Sulla montagna, tutto era silenzioso.
Ciò che restava del quartier generale del Team Geno si stagliava solitario contro il cielo nuvoloso, nemmeno un tratto di azzurro era visibile.
Anche la foresta taceva.
Questa era stata parzialmente distrutta dall'incendio dilagato nei dintorni dopo l'esplosione.
Il vento non soffiava e neanche i pokémon uccello cantavano, forse in lutto per la recente distruzione del laboratorio, avvenuta solo un giorno prima, che aveva causato innumerevoli morti, innocenti e no.
Non si udiva volare una mosca.
Per questo l'elicottero si udì quando era ancora abbastanza lontano dal punto dove si trovavano le macerie.
Il mezzo era l'unico oggetto a solcare il cielo e trasportava al suo interno un passeggero molto importante.
L'elicottero atterrò a pochi metri dalle macerie. Ne scese un ragazzo, non doveva avere più di vent'anni, che indossava una strana divisa. La maglia nera presentava dei motivi geometrici verdi sulle maniche che si estendevano a mò di guanto anche sulle mani, lasciando però le dita scoperte. Anche i pantaloni presentavano gli stessi motivi geometrici e ricoprivano in parte le scarpe, anch'esse nere.
Il ragazzo non si mosse per qualche istante. Poi, aiutò il secondo passeggero a scendere dal mezzo di trasporto. Quest'ultimo era vestito con giacca e pantaloni beige, e ricordava un uomo d'affari e aveva i capelli neri, ma tendenti al grigio, lunghi fino alla fine del suo tozzo collo, non scendevano oltre le spalle. Gli si sarebbe data una quarantina d'anni a vederlo, ma nonostante ciò si spostava con un bastone e per questo motivo aveva avuto problemi a scendere.
Il ragazzo che lo aveva accompagnato rimase ancora qualche secondo a osservare le macerie. Ricordava quando, solo un paio di mesi prima un uomo lo aveva portato là insieme ad altre persone sconosciute. Erano arrivati in elicottero anche quella volta. Il ragazzo era entrato nella "cricca" grazie ad un suo amico che lo aveva trascinato. Ricordava bene quando all'arrivo aveva visto l'imponente edificio del Team Geno: ne era rimsto quasi stregato, non che avesse forma o aspetto particolari, ma il ragazzo era impressionato dall'energia e la potenza che emanava quel luogo. Ricordava anche quando aveva giurato fedeltà allo stesso uomo che ora aveva accompagnato in elicottero.
E ora non ne rimaneva che qualche brandello di muro.
< < Allora soldato? Dormiamo per caso? > >
mentre il ragazzo se ne stava a fantasticare, "l'uomo d'affari" si era addentrato tra i resti del quartier generale.
< < n-no signore, arrivo! > >
Se il ragazzo camminava lentamente, con la massima prudenza, l' uomo d'affari era molto più spedito e risoluto nei movimenti.
< < cosa stiamo cercando signore? > > Balbettò il ragazzo, soffermandosi ad osservare i resti di una gabbia, dove un piccolo pichu era rimasto intrappolato, ma non ferito.
< < Non stiamo cercando nulla, so con certezza dove dobbiamo recarci. > > rispose secco, mentre col bastone colpiva con eleganza, ma non per questo con delicatezza, le gambe del soldato, che stava accorrendo in aiuto del pichu.
Al momento dell'esplosione si trovava lontano, nella regione di Kanto dove era impegnato in alcuni affari. Uno scienziato a cui aveva chiesto aiuto per le sue "ricerche" aveva proposto Lavandonia come luogo del loro incontro per poter parlare di una nuova invenzione che secondo lo scienziato avrebbe rivoluzionato il mondo.
Ma il messaggio dell'esplosione fece rimandare l'agognato incontro e il capo del Team Geno non potè far altro che ritornare subito alla ex-base.
< < Avevo sospettato che ci fosse il vostro zampino... > > sibilò, osservando la gabbia speciale destinata alle 7 eeveelution che, al contrario delle altre non era andata distrutta, poichè fatta di un materiale speciale, ma non si sa perchè "qualcuno" l' aveva aperta.
Irritato si diresse verso l'ascensore, o perlomeno quello che ne restava, e, con un certo disappunto del soldato, si accinse a spingere il bottone. Tuttavia prima di premerlo gli fece fare mezzso giro in senso antiorario, in modo che la freccetta dall'alto si ritrovasse girata verso il basso.
Allora, un suono meccanico e sferragliante annunciò l'arrivo di un precario ascensore, che ricordava quelli nei cantieri, con all'interno un'uomo con la divisa che aspettava solo di riconoscere un intruso per cacciarlo in modo tale da avere la sicurezza che non tornasse. Il capo e la recluta entrarono nell'ascensore, che cominciò a scendere lentamente nel sottosuolo.
Dopo la discesa che pareva non finire più, i tre uomini si trovarono di fronte ad una piccola galleria che conduceva in zone diverse. L'uomo che aveva aspettato nell'ascensore fece segno alla recluta di seguirlo, mentre il capo del Team Geno proseguì dritto verso una porta dall'aspetto tecnologico.
Dietro questa porta, nei sotterranei dell' ex-quartier generale si trovava un enorme laboratorio gremito di scienziati, dove i pokémon più forti venivano trasferiti. La vera base del Team Geno si trovava non sulla, bensì nella montagna!
< < Signor Hooper? > >
La voce proveniva da uno scienziato, ometto alto, ma così scarno e magro, che sembrava sopportare a malapena il peso dei suoi vestiti.
< < Aspettavamo solo il suo ritorno. > >
L'ometto tirò fuori una cartella e cominciò a leggere.
< < Le perdite sono state critiche: su 150 pokémon solo 27 sono stati ritrovati incolumi, 43 sono feriti gravemente e abbiamo la certezza della morte di 34 pokémon, i restanti 46 sono tuttora dati per dispersi o fuggiti, aspettiamo solo i suoi ordini signore, che si può fare per rimediare? > >
Il capo del Team Geno storse la bocca.
< < Rinchiudete in gabbie i sopravvissuti, per i feriti... lasceremo per una volta che la natura faccia il suo corso: abbandonateli nella foresta. Dimmi, si sa nulla dei membri del progetto E? > >
L' ometto sfogliò rapido la cartella.
< < Al momento sono tutti segnati come dispersi... > >
Hooper strinse il suo bastone forte come se volesse sbriciolarlo. Poi maledisse mentalmente colui che lo aveva convinto ad aspettare ancora una settimana prima di spostare la gabbia delle eeveelution nel laboratorio all'interno della montagna. Rimase in silenzio per qualche istante.
< < Allora abbiamo bisogno di cacciatori. > > esclamò poi risoluto.
< < Cacciatori? Che genere di cacciatori? > > domandò lo scienziato stupito.
< < Esperimenti. E so anche quali. > > fece una piccola pausa e un sorriso malvagio.
< < Aprite il gas soporifero nelle celle di M-150 e M-151. > >
< < Ma... signore, l'esperimento è stato eseguito solo su pokémon piccoli e innocui, non sappiamo se avrà effetto su degli esperimenti così potenti! > >
< < Non mi interessa! C'è in gioco il più grande esperimento mai condotto dal Team Geno, la ragione per cui tutti noi abbiamo lavorato come pazzi! Vuole mandare tutto all'aria per dei test? No, è un rischio che dobbiamo correre, applicate il chip in grado di condizionare la volontà a M-150 e M-151, è un ordine! > >
< < V-va bene, riferirò il suo ordine > > balbettò l'ometto per poi andarsene tutto trafelato ad una velocità impensabile per un essere così fragile.
Hooper camminò tra le varie stanze, fino ad arrivare ad un grande schermo, che rappresentava tutti e sette i membri del progetto E, il progetto Eeveelution. Quante ricerche, quanta fatica, quanti esperimenti avevano eseguito su quei pokémon.
< < E se pensi che ti permetterò di mandare a monte il progetto della mia vita > > sibilò, osservando l'immagine dell'umbreon < < ti sbagli di grosso, E-199! > >
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NOTE DELL' AUTORE
hello friends! scusate se ci ho messo un'eternità a postare questo capitolo, ho avuto parecchi problemi e impegni, abbiate pietà...
E magari lasciate anche una recensioncina piccola piccola... =3