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Autore: evenstar    27/04/2013    12 recensioni
Spoiler su Iron Man 3!
La mia personale visione della scena pepperony finale del terzo film.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Slice of Life: here with you. '
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Innanzitutto mi scuso.
Volevo evitare di tormentarvi dopo il tour de force della long con altre fic, almeno per qualche giorno, ma non  ho proprio resistito. A mio avviso in Iron Man 3 c'è una scandalosa mancanza di pepperony e in particolare ho patito parecchio queste due scene finali solo accennate. In due ore e 10 di film due minuti di coccole finali potevano pure concedercele, credo. Comunque, laddovè il film è carente, la penna (virtuale) supplisce.
Questa piccola fic mi è venuta in mente questa sera: scritta, riletta e postata in un'ora. Spero che vi piaccia e che riempia qualche buco narrativo.
Enjoy 



La serata stava ormai volgendo a termine e la notte stava risolutamente prendendo il sopravvento. Fuori dalle enormi vetrate dell’attico della Stark Tower, completamente ristrutturata dopo la distruzione seguita all’invasione dei Chitauri, le luci di New York si stavano lentamente accendendo, scintillando nel buio della sera.
Tony, per una volta pronto con qualche attimo di anticipo rispetto al programma, era in piedi davanti alla vetrata osservando il panorama che stava lentamente prendendo vita di fronte a lui. La città si stava preparando a celebrare il capodanno in grande stile, festeggiando questa volta anche la fine di un incubo e l’arresto del temibile terrorista noto come “Il Mandarino”.
Un ticchettio di tacchi alle sue spalle lo fece girare e rimase incantato ad osservare Pepper che faceva il suo ingresso nella stanza, bellissima in un elegante vestito da sera. La scrutò negli occhi, cercando qualche segno di cedimento o di debolezza, ma tutto quello che vide fu calma e serenità. Sembrava impossibile che solo qualche giorno prima quella stessa ragazza si fosse trovata nel bel mezzo di una guerra, scaraventata in un incubo che aveva trasformato la sua routine di fidanzata di un supereroe, in supereroina lei stessa. Eppure, nonostante fosse stata rapita, le fosse stato iniettato un virus che aveva mutato il suo DNA, avesse rischiato di morire per ben tre volte nell’arco di qualche giorno, era lì, ferma davanti a lui, ad osservarlo con un sorriso sulle labbra.
Guardandola Tony prese coscienza, per l’ennesima volta da quando tutta quella storia era cominciata, di averla sempre sottovalutata. L’aveva stupito con la sua forza, con la sua determinazione e con la sua capacità di ripresa. Lui aveva fallito, non era stato in grado di proteggerla né alla Villa, né da Killian e, alla fine, l’aveva vista scivolargli via davanti agli occhi, inghiottita dall’abisso senza che fosse in grado di salvarla.
Fortunatamente ci aveva pensato da sola e, in definitiva, era stata lei a salvare lui.
- Sei meravigliosa – disse avvicinandosi a lei e fermandosi a qualche passo di distanza.
- Anche tu non sei niente male – gli rispose sorridendo e lanciandogli uno sguardo allusivo. – Il bianco ti dona – affermò posandogli le mani sulle spalle e lisciando il bordo della giacca candida. Lo pensava davvero, dopo i completi dai colori stravaganti, dopo le magliette nere e le scarpe da ginnastica, vederlo vestito in quel modo le provocò un’ondata di brividi lungo la schiena.
- Sono sempre sexy – confermò Tony con la solita scarsa modestia che lo contraddistingueva
- E se lasciassimo stare tutto e ci chiudessimo in camera da letto? – gli chiese strappandgli un sorriso malizioso.
- Pep… in genere sono io che faccio questo genere di proposte – le mormorò all’orecchio, molto tentato.
- Non è colpa mia.
- Sono irresistibile?
- Da qualche giorno mi sento particolarmente… calda – gli rispose ridendo.  
Anche Tony sorrise, felice di vedere come Pepper riuscisse a scherzare su quella brutta storia, fiduciosa che lui avrebbe risolto tutto. – Dammi solo qualche altro giorno e risolverò questo casino – le disse.
- Pensavo che la cosa potesse piacerti.
- Possiamo sempre mantenere alcune… ehm… caratteristiche.
- Scemo! – mormorò avvicinandosi alle sue labbra, ma stranamente venendo fermata prima di poterlo baciare. – Che succede? – chiese guardandolo perplessa.
Tony la fece ruotare tra le sue braccia in modo che gli desse le spalle e le fece ondeggiare un ciondolo davanti agli occhi.
- E’ bellissimo – disse la ragazza osservando rapita il pendente a forma di cuore e sollevando contemporaneamente i capelli in modo che lui potesse allacciarglielo al collo. – Per cosa sarebbe?
- Diciamo che è un regalo di Natale posticipato.
- Pensavo che il mio regalo fosse il coniglio gigante.
- Beh, lo era. Ma visto che adesso giace sommerso nella baia di Malibu… - Tony si fermò vedendo l’espressione di Pepper rabbuiarsi. – Erano solo quattro pareti, Pep.
- Era casa nostra – gli disse non potendo fare a meno di esprimere parte del suo sconforto nel tono della voce.
- La possiamo ricostruire, farla diventare davvero nostra – le rispose finendo di chiudere il gancetto del ciondolo e posandole un bacio sul collo prima che lei lasciasse ricadere i capelli in morbide onde sulle spalle.
Pepper si girò in modo da poterlo guardare negli occhi. – E’ stata una settimana piuttosto lunga – disse quasi a scusarsi per quel piccolo sfogo.  
Tony le sorrise. – L’avevo intuito – rispose appoggiando la fronte sulla sua e sfiorandole le labbra con le proprie. – Grazie.
- Per cosa?
- Per tutto quello che hai fatto, sempre.
- E’ tutto, signor Stark? – mormorò Pepper abbracciandolo e cominciando ad accarezzargli i capelli sul collo.
- Abbiamo appena iniziato, signorina Potts 

  
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