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Autore: Ali_Lambert    16/11/2007    4 recensioni
-Sei pallida Faye, dovresti riposare- Lei si passò una mano tra i corti capelli viola –Lo sai che non posso Je-Je…- rispose semplicemente, Jet corrugò le sopracciglia -E’ una sciocchezza- disse deciso –E poi mi pare di averti già chiesto di non chiamarmi Je-Je.-
Genere: Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Faye Valentine, Jet Black, Spike Spiegel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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R.I.P

 

 

 

 

 

 

+ REST IN PEACE +

 

 

 

 

 

Si lasciò sfuggire un piccolo sospiro, era a dir poco esausta ma non l’avrebbe mai ammesso. Chiuse gli occhi per un attimo, e quando li riaprì incontrò lo sguardo rassicurante di Jet

-Sei pallida Faye, dovresti riposare-

Lei si passò una mano tra i corti capelli viola –Lo sai che non posso Je-Je…- rispose semplicemente, Jet corrugò le sopracciglia

-E’ una sciocchezza- disse deciso –E poi mi pare di averti già chiesto di non chiamarmi Je-Je.-

Faye non rispose, osservando la sua immagine riflessa nel vetro della finestra. Rabbrividì impercettibilmente, ormai faticava quasi a riconoscersi. Era pericolosamente trasandata… Trasandata e per niente sexy.

-Faye?- Jet la risvegliò dallo stato di torpore in cui era sprofondata. Sbatté le palpebre un paio di volte e si girò verso di lui

-Lo so, ti sto facendo preoccupare...- borbottò, lasciandosi cadere stancamente sul divano ormai distrutto. Jet sbuffò.

-Non è solo questo Faye, se continui così non riuscirai più a riprenderti…- La ragazza fece spallucce

-Mi serve ancora un po’ di tempo, Je-Je, poi finirà tutto- sussurrò, più a se stessa che all’uomo. Jet le si avvicinò lentamente.

-Giorni, mesi o anni Faye? Il tuo concetto di tempo continua a sfuggirmi.- sbuffò duramente, Faye sostenne il suo sguardo con fiera decisione

-Non lo so Jet, non lo so proprio! Vorrei solo che lui fosse finalmente felice…-

Jet strinse i denti -Davvero non ti capisco, sei una donna dannatamente cocciuta, lo sai vero? Lui non può essere felice se non con lei. Sono morte entrambi…!- esclamò. Nonostante le sue stesse parole lo uccidessero, si sentiva in dovere di mettere Faye di fronte alla realtà, per quanto dura essa fosse.

Faye chiuse nuovamente gli occhi e si abbandonò contro lo schienale del divano

-Non lo sappiamo Jet, non possiamo saperlo- sibilò, massaggiandosi stancamente le tempie che avevano iniziato a pulsare dolorosamente. Nonostante avesse gli occhi chiusi poteva benissimo immaginare che Jet stesse sorridendo

-Sono sei mesi Faye, sei mesi che lo stai cercando! Quanto tempo ti ci vuole per accettare la morte di Spike?!-

-Non è morto! Spike non è morto! Se fosse così avremmo trovato il suo corpo!- urlò, talmente forte da sentire il cuore che iniziava a batterle nelle orecchie. Per qualche secondo la stanza rimase immersa in un silenzio innaturale

-Al diavolo Faye, fa come vuoi. Vuoi distruggerti? Bene, accomodati.- e senza aggiungere altro uscì dal Bebop, lasciandola sola.

-Stronzo…- Perché non riusciva ad accettare la morte di Spike?... Semplice, perché Spike era ancora vivo! Se lo sentiva, aveva la certezza che lui non fosse morto. Peccato che Jet non le credesse minimamente.

Si alzò, e lentamente si recò nella sua cabina. Si tolse velocemente la squallida maglietta rossa che aveva preso l’abitudine di indossare, e i jeans logori.

Con indosso solo della semplice biancheria di pizzo bianco si fece cadere a peso morto sul letto.

Chiuse gli occhi ed infilò la mano destra sotto il cuscino, concedendo una carezza alla sua fedele Glock. Doveva giusto recuperare qualche ora di sonno, poi avrebbe potuto riprendere le sue ricerche.

 

 

-Dove vai, ma soprattutto perché?... Una volta mi dicesti che il passato non è poi così importante… Bella parole per uno che non riesce a liberarsene!-

-Guardami gli occhi, il destro è artificiale, quello vero l’ho perso in un incidente. Da allora con l’occhio sinistro registro il presente, mentre con il destro ricordo il passato. Mi ha insegnato che non sempre ciò che è visibile corrisponde alla realtà.-

-Si può sapere che ti prende? Tu che non hai mai parlato di te stesso… Ti metti a fare certi discorsi proprio adesso…-

-Volevo continuare a vivere un sogno dal quale non svegliarmi mai… Ma poi all’improvviso mi sono svegliato.-

-Io… Ho riacquistato la memoria, ma… Non ho trovato niente. Non una casa dove riposare, nessuno ad aspettarmi… Ormai l’unica casa che ho è questa! Spike… Non andare… Perché, perché vuoi andare se sai che morirai?!-

-Io non vado a morire, ma solo a provare a me stesso se sono realmente vivo oppure no…-

 

 

-…Spike!...- sbarrò gli occhi mettendosi a sedere. Aveva il respiro affannoso e la fronte imperlata di sudore. Il ricordo della loro ultima discussione era ancora troppo vivo in lei. Prese un respiro profondo e guardò l’ora, aveva dormito all’incirca un paio d’ore.

Decise di alzarsi e farsi una doccia, ormai non sarebbe più riuscita ad addormentarsi.

Con una strana sensazione addosso si posizionò sotto il getto di acqua calda, sentendo la tensione che le intorpidiva i muscoli sciogliersi.

Si concesse pure il lusso di un lungo gemito. Da quanto non stava con un uomo? Da quanto non era più veramente felice? Da quanto aveva rinunciato a se stessa?...

Resistette solo qualche minuto poi dovette uscire dalla piccola cabina, l’aria stava iniziando a mancarle.

Aprì l’armadio ed i suoi occhi si puntarono immediatamente sul vecchio completo che era solita indossare, quello giallo e provocante.

Lentamente lo sfiorò con la mano destra, rabbrividì, troppi ricordi.

Afferrò al volo un vestito blu e chiuse l’armadio. Ormai era inutile pensare al passato.

-Fayeeee!!!!!- Faye sussultò e si precipitò fuori dalla sua stanza, Ed poteva essere in pericolo! Quando due secondi dopo arrivò in salotto, la trovò come al solito seduta a gambe incrociate davanti alla televisione.

Al sollievo di vederla sana e salva si sostituì presto una rabbia cieca e pulsante, velocemente le si avvicinò e le sferrò uno schiaffo sulla testa.

-Ma dico io, sei rincretinita?! Non urlare mai più in quel modo!! Pensavo che ti fosse successo qualcosa!- urlò, Ed la guardò offesa

-Guarda che se ti ho chiamato un motivo c’è!- borbottò, indicandole la televisione. Faye spostò lo sguardo sullo schermo della televisione e per poco non le prese un colpo, sgranò gli occhi senza parole. Non poteva essere. No.

-Alza il volume Ed!- la ragazzina non se lo fece ripetere due volte. Faye deglutì, cercando invano di rimanere calma.

-Io esco Ed, di a Jet che tornerò il prima possibile…-

 

 

Spense i comandi del Redtail ed osservò il paesaggio dal vetro. Desolante. Infilò la Glock nella fondina e si decise a scendere. Non aveva paura ma era comunque inquieta, quel posto non le piaceva per niente.

Iniziò a camminare lentamente, se lui era veramente nei paraggi l’avrebbe sicuramente trovato.

Si guardò attorno, tipico di Spike scegliere un vecchio paese fatiscente come nascondiglio.

Iniziò a perlustrare le diverse case, ma più il tempo passava più le speranza di trovarlo diminuivano.

Eppure era sicura di non essersi sbagliata, l’uomo che aveva visto in televisione era sicuramente Spike. Ripensò a quell’unico fotogramma ripetuto all’infinito. Si, era lui.

Continuò a camminare per ore, instancabile, finché non arrivo davanti alla piccola Chiesa bianca. Restava solo lei da visitare.

Allungò la mano verso la maniglia di legno ma la ritrasse subito, come scottata.

E se veramente Spike si fosse trovato all’interno di quella Chiesa?... Come avrebbe dovuto comportarsi?...

Strinse i denti, non era da lei tentennare davanti a qualcosa. Faye Valentine era una tosta, tutti lo sapevano.

-Al diavolo…- abbassò la maniglia e spinse la porta che scricchiolò in modo sinistro. Buio. I suoi occhi incontrarono solo tenebre.

-Spike?...- solo un sussurro il suo che non ricevette risposta. Scrollò mestamente la testa, che si aspettava in fondo? Che lui saltasse fuori all’improvviso correndole incontro?... Patetica.

Si maledisse cento volte per non essersi ricordata una torcia ed assottigliò appena gli occhi, cercando di abituarsi a tutto quel buio.

Fece un paio di cauti passi verso l’altare ma si fermò immediatamente quando udì un sibilo. Nonostante fosse abituata a vivere situazioni del genere non poté impedire al suo corpo di iniziare a tremare. Aveva una fottuta paura ora.

-Chi c’è?!- urlò, cercando di sembrare spavalda come al solito. Silenzio, in risposta ricevette solo un altro sibilo. Sfilò la Glock dalla fondina e la puntò davanti a sé.

-Chi c’è?!- urlò più forte, il respiro ansante e il cuore che le batteva a mille.

 

…Faye…

 

Faye sussultò e si voltò, era sola. Eppure qualcuno aveva pronunciato il suo nome!

 

…Faye…

 

-Basta! Vieni fuori! Spike, so che sei tu!...-

 

…Basta...

 

-Spike… Ti prego, voglio solo vederti…- singhiozzò Faye, abbassando l’arma e guardandosi freneticamente attorno.

-Ti prego… Ti ho cercato ovunque… Ti prego…- sarebbe rimasta li anche tutta la vita se necessario!

 

…Io sono morto Faye…

 

Faye sussultò nuovamente ed allungò una mano nel buio, lui era li, lo percepiva. Sfiorò qualcosa, la sua spalla forse. Piccole lacrime cominciarono a scenderle lungo le guance, odiava essere così debole ma proprio non riusciva a fermare i singhiozzi che avevano preso ad uscire dalle sue labbra.

Chiuse gli occhi e si lanciò in avanti, stringendo a sé quel corpo. Il corpo di Spike.

-Sei freddo…- bisbigliò, stringendolo più forte. Spike non disse niente ma la allontanò da se.

-Ora sono finalmente felice Faye. Non mi importa più di vivere ora che ho ritrovato Julia. Devi lasciarmi andare, lo capisci?- Faye scrollò la testa

-No! No! Tu non sei morto! Tu sei qui!... Sei reale!- urlò, ma quando provò a toccarlo nuovamente le sue mani incontrarono solo aria.

-Non piangere Faye, non per me. Riposerò in pace insieme a Julia, ma non qui. Il nostro amore non è nato per essere vissuto su questa terra, per questo ti chiedo di lasciarmi andare…- Faye si lasciò scivolare a terra, senza più forze.

-Cosa sei adesso? Un fantasma?...- bisbigliò tra le lacrime

-Sono un tuo ricordo Faye, sono un’illusione. Ho finito di esistere per tutti quella notte di sei mesi fa, ma non per te…-

-Che devo fare Spike?...- Faye trasalì quando sentì una mano posarsi sulla sua guancia destra.

-Devi semplicemente vivere, vivere e smettere di cercarmi- Faye annuì, nonostante il dolore sordo e pulsante che provava in quel momento

-Mi mancherai Spike… Mancherai a tutti, lo sai vero?..-

-Un giorno ci rincontreremo Faye, ma adesso devo andare…-

-Spike! Aspetta io… Spike!- silenzio, soffocante quasi. Faye si alzò, non percepiva più la sua presenza. Lentamente si diresse verso l’uscita della Chiesa, ma prima di varcare la soglia si voltò un’ultima volta.

-Siate felici, sempre…-

 

 

Quando quella sera Jet la trovò con indosso il vecchio vestito giallo per poco non gli prese un colpo. Faye sorrise, divertita dal suo stupore.

-Che c’è Je-Je? Non sono bellissima?- esclamò, facendo un veloce giro su se stessa.

-Splendida…-

Faye ritornò seria ed i suoi occhi verdi si intristirono per un attimo

-E’ felice insieme a lei ora…-

Jet sorrise, lo sapeva, lo aveva sempre saputo. Guardò Faye, sembrava ritornata la ragazza spensierata di un tempo.

-Ed ora che farai?- le domandò, lei gli fece l’occhiolino.

-Ovviamente andrò a recuperare un po’ di pane per tutti. Ed mi ha fornito l’identikit di un super ricercato! Vedrai che lo acchiapperò nel giro di due giorni- esclamò sorridente.

-Brava, allora per ricompensarti ti preparerò una bella cena… Ovviamente a base di fagioli-

-Grazie Je-Je…- lo osservò dirigersi ai fornelli con un sorriso.

Forse non sarebbe mai riuscita a dimenticare Spike, e probabilmente nemmeno a perdonarlo. Si era comportato da egoista, aveva ricercato la sua felicità per anni ma così facendo aveva abbandonato tutti i suoi amici, compresa lei.

Sorrise sospirando piano, quel cowboy di bassa lega sarebbe rimasto sempre nei suoi ricordi.

-Sono a casa ora… E tu riposa in pace…-

 

 

+ REST IN PEACE +

 

 

 

Hola a tutti!! Spero che questa storia vi sia piaciuta almeno la metà di quanto è piaciuto a me scriverla ^^

Perciò se vi va lasciatemi un commentino!

 

Un bacio!

 

Cally

   
 
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