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Autore: lena_b92    28/04/2013    0 recensioni
La storia narra di una ragazza, Jade, metà francese e metà inglese che si trasferisce con i suoi genitori e sua sorella minore da Parigi a Los Angeles.
La prima persona che incontra è un ragazzo e la seconda una sua coetanea, che diventerà la sua migliore amica, Jessy.
Jade frequenterà una scuola dove si crede fortemente nei sogni e ognuno impara a coltivarli, insieme a Jessy.
Le due amiche faranno parecchie esperienze sia positive che negative, e impareranno molto nel corso della storia.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico, Universitario
Capitoli:
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Mi piace il modo in cui mi sorride

 



Come aveva detto, il giorno dopo Jade torna con la sorella nella stessa spiaggia, dove ha conosciuto Louis.
Appena arrivano, Jade comincia a guardarsi intorno, cercando Louis. Si sistema e si mette sdraiata a pancia in giù, ascoltando la musica. A un certo punto si avvicina qualcuno a Jade e si mette a chinino, proprio dove lei ha la testa. Quando Jade apre gli occhi, e guarda davanti a sé, esclama:
<< Louis! >>
Si alza, si toglie le cuffiette dalle orecchie e mette in pausa la canzone. Louis intanto si alza e dice:
<< Ciao. >>
<< Ciao. >>
<< Così alla fine sei venuta? >>
<< Sì. Te l’avevo detto che sarei tornata. >>
<< Sì, me l’avevi detto, e mi fa piacere. >> dice lui, con un sorriso.
<< Andiamo a fare un giro, ti va? >> propone lui.
<< Sì. >>
Mentre camminano, Louis le chiede:
<< Allora, hai avuto l’occasione di visitare Los Angeles? >>
<< No, non ancora, ma mi piacerebbe tanto. >>
<< Se vuoi, ti posso accompagnare io? >>
<< Sì, perché no. >>
<< Domani pomeriggio hai qualcosa da fare? >>
<< No. >>
<< Allora ti passo a prendere e ti faccio da guida per la città. >>
<< Okay. A che ora mi vieni a prendere? >>
<< A che ora preferisci? >>
<< Quattro? >>
<< Okay. Allora sarò da te alle quattro. >>
<< Okay. >>
Un momento di silenzio e dopo Louis salta su, dicendo:
<< Allora, raccontami un po’ di te. >>
<< Che cosa vuoi che ti racconti? >>
<< Non lo so, qualsiasi cosa. Ad esempio, perché riesci a parlare l’inglese così bene? >>
<< Mia madre è inglese. Di Londra precisamente. >>
<< Ah, wow. E com’è Londra? Io non ci sono mai stato. >>
<< Bellissima. Io ci vado spesso, ma per i miei gusti piove un po’ troppo spesso. Meglio Parigi, anche se è freddo lo stesso. >>
<< Giustamente. E Parigi com’è invece? >>
<< Meravigliosa. Secondo me è una delle città più belle del mondo. >>
<< Concordo in pieno. Com’è viverci? >>
<< Fantastico. Hai la possibilità di visitare tutti quei monumenti e bellezze che ogni persona vorrebbe vedere, e tu li hai lì, nella tua città. È fantastico, secondo me. >>
<< È vero, è assolutamente vero. Quindi mi viene spontaneo chiederti: qual è il tuo monumento o posto preferito? Di Parigi, ovviamente, ma anche di Londra, visto che ci vai spesso. >>
<< Ti sembrerà strano, ma non è la Torre Eiffel. >> confessa Jade.
<< E allora qual è? >>
<< Le Jardin du Luxembourg. >>
<< I Giardini di Lussemburgo? >>
<< Sì. >> risponde Jade, sorridendo.
<< E perché proprio quel posto? >>
<< Perché lì c’è il Palazzo del Lussemburgo, che è storico ed ospita il Senato francese. E poi ci sono i giardini, che sono fantastici. >>
<< Ah, non lo sapevo. È più o meno bello della Reggia di Versailles? >>
<< Ovviamente meno. Nessuno regge il confronto con la Reggia di Versailles. >>
<< In effetti. >>
<< Di Londra invece direi… il London Eye. E invece, per quanto riguarda Los Angeles, qual è il tuo posto preferito? >> domanda Jade.
<< Ti sembrerò scontato, ma è la scritta di Hollywood. Se ci arrivi proprio da dietro puoi ammirare tutta Los Angeles, ed è un panorama meraviglioso, almeno secondo me. >>
<< Immaginavo fosse proprio la scritta Hollywood. >>
Lous le sorride.
<< E perché proprio quel posto? >> chiede lei.
<< Perché è il simbolo della città e, come ho già detto, da lì puoi ammirare l’intera città. Lo adoro. Domani ti ci devo portare. >>
<< Non vedo l’ora. >>
Louis le sorride.
<< Quali città degli Stati Uniti hai visitato? >>
<< San Francisco, San Diego, Las Vegas e New York. >>
<< E qual è la migliore tra queste che hai detto, secondo te? >>
<< Secondo me… Las Vegas. >>
<< Dev’essere bellissima. Mi piacerebbe andarci. >>
<< È fantastica. Quello che non ti succede in una città, ti succede lì. C’è di tutto e di più. Le città più famose sono concentrate tutte lì. >>
<< In quale hotel hai alloggiato quando ci sei andato? >>
<< Al Caesars. >>
<< Bello. >>
<< Sì, è veramente bellissimo. >>
Jade gli sorride e lui le chiede:
<< E tu? In quale altri luoghi sei stata? >>
<< A parte Londra e Parigi, ovviamente, sono stata in Scozia, a vedere Loch Ness, poi ho visto Stonehenge, e anche Berlino. >>
<< Beh dai, anche tu hai viaggiato. Hai visto Nessie? >> chiede Louis, sorridendo.
Jade ride e poi risponde:
<< No, non l’ho visto, ma c’è qualcuno che dice di averlo visto. >>
Louis e Jade ridono.
<< A parte gli scherzi, com’è Stonehenge? >>
<< Bellissimo. È una cosa meravigliosa. Arrivi lì e vedi questi massi di pietra, in mezzo al nulla più assoluto. È fantastico, merita davvero. >>
<< Posso immaginarlo. >>
<< Finché non ti ritrovi là, non lo puoi immaginare, fidati. Come io non posso immaginare Las Vegas. >>
<< Sì, in effetti, è vero. Senti, stasera hai già qualcosa in programma? >>
<< Mmh… no. Perché? >>
<< Ti va di andare al cinema? O anche semplicemente in un bar? >>
<< Sì, va bene. Cinema? >>
<< Sì. Va bene se ti passo a prendere alle nove? >>
<< Sì, è perfetto. >>
<< Sai che, adesso che ci penso, non ti ho ancora chiesto quanti anni hai? >>
<< Ne faccio diciassette a novembre. Tu? >>
<< Diciassette. Quindi sei anche tu del novantaquattro? >>
<< Sì. >>

Poco prima di cena, nel tardo pomeriggio, Jade è nella sua camera e sta scegliendo i vestiti per l’appuntamento con Louis. Entra la sorella, che le chiede:
<< Che fai sorellina? >>
<< Sto decidendo come vestirmi per l’appuntamento di stasera con Louis. >>
<< Se vuoi, posso darti una mano? >>
<< Sì. >>
Dopo cena, Jade sta un po’ su Facebook e dopo inizia a prepararsi.
Poco prima delle 21, nella camera di Jade, mentre lei si sta finendo di sistemare, entra Vic.
<< Sei pronta? >>
<< Sì. >>
Jade si fa vedere dalla sorella e le chiede:
<< Come sto? >>
<< Sei uno schianto. >>
<< Grazie, sorellina. Che ore sono? >>
Vic guarda l’ora dal suo cellulare, che ha in mano, e dice:
<< Le nove meno un quarto. >>
<< Oddio. >>
<< Sei agitata? >>
<< Un pochino. >>
<< Vedrai che andrà tutto bene e che ti divertirai. >>
<< Lo spero. >>
<< Sono sicura che sarà così. >>
Jade le sorride.
<< Sai, mi piace Louis. È davvero carino, dolce e gentile. Almeno questa è stata la prima impressione che ho avuto di lui. >> confessa Jade.
<< Anche a me è sembrato carino, dolce e gentile. >> dice Vic.
<< Speriamo non si riveli l’opposto. Io non mi sbaglio mai su queste cose. >>
<< È vero, non ti sbagli mai su queste cose. >>
<< E poi sai cos’altro mi piace di lui? >>
<< Cosa? >>
< Mi piace il modo in cui mi sorride. >> confessa Jade.
<< Ha un bel sorriso? >>
<< Sì. >>
<< Sai per caso se ha un fratello minore? >>
<< A dire la verità no. Ma stasera ti prometto che glielo chiederò. >>
<< Okay. Grazie. >>
Continuano a chiacchierare per alcuni minuti e dopo Vic esce dalla stanza della sorella.

Alle 21 precise Louis arriva a casa Dubois e suona al campanello. Va ad aprire la madre di Jade.
<< Buonasera. Lei dev’essere la signora Dubois? >>
<< Sì, sono io. E tu devi essere Louis invece? >>
<< Sono io. >>
La signora Dubois e Louis si stringono la mano e lei lo invita ad entrare.
<< Jade scende a momenti. >>
<< Grazie. >>
Alcuni istanti di silenzio e dopo la signora Dubois dice:
<< Comunque, io sono Jen. >>
<< Piacere di conoscerla. >>
<< So che è inglese. Jade me l’ha detto, e mi ha anche detto quanto le piace Londra. >>
<< Già, ma non quanto le piace Parigi. >>
<< Personalmente mi piacciono entrambe, ma finché non le avrò visitate non potrò dire qual è la mia preferita. >>
La signora Dubois sorride a Louis.
Due minuti dopo Jade arriva al piano di sotto e, quando vede Louis, fa un respiro e dopo dice:
<< Louis! >>
Louis si volta, la guarda e le sorride. Una volta scesa e vicino a lui, le dice:
<< Ciao. >>
<< Ciao. >>
Intanto Vic scende le scale e raggiunge la sorella e Louis.
<< Ciao. >>
Louis si volta e dice:
<< Ciao. Sei Vic, vero? La sorella di Jade? >>
<< Sì. >>
<< Tuo padre non c’è, Jade? >>
<< Sì, ma non so dove sia. >>
<< Vorrei salutarlo. Non vorrei essere scortese e andarmene senza averlo conosciuto almeno per qualche minuto. >>
<< Restate qui, ragazzi, lo vado a cercare io. >>
<< Okay, mamma. >>
Appena la madre di Jade se n’è andata, Louis dice:
<< Sei bellissima. >>
<< Grazie. >>
Qualche minuto dopo il signore e la signora Dubois arrivano all’ingresso. Il signor Dubois porge la mano a Louis e dice:
<< Piacere, sono François, il padre di Jade. >>
Louis, stringendogliela, dice:
<< Louis, Louis Townes. >>
<< Direi che adesso possiamo anche andare, Louis. >>
<< Sì. È stato un piacere conoscervi signori Dubois. >>
I signori Dubois rispondono che anche per loro è stato un piacere e, dopo aver salutato anche Vic, escono.
Quando Louis e Jade escono dal cinema, è quasi mezzanotte e così lui la riaccompagna a casa.
<< Ti è piaciuto il film? >> le chiede.
<< Sì, non è stato brutto. A te? >>
<< Sì, dai. >>
<< Louis, accendi lo stereo? >>
<< C’è la radio e a me non piace. Attaccaci il tuo cellulare, tanto c’è il cavo. >>
<< E dov’è il cavo? >>
<< In basso alla tua sinistra. Lo vedi subito. >>
Jade guarda dove Louis le ha detto e trova subito il cavo. Loprende, tira fuori il suo iPhone dalla borsa e attacca il cavo. Louis si volta per un attimo verso Jade e, dopo essersi voltato verso la strada, dice:
<< Sono curioso di sentire che tipo di musica ascolti. >>
< Secondo te che tipo di musica ascolto? >>
<< Non lo so, ma secondo me pop e rock sicuro. >>
<< Ovviamente. >>
<< Dai, metti qualcosa. Vediamo se abbiamo gli stessi gusti. >>
Jade mette alcune canzoni e quasi tutte piacciono a Louis. Ne mette una che s’intitola “need you now” dei Lady Antebellum.
<< Questa l’ho già sentita, ma non mi ricordo qual è. >>
<< Ascoltala bene. >> gli dice lei.
Appena inizia la canzone Jade canta:
<< Picture perfect memories scattered all around the floor
Reachin’ for the phone ‘cause I can’t fight it anymore
And I wonder if I ever crossed your mind
For me it happens all the time. >>
<< Ah, ho capito. >>
Canta anche Louis insieme a Jade, e intanto lei guarda verso di lui:
<< It’s a quarter after one, I’m all alone and I need you now
Said I wouldn’t call but I lost all control and I need you now
And I don’t know how I can do without
I just need you now. >>
<< Sei intonata. >>
<< Sì, un pochino. Mi è sempre piaciuto cantare. >>
<< Io invece sono stonato. >>
<< Un pochino. >>
Louis ride, sorridendo a Jade.
Quando arrivano alla villa dei Dubois, Louis parcheggia la macchina proprio davanti e accompagna Jade al portone.
<< Sono stato proprio bene stasera. >>
<< Anch’io. >>
Louis guarda Jade, e lei gli sorride. Si avvicina al suo viso e la bacia.
<< Immaginavo che l’avresti fatto. >> dice lei.
<< Perché? Non volevi che lo facessi? >>
<< No, anzi, il contrario, speravo lo facessi. >>
Louis le sorride e le chiede:
<< Allora posso rifarlo? >>
<< Assolutamente sì. >>
Louis ribacia Jade e le dice:
<< Allora ci vediamo domani. ><
<< Sì. >>
<< Buonanotte. >>
<< Buonanotte. >>
Pochi minuti dopo che Jade è entrata in camera sua, arriva Vic.
<< Allora? Com’è andata? >>
Jade si gira e dice:
<< Vic! Mi hai fatto paura. >>
<< Dai, dimmi com’è andata. >>
<< Fai silenzio, però, perché mamma e papà sono a letto. >>
<< Sì, lo so. Ero a letto anch’io, ma ti ho sentito arrivare e sono venuta qui. >>
<< Mi lasci svestire, mettermi il pigiama, struccarmi, fare la pipì e venire a letto? Se mi aspetti sotto le coperte, dopo ti dico tutto. >>
<< Okay. Muoviti, però. >>
Vic salta sul letto e si mette sotto le coperte.
Una volta che Jade è pronta per andare a letto raggiunge la sorella sotto le coperte.
<< Dai, raccontami tutto, sorellona. >>
Jade racconta alla sorella la serata, fino a quando sono usciti dal cinema.
<< Dopo che siamo usciti dal cinema, era già quasi mezzanotte, così siamo andati verso la macchina. Nel ritorno a casa lui ha voluto che mettessi della musica dal mio iPhone, perché era curioso di sapere che tipo di musica ascolto. Ho messo alcune canzoni e quasi tutte gli piacevano. Quando siamo arrivati qui, lui ha parcheggiato davanti all’entrata e mi ha accompagnata fino alla porta.”
<< Che dolce. >>
<< Già, ma non è finita. >>
<< Spero che almeno ti abbia baciata? >>
<< Aspetta, lasciami finire. >>
<< Okay. Continua. >>
<< Davanti alla porta mi ha detto di essere stato proprio bene ed io gli ho risposto che per me era la stessa cosa. Poi mi ha guardata, io gli ho sorriso e dopo mi ha baciata. >>
<< Che bello. Lo sapevo che ti avrebbe baciata. >>
<< Così io, dopo il bacio, gli ho detto che immaginavo che l’avrebbe fatto. Lui preoccupato mi ha chiesto perché e che se non volevo che lo facesse. Io gli ho risposto che ero contenta e dopo mi ha ribaciata. È stato troppo dolce. >> confessa Jade.
<< Già, è stato dolcissimo. Io l’avevo detto che è dolcissimo. >>
<< Già. >>
Le due sorelle continuano a parlare ancora un po’ di tempo, fino a quando non si addormentano, una vicino all’altra.
  
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