-Mi chiedo...Se è normale, sai...-
Il ragazzo alzò il voltò da quel libbrone.
Incrociò il suo sguardo.
Aveva un qualcosa di malinconico.
Era sempre Dolce certo, solo un pò malinconico.
-Normale cosa, Al?-
Scrollò le spalle.
-Sentirsi soli, pur sapendo che non lo si è...Forse è un pensiero un pò egoista...Ma io sono egoista-
Tornò a guardare il libbrone, ma l'attenzione era tutta dedicata al fratello.
-Hai presente quando...Hai qualcosa davanti agli occhi, ma non puoi averla, per quanto tu la desideri?-
Lui annuì, ma non la guardò.
Si bloccò con la penna con cui stava appuntando qualcosa sul foglio.
Alphonse lo sapeva.
Non aveva distolto la minima attenzione da lui neanche per un momento.
-E' così che mi sento da tanto...-
Continuò piano.
-Quindi mi hai capito, no?-
Annuì di nuovo.
Ma Alphonse scosse scosse la testa.
No, non poteva capirlo.
La situazione era troppo complicata per essere capita.
E lui non voleva neanche fargliela capire.
-Tutto bene, Al?-
Alzò lo sguardo di nuovo.
E il più piccolo si alzò, scosse la testa.
-Si, Nii-San...Forse è la stanchezza...-
Edward annuì senza motivo e tornò ad appuntare qualcosa.
-Vado a dormire...-
Lentamente arrivò allo stipite della porta.
-Al...-
Si fermò senza voltarsi.
-Sei sicuro di stare bene?-
Abbassò il volto, ma continuò a dargli le spalle.
-Si, Nii-San...-
Ripetè fingendo convinzione.
Proseguì verso la sua stanza.
Ed proseguì nel suo lavoro.
Se avesse visto quelle lacrime...
Probabilmente sarebbe rimasto impalato senza sapere cosa fare.
Per questo lui non si era voltato.
-Si, Nii-San...-
Ma Alphonse...
I bravi Bambini, non dicono le bugie...
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Mi avevate data per dispersa???
E invece no!
Rieccomi qui con una nuova Fan Fiction sui miei adorati Ed e Al...