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Autore: SimonaSiiquelchevuoi    28/04/2013    1 recensioni
E' così che succede tutte le volte,strano no?
L'amore che dovrebbe essere impossibile è quello che si genera per primo,senza lasciar scampo alcuno.
Quelle amicizie perfette son destinate a essere altro. E' così,senza eccezione.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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E' così strano.. All'imporovviso tutto cambia,senza preavviso.
Cambia il tuo corpo, cambia il modo in qui ti trattano, cambia tutto.
Dalle favole si passa alla realtà: Così è diventare adolescenti più o meno.
Be', io sono sempre io, la solita Azzurra,  e sono sempre innamorata della persona che dovrei dimenticare. Avere quattordici anni non è facile.
Ma ho il mio gruppo, il mio sogno, e il mio migliore amico (di cui sono innamorata..), per non dimenticare che ho anche una migliore amica che mi capisce.
Io e il mio migliore amico abbiamo una di quelle amicizie da sogno, quelle perfette, non posso rovinare tutto; e così, ne sono segretamente innamorata.
Era di nuovo il 12 settembre,primo giorno di scuola, oggi li avrei visti tutti, avrei visto soprattutto lui... In quel momento la voce della mia migliore amica mi riportò alla realtà.
''Azz, sei strana oggi,sei un po' persa.'' dice Alex ''Che hai?'' ecco,quella era decisamente la domanda giusta.
Ho una cotta pazzesca per il mio migliore amico! Perché è così difficile?  
''Alex,nulla,sono solo un po' stanca'' dissi con poca convinzione.
''Sicura?'' chiese, un po' incerta.
Ma visto l'occhiataccia mandata dal professore Bins, di lettere, ero salva da quella conversazione, perché Alex non ci teneva ad essere interogata, ne ero sicura.
Non so perché alla mia migliore amica Alex non avevo ancora detto che ero pazza del mio migliore amico Daniel.., era sempre stato il mio segreto, ma di solito ci eravamo dette sempre tutto. Sperai che si fosse lasciata alle spalle la conversazione di quella mattina,ma invece mi sbagliavo, perché all'ora mensa era decisa a sapere cosa avessi.
''Azzurra,non credere che abbia dimenticato la conversazione di oggi,dai, parla.'' mi disse con convinzione mentre ci avviavamo al nostro solito tavolo, dove ci aspettavano Mike e Daniel, decisi di far finta di non averla sentita,ma lei conoscendomi continuò ''Mi dici sempre tutto,si può sapere che hai?''
''Dopo.'' sillabai ad Alex, mentre ci sedevamo.
Daniel mi sorrise, e chiese diverito ''Cos'è che deve aspettare? Non sarà mica che ci nascondi qualcosa,Azz,vero?'' e rise.
Dio, quanto era bello quando rideva! Comunque fulminai con lo sguardo Alex e mi rivolsi al mio migliore AMICO, sorridendo ''Ti diverte? Non ti nascondo proprio niente,Dan.''
''Oh,capisco, non semprava così, sai?'' Disse ancora ridendo,poi diventando un po' più serio disse ''Sei proprio bella quando cerchi di non innerovosirti!'' 
Gli sarei saltata addosso e l'avrei riempito di baci, ma lui era il mio migliore amico,ed sottolineo la parola amico! Non potevo rovinare tutto solo perché ne ero innamorata persa, e così assunsi un aria offesa e dissi ''Ah sì, ti piace quando mi innervosisco? Bene,sei davvero simpatico Dan!'' e scoppiai a ridere insieme a lui.
''Azz, Dan, esistiamo anche noi! Sembrate una neo-coppia che ha occhi solo l'una per l'altro.'' Disse Mike ridendo insieme a Alex.
Lo fulminai con lo sguardo. Invece, Dan, guardandomi scoppiò a ridere. E guardai storto anche lui e gli chiesi ''Cosa ci trovi di divertente,te?''
Lui guardandomi e cercando di non ridere disse ''Oh be', sei diventata tutta rossa e poi ti sei innervosita di nuovo!''
''Smettila Dan! Su Azz,se hai finito andiamo a svuotare.'' Disse Alex savandomi da quel discorso.
Alzandomi lo guardai, e mi sorrise di nuovo. Era perfetto, un angelo! Occhi verdi e capelli castani, bello da star male.
Ricambiai il sorriso e mi avviai dietro ad Alex. Lei mi disse, un po' cauta. ''Ti piace.. emh, Dan, vero?''
Oh no! E ora?! Cosa potevo dirle? Ma giunse dietro di me una voce familiare, troppo familiare, la voce che amavo. ''Dammi, stai bloccando la fila invece che svuotare'' disse Dan,di nuovo divertito. Mi aveva salvato da quella domanda come la campanella salva dalle interrogazioni. Prese il mio vassoio e lo svuotò, e poi si rivolse ad Alex ''Te la rubo,non odiarmi'' e mi prese per mano e mi trascinò fuori nel giardino, quando ci fermammo su quella che chiamavamo da sempre la 'nostra' panchina, gli dissi ''Tu sei completamente pazzo!''
''Potrei dirti che sono pazzo di te?!'' disse diveritto ancora di più.  
Arrossii violentamente e se ne accorse, e rise, e gli risposi ''No,tu sei pazzo e basta, e sei anche uno stupido!'' E gli sorrisi.
''Mmm,forse'' disse lui, ''Ma ti adoro,sarò stupido per questo'' Disse, e un'espressione dolce ma cupa comparve sul suo viso per qualche secondo,per poi essere sostitiuta da una risata. Mi sentivo disorientata, aspetta.. ma, nono, era impossibile, avrò franteso io, avevo capito male io,sì,doveva essere così. Non poteva essere...
La sua bellissima voce mi riportò alla realta come uno schiaffo ''Azz,sei un'amica stupenda.'' Era quella la realtà.. un'amica,niente di più. E continuò ''Mi sei mancata.''
''Anche tu mi sei mancato,tanto.'' Era più o meno la verità, anche se non mi era solo mancato tanto, ma terribilmente troppo! Come se mi mancasse una parte di me.
Mi abbracciò, come spesso faceva, mi sentivo protetta nelle sue braccia.
''Questo mi è mancato più di tutto'' continuai. Sorrise.
''Be',novità?'' disse lui, stringendomi ancora di più a se.
''Quali tipo di novità?'' dissi incuriosita. 
''Be',tipo con i ragazzi,come va?'' 
''Oh be'....'' mi strinsi ancora di più a lui. ''No,niente di nuovo,tu?''
Mi parve di vederlo sorridere sollevato,ma poteva essere solo un'impressione.. ''Nessuna novità.'' 
''Ok'' risposi. 
E lui continò ''Be', a volte mi sembri innamorata, mi sembri persa nei tuoi pensieri.. quindi...'' e rise
''Ti sbagli'' risposi in un sussuro.''Non mi piace proprio nessuno..''
E suono la campanella, l'ora dopo avrei avuto letteratura, e il corso lo avevo anche con Dan, che era il mio compagno di banco lì. 
Mi alzai, controvoglia, e dissi ''Letteratura, andiamo.'' 
Mi prese per mano, e in silenzio ci avviamo verso l'aula. Sedendoci vicini, avevamo la possibilità di parlare ancora. E gli dissi ''Mi sei mancato,troppo''
E lui ridendo disse ''Questo lo hai già detto,Azzurra.''


  
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