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Autore: hemademebelieve    26/04/2013    1 recensioni
dal testo: « -Voglio che tu rapisca la figlia di Viktor, Elizabeth- sancì, deciso. Il biondo si ritrovò a sogghignare, scuotendo la testa. –E’ assurdo, davvero.. E io da tutto questo cosa ottengo?- domandò interessato.
Daniel si ritrovò ad alzare le spalle, buttando fuori una risposta a caso. –Mmh.. il mio totale riconoscimento a vita, un gruzzoletto di soldi e, se ti va, qualche serata con la ragazzina..- rise.
-Oh amico, sei messo veramente male..- lo derise Justin. –Comunque accetto, come sai ho bisogno di un po’ di soldi per quella questione- aggiunse poi, rimanendo sul vago.»
Quando rapisci qualcuno ti aspetti di tutto, ma mai che quella persona possa cambiare completamente il tuo gioco.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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-Bene, ora che sono qui puoi dirmi cosa c’era di tanto urgente da farmi chiamare nel bel mezzo di una partita di basket, dove, oltretutto, i Lakers stavano vincendo?- sbottò irritato Justin, entrando in quella stanza senza nemmeno preoccuparsi di bussare.
-Oh Bieber, è sempre un piacere rivederti e sapere che non perdi mai le tue passioni!- rispose sarcastico l’uomo che stava seduto dietro la scrivania, di fronte alla quale si era fermato il ragazzo.
-Non ho tempo per certe stronzate, Daniel.. dimmi cosa vuoi, così che possa tornare alla mia partita- la tagliò breve il biondo. –Sempre impaziente eh? In ogni caso ho un lavoro per te- spiegò velocemente il più vecchio. Justin si ritrovò a corrucciare le sopracciglia, esortandolo a continuare.
-Hai presente il mio.. socio?- gli domandò, pronunciando l’ultima parola con un certo disappunto.
-Intendi Viktor Anderson?- rispose sveglio Justin. –Proprio lui.. Come sai, tra me e lui i rapporti sono sempre stati.. complicati. Sai che tra di noi c’è un sacco di competizione; lui crede di essere il migliore solo perché ha più esperienza di me, ma sappiamo entrambi quanto gli roda il fatto che un ragazzo di dieci anni più giovane di lui sia arrivato in un attimo al suo stesso livello- pronunciò, raccontando per l’ennesima volta una storia che Justin sapeva già fin troppo bene.
–Me lo ripeti tutte le volte, so come vanno le cose tra di voi; arriva dritto al punto- lo incitò Justin.
Non era mai stato un ragazzo paziente; in passato, quando voleva qualcosa la otteneva subito, senza porsi troppi problemi. L’idea di dover aspettare qualcosa, o peggio ancora qualcuno, lo irritava parecchio.
-Voglio che tu rapisca la figlia di Viktor, Elizabeth- sancì, deciso, facendo strabuzzare gli occhi del biondo. –Sei serio? Vuoi davvero che io faccia una cosa del genere?-
Daniel, rise beffardo, annuendo. –Certo, e devi farlo entro domani- aggiunse poi.
Justin scoppiò a ridere. –Ti prego, almeno dimmi che non è per la fissa che ti è venuta per quella ragazzina.. Cioè, non mi stai chiedendo di rapirla solo per portartela a letto, vero?- lo schernì.
L’altro si alzò dalla sua sedia e, avvicinandosi a Justin, gli appoggiò una mano sulla spalla, mentre anche lui rideva divertito. –Amico andiamo, non puoi dire che quella ragazza non abbia un culo magnifico...- iniziò, provocando un’altra risata nel biondo. -..però no. Voglio fargliela pagare a suo padre per tutto quello che mi ha sempre fatto, portandogli via ciò che ha di più caro. In questo modo vedrai che il lavoro passerà in secondo piano per lui, e io potrò finalmente dimostrargli di che pasta sono fatto, prendendo il suo posto- spiegò brevemente.
Justin stette in silenzio ad ascoltarlo, e parlò solamente quando l’uomo ebbe terminato. –Daniel, andiamo, sai quanto ti stimo e ti voglio bene, ma.. fai davvero sul serio? Tu vuoi farmi rapire sua figlia per una stronzata del genere?-
-Non è una stronzata, ok? Almeno non per me!- sbottò. –Tu non hai idea di quanto opprimente sia lavorare con quell’uomo. Deve sempre trovare il modo di umiliarmi, pur sapendo che se solo volessi potrei primeggiare su di lui quando e come voglio. Ho sopportato per troppo tempo, ma è giunto il momento di prendermi una vendetta. Lui non sa contro chi si è messo.. Inoltre io ho te, ti conosco da quando avevi appena 5 anni e ti ho visto crescere all’interno di quell’edificio; so di che pasta sei fatto e ho fiducia in te. Dovrai solo rapire Elizabeth e portarla a casa mia, dove la terremo rinchiusa per un po’ di tempo.. Vedrai che poi suo padre non avrà né la forza, né la voglia di prendersi gioco di me. E poi, come ti ho già detto, magari potrei appagare qualche mio piccolo desiderio- concluse, facendo un occhiolino a Justin, lasciandogli capire chiaramente ciò che intendeva.
Il biondo si ritrovò a sogghignare, scuotendo la testa. –E’ assurdo, davvero.. E io da tutto questo cosa ottengo?- domandò interessato.
Daniel si ritrovò ad alzare le spalle, buttando fuori una risposta a caso. –Mmh.. il mio totale riconoscimento a vita, un gruzzoletto di soldi e, se ti va, qualche serata con la ragazzina..- rise.
-Oh amico, sei messo veramente male..- lo derise Justin. –Comunque accetto, come sai ho bisogno di un po’ di soldi per quella questione- aggiunse poi, rimanendo sul vago.
-Perfetto, sapevo che potevo contare su di te- affermò felice, Daniel.
-Domani alle cinque sarò da te con la ragazza.. entrerò dal garage, quindi, lascialo aperto- predispose Justin. –Vedi perché ripongo sempre la mia fiducia in te? Ti dico le cose e il secondo dopo hai già in mente un piano!- lo elogiò lui.
-Sìsì, ci vediamo domani!- salutò svogliatamente il biondo, voltandosi e uscendo velocemente da quella porta.
Nel tragitto verso casa, Justin si ritrovò a riflettere sul compito che Daniel gli aveva affidato. Non era poi così difficile, avrebbe dovuto semplicemente scoprire un paio di informazioni sulla ragazza e il gioco sarebbe stato fatto. Sapeva che era sbagliato e contro le regole ciò che faceva, ma quei soldi che Daniel gli dava ogni volta che lui portava a termine un compito per lui, gli servivano davvero.
E poi chi altro avrebbe potuto svolgere quei lavori meglio di lui? Chi era così insensibile e menefreghista esattamente quanto lui?
Non sapeva quando e come era diventato così, semplicemente era successo. E ora, tutto ciò che conosceva nella sua vita era solo il buio: lavori come rapimenti erano all’ordine del giorno per lui.
Nella sua vita non c’era uno solo spiraglio di luce e sapeva che probabilmente non ci sarebbe mai stato; doveva ammettere però, che l’arrivo di Daniel nella sua vita era stato importante.
Daniel aveva attorno ai 25 anni, era un tipico figlio di papà, che poteva permettersi tutto, ma, nonostante questo, aveva un cervello da far invidia anche al creatore di Internet: in soli 5 anni era riuscito a guadagnare il posto che, persone come Viktor Anderson, avevano sudato per più di 15 anni per ottenerlo. Lo aveva conosciuto quando aveva 5 anni; da lì in poi si era sempre rivelato una vera guida per lui. Gli aveva insegnato a difendersi dai più grandi, a reagire e a vincere tutte le sfide che gli si presentavano. Lo aveva condotto su una strada che, da molti, poteva essere definita ‘sbagliata’, ma che a lui andava più che bene, almeno fino a quando riusciva a garantirgli da vivere.
 
 
Elizabeth si ritrovò a sbuffare, mentre, in compagnia di Abbie e Emily, attraversava il corridoio ormai deserto della scuola.
-Non ci posso credere che ci ha tenute veramente mezz’ora in più solo per farci vedere i compiti!- si lamentò poi. –Non me ne parlare guarda, Jack sarà incazzato, non ho potuto nemmeno mandargli un messaggio per dirgli che arrivavo più tardi da lui!- sbottò anche Abbie.
-Non credere, lo stesso vale per Richard, gli avevo detto che ci saremmo incontrati alle 4.30 e invece sono già le 5! Quanto posso odiare il prof di chimica?!- concordò infine Emily.
-Oh, è sempre bello e motivante sentirvi parlare dei vostri ragazzi, giuro- disse sarcastica Elizabeth, alzando gli occhi al cielo.
-Eddai Beth, non fare così. Vedrai che presto arriverà un nuovo ragazzo che si prenderà una bella sbandata per te- cercò di rincuorarla Abbie.
-Sì, come no.. Dopo Robert ho perso abbastanza le speranze- confessò. –E fai male! Fortunatamente non tutti i ragazzi sono come lui, vedrai che ne troverai uno migliore! Comunque noi andiamo, ci vediamo domani?- domandò a mo di conferma, Emily.
-Ci vediamo domani- confermò infine Elizabeth. E, salutate con un abbraccio le due amiche, si diresse dalla parte opposta del parcheggio, dove, per via dell’orario ormai tardo, era rimasta solo la sua macchina.
Fece per aprire lo sportello e salire sul sedile del guidatore, quando venne afferrata da dietro e vide una mano appoggiare rapidamente sulla sua bocca un fazzoletto, che, dall’odore, era stato chiaramente imbevuto in qualche sostanza che lei non conosceva.
Successe tutto in un attimo: vide tutto buio e svenne. 


-My (pop) corner-

Lo so, lo so, non c'è bisogno che mi diciate che il nome dello space è troppo figo AHAH
No a parte gli scherzi, sono qui con una nuova ff, pur avendone in corso un'altra.
Perchè ho iniziato questa?
Innanzittuto preciso il fatto che l'idea di questa ff non è mia, ma della mia amica Francesca (@ciaudrew
su twitter) che una cosa come sei mesi fa me l'aveva detta, dicendomi che se volevo potevo scriverci una ff, però all'epoca avevo rifiutato, ma nonostante ciò, ogni volta che a scuola facevo e faccio i promessi sposi (che sì, sono la storia a cui è ispirata questa ff AHAH) ci penso.
Quindi oggi alla fine abbiamo passato tutto il giorno a scervellarci per pensare a come ambientarla, a come chiamare i personaggi e tutte queste cose carine.
Spero possa attirarvi e piacervi.
Se volete lasciate una recensione giuro che io non mi offendo lol
Simo. (@hemademebelieve su twitter)

 

  
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