Tacque.
Fu allora che capii la mia prigione,
che non dondola l’amore.
E il sonno fu insonnia,
il domani, un destino diviso.
Mai saprai che t’ho cercato,
di ciò che resta, che fu inseguito,
di quell’addio mai esistito.
Laddove la speranza si ristora,
il tormento strazia, non risponde.
Ti parlerò in eterno,
nel tuo sparire…
forse mi ascolterai,
senza tacere.
Dipinto di Irina Vitalievna Karkabi