Penso che il destino delle volte si penti delle proprie azioni. Insomma, prima fa finire una storia d’amore con tanta facilità, e poi cerca di rimediare a quell’errore con tutti i mezzi che può.
Io credo che si affezioni così tanto ad una coppia che, anche se non dovrebbero stare insieme a causa di molte motivazioni, fa in modo che quest’ultime non contino più, che l’amore sia più forte di tutti gli altri sentimenti.
E proprio come nelle favole, anche Kurt e Blaine hanno avuto il loro happy ending.

Maggio 2013

L’aria gelida, le nuvole nere e le piogge che avevano costantemente accompagnato Ny durante l’inverno, sembravano essere sparite. Al loro posto c’era un sole luminoso che era stato per troppo tempo nascosto, ed ora aveva voglia di splendere più che mai.
Dopo aver ottenuto il permesso da Burt, Blaine si catapultò nella città in cui si trovava l’amato. Certo, non era stato facile convincere il signor Hummel: all’inizio sembrava impaurito e furioso, ma Blaine non ci aveva dato molta importanza. Perché? Perché l’unica cosa che voleva in quel momento era sentirsi dire da Burt: “Hai la mia benedizione!”. Dopo aver parlato a lungo sui problemi e sulle  responsabilità di essere una famiglia, l’ex usignolo aveva ottenuto c’ho che voleva e, con sua grande sorpresa, Burt gli diede l’anello con cui fece la proposta di matrimonio alla madre di Kurt, notando un luccichio particolare nei suoi occhi.
Si era catapultato a Ny più felice che mai e nella sua testa iniziarono a crearsi migliaia e migliaia di domande, tra cui: “ E se Kurt mi dicesse di no?”; “E se adesso mi vedesse solo come un amico?”;
E se..E se.
Doveva cercare di stare tranquillo perché sapeva, in cuor suo, che tutto sarebbe andato per il meglio, che avrebbero avuto un matrimonio da far invidia a Kate e William.
Il treno si fermò. Era giunto a destinazione. Si alzò dal sedile, tremante. Non si era mai sentito così, neanche nella prima volta in cui era salito sul palcoscenico. Sembrava che il suo cuore volesse uscire dal suo corpo e correre più veloce che poteva.
Rachel gli aveva raccontato di come Kurt si era immaginato loro due su di un tetto, mentre cantavano “Come what may”, ed era proprio da quest’episodio che Blaine aveva preso ispirazione per la sua proposta di matrimonio.
Fin da quando si erano messi insieme, avevano deciso che, se un giorno si sarebbero sposati, avrebbero cantato quella canzone alle loro nozze. E  proprio come Christian aveva dichiarato il suo amore a Satine, così Blaine avrebbe fatto con Kurt.
[..]
Ed eccolo arrivato nel posto prestabilito. Nel luogo in cui avrebbe saputo se il signorino Hummel volesse diventare o meno suo marito.
Rachel e Santana avevano decorato il tetto nei minimi dettagli. Sinceramente Blaine non sapeva come aveva fatto a convincere la Lopez a fare un gesto del genere. Forse voleva togliersi dai piedi Kurt, così avrebbe avuto un coinquilino in meno!
Il promesso sposo finì la sua giornata al Vogue.com e, come era sua abitudine fare, si recò sul tetto del palazzo vicino al suo appartamento. Aveva sempre detto a Rachel che quel posto per lui era un luogo magico. Perché? Perché era lì che la sua mente ripercorreva tutti i momenti della sua vita, dall’infanzia fino al presente. Era lì che Kurt cercava di avere un contatto con sua madre, raccontandole tutto ciò che faceva nella giornata, tutto quello che provava, e sperava con tutto il suo cuore di ricevere dei consigli. Kurt non era cattolico, ma in qualche modo sapeva che, tra quelle stelle dorate, c’era sua mamma che lo guardava e che lo proteggeva ogni istante della sua vita.
E quel posto  stava per diventare ancora più magico.
Blaine era lì, in piedi vicino al muretto, in attesa che Kurt arrivasse. Era spaventato e felice nello stesso momento. Gli veniva a piangere, ma sarebbe scoppiato a ridere per il nervoso.
Tutti sapevano che Blaine era un tipo emotivo, ma quando si trattava di Kurt, era come se venisse esposto a tutti il suo cuore. Perché quel ragazzo, che aveva casualmente incontrato per le scale della Dalton, era veramente il suo cuore, l’amore della sua vita.
Kurt salì le scale, ignaro di quello che avrebbe trovato lì fuori. Aprì il portone, per poi richiuderlo dietro di sé e, appena girò l’angolo, vide davanti a sé il tetto pieno di lanterne. Un capannone illuminato era posizionato al centro, con intorno tutti fiori. Sotto di esso c’era un tavolino, e Kurt da lontano poté scorgere un biglietto con una scatoletta rossa sopra. Incuriosito, andò dritto verso il tavolino, ma venne fermato da qualcuno, il quale teneva stretto il suo braccio. Kurt si girò di scatto, ritrovandosi di fronte Blaine, più bello che mai.
Spalancò leggermente la bocca, mentre il suo cuore batteva a mille, e sembrava non volesse rallentare. Sarà per l’emozione, sarà per la confusione che aveva in quel momento nella sua testa, ma non riuscì a spiccicare una parola.
Blaine portò un indice sulle sue labbra, per assicurarsi che non parlasse. Accese, con un telecomando, lo stereo e partì la base.
Durante “Come what may” le loro voci si sovrapposero, creando una melodia quasi angelica. Blaine prese più volte le mani di Kurt, il quale si accorse che il suo ex ragazzo stava tremando.
Ancora non ci poteva credere. Come aveva fatto a scoprire quel posto? E per quale motivo lo aveva allestito in quel modo?
La base finì, ed arrivò il momento in cui Blaine doveva fargli la proposta.

- Ehy Kurt! Sorpreso di vedermi? Beh, dalla tua espressione credo di sì. Ora, voglio solo che tu mi ascolti e che non dica una sola parola fino a quando non avrò finito di parlare, okay?

Blaine disse quelle parole quasi sussurrando, forse perché pensava di essere in un sogno e che se avesse alzato poco di più la voce, si sarebbe svegliato.
Prese la mano destra di Kurt, portandolo fin sotto il capannone.

- Sai Kurt, la vita è veramente strana. Cerchi in tutti i modi possibili di trovare la persona adatta a te. La tua anima gemella. E poi, quando l’hai trovata, la lasci andar via da te, come una foglia che vola via dal suo albero. Non sei più lo stesso, è come se ti mancasse qualcosa. Ed è questo che è capitato a me, quando ho fatto lo sbaglio più grosso della mia vita. Non dovevo lasciarti andar via come se nulla fosse, perché io provo ancora qualcosa per te. E tu per me.
Ricordi la prima volta che ci siamo baciati? Dio,  è stato bellissimo. Ed io voglio provare la stessa sensazione tutti i i minuti, tutte le ore di ogni giorno della mia vita. Per questo ti chiedo..

Blaine fece un sospiro profondo, prendendo dal tavolino la scatola rossa, la quale conteneva l’anello.
Kurt si trovava davanti a lui e seguì ogni suo movimento. Solo in quel momento capì cosa stava succedendo. Le lacrime iniziarono a bagnare i suoi occhi, i quali sembravano dei diamanti.

-Kurt, vuoi…Vuoi sposarmi?

L’ex usignolo si piegò su di un ginocchio, aprendo la scatola rossa all’altezza del petto di Kurt, mentre una lacrima rigò il suo volto.
Kurt riconobbe l’anello della madre, e  portò entrambe le mani sulla bocca, iniziando a piangere di gioia.
Annui.
 Annui più e più volte, sussurrando poi un dolce “Sì”.
Blaine, con le mani tremanti, mise l’anello nell’anulare della mano sinistra di Kurt, per poi alzarsi e gettarsi nelle braccia di Kurt.

-Ti amo, Kurt. Grazie, grazie, grazie!


ANGOLO DELL'AUTORE:

Salve a tutti! Ebbene, eccomi qui a pubblicare il primo capitolodi questa FF. Da come avrete capito, amo tantissimo la Klaine, così ho pensato: "Perchè non fare una FF su di loro?"
Et voilà, I'm here.
Nel corso dei capitoli verrà raccontata la vita di Kurt e Blaine dopo il matrimonio. Volevo dedicare il secondo capitolo alla cerimonia, ma non so se sia appropriato. Spero che che vi piaccia, e magari darmi dei consigli.
Grazie mille, ci sentiamo nel prossimo capitolo!