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Autore: MystMG    28/04/2013    0 recensioni
Una piccola storia (Di 3 capitoli per la precisione) che parla dell'aventura di un giovane, chiamato Myst, che incontra un ragazzo misterioso ai piedi di un monte. La storia li porterà entrambi in cima al monte, dove strani eventi, legati al pokemon leggendario Giratina, stanno avvenendo. Si scoprirà il passato di Christopher, e ci si scontrerà contro il leggendario.
E' una storia tratta da una mia ruolata per un evento Gdr pokemon su ''The Fire of Life'', spero vi piaccia!
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Cammino tranquillamente lungo la via che mi porterà ad Akai City, la città dove avrò la possibilità di affrontare un altro capopalestra di Akashima. Inoltre, ho sentito dire che la città, oltre a moltissime strutture piene di allenatori da sfidare, è ricca anche di storie e di leggende su vari pokemon.
-Chissà, forse dopo la sfida in palestra riuscirò a fare qualche ricerca e rilassarmi visitando il luogo!-
Arrivo ai piedi di una piccola collina, oltre la quale so che è eretta la magnifica città. Accelero il passo, e in pochi istanti Akai City si para davanti ai miei occhi: e' una città enorme, circondata da campagne e case più piccole. Gli enormi grattacieli del centro si illuminano di mille colori, riflettendo i raggi del sole con i loro vetri colorati. A sinistra rispetto alla città c'è un limpido mare, sulla cui costa posso intravedere puntini colorati, probabilmente ombrelloni di bagnanti in vacanza. Ma è alla sinistra della città che è collocata la vera meraviglia della zona. Un enorme montagna, completamente sgombra da alberi o arbusti, si alza oltre la cima dei grattacieli della città, arrivando addirittura a superare le nuvole.
-Fantastico!-
Decido di fare un salto in montagna prima di arrivare in città, così prendo una strada laterale a quella che stavo percorrendo fino a quel momento. La strada, inizialmente ghiaiosa, si trasforma man mano in strada asfaltata, allargandosi e circondandosi di vari edifici. I primi ad apparire sono abitazioni di campagna, poi coltivazioni di bacche e anche un paio di pensioni pokemon. Quando sono ormai quasi ai pendii della montagna, vedo qualcosa che mi lascia a bocca aperta. Sul lato destro della strada è eretta un immensa statua di marmo, curata nei minimi dettagli. Attorno ad un pilastro centrale, di pietra più scura rispetto al resto della statua, è avvolta una figura serpentina e deforme, che finisce per scomparire nella base della statua, anch'essa deformata. Questa figura è racchiusa dalla forma di altri tre pokemon, simili tra loro: sono piccoli pokemon, con una grande testa, mani e piedi quasi assenti, e due lunghissime code. Sulla loro fronte e sulla punta delle code noto delle cavità, che probabilmente, prima del passaggio di qualche ladro, contenevano delle gemme. Davanti alla statua noto un ragazzo della mia età: è poco più basso di me, ha i capelli neri e uno sguardo triste, indossa dei jeans scuri e una felpa viola scuro, con al collo una lunga sciarpa viola che, dopo essere stata ripiegata sul collo due o tre volte, arriva a toccargli le ginocchia. Decido di avvicinarmi, per chiedergli informazioni sulla statua.
-Ehi tu! Sei di qui?-
Il ragazzo mi ignora, continuando a fissare la statua.
-Hai ragione, scusa, non mi sono presentato! Io sono Myst, chi sei tu? Posso farti qualche domanda?-
Il ragazzo continua a fissare la statua. Solo dopo una decina di secondi si gira verso di me, per poi indicare la statua.
-I volti dei tre pokemon... sono rivolti verso la cima della montagna...-
Distolgo l'attenzione da lui per osservare prima la statua, e poi la montagna.
-Hai ragione! Che bell... ehi, aspetta!-
Il ragazzo mi ha già dato le spalle, e si dirige verso la montagna. Con un leggero sprint, lo raggiungo, e inizio a camminargli a fianco, sorridendo.
-Anche io vado alla montagna! Che ne dici di fare la strada insieme? E poi, non mi hai ancora detto come mi chiami!-
Non sò perchè, ma quel ragazzo mi ispira fiducia, sembra una brava persona.
Inizialmente continua ad ignorarmi, poi si ferma di scatto, costringendomi a indietreggiare per raggiungerlo, dato che avevo fatto qualche passo in più di lui.
-...sono Christopher...-
Inaspettatamente, una violenta scossa di terremoto percuote tutta la zona. Io sono costretto ad abbassarmi e poggiare le mani per terra per mantenere l'equilibrio, ma Christopher non fà una piega, anzi, dopo pochi istanti dalla fine della scossa, riprende a camminare. Mi alzo di scatto, e lo raggiungo come ho fatto prima. Non mi dà neanche il tempo di parlare, e non appena lo raggiungo si gira di nuovo verso di me.
-Vieni con me, in cima...-
Quella richiesta mi lascia perplesso.
-Che c'è, forse sai qualcosa sulla scossa? Ha a che fare con qualcosa in cima alla montagna, è.... vero...?-
Mentre parlo, alzo lo sguardo e indico la cima della montagna, ma quello che vedo mi lascia a bocca aperta: le nuvole che avevo visto in precedenza sono state spazzate via, e al loro posto è collocata una coltre di nebbia nera, che si espande in cerchi concentrici a partire dalla montagna. Non so che cosa sia, ma capisco che se voglio andare in fondo alla faccenda devo seguire Christopher in cima alla vetta.

Io e Christopher, dopo una decina di minuti di cammino, ci ritroviamo ai piedi della torre, dove una grotta segna l'ingresso al percorso che ci porterà in cima. Appena entrati, noto che Christopher ha aumentato la velocità di marcia.
-Aspetta! Quest'atmosfera... c'è qualcosa che non và...-
Non faccio nemmeno in tempo a finire la frase che dall'ombra scatta fuori un esemplare di Bisharp, che con i suoi artigli affilati si fionda su Christopher!
-Ehi! Attento!-
Christopher non fà una piega, e continua a camminare come se nulla fosse, come se fosse stato ipnotizzato.
-Acc.. ho capito! Blaziken!-
Blaziken esce dalla sua pokeball, ricoprendosi di fiamme, che poi condensa attorno ai suoi polsi. Con pochi, rapidi scatti, raggiunge il fianco di Christopher, per poi respingere Bisharp con un violento calcio sullo sterno. Ma bisharp è molto forte, e non appena mette piede a terra fà fuoriuscire dai polsi due affilatissime lame di ferro, continuando ad attaccare Blaziken. Il mio pokemon fà fatica a stargli dietro, e viene colpito di striscio molte volte prima di riuscire a contrattaccare: approfittando di un attacco troppo frettoloso di Bisharp, ricopre il suo ginocchio di fiamme, colpendo l'avversario allo stomaco. Dopo, con il gomito ricoperto anch'esso di fiamme, colpisce Bisharp alla schiena, mettendolo K.O..
Sto per estrarre la pokeball per far rientrare Blaziken, ma dal nulla parte un potentissimo getto d'acqua, che colpisce il mio pokemon alla spalla: da uno specchio d'acqua in una galleria vicina fuoriescono moltissimi esemplari di Frillish.
-Milotic!-
Milotic esce dalla pokeball, materializzandosi nello specchio d'acqua. I Frillish hanno appena il tempo di girarsi prima di essere buttati a terra dal potentissimo idropompa di Milotic.
-Così si fa! Braviss...-
La mia gioia dura poco, perchè vedo un Jellicent Rosa emergere alle spalle di Milotic.
-Attento!-
Jellicent condensa intorno alle sue pinne una strana energia oscura, per poi usare pallaombra sul mio pokemon. Milotic sembra risentire molto del colpo, che viene emulato più e più volte. Non riesco a pensare abbastanza in fretta, e Blaziken sta già correndo contro il nuovo avversario, quando un potentissimo fulmine si dirige verso lo specchio d'acqua. In una manciata di istanti, Blaziken afferra Milotic, tirandolo fuori dall'acqua, e il fulmine colpisce Frillish, amplificando la sua stessa potenza grazie all'acqua, che venendo disintegrata dal potenziale elettrico si trasforma in vapore. Prima di essere circondato dal vapore acqueo, riesco a vedere Luxray al mio fianco.
-Bravo amico, ci hai salvati-
Tutti i miei pokemon si chiudono intorno a me poco prima di essere circondati dalla corte di vapore. Blaziken, con un assestato paio di calci, riesce a diradare una parte della nebbia. Faccio rientrare Milotic nella pokeball, e poco dopo mi accorgo che Christopher è scomparso. Ora, davanti a me c'è una scala. Mi avvicino, perplesso, infatti non ricordavo di averla vista prima. Cerco di guardarne la fine, ma vedo solo un raggio di sole in lontananza. Inizio a percorrerla, fiducioso di raggiungere in fretta la cima.
  
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