Mary Go Round
(14)
Mary.
Sempre molto in ritardo,
Mary uscì di casa con una marea di fogli tra le mani.
Erano già arrivati tutti, mancava solo lei, la diretta
interessata.
Entrò silenziosamente nella sala, quella stessa sala che quattro anni prima le
sembrava irraggiungibile. Si posizionò sul leggio,
davanti a tutti i suoi amici e familiari.
Aprì la sua tesi, e cominciò a discorrere fluida sui vari argomenti. Lily la
fissava, ed intanto sorrideva fiera.
Dopo circa cinquantacinque minuti, Mary uscì dall'università con
in testa la classica corona d'alloro e la tunica.
Si era finalmente laureata, e avrebbe potuto iniziare
a fare la psicologa molto presto. Era felice, come non lo era stata da tempo.
"Bambina mia,
complimenti!", le disse Lily abbracciandola forte. "Guarda pure chi è
venuta ad ascoltarti!", la madre si scostò leggermente, tanto per far
apparire una signora sulla cinquantina. Meredith, la
madre di Conor.
"Meredith, che piacere!", sorrise la mora,
sorpresa.
"Brava, bravissima, Mary! Sono orgogliosa di te!", disse la donna.
"Grazie, sei sempre troppo gentile con me. E so di non meritarlo, visto
ciò che è successo!", lo sguardo della mora passò da felice a triste, poichè ricordò tutto.
"E' acqua passata, e poi a me non hai fatto niente!", sorrise Meredith. "Perciò stasera
vieni a cena da me, ok?"
"Lui c'è?", chiese.
"No, torna domani.", rispose la donna.
"Allora ci vediamo stasera!"
Madre e figlia si diressero verso l'auto, tornando a casa. La ragazza, ancora
non affievolita l'ansia post-laurea, andò a farsi una doccia fredda.
Mentre era sotto il getto dell'acqua, uno dei ricordi più
belli della sua storia con Conor invase i suoi
pensieri. Molte volte le succedeva, di perdersi nei ricordi. Aveva
notato, però, che i ricordi che venivano a galla erano sempre e solo quelli
riguardanti lei e Conor, mai quelli di lei e Zayn.
Quel ragazzo moro era stato importante per lei, ma non abbastanza da
paragonarsi a Conor.
La loro prima volta, era quello il ricordo di Mary.
Rivisse ancora una volta quegli istanti di timido imbarazzo, che erano serviti
a rendere ancora più speciale quella serata. Era la prima volta per entrambi,
ed entrambi avevano paura. La mora ricordò di come il
biondo aveva incominciato a baciarla, in un modo talmente dolce, che qualsiasi
parola esistente non è abbastanza per descriverlo. Si
sentì subito a suo agio, sotto il tocco leggero del ragazzo, inesperto quanto
lei. Ricordò del disagio che aveva provato non appena si ritrovò nuda davanti
agli occhi del suo ragazzo, e di come scomparì grazie a due piccole ed
insignificanti parole: "Sei bellissima". Sentì ancora quel
leggero dolore che provò quando lui la penetrò delicatamente, e di tutto il
piacere provocato dalle sue spinte decise e lente.
Ricordò il loro odore, il loro amore, e l'atmosfera che avevano creato insieme.
Ricordò di come entrambi si sentissero un unica persona.
Il richiamo di sua madre la
destò dai suoi pensieri, e inconsciamente sorrise al ricordo importante e dolce
che aveva appena rivissuto.
Si preparò velocemente per la cena a casa Maynard,
visto il ritardo in cui si trovava. Si vestì semplicemente con un vestito nero
svolazzante ed un paio di ballerine.
Si diresse verso la casa ospite, e quando entrò una atmosfera
talmente familiare la colpì, che per poco non si sentì male. Andò verso il
salone, dove trovò Meredith intenta a trafficare con
le candele.
"Mary!", le sorrise andandole incontro. "Sto
mettendo qualche candela perchè sta per arrivare mio marito. Ha saputo
che Conor ritorna domani, e quindi anche lui ha
deciso di tornare."
"Sono contenta, è un buon pretesto per rivederlo!", disse la mora.
Durante la cena con i coniugi Maynard, Mary raccontò
loro un pò della sua vita, di ciò che aveva fatto da
quando non stava più insieme a Conor fino ad allora.
In quella cena, Mary scoprì anche che la sera del giorno dopo il biondo avrebbe
tenuto un concerto benefico a Londra, ed il giorno dopo un m&g
con i fans.
La ragazza decise di andare
al concerto, e sin da quando tornò a casa dalla cena, si sentì fortemente
eccitata.
La sera del concerto, Mary
si preparò di tutto punto, e alle venti già era dentro
l'arena. Alle ventuno in punto, il concerto cominciò, e le lacrime presero a
sgorgarle dai suoi occhi meravigliosi.
Era orgogliosa di ciò che era diventato e di tutto ciò che faceva per gli
altri. Si emozionò quando cantò Just in case assieme ad una bambina, che
disse essere sua sorella; ma si emozionò soprattutto quando cantò Turn Around, canzone che le era stata dedicata da lui quando
era andata a Manchester.
Si sentì stupida ad essere lì, ma lei non sapeva che ciò che il biondo
desiderava era proprio la sua presenza lì.
E Conor neanche si immaginava
che la persona speciale, era lì.
Era lì, solo che lui non poteva vederla.
My Space:
Ciao bellezze! ♥
Come state?:)
Questo è l’ultimo capitolo effettivo, manca solo
l’epilogo.
E quindi spero vivamente che vi sia piaciuto.
A me piace particolarmente.
Sinceramente non sono in vena di parlare moltissimo, però voglio dirvi che non vedo l’ora di postare
l’epilogo. Sono troppo eccitata perché mi piace tantissimoo!
Credo che
aggiornerò tra meno di una settimana, se
mi fate trovare minimo 3 recensioni.
E sto cercando di risparmiarmi per il prossimo
capitolo, quando vi ringrazierò tantissimo! ♥
Un bacionee,
Marialuisa ♥
Ho appena
aggiornato anche la mia nuova storia,
ti va di passare? → This Girl
Se
vi va di conoscermi, ecco i miei ‘recapiti’:
Alla prossimaaa ♥