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Autore: telesette    27/04/2013    2 recensioni
Ami non disse nulla, gli occhi che le tremavano e l'espressione affranta dipinta sul volto. Dalla voce di Ryo, era possibile percepire tutto l'amore e la sofferenza di quel povero ragazzo.
No, non lo meritava.
Ryo non meritava assolutamente di soffrire così, oltretutto per una ragazza che non sapeva neppure quali fossero i desideri più intimi e profondi del suo cuore.
Che cosa doveva fare?
Come doveva fare, per riuscire a dissipare ogni dubbio dalla sua mente?
Persino l'algebra e la trigonometrìa erano niente, a confronto di un simile problema. Nonostante la sua matematica precisione infatti, neppure Ami sapeva trovare una risposta in grado di aiutarla...
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Ami/Amy, Usagi/Bunny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'In memoria di un'amica'
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In memoria di un'amica:

Nata a Chieti, il 4 marzo del 1977, Gina Ciriegi era una persona di animo semplice e molto creativa. 
Oltre a scrivere, sapeva creare delle bellissime riproduzioni e decorazioni angeliche. Molto brava anche col photoshop, con il quale sapeva creare delle immagini molto tenere coi personaggi di varie serie animate. Inguaribile e dolcissima romanticona, amante delle storie d'amore e dei finali lieti. Fedelissima conoscitrice dei vari capolavori di animazione DISNEY ( "Gli Aristogatti", "La Carica dei 101", "La Sirenetta", "Il Re Leone", e molti altri ancora ). Sognatrice e sensibile, nonostante le tante difficoltà della vita, sempre volta a rincorrere le tante piccole gioie che ogni persona desidera per sé: la serenità, la pace, gli affetti, l'amore... 
Gina si spegne il 7 marzo 2013 all'età di 36 anni, lasciando un grande vuoto nei cuori di molte persone ( me compreso! ), e un dolore immenso in tutti coloro che la conoscevano per la persona meravigliosa che era. 
Di tutte le cose che ho ancora di lei, e della nostra bellissima amicizia nata su Facebook, senza dubbio rimane il ricordo delle nostre interminabili chiacchierate. C'erano così tante idee in lei, così tante storie da creare, perciò vorrei tentare di riportarle su queste pagine a nome suo. Nelle mani uno strumento, nella mente un pensiero, ma il cuore è quello che lega entrambi alla fantasia che abbiamo condiviso assieme. 

Ciao Gina!

***

I dubbi di Ami

( immagini tratte da internet )

 

Foto- Mah - sbuffò Bunny rassegnata.

Ami sembrava ancor più chiusa ed introversa del solito.
Da quando Ryo era tornato, cercando di riallacciare gli antichi rapporti con lei, la ragazza non sapeva davvero cosa pensare.
All'inizio sembrava felice di rivederlo, in quanto Ryo era stato il suo primo vero interesse sentimentale, ma le cose non erano più come quando si erano conosciuti. Per anni non si erano più visti né sentiti, tanto che lei lo ricordava più che altro come un'ombra, ed ora invece era tornato così all'improvviso.
Era ovvio che i sentimenti di Ryo non erano mutati nel tempo ( giacché era sempre stato innamorato cotto di lei ), tuttavia Ami non era sicura di poter provare lo stesso per lui.
Anche se Ryo comprendeva benissimo di non poter piombare così nella sua vita, dopo anni di silenzio, Ami temeva lo stesso di illuderlo ingiustamente. Il ragazzo si era presentato a lei con le migliori intenzioni del mondo, offrendole affetto e sincerità disinteressata, ma entrambi sapevano che non era solo l'amicizia a spingerlo. Probabilmente Ryo sperava che, ricominciando a frequentarsi, qualcosa tra loro poteva ancora accadere; magari chissà, col tempo anche lei si sarebbe scoperta attratta da lui; e forse un giorno, senza porre limiti in mezzo, le cose avrebbero anche potuto funzionare...
Il problema era che Ami non se la sentiva.
Il povero Ryo rischiava infatti di attendere in eterno una risposta che lei non poteva dargli.
Per questo, dopo appena una settimana che avevano ricominciato a frequentarsi, Ami aveva deciso dolorosamente di troncare la questione in modo definitivo: disse a Ryo che non ci teneva più a vederlo, mentendo perché convinta di agire per il suo bene, così si tappò in casa e smise di rispondere al telefono.
Solamente Bunny era al corrente della situazione, tentando più volte di convincere l'amica a tornare sui propri passi, e di fatto anche quel giorno era andata a trovarla per lo stesso motivo. Purtroppo Ami era sempre stata molto ostinata e, quando si metteva in testa una cosa, difficilmente c'era verso di farle cambiare idea. Ormai trascorreva le giornate immobile e in silenzio, davanti alla finestra della sua camera, talmente abbattuta da non avere neppure la forza per studiare.
Tuttavia anche Ryo Urawa era un giovanotto piuttosto ostinato ( sotto questo aspetto infatti, Bunny riteneva che i due si somigliassero parecchio! ) e non passava giorno senza che le telefonasse... per riascoltare ogni volta il solito messaggio registrato della segreteria telefonica.

"Salve, sono Ami.
Se sentite questo messaggio, vuol dire che al momento non sono in casa.
Se volete però, potete lasciarmi un messaggio dopo il segnale acustico.
Appena possibile, vi richiamerò senz'altro"
... 
BIP

- Ami, ciao, sono Ryo - esclamò piano la voce del ragazzo all'apparecchio. - Lo so che non vuoi rispondere, o forse non puoi, lo capisco... Volevo dirti che... Beh, in realtà non lo so nemmeno io! Probabilmente ti sembrerà sciocco, dal momento che non ti ho più chiamata per anni, ma è molto più difficile per me starti lontano adesso; almeno così, ogni volta che parte il nastro, posso sentire la tua voce... Sono trentatré parole, le so a memoria ormai, ma ascoltarle è l'unica cosa che mi permette di passare il giorno! Scusami, lo so che sto dicendo una sciocchezza; del resto non ci sto molto con la testa in questo periodo, anche se il mio pensiero va sempre e comunque a te... Ricordi quando eravamo assieme nella stessa aula? Tu allora eri sempre china sui libri, tranquilla e sorridente come se fossi su un altro pianeta, troppo concentrata per accorgerti di me che pure ero seduto lì accanto... Buffo: avrei tanto voluto parlarti almeno una volta e ora, per quanto assurdo possa sembrare, darei qualunque cosa per trovarmi di nuovo su quella sedia e nello stesso banco; almeno così potrei vederti, anche se solo per poco... Mi dispiace, so che non dovrei chiamarti, ma è più forte di me; ho provato a darti ascolto credimi, solo che non ci riesco, non posso dimenticare quello che provo per te; forse ho sbagliato a tornare, e senza volerlo ti sto facendo del male, ma il fatto è che la mia vita senza di te... non ha alcun senso!

Il suono del ricevitore attaccato segnò la fine del messaggio.
Ami non disse nulla, gli occhi che le tremavano e l'espressione affranta dipinta sul volto. Dalla voce di Ryo, era possibile percepire tutto l'amore e la sofferenza di quel povero ragazzo.
No, non lo meritava.
Ryo non meritava assolutamente di soffrire così, oltretutto per una ragazza che non sapeva neppure quali fossero i desideri più intimi e profondi del suo cuore.
Che cosa doveva fare?
Come doveva fare, per dissipare ogni dubbio dalla sua mente?
Persino l'algebra e la trigonometrìa erano niente, a confronto di un simile problema. Nonostante la sua matematica precisione infatti, neppure Ami sapeva trovare una risposta in grado di aiutarla.

- Perché non gli parli - esclamò Bunny con voce serissima. - So che hai le tue ragioni, per comportarti così, ma il modo in cui quel poverino sta soffrendo... è disumano!

Silenzio.

- Al diavolo - esclamò ancora Bunny spazientita. - Almeno di' qualcosa! Possibile che l'amore di Ryo ti lasci così indifferente da non avere nemmeno il coraggio di rispondergli al telefono ?!?
- Il fatto è che ho paura, Bunny - ammise Ami sottovoce. - Ho paura di non essere io la ragazza giusta per lui, e non so come dirglielo... Ryo è un ragazzo dolcissimo ma, se non fossi capace di corrispondere i suoi sentimenti, che cosa succederebbe?
- E come puoi pretendere di capirlo questo, se non gli offri nemmeno una possibilità - osservò Bunny.
- Non lo so, Bunny - gemette Ami, socchiudendo gli occhi. - Credimi, non lo so!
- Ascolta, Ami - sussurrò la biondina, avvicinandosi all'amica e prendendole le mani tra le proprie. - Se tu semplicemente non sei innamorata di Ryo, devi dirglielo senza indugiare oltre; ma se invece senti di provare qualcosa per lui, qualcosa che non riesci a spiegarti nemmeno tu, devi avere il coraggio di guardarlo negli occhi e trovare la risposta dentro al tuo cuore... Altrimenti rischi di rimpiangerlo per tutta la vita!
- Bunny, io non...

Ami tacque.
Gli occhi di Bunny erano l'immagine stessa della sincerità e della comprensione.
In materia d'amore, lei ne sapeva senza dubbio molto più che di materie di scuola e altre stupidaggini varie.
Quello che stava cercando di spiegarle era una lezione di vita molto importante: il coraggio e la presa coscienza dei propri sentimenti.
Nessuno poteva dirle se anche lei amava Ryo oppure no, era una cosa che doveva sforzarsi di capire da sola.

- Quel ragazzo ti ama più della sua stessa esistenza - mormorò dunque Bunny, con voce rotta dalla commozione. - Ti vuole bene al punto da desiderare anche solo una piccolissima parte di te, anche solo la voce registrata sul nastro di una segreteria telefonica, ed è una cosa meravigliosa questa perché capita una sola volta nella vita di ogni persona!
- Oh, Bunny!
- Se solo sapessi quanto sono contenta per te - aggiunse Bunny, con gli occhi lucidi di lacrime. - Sono tanto... Tanto felice per te, amica mia!

Ora Ami sembrava finalmente cominciare a capire.
Bunny aveva ragione.
Non poteva continuare ad opporre un muro di silenzio davanti ai sentimenti di Ryo, solo per paura di approfondire e scoprire quali erano i suoi veri sentimenti per lui.
Avrebbe parlato con Ryo, spiegandogli in modo chiaro i suoi dubbi e le sue incertezze, e insieme avrebbero accettato la realtà qualunque essa fosse.
L'amore spesso è un mistero assai grande, complicato quanto l'universo stesso, tanto che ci vuole coraggio per cercarlo... e ancora più coraggio per trovarlo e non lasciarlo andare, mai, per nessun motivo al mondo.

FINE

   
 
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