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Autore: White_099    28/04/2013    1 recensioni
Piccola one shot sui pensieri di Finnick mentre risponde alla domanda di Katniss.
"Forse Annie era troppo danneggiata per sopravvivere da sola e si era aggrappata all’unica persona che era restata lì per lei.
Ma anche Finnick aveva bisogno di un'ancora.
Lei era il suo salvagente, il salvagente che teneva anche se aveva imparato a nuotare."
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Never let her go

"Did you love Annie right away, Finnick?"
I ask. "No" A long time passes before he adds
"She crept up on me"


La domanda lo colse un po’ impreparato, in effetti.
Stava cercando di terminare un nodo particolarmente complicato, le mani e la mente impegnate, proprio come gli avevano consigliato all’Ospedale. Le parole di Katniss lo colpirono con qualche secondo di ritardo. Inaspettate.
Quando era con la ragazza non pensava mai a difendersi dalle parole. Insomma, era di Katniss che stavamo parlando. Katniss che non riusciva a parlare chiaramente nemmeno con sé stessa. Katniss, più prevedibile di un bambino.
Casomai da una freccia, da un coltello infilzato nella schiena.
Quello era l’unico tipo di minaccia da cui pensava di doversi difendere con lei.
La morte.
Dopo due Edizioni degli Hunger Games passate nell’Arena, dopo nove Edizioni da Mentore, dopo tutto quello che aveva sopportato.
No, Finnick non aveva paura della morte.
Ma ogni tanto Katniss sapeva usare le parole meglio delle sue frecce.
Con sua domanda la Ghiandaia Imitatrice aveva aperto una porta che Finnik non era sicuro di poter riuscire a richiudere.
Annie.
Cercò di fermarsi, di evitare di pensarci. Le mani intrecciavano il nodo sempre più svelte, come se potessero mettere un freno a quei pensieri troppo dolorosi, troppo felici per venire ricordati in quel momento, quando lui era lì, senza lei.
Senza lei.
“No” rispose. Quasi senza pensarci, perché non ci si era mai soffermato sopra.
Finnik, tu l’hai amata subito Annie?”
Non lo so, avrebbe voluto dire.
Sbagliò il nodo. Le mani si fermarono.
Quando si era accorto di essersi innamorato di Annie?
Troppo tardi.
Troppo tardi per fermarsi.
Eppure troppo presto, quando ancora non era sicuro che sarebbe uscita viva dall’incubo che stava vivendo. E non ne era uscita.
I pensieri, i ricordi cominciarono ad intrecciarsi nella sua testa.
Si rincorrevano, ognuno scacciava quello precedente.
Erano come dei fili colorati, che si dipanavano dietro al buio delle palpebre. Alcuni più lunghi di altri. Alcuni più vistosi. Si coprivano l’uno con l’altro e intrecciavano un arazzo spaventoso.
Forse da quando ha rischiato di morire, nel Bagno di Sangue.
O forse quando l’ha vista riprendersi, mettersi in piedi, cercare di sopravvivere.
Forse l’ha amata da quando si è persa,perché in quel momento era come lui.
Da quando ha visto qualcosa nei suoi occhi spegnersi.
Da quando, dopo l’onda che aveva invaso l’Arena, ha trattenuto il respiro con lei.
Era sicuro che sarebbe spuntata in superficie, prima o poi.
Forse si era innamorato quando aveva visto la sua chioma rossa spuntare da quella trappola mortale in cui avevano trasformato l’acqua.
Era stato doloroso anche per lui. Per tutti gli abitanti del Quattro.
Erano abituati a considerare l’acqua amica, compagna di avventura e di sventura.
E ora si era trasformata in una ambasciatrice di morte.
Avevano dovuto osservare i Tributi morire, tentare di restare in superficie e poi soccombere.
Avevano guardato i corpi tornare a galla. I volti lividi. Le labbra blu socchiuse.
Aveva avuto paura.
Ma era tornata.
Era stata una cosa naturale, una volta salvi. Stare insieme.
Si erano innamorati, in un mondo in cui l’amore si compra.
In un mondo in cui Finnick aiutava bambini ad uccidersi fra loro.
Forse Annie era troppo danneggiata per sopravvivere da sola e si era aggrappata all’unica persona che era restata lì per lei.
Ma anche Finnick aveva bisogno di un’ancora.
Lei era il suo salvagente, il salvagente che teneva anche se aveva imparato a nuotare.
Perché sì, Finnick amava Annie. Amava la sua pazzia, amava i suoi capelli, amava i suoi occhi.
Erano occhi verdi come il mare. Occhi che si spalancavano terrorizzati, ma che ridevano con lui.
Lui era come lei.
Rotto, spezzato in due.
E se tenersi insieme a vicenda era così piacevole allora non poteva farne a meno.
“Mi ha colto di sorpresa.”
Come il fuoco quando, dopo tanto sfregare sui fiammiferi, improvvisamente si accende.
E non capisci come mai, perché è successo, ma una volta che è iniziato diventa sempre più grande e inghiotte tutto. E non resta nient’altro.
Finnik riprese a intrecciare la corda, ormai consumata.
Cercando di calmare il battito del cuore.
Inspira.
Espira.
Inspira.
Sopravvivi.
Doveva andare a cercarla.
Perché sarebbe annegato senza lei.
E una volta ritrovata non l’avrebbe mai più lasciata andare.
Mai più.

***
Ciao a tutti,
lancio la mia prima Fannie. Devo ammettere che non sono molto convinta del risultato, ma ho deciso di buttarmi lo stesso, quindi fatemi sapere cosa ne pensate :)
Io amo le Finnick/Annie, quindi spero di non aver pasticciato troppo e... bom.
hope you liked it
Mi raccomando Commentate!
white

   
 
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