Sullo schermo del computer passano a ripetizione le stesse immagini da un tempo indefinito, così come nelle sue orecchie suona la medesima musica da un arco di tempo incommensurabile. Forse sono minuti, ore o giorni, non se ne è davvero reso conto, sa solo che non può fare a meno di guardare quel video, come se ne andasse della sua stessa vita.
C’è davvero di tutto in quel video.
Ad un occhio disattento e sconosciuto potrebbe sembrare solo un’accozzaglia di immagini senza valore e senza senso, in fondo si succedono ginnaste, schermidori ed animali senza che ce ne sia un motivo reale. C’è anche Dita Von Teese all’inizio, è una donna sensuale, non c’è alcun dubbio.
Colori, fuochi, simboli, ovunque.
Ma quel che ha attirato l’attenzione di Colin non è nessuna delle ragazze, né tanto meno quelle strane immagini ricche di significato, ma il suo sorriso, la sua pelle, i suoi capelli, i suoi occhi.
Ride quando vede il ragazzo saltare sulla batteria di Shannon, perché immagina la reazione di quell’uomo così protettivo nei confronti di sole due cose: il fratello ed il suo strumento.
Il video è di nuovo finito e Colin lo fa ricominciare per l’ennesima volta, ha perso il conto ormai.
Non gli interessa davvero quel che c’è intorno, potrebbe stare una settimana intera – anche di più – a guardare quel video, ad ascoltare la sua voce ed il suono della batteria di Shannon e della chitarra di Tomo.
Gli manca, non c’è nessun dubbio, è ovvio anche alla mente più ottusa.
Vorrebbe sentirlo ancora accanto, come un tempo, come quando nessuno poteva impedire loro di stare insieme.
È incredibile come quell’uomo non sia cambiato col passare del tempo, ha cinque anni più di lui, ma sembra averne venti di meno.
Love, lust, faith e dreams.
Queste parole si ripetono veloci nelle sue mente, impedendogli di pensare ad altro, se non alle sue labbra che gliele sussurrano all’orecchio.
C’è di nuovo qualcosa di loro e della loro storia, anche in quella canzone, come in tutte le altre.
E  la sua mano, come animata di vita propria, si muove veloce, finendo per afferrare il cellulare poggiato accanto al computer e digitare un messaggio, il cui destinatario è l’unico numero che è marchiato a fuoco nella mente di Colin, nonostante sia passato molto tempo dall’ultima volta che l’ha utilizzato.
Poche semplici parole d’apprezzamento.
E che quello sia l’inizio di qualcosa?
 
Jared avverte il vibrare del suo cellulare sulla scrivania, posa la penna e smette di comporre, solo perché il nome che appare sul display gli fa sgranare quegli occhioni di ghiaccio che fanno innamorare milioni di Echelon. Un sorriso si allarga sul suo volto, la penna viene ben presto dimenticata, si avverte solo il rumore lontano dello sbattere di una porta ed il rombo della macchina che esce dal vialetto.
Il messaggio rimane aperto sul display mentre Jared mangia l’asfalto, tentando di arrivare il più velocemente possibile a casa di Colin.
 
From: Cole
Mi hai tolto il respiro con quel video.
Mi manchi.
C xx
 
 
 
Angolo autrice:
‘sta stronzata non lo so da dove mi è uscita!
Ma non ce la faccio proprio a smettere di vedere il video di ‘Up in the Air’ e, tra l’altro, il bambino assomiglia così tanto al figlio di Cole XD
Basta, sono da ricovero!
Era da un po’ che non passavo da queste parti, e direi che se questi sono i risultati, è meglio se continui a stare in esilio! XD
A parte questo … Spero che qualcuno abbia il coraggio di farsi piacere questa cosa e magari recensirla!
*fischietta*
Besitos.
F.