack. Il ragazzo si girò da un lato cercando di dormire per scacciare via quel mal di testa che lo stava opprimendo quando sentì la mano dell'altro infilarsi sotto la maglietta. Impacciatamente si voltò verso l'altro e si trovò il suo viso a pochi centimetri dal suo.
-Sai di essere davvero bello? Più di qualsiasi altra ragazza abbia conosciuto-
Il più giovane ringraziò il buio della stanza per nascondergli il rossore che lo aveva invaso, ma sentiva il cuore rimbombare in petto e sapeva che ci sarebbe voluto ben altro degli orgasmi simulati nella stanza attigua per nascondere i battiti cardiaci. La mano di John si nascose sempre più nella maglietta di Paul, mentre l'altra cominciava ad accarezzare piano il viso. I respiri di Paul erano irregolari quando accadde. Aveva sognato quelle labbra dalla prima volta che le aveva viste. Le aveva sempre sognate, desiderate, bramate. E ora le aveva. Le aveva incollate alle sue labbra mentre le baciavano dolcemente. Era come le aveva sognate: dolci, morbide, assuefacenti. Per un attimo fu come se il tempo si fosse fermato. Quando Paul ebbe realizzato che John lo stava realmente baciando, questi si staccò. Aveva interpretato la non-reazione di Paul come un suo rifiuto. Non contento di questa separazione, Paul afferrò il viso dell'altro con una mano e lo baciò proprio come era stato baciato prima. Gli orgasmi dello schermo e degli spettatori sembravano lontani miglia. In quel momento erano solo loro, in quella piccola stanza, coperti da una bandiera inglese, a baciarsi timidamente. I baci erano brevi, frenetici, ma tanti. Nessuno dei due aveva il coraggio di andare oltre, non in quel momento quando avevano appena scoperto che l'altro provava le loro stesse emozioni. Dopo tanti altri baci "rubati" rimasero li vicini, con la mano sul viso dell'altro, le fronti che combaciavano, i nasi che si sfioravano mentre i respiri si fondevano.
-Forse è meglio non dire niente agli altri...-
-Shh Paul. Questo sarà il nostro segreto. Tuo e mio. E basta-
E si addormentarono, ognuno cullandosi e riscaldandosi tra le braccia dell'altro.

 Long live all of us crazy soldiers 
Who were born under calico skies

 
Gli serviva una nuova canzone. Qualcosa che avesse un messaggio vero e incisivo. Non avrebbero potuto continuare tutta la vita a cantare yeah yeah yeah. Si sedette al tavolo pensando a cosa poter scrivere. Amore. Ecco di cosa il mondo aveva bisogno. Amore. Ma come dirlo al mondo? Non puoi semplicemente metterti davanti un microfono e dire al mondo che ha bisogno di amore. O forse si? Si sedette al tavolo cercando di pensare a qualcosa che lo facesse pensare all'amore. Ma niente. Più si sforzava più la sua mente veniva annebbiata. Aveva pensato a Mimì, la donna che con la stessa cura, e disciplina militare, di una madre lo aveva cresciuto. Ma non era quello l'amore di cui voleva cantare. Cercava qualcosa di più profondo. In quel momento passò Paul intento e bersi un tè bollente. Si affacciò alla porta, sorrise all'amico in evidente difficoltà e andò via. Era quello l'amore che cercava!
 
***
 
Leggeva il testo scritto dal compagno. Era bello, incisivo, con un messaggio profondo. Era da John. Lo rilesse più e più volte e si rese conto che alla fine mancava qualcosa. Era bella ma le mancava quel tocco in più per renderla unica. Accese la radio proprio mentre alla BBC mandavo She Loves You. Era quel "she loves you yeah yeah yeah" che mancava, quel She Loves You che John voleva abbandonare. Paul avrebbe tanto voluto trasformarlo in "he loves you yeah yeah yeah" ma si disse che era meglio lasciare la canzone originale così com'era.

 May we never be called to handle 
All the weapons of war we despise

 
1969: Bed in per la pace e registrazione di Give Peace a Chance.
1972: Uscita di Imagine.
2001: Uscita di Freedom in supporto delle vittime dell'11 settembre 2001.
Sempre uniti anche quando non potevano esserlo più fisicamente. Sempre uniti contro l'orrore della guerra. Potevano essere completamente diversi sotto tanti punti di vista ma di sicuro odiavano entrambi e allo stesso modo la guerra.

 I'll hold you for as long as you like 
I'll love you for the rest of my... 
For the rest of my life

Lo amava. Lo aveva amato per tutta la vita. Lo amava anche quando lui non c’era più. Lo aveva sempre amato ma se ne era reso conto troppo tardi. Quando erano entrambi sul punto di realizzarlo successero troppe cose che li avevano allontanati tanto tra di loro, ma Paul in particolare realizzò troppo tardi quanto lo amava. Non sapeva se John se ne fosse mai reso conto oppure se lo aveva fatto semplicemente avrebbe nascosto tutto e fare finta come se non provasse niente. Questo pensiero lo dilaniava ogni giorno perché sapeva di amarlo, più di quanto lo avrebbe amato chiunque altro, e odiava il fatto che sia dovuto entrare in scena un pazzo assassino per farglielo capire. Ma nei momenti di difficoltà ha sempre saputo che lui gli sarebbe stato sempre accanto, che lo avrebbe abbracciato nei momenti di tristezza, che lo avrebbe amato sempre e comunque.
 
Spazio autrice.
Eccomi qui :D questa è la mia primissima slash quindi vi chiedo di perdonarmi lo schifo che avete appena finito di leggere T_T (beh si perché se state leggendo questo spazio significa che siete arrivati fino alla fine altrimenti non lo state leggendo). Che dire? So bene che questa canzone è DICHIARATAMENTE per Linda però me la sono voluta immaginare scritta per John *_* che aggiungere? Spero vi sia piaciuta e che il lancio dei pomodori sia rimandato alla prossima :) grazie mille alla traduttrice della Sala Rossa che un po’ mi ha spinto a scrivere questa storia e molto pazientemente l’ha letta e mi ha dato qualche dritta :) alla prossima gente ^^
  
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