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Autore: Anel    25/04/2013    0 recensioni
Questa storia è il continuo di "Il Natale è per tutti! Buoni e cattivi". Parla degli ultimi tre mesi in cui Harley rimane incinta del Joker.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti i lettori! Finora non vi ho detto nulla, ma ci tenevo a salutarvi. Vi ringrazio per le visualizzazioni. E vi prego di recensire.
 

Joker accelera! – Disse respirando a fatica Harley.

Sto andando al massimo!! – Gridò incazzato il Joker.

Pamela come suo solito manteneva la sua aria seria e distaccata, ma in realtà tutti sapevano che anche lei provava dei sentimenti umani.

Joker ti vuoi sbrigare! Non voglio che Harley mi sporchi la macchina – Disse seccata Poison Ivy, ma voleva solo arrivare in ospedale in fetta per vedere il suo nuovo nipotino o nipotina. Joker e Harley avrebbero voluto sapere se la creatura che stava per nascere era maschio o femmina, ma essendo sempre ricercati dalla polizia, era difficile uscire per un normale controllo medico.

Arrivarono davanti all’ospedale, ma mentre Harley stava per scendere dalla macchina disse – Ragazzi, mi sa che stava solo scalciando troppo -. Poi fece un sorrisino, mentre gli altri due la guardavano con occhi pieni di odio.

Sei sicura di stare completamente bene? – Chiese preoccupata Pam.

Si, sono sicura – Rispose Harley annuendo.

Ok, allora era un falso allarme. Risaliamo in macchina e andiamocene prima che la polizia ci trovi – Disse sicuro il Joker mentre apriva la porta di Harley.

Salirono tutti e tre in macchina e quando Joker girò la chiave per accenderla Harley disse disperatamente – Ahi! Mi fa ancora male la pancia! -.

Subito il Joker e Ivy scesero dall’auto e si precipitarono vicino ad Harley, ma prima che potessero aprire la porta, lei aggiunse – Ahia! Mi sa tanto che non è vero, e che vi sto prendendo per i fondelli! -.

Dopo di che si mise a ridere e Joker e Pam ritornarono al loro posto senza fiatare e ignorando le risate di Harley.

Le risate dell’ex psichiatra continuarono per tutto il viaggio. All’inizio si sentiva solo lei, ma verso la fine del loro viaggio si aggiunse anche il Joker.

Pamela non vedeva l’ora che quel maledetto viaggio finisse. A furia di sentire risate le venne uno dei mal di testa più orribili che le fosse mai venuto nella sua vita.

Quando finì il viaggio Pam se ne tornò a casa sua tutta felice. E salutò Harley dicendo – Ci vediamo domani! -.

Joker e Harley entrarono nell’accaglieria e subito incontrarono le due iene che gli fecero festa come non mai.

La sera seguente fu tutto tranquillo, cenarono e prima di addormentarsi Joker chiese ad Harley – Ma perché Poison Ivy ti ha detto che vi dovevate vedere domani, con il suo tono sicuro? -.

Perché le avevo chiesto se quando tu andavi via potevo andare da lei, e lei ha accettato! Posso andare Puddin, vero? – Chiese Harley preoccupata.

Ah! Ok, ci puoi andare, ma quando sono a casa devi stare esclusivamente con me! – Disse con una voce spaventosa il suo Mr.J.

Certo Puddin! Sono contenta di essere incinta! Da quando sono in questo stato tieni di più a me! – Disse Harley entrando nel letto e abbracciandolo.

Non è assolutamente vero! Io ti ho sempre trattata ugualmente a prima! – Disse il Joker, rifiutando il suo abbraccio.

Ma perché Puddin ogni volta che ti dico qualcosa di carino tu mi respingi! – Chiese triste Harley.

Non è vero neanche questo! – Esclamò Joker cambiando lato e girandosi dalla parte inversa ad Harley.

Joker nella sua testa pensò “Ma certo che ti tratto meglio Harley, perché ti voglio bene”, ma poi pensò subito “Ma non posso dirtelo, perché io sono il Joker, io non amo nessuno”.

Joker era talmente assolto nei suoi pensieri che non si accorse che Harl si era nuovamente messa a piangere. Ma quella erano le lacrime vere, quelle che partivano dal cuore, quelle lacrime che scendono interrottamente senza che tu le possa controllare.

Joker alla fine si rese conto che Harley stava piangendo, e subito si girò verso di lei e la abbracciò fortissimo.

Shhh… Non devi piangere! – Disse Joker mentre allentava la presa per farle delle coccole.

Harley poi fece una domanda che Joker si sarebbe mai aspettato da lei – Joker, ma tu mi ami veramente o mi hai solo usata per uscire da Arkham?-.

Harley, io ti ho sempre amata – Disse lui cullandola.

Harley non sapeva se credere alle parole del Joker o no. Ma sapeva che questo era il lato che preferiva del suo Puddin, e se avrebbe voluto stare in questa posizione avrebbe dovuto stare ferma e farsi coccolare.

Harley pensò se crederci alle sue parole, e alla fine scelse quello che le diceva il suo cuore. Il suo cuore le diceva di credere alle parole del suo amato e lei ubbidì contenta.

Così passò l’intera notte del Joker e di Harley. Erano uno abbracciato all’altra. Nessuno si sarebbe mai immaginato il Joker così (nemmeno lui si riconosceva più!). Me dentro di lui era felice di stare con la donna che amava e avere un figlio che erediterà tutto i suoi beni e che continuerà l’attività di famiglia. Nei suoi sogni Joker si immaginava sempre lui che conquistava il Mondo, mentre questa notte sognò suo figlio che conquistava il Mondo.
 





Grazie per aver letto questo capitolo! Al prossimo capitolo ;D! Tanti saluti da Tizia scema.
 
  
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