In memoria di un'amica:

Nata a Chieti, il 4 marzo del 1977, Gina Ciriegi era una persona di animo semplice e molto creativa. 
Oltre a scrivere, sapeva creare delle bellissime riproduzioni e decorazioni angeliche. Molto brava anche col photoshop, con il quale sapeva creare delle immagini molto tenere coi personaggi di varie serie animate. Inguaribile e dolcissima romanticona, amante delle storie d'amore e dei finali lieti. Fedelissima conoscitrice dei vari capolavori di animazione DISNEY ( "Gli Aristogatti", "La Carica dei 101", "La Sirenetta", "Il Re Leone", e molti altri ancora ). Sognatrice e sensibile, nonostante le tante difficoltà della vita, sempre volta a rincorrere le tante piccole gioie che ogni persona desidera per sé: la serenità, la pace, gli affetti, l'amore... 
Gina si spegne il 7 marzo 2013 all'età di 36 anni, lasciando un grande vuoto nei cuori di molte persone ( me compreso! ), e un dolore immenso in tutti coloro che la conoscevano per la persona meravigliosa che era. 
Di tutte le cose che ho ancora di lei, e della nostra bellissima amicizia nata su Facebook, senza dubbio rimane il ricordo delle nostre interminabili chiacchierate. C'erano così tante idee in lei, così tante storie da creare, perciò vorrei tentare di riportarle su queste pagine a nome suo. Nelle mani uno strumento, nella mente un pensiero, ma il cuore è quello che lega entrambi alla fantasia che abbiamo condiviso assieme. 
Ciao Gina!

***

Per rabbia e per amore

- Ora basta 009, stai esagerando!

Improvvisamente Jet non ci vide davvero più dalla rabbia.
Certo, il comportamento di Joe nei riguardi di 003 era a dir poco inammissibile.
Françoise forse era troppo buona e tollerante, per rispondere a tono alla freddezza del compagno, tuttavia 002 non intendeva assolutamente passarci sopra. Se 009 intendeva ferire così la sensibilità di 003, ignorando apertamente l'amore che ella provava, ci avrebbe pensato lui a ficcargli in zucca un po' di buon senso... anche a suon di sberle.

- Ti sembra questo il modo di comportarti - tuonò il cyborg dai capelli color carota, stringendo Joe per il bavero e sollevandolo con entrambe le mani. - Anche ammettendo che tu abbia la luna storta, ciò non ti dà il diritto di mancarle di rispetto in questo modo; 003 ti ha solo chiesto se stai bene, perciò ritengo dovresti usare tutto un altro tipo di atteggiamento con lei... Sono stato chiaro?
- 002, calmati - gemette Françoise. - Non fa nulla, davvero, non c'è ragione di litigare per una sciocchezza!
- Quello che ho visto io non è affatto una sciocchezza - sbottò l'altro, senza allentare la presa. - Al signorino qui occorre una lezione di buone maniere!
- Potresti cominciare, lasciandomi l'uniforme - osservò 009 impassibile.
- Ascoltami bene, tu - mormorò 002 tra i denti. - Hai esattamente tre secondi per chiederle scusa e, sia chiaro, non ti azzardare mai più ad offenderla!
- Non ricordo di averle mai detto nulla di offensivo - rispose Joe calmissimo.
- C'è modo e modo - sottolineò Jet. - E comunque tirare dritto, senza neppure guardare negli occhi chi ti fa una domanda, è un atteggiamento villano e imperdonabile!
- Lo è anche non farsi gli affari propri - puntualizzò 009, scostando via Jet con una manata sui polsi.

La reazione dello statunitense fu tanto violenta quanto prevedibile.
Il suo pugno si abbatté sulla guancia di Joe, sotto lo sguardo incredulo di 003, scaraventandolo a terra con estrema violenza.
009 non reagì.
Semplicemente si limitò a rialzarsi e, scrollandosi i vestiti con noncuranza, chiese all'altro se era soddisfatto.

- Vieni un po' con me a fare due chiacchiere - sentenziò dunque Jet, indicando alle sue spalle la porta che dava nel corridoio.
- Jet, per favore, smettila - supplicò Françoise.
- Non preoccuparti - la tranquillizzò subito lui. - Uno basta e avanza, voglio solo parlare con lui adesso!

Non avendo la benché minima intenzione di discutere, 009 accettò tuttavia di seguire Jet fuori dalla stanza.
Una volta rimasti soli, i due si guardarono negli occhi.
Quelli di Jet erano azzurri e pieni di rabbia, a differenza dell'espressione apatica e indifferente di Joe, ed era ovvio che stesse facendo un grande sforzo per controllarsi.

- Che cosa ti sta succedendo ultimamente? - domandò. - Non sei mai stato un chiacchierone ma, quale che sia il problema, lo sai che Françoise tiene moltissimo a te!
- Lo so benissimo!
- Allora smettila di trattarla così - tagliò corto Jet senza mezzi termini. - Non se lo merita!
- Senti, sarebbe troppo lungo da spiegare, ma è una faccenda che devo risolvere da solo - spiegò Joe, senza scendere nei dettagli. - Mi dispiace di essere stato scortese, non era mia intenzione, ma ho altro per la testa in questo momento...
- Lo vedo - mormorò Jet. - Cerca comunque di ricordare che siamo una squadra: se uno di noi ha un problema, ci aiutiamo l'un l'altro!
- Va bene, lo terrò a mente - concluse Joe. - Posso andare adesso o devi dirmi altro?
- Solo un'altra cosa - proseguì Jet, poggiando la mano sulla spalla del compagno e socchiudendo gli occhi con aria fin troppo seria. - Non fingere che non sia importante, lo sappiamo tutti e due quanto lo sia!
- Ma di che stai parlando?
- Dai, non fare l'idiota - aggiunse ancora Jet, abbozzando perfino un mezzo sorriso. - Lei ha scelto te, è inutile far finta di niente!
- 002, io...
- Va bene così, davvero!

Ciò detto, Jet passò oltre nel corridoio e salutò l'altro con un cenno della mano.
In quella Françoise, preoccupata che costoro si azzuffassero di nuovo, incrociò entrambi uscendo dalla stanza.
Jet le rivolse un sguardo inespressivo, forse un pochino triste, ma subito tornò a sorridere e le fece intendere con un cenno che era tutto a posto.
Fu in quel momento che 009 comprese, quasi sentendosi in colpa verso il compagno, tuttavia la realtà dei fatti era quella e nessuno poteva farci niente. L'amore di lei gli apparteneva già, e questo 002 sembrava averlo accettato da tempo.

FINE